Lo
Stato ''non può dichiarare evasore se stesso, e i sindaci non sono
rappresentanti legali dei Comuni, dunque non possono essere condannati per
evasione''. L'ex sindaco di Fabriano Roberto Sorci, condannato a 9 mesi per
l'omesso versamento di 109.380 euro di Iva (poi commutati in 33.700 di multa),
per un errore fatto dal dirigente comunale, chiede ai ministri dell'Interno e
della P. A. una circolare esplicativa che faccia chiarezza ''in questo caos''. (Ansa)
Radio Gold Bottoni
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lunedì 13 gennaio 2014
martedì 8 ottobre 2013
#BUONGIORNO!

Gabriele Pegolo
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martedì 1 ottobre 2013
#BUONGIORNO!

Proviamo quindi a riassumere ciò che entrerà in vigore. Da oggi, primo ottobre, l'aliquota IVA aumenterà dal 21 al 22%. Su questo capitolo non si può non dire che è assurdo che nei 805 miliardi di spesa pubblica, non si è riusciti a trovare 1 miliardo per evitarne l'aumento.
Cavallo di battaglia del PDL, l'abolizione dell'IMU sulla prima casa, sembra molto a rischio, con una stangata media di 383 euro a dicembre.
Infine sulla TARES, nuova tassa dei rifiuti, è pieno caos: allo stato attuale non è chiaro né in che termini sarà determinata l'imposta nei comuni, né i termini di pagamento.
Siamo in balia del caos più totale, ma sembra che non sia un gran problema per il cittadino medio. Tutti tacciono.
Gabriele Pegolo
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giovedì 26 settembre 2013
#BUONGIORNO!

Se vogliamo uscire dalla crisi, se vogliamo ripartire, dobbiamo eliminare le scorciatoie.
Gabriele Pegolo
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martedì 24 settembre 2013
#BUONGIORNO!
Prendo spunto dalla giornata di ieri per parlare di ciò che mi ha colpito molto. Ascoltando i dibattiti televisi, al centro di tutte le discussioni c'era la parola "tassa". E' stato ormai reso noto che per evitare l'aumento di un punto percentuale di IVA, lo Stato dovrà trovare 5 miliardi come copertura per dicembre e per tutto il 2014. Per far ciò tuttavia - e qui sono rimasto veramente colpito - si è parlato solamente di forme alternative di tasse, di tasse nascoste, subdule o addiritttura del ritorno di tasse come l'IMU. Per quale oscuro motivo non si parla mai tagli alla spesa pubblica? La risposta è semplice: l'Italia è un Paese costituito da piccole lobby, piccoli poteri che difendono per questo il loro "feudo" attraverso minacce avvantaggiate da posizioni di rilievo. La spesa pubblica italiana si aggira intorno ai 800 miliardi, vale a dire il cinquanta percento del PIL. Di questi, almeno il due-tre percento si possono tagliare, ma in che modo? Innanzittutto attraverso la liquidazione delle eccedenze in Pubblica Amministrazione che si aggirano intorno alle 300.000 unità. In secondo luogo attraverso privatizzazioni. E' stato dimostrato che appalti a ditte private sono di cinque/sei volte meno onerosi rispetto ad una ditta pubblica.
Queste misure porterebbero nelle casse dello Stato un risparmio annuo di 20 miliardi, cifra che potrebbero poi detrarre dalle tasse sul lavoro, abbassando il cuneo fiscale, dando così un po' di ossigeno alle aziende e all'occupazione.
Misure sicuramente molto discutibili e che farebbero discutere, ma necessarie per un accenno di ripresa. Tuttavia in Italia si sa, mancano persone con il coraggio di proporre scelte drastiche e persone altrettanto coraggiose da intraprenderle.
Che il Paese dei ricatti vada avanti, inesorabile, verso il declino.
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mercoledì 18 settembre 2013
BUONGIORNO!

L'aumento dell'IVA tuttavia non passerebbe del tutto inosservato, soprattutto dalle parte del PDL, che ne ha fatto un suo cavallo di battaglia. Le reazioni piddielline non costituirebbero tuttavia un grande problema per il Governo in quanto finirebbero nel calderone del voto al Senato per la decadenza del Berlusconi. Enrico Letta può dormire tutto sommato ancora sogni tranquilli: il Governo si reggerebbe comunque in piedi.
Gabriele Pegolo
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