Visualizzazione post con etichetta iva. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta iva. Mostra tutti i post

lunedì 13 gennaio 2014

PAGAMENTO IVA. ROBERTO SORCI CONDANNATO PER L'ERRORE DEL COMUNE DI FABRIANO



Lo Stato ''non può dichiarare evasore se stesso, e i sindaci non sono rappresentanti legali dei Comuni, dunque non possono essere condannati per evasione''. L'ex sindaco di Fabriano Roberto Sorci, condannato a 9 mesi per l'omesso versamento di 109.380 euro di Iva (poi commutati in 33.700 di multa), per un errore fatto dal dirigente comunale, chiede ai ministri dell'Interno e della P. A. una circolare esplicativa che faccia chiarezza ''in questo caos''. (Ansa)

martedì 8 ottobre 2013

#BUONGIORNO!


Ne parlavamo proprio ieri mattina della necessità di una sensibile riduzione del cuneo fiscale, che dopo poche ore il Premier Enrico Letta in un'intervista a SkyTg24 si dice intenzionato ad incentrare la legge di stabilità su misure a beneficio dei lavoratori italiani, aiutando le imprese nel difficile compito dell'assunzione con contratti a tempo indeterminato. Per ora non si possono fare nient'altro che ipotesi, ma con tutta probabilità gli interventi si articoleranno su misure a riguardo del cuneo fiscale piuttosto che del fisco. Sul primo l'Intenzione è quella di ridurre la tassazione sugli stipendi che ha ormai raggiunto la soglia record del 46%, attraverso l'erogazione di 5 miliardi a beneficio di imprenditori e dipendenti. Nell'ottica del fisco invece l'intenzione è quella favorire la ripresa attraverso la revisione dell'aliquota IVA. Per fare ciò tuttavia, Letta e Saccomanni ricordano che è imperativo un taglio sostanzioso della spesa pubblica. Intanto, tra giochi di ipotesi e probabilmente di fantapolitica, il Senato avvia un indagine sul molto discutibile comportamento del Senatore M5S Vito Crimi, che non smette di regalarci "perle" di comicità pura.

Gabriele Pegolo

martedì 1 ottobre 2013

#BUONGIORNO!


Tra modiche e variazioni, fatte o non fatte, gli italiani non sono ancora a conoscenza di quali tasse si ritroveranno a pagare, a partire da oggi, primo ottobre. I disastri di una classe dirigente che non riesce a metter davanti l'Italia ai problemi personali giudiziari o di partito, ha distolto l'attenzione da ciò che veramente conta di più per le tasche dei cittadini. Fossimo stati in altri paesi, probabilmente in queste ore non si faceva altro che parlare dell'aumento dell'IVA e dei rincari che porterebbe, ma l'Italia si sa, è un paese tutto particolare; un paese che non riesce ancora ad essere indipendente dalla volontà personale di un singolo. 
Proviamo quindi a riassumere ciò che entrerà in vigore. Da oggi, primo ottobre, l'aliquota IVA aumenterà dal 21 al 22%. Su questo capitolo non si può non dire che è assurdo che nei 805 miliardi di spesa pubblica, non si è riusciti a trovare 1 miliardo per evitarne l'aumento. 
Cavallo di battaglia del PDL, l'abolizione dell'IMU sulla prima casa, sembra molto a rischio, con una stangata media di 383 euro a dicembre.
Infine sulla TARES, nuova tassa dei rifiuti, è pieno caos: allo stato attuale non è chiaro né in che termini sarà determinata l'imposta nei comuni, né i termini di pagamento.
Siamo in balia del caos più totale, ma sembra che non sia un gran problema per il cittadino medio. Tutti tacciono. 
 
Gabriele Pegolo

giovedì 26 settembre 2013

#BUONGIORNO!

Mentre il ministro Saccomanni è alla ricerca del miliardo necessario per evitare l'aumento dell'IVA e mentre il premier Letta cerca di rassicurare i mercati, in una realtà apparentemente "parallela" c'è un signore che si "diverte", "gioca" e minaccia. Il giorno dopo le assicurazioni di Alfano al presidente della Repubblica, il dramma personale del leader del centrodestra rischia di portare l'Italia in una situazione di caos, sotto il punto di vista politico, sociale ed economico con conseguenze imprevedibili. Ciò che trapela è che il Cavaliere alla prospettiva di un arresto e quindi di un'uscita dalla vita politica, abbia perso quella sua capacità di calcolo e previsione che lo ha sempre contraddistinto. Le dimissioni in massa dei deputati PDL infatti comporterebbero conseguenze devastanti: l'annullamento delle (poche) riforme previste e soprattutto le dimissioni del nostro Capo dello Stato. La speranza è che a Berlusconi sia rimasta quella lucidità sufficiente per fargli capire che le eventuali dimissioni non porteranno nulla di buono tanto all'Italia quanto al suo schieramento politico.
Se vogliamo uscire dalla crisi, se vogliamo ripartire, dobbiamo eliminare le scorciatoie. 

Gabriele Pegolo



martedì 24 settembre 2013

#BUONGIORNO!

Prendo spunto dalla giornata di ieri per parlare di ciò che mi ha colpito molto. Ascoltando i dibattiti televisi, al centro di tutte le discussioni c'era la parola "tassa". E' stato ormai reso noto che per evitare l'aumento di un punto percentuale di IVA, lo Stato dovrà trovare 5 miliardi come copertura per dicembre e per tutto il 2014. Per far ciò tuttavia - e qui sono rimasto veramente colpito - si è parlato solamente di forme alternative di tasse, di tasse nascoste, subdule o addiritttura del ritorno di tasse come l'IMU. Per quale oscuro motivo non si parla mai tagli alla spesa pubblica? La risposta è semplice: l'Italia è un Paese costituito da piccole lobby, piccoli poteri che difendono per questo il loro "feudo" attraverso minacce avvantaggiate da posizioni di rilievo. La spesa pubblica italiana si aggira intorno ai 800 miliardi, vale a dire il cinquanta percento del PIL. Di questi, almeno il due-tre percento si possono tagliare, ma in che modo? Innanzittutto attraverso la liquidazione delle eccedenze in Pubblica Amministrazione che si aggirano intorno alle 300.000 unità. In secondo luogo attraverso privatizzazioni. E' stato dimostrato che appalti a ditte private sono di cinque/sei volte meno onerosi rispetto ad una ditta pubblica. 
Queste misure porterebbero nelle casse dello Stato un risparmio annuo di 20 miliardi, cifra che potrebbero poi detrarre dalle tasse sul lavoro, abbassando il cuneo fiscale, dando così un po' di ossigeno alle aziende e all'occupazione.
Misure sicuramente molto discutibili e che farebbero discutere, ma necessarie per un accenno di ripresa. Tuttavia in Italia si sa, mancano persone con il coraggio di proporre scelte drastiche e persone altrettanto coraggiose da intraprenderle. 
Che il Paese dei ricatti vada avanti, inesorabile, verso il declino.

Gabriele Pegolo



mercoledì 18 settembre 2013

BUONGIORNO!

Il tanto temuto aumento dell'IVA dal 21 al 22% sembra ormai inevitabile e già dal primo di ottobre gli italiani potrebbero notare un rincaro dei prezzi. La decisione sarebbe maturata nella giornata di ieri in un incontro tra il Premier Enrico Letta, il Ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni e il commissario europeo Olli Rhen, in Italia per un'audizione in aula parlamentare dove ha espresso il suo disappunto sull'abolizione dell'IMU. Così il Governo, sotto le pressioni dell'UE sembra non poter evitare l'aumento dell'aliquota, risparmiando così un miliardo per il rinvio a dicembre e quattro per il 2014. 
L'aumento dell'IVA tuttavia non passerebbe del tutto inosservato, soprattutto dalle parte del PDL, che ne ha fatto un suo cavallo di battaglia. Le reazioni piddielline non costituirebbero tuttavia un grande problema per il Governo in quanto finirebbero nel calderone del voto al Senato per la decadenza del Berlusconi. Enrico Letta può dormire tutto sommato ancora sogni tranquilli: il Governo si reggerebbe comunque in piedi.

Gabriele Pegolo