Buongiorno Marche


Buona Giornata. Nasce, su Radio Gold, la mia Rubrica "Buon Giorno Marche". Notiziario di sicuro interesse che ho deciso di creare per le tante notizie che arrivano dalla costa che hanno rilevanti ricadute su Fabriano e nel suo comprensorio. Ritengo davvero importante portare a conoscenza dell'opinione pubblica, renderla edotta sulle scelte dell'Esecutivo regionale che nelle cronache dei quotidiani, spesso vengono confinate, per esigenze di impaginazione e suddivisione tematica negli spazi dedicati e, di conseguenza non hanno il risalto che meritano negli ambiti interessati.

Daniele Gattucci
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PUBBLICAZIONE DEL 03.05.2014

APPROVAZIONE DA PARTE DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLE LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEI FIUMI -  SODDISFAZIONE DELL’ASSESSORE PAOLA GIORGI

“L’approvazione da parte del Consiglio regionale all'atto amministrativo che detta linee guida per i progetti generali di gestione dei corsi d'acqua è molto importante. Considerata la notevole fragilità del nostro territorio, allo scopo di difendere il suolo e prevenire le alluvioni, la Giunta aveva proposto due normative per la pulitura dei fiumi, la compatibilità delle infrastrutture e il migliore assetto idrogeologico del territorio. Nel corso degli anni infatti, la grande quantità di opere realizzate dall’uomo ha modificato i corsi d’acqua, a questo va aggiunta la saltuarietà delle azioni di manutenzione con le conseguenze disastrose che sono già state sperimentate. Effetti ai quali si potrà ora rispondere con maggiore efficacia e mantenere al meglio gli alvei dei fiumi nel rispetto delle loro funzioni ecologiche. I progetti dovranno essere realizzati in un’ottica di sistema e rispetto dell’ambiente, per garantire le migliori pratiche, evitare sovrapposizioni e risparmiare risorse pubbliche. Lo scopo è quello di fare in modo che le scelte pianificatorie, fin dalla fase della loro ideazione, valutino la pericolosità idraulica presente e potenziale delle aree e le possibili alterazione del regime idraulico indotte dalle scelte”. L’assessore alla Difesa del suolo, Paola Giorgi, commenta così l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa delle Marche, dell’atto sulla gestione dei corsi d’acqua”.

Gli Uffici della Giunta regionale chiusi il 2 maggio
Gli Uffici della Giunta regionale resteranno chiusi nella giornata di venerdì 2 maggio. Rimarranno comunque aperti la Sala operativa unificata della Protezione civile e il Centro funzionale di Colle Ameno (Ancona) per gestire eventuali emergenze. La decisione - assunta dall’esecutivo, su proposta dell’assessore al Personale Luigi Viventi – è ispirata a soddisfare “principi di economicità e buona amministrazione”. La giornata lavorativa, infatti, ricade tra la festività del 1° maggio e le giornate non lavorative del sabato e della domenica.

Anno accademico 2014/2015: Piano degli interventi per il diritto allo studio universitario nelle Marche. Impegno finanziario 2014: 35,6 milioni di euro. Spacca: “Investiamo sul capitale umano”
“La Regione investe nello sviluppo del capitale umano. Rafforzare la dotazione delle conoscenze è un fattore fondamentale per uscire dalla crisi e per sostenere la competitività delle Marche”. Lo ha affermato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, incontrando la stampa per presentare il Piano degli interventi per il diritto allo studio universitario del prossimo anno accademico. La Giunta ha ieri approvato la delibera che andrà all’esame dell’Assemblea legislativa, con le indicazioni per l’anno accademico 2014/2015. Complessivamente, nel triennio 2011/2013 la Regione ha investito 83 milioni e 946 mila euro per finanziare l’attività degli Ersu regionali. Nel 2014 la somma supera i 35,6 milioni, ripartiti tra borse di studio, contributi per i figli dei lavoratori in crisi occupazionale, spese del personale Ersu, spese di gestione e manutenzione straordinaria degli alloggi. “Sono interventi sostenuti, nella quasi totalità, con le risorse regionali. Vengono investite con oculatezza per formare i giovani laureati che sosterranno la crescita del nostro sistema economico”, ha ribadito Spacca. Il presidente ha anche sottolineato come i laureati marchigiani, rispetto alla popolazione, si attestino sui 13,2 punti percentuali, contro una media nazionale del 12,3: a dimostrazione di quanto gli investimenti realizzati per il diritto allo studio abbiamo conseguito, nelle Marche, risultati importanti. A fronte di una popolazione universitaria pari a 51.896 studenti, 5.245 beneficiano delle borse di studio, i posti letto degli Ersu sono 3.382, i pasti forniti superano il milione. “La Regione Marche garantisce  una borsa di studio al 100 per cento degli aventi diritto sulla base dell’indicatore Isee”, ha ricordato Spacca che ha poi anticipato i contenuti del prossimo Piano degli interventi. Due le priorità. “Rimuovere gli ostacoli economici e sociali che limitano l’accesso agli studi universitari, per consentire ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più elevati dell’istruzione universitaria; garantire, su tutto il territorio marchigiano, l’uniformità di accesso ai benefici pubblici riservati agli studenti universitari”. Una strategia da conseguire puntando principalmente sull’integrazione dei sistemi e delle procedure per la concessione dei benefici, allo scopo di favorire una razionalizzazione della spesa e un’estensione dei potenziali beneficiari. Obiettivo che si vuole perseguire anche attraverso una gestione ancora più efficiente dei servizi destinati agli studenti.  Assente per convalescenza l’assessore al Diritto allo Studio, Marco Luchetti, all’incontro con la stampa ha partecipato l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini: “Il Piano degli interventi è il frutto di un lavoro di squadra di tutta la Giunta regionale. Rafforza le priorità avviate già negli anni accademici precedenti, ma che assumono oggi un valore e una rilevanza nuova, alla luce dei pesanti tagli dei trasferimenti statali che penalizzano le possibilità di bilancio della Regione”. Quello della Regione, per il diritto allo studio, “è un impegno costante, che va oltre la crisi finanziaria e che si manifesta anche con la costanza delle risorse destinate. Quest’anno addirittura aumentate di 300 mila euro, a cui si aggiungono gli oltre 3 milioni aggiuntivi per i collegi universitari. Ora, per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei collegi universitari degli Ersu, sono disponibili quasi 10 milioni di euro”.
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PUBBLICAZIONE DEL 02.05.2014

 MARCHE LIBRI - FIERA DELL’EDITORIA MARCHIGIANA, IL 2 MAGGIO A MACERATA L’INAUGURAZIONE
Marcolini: “Nella nostra regione l’editoria è un settore vivo, capace di esprimere qualità e composto da numerose case editrici”

Il 2 maggio alle ore 16 a Macerata si inaugurerà la Fiera dell’editoria marchigiana ‘Marche Libri’ nell’ambito della manifestazione ‘Macerata Racconta’. Sarà presente l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, secondo cui la maggiore fiera dedicata all’editoria delle Marche “si rinnova, con maggiori espositori e con gemellaggi con altre case editrici non marchigiane. ‘Macerata racconta’ e ‘Marche libri’ stanno diventando un binomio sempre più consolidato all’interno dello stesso contenitore temporale e spaziale, offrendo a chi ama la lettura e si interessa di editoria l’occasione per una full immersion culturale ricca di continue novità”. Nonostante la crisi – aggiunge Marcolini - nella nostra regione “l’editoria è un settore vivo, capace di esprimere qualità e composto da numerose case editrici attive, di cui una decina hanno sede nella città di Macerata. Con il loro lavoro e professionalità rappresentano uno dei soggetti più esemplificativi dello sviluppo a base culturale e più prolifici nella promozione reale del territorio regionale”.  
Dal 2 al 4 maggio all’Auditorium San Paolo in Piazza della Libertà, sessanta case editrici esporranno le loro pubblicazioni e presenteranno i loro autori, rendendo Macerata Città del libro insieme a realtà consolidate come Torino, Roma, Mantova, Pordenone, Sarzana e altre città in cui si svolgono i più importanti festival letterari. Da questa edizione gli stand vengono aperti anche a case editrici provenienti da altre regioni d’Italia che esporranno partecipando personalmente o facendosi rappresentare dall’associazione Libri in città che curerà lo spazio della libreria comune all’interno della fiera.

Le case editrici che prenderanno parte alla manifestazione e che proporranno incontri nella ex Loggia del Grano (via Don Minzoni e Galleria Antichi Forni): Affinità Elettive, Andrea Livi Editore, Aras, Artemisia, Biblohaus, Bolzano University Press, Cattedrale, Centro Editoriale e Librario Università della Calabria, Claudio Ciabochi Editore, Communication Project, Controvento, Editoria Studi Superiori, Edizioni Università Trieste, Ephemeria, EUM, EV, Èxòrma, Forum Editrice Universitaria Udinese, Giometti & Antonello, Gwynplaine, Hacca, Il Lavoro Editoriale, Ilari Editore, Italic Pequod, L’Officina, Le Ossa, Liberilibri, Librati Edizioni, Lirici Greci, Luiss University Press, Montag, Pavia University Press, Pisa University Press, Progetti Sonori, Quodlibet, Raffello Editrice, Rrose Sélavy, Simple, Urbaniana University Press, UT, Vydia, Zefiro, 66thand2nd, Atmosphere Libri, Caravan, Coordinamento UPI, Fara Editore, Fulmino, Infinito Edizioni, Keller, Marcos Y Marcos, Minimum fax, Miraggi, Nutrimenti, WATT, Xilocart, Emons, Nottetempo, Voland, Ponte 33.
La Fiera dell’editoria aprirà il 2 maggio alle ore 16 con cerimonia di inaugurazione e si protrarrà fino al 4 maggio con il seguente orario: 2 maggio ore 16,00 – 20:30, 3 e 4 maggio ore 10,30 – 13,30 e 16,00 – 20,30. L’ingresso e gli incontri sono ad accesso libero e gratuito.

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PUBBLICAZIONE DEL 01.05.2014


PARTE IL PROGETTO MARCHE “GARANZIA GIOVANI”: 30 MILIONI PER FAVORIRE L’OCCUPAZIONE DEI GIOVANI DAI 15 AI 29 ANNI
Il Presidente Spacca: “Un modo concreto per celebrare il diritto al lavoro e il 1 maggio”.

“L’attivazione nelle Marche del progetto Garanzia per i Giovani è un modo concreto, non retorico, per dare una risposta alla piaga della disoccupazione giovanile e celebrare il diritto al lavoro e il 1 maggio. Sono previsti 29,2 milioni di euro per l’attuazione dell’intervento. Nelle Marche i giovani che potranno usufruirne sono circa 12.000 mila. Non vogliamo creare illusioni, non possiamo promettere a tutti un posto di lavoro, ma sicuramente con questo progetto possiamo accompagnare, sostenere e facilitare i nostri giovani nella ricerca di occupazione. Vogliamo fargli sentire che non sono soli e che l’intera comunità si prende cura del loro futuro”. Così il presidente Gian Mario Spacca presenta il provvedimento approvato dalla giunta regionale che attiva nelle Marche il progetto Garanzia per i Giovani (YOUTH GUARANTEE), che prende così il via operativo proprio il 1° maggio. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Occupazione Giovani attraverso uno specifico accordo tra le Regioni e il Ministero del Lavoro su raccomandazione dell’Unione Europea.
Il programma Garanzia Giovani prevede che ai giovani tra i 15 e i 29 anni, in possesso dei requisiti richiesti e in base a precise modalità, venga offerto un servizio o un finanziamento diretto: l'inserimento in un contratto di lavoro dipendente, avvio di un contratto di apprendistato o di un'esperienza di tirocinio, la formazione specifica professionalizzante e l'accompagnamento nell'avvio di una iniziativa di auto-imprenditoriale  di lavoro autonomo, l'impegno nel servizio civile.
“La Regione Marche è tra le prime ad aderire a questa iniziativa – aggiunge Spacca – Il lavoro è un diritto sancito dalla Costituzione e in questi tempi drammatici è un dovere etico e morale incoraggiare tutti quegli interventi che possano sostenere i giovani nel loro percorso di crescita verso l’indipendenza. In questo caso ci orientiamo in particolare verso i ragazzi che non studiano e non lavorano (Neet) o che hanno abbandonato precocemente gli studi, promuovendo percorsi verso l'occupazione, anche incentivati, attraverso servizi e strumenti che favoriscano l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Tutta la comunità sarà coinvolta e dovrà fare la propria parte: istituzioni, associazioni sindacali e datoriali, associazioni giovanili e del Terzo Settore, Camere di Commercio”.

Tempi  - A seguito del provvedimento approvato dalla Giunta Regionale, dal 1° maggio nelle Marche i giovani da 15 e i  29 anni possono iscriversi al programma Garanzia Giovani.

Modalità di adesione - Il Piano Italiano prevede un sistema universale di informazione e orientamento a cui il giovane accede registrandosi attraverso vari punti di contatto: il sitowww.garanziaperigiovani.it, il portale Cliclavoro, il portale regionale
https://janet.regione.marche.it/PortalePubblico/GaranziaGiovani, i Centri per l'Impiego e altri servizi competenti, sportelli ad hoc che saranno aperti presso gli istituti di istruzione e formazione.

Patto di Servizio Garanzia Giovani - Ai giovani iscritti sarà proposto un “patto di servizio” tra quelli previsti nel programma Garanzia Giovani. Tale servizio può consistere in un’offerta di lavoro o un percorso di politica attiva (quali tirocinio, formazione, ecc.) teso a favorire l’attivazione di un contratto di lavoro. L’offerta formativa o di lavoro avverrà entro 4 mesi circa dalla firma del Patto di Servizio. 



Risorse – Al momento sono disponibili 29,2 milioni di Euro che garantiscono l’attivazione di un servizio Garanzia Giovani a circa 12.000 giovani. Nel caso di successo del programma ulteriori risorse potrebbero essere recuperate a livello nazionale ed europeo.

Orientamento - Dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza, al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo/professionale. In sintesi, s'intende rendere sistematiche le attività di orientamento al lavoro anche con il mondo dell'educazione (istituti scolastici, istruzione e formazione professionale ed università), attraverso gli operatori e supporti informatici ad alto valore aggiunto.
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PUBBLICAZIONE DEL 30.04.2014


LA NOTTE BIANCA DI FIRENZE PARLA MARCHIGIANO
Gianluca Balestra, di Grottammare, è il direttore artistico dell’edizione 2014 che dal 30 aprile al primo maggio renderà la città del Giglio un palcoscenico di festa e colori. Invitati il Festival Musicultura e la Compagnia dei Folli

Il ‘fare’ cultura e spettacolo delle Marche approda a Firenze:  è marchigiano Gianluca Balestra, il direttore artistico di questa edizione della Notte bianca che dal 30 aprile al primo maggio renderà la città del Giglio un palcoscenico di festa e colori.
Da due anni a Firenze alla guida del Teatro Cantiere Florida - che nel 2013 ha ricevuto il riconoscimento regionale di luogo di residenza artistica multipla, unico esperimento nel territorio comunale fiorentino -Balestra, 45 anni, ha un’esperienza ventennale sul campo, tra organizzazione e produzione artistica. Nel suo passato ci sono le collaborazioni all’AMAT – Associazione Marchigiana Attività teatrali, e poi come socio fondatore della ‘LEART’ organismo di produzione teatrale e musicale, dove è responsabile del settore prosa e per cui dirige il Teatro Nicola Degli Angeli di Montelupone e l’Alaleona di Montegiorgio. Nelpanorama fiorentino si è imposto come una delle fresche novità e boccate d’ossigeno d’apertura, artistica, professionale e umana.
Dall’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, un saluto carico di soddisfazione: “Ci onora essere rappresentati da figure di grande professionalità come Balestra che ha saputo esportare a Firenze il valore della cultura e del fare spettacolo come lo intendiamo nelle Marche – ha rilevato l’assessore - Il suo lavoro, condotto lentamente ed efficacemente, con giudizio e dialettica,  rispecchia la tenacia e la laboriosità creativa tutta marchigiana che sa distinguersi nel mondo”.  Appena nominato, Balestra si racconta così nel corso delle interviste: “Se leggete ‘Il compleanno dell'iguana’ o ‘I giorni della rotonda’, romanzi della mia coetanea e conterranea Silvia Ballestra, potrete avere un'idea del contesto ambientale in cui sono nato e cresciuto. Una terra periferica e benestante, quindi un mix bestiale per la creatività. Tutto ciò ha evidentemente influenzato la mia esistenza”.
La Notte bianca di Firenze è ispirata al concetto di ‘città continua’ e all’architettura radicale fiorentina attiva tra gli anni ‘60 e ‘70. Il Festival Musicultura diretto da Piero Cesanelli, eccellenza del nostro territorio, è stato invitato a dare testimonianza artistica con lo spettacolo musicale ‘Protestar cantando canzoni e canzonette’, che si terrà in Piazza Santa Maria Novella.  La forte rilevanza dell’evento darà corpo e visibilità ad una delle maggiori manifestazioni musicali italiane. Anche la Compagnia dei Folli darà un suo contributo artistico, esibendosi con lo spettacolo di aerial dance ‘De architettura’ che si terrà in Piazza Ognissanti, in riva all’Arno.
Nell’esporre il suo concetto di festa, Balestra si dice contrario “al divertimentificio imperante” e di puntare su parole antiche ma sempre cariche di energia propulsiva: partecipazione e condivisione. “In altre città la Notte Bianca è anche consumismo e becerume, a Firenze non deve e non può essere così: tutte le arti sono state abbracciate. Avremo compagnie inglesi, francesi, belghe ed interventi dai gruppi italiani che hanno fatto la storia delle arti performative: Fanny & Alexander, i Kinkaleri, i Krypton, Fabbrica Europa, la Raffaello Sanzio, il Laboratorio Nove, o i giovani di Inquanto Teatro”. Per il 30 aprile quindi la città voluta da Balestra sarà senza confini, in un collegamento ideale dagli ospedali delle periferie fino al centro, per una sorta di città piazza senza cesure fisiche: “La prospettiva è quella di far evolvere il concetto di spazio e pensare la città come una piazza, luogo globale di incontro”.

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PUBBLICAZIONE DEL 29.04.2014
CINERESIDENZE, A LEZIONE DAI GRANDI MAESTRI DEL CINEMA ITALIANO
Si è snodato nell’arco di un anno, accogliendo le eccellenze professionali della Settima Arte ad insegnare ai giovani come si fa il Cinema. “CineResidenze” , il cui bilancio è stato tracciato oggi in una conferenza stampa in Regione, è stato un progetto marchigiano di Alta Formazione ideato, seguito e organizzato da Marche Cinema Multimedia che ha saputo mettere insieme le migliori energie dei giovani e degli “anziani” cineasti per dar vita ad un’esperienza unica di crescita culturale della nostra regione. Per i giovani (under 35) a cui era destinato quindi, un’opportunità di acquisizione di competenze e di futuro lavoro, per i docenti esperti uno scambio generazionale piacevolissimo ed entusiasta, per le Marche anche promozione del territorio agli “addetti ai lavori” che il Cinema lo fanno per mestiere e che stanno dimostrando di prediligere la regione per sempre più numerosi progetti cinematografici.
Per i risultati molto positivi parlano i numeri che hanno caratterizzato questo progetto, finanziato da fondi pubblici per 85% (110 mila euro dell’intervento I Luoghi dell’Animazione- Accordo Quadro I Giovani c’entrano siglato tra Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regione Marche): 8 Masterclass: sceneggiatura, produzione/aiuto regia, costumi, scenografia, fotografia, suono, direzione attori, regia; 102 allievi: (50% marchigiani, provenienze extra marche: Trentino, Friuli, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Sicilia); 9 docenti + 3 assistenti marchigiani: docenti: Massimo Gaudioso ( sceneggiatura)  Gianluca Arcopinto ( produzione), Ciro Scognamiglio ( assistente produzione-organizzazione), Lia Francesca Morandini(costumi), Giancarlo Basili ( scenografia), Daniele Ciprì ( fotografia –regia), Francesca Archibugi( direzione d’attore), Marco Tullio Giordana ( direzione d’attore), Marco Parollo ( tecniche del suono);assistenti marchigianiDamiano Giacomelli (sceneggiatura), Angelo Cioci (fotografia), Lucia Mascino (direzione attori); 21  allievi coinvolti come assistenti di set nelle classi di Ciprì, Giordana e Archibugi; 2 borse lavoro di 12 mesi per under 35; 3 videomaker under 25 per il backstage video; 1 blogger/scrittrice under 25 per il “diario di bordo”; 10 partner operativi (associazioni e società marchigiane); 3 società marchigiane per noleggio audio-luci per i set nelle classi di Ciprì, Giordana e Archibugi; 4 Attori assunti nel Film di Daniele Ciprì.  STAGE attivati con docenti di CineResidenze: stage avviati: 5 di cui 3 per ragazzi marchigiani (avviati con Lia Francesca Morandini, Francesca Archibugi, Marco Parollo, Ciro Scognamiglio); hanno svolto uno stage in diversi set italiani.STAGE attivati nel Film “il Giovane Favoloso”: 3 ragazzi marchigiani scelti all’interno degli allievi di CineResidenze - 1 costumista, 1 aiuto regia, 1 producer; hanno svolto uno stage formativo retribuito sul set per 4 settimane. Realizzazione di un ebook finale nel quale sono raccolti tutti i materiali prodotti durante le Masterclass (“diario di bordo”, backstage video, fotografie, bozzetti costumi, bozzetti scene, ecc). Realizzazione di un cortometraggio intitolato “ Il Piano” - firmato da Daniele Ciprì e seguito interamente dagli allievi di Cineresidenze, prossimamente distribuito in Festival Nazionali e Internazionali.
Un progetto sperimentale e innovativo nella formula che potremmo definire "formazione per induzione" – ha sottolineato Stefania Benatti, direttore della Fondazione Marche Cinema Multimedia -  grazie al contatto diretto degli allievi con grandi maestri del cinema che per primi si sono messi in gioco in un'esperienza di vita oltre che professionale. Si è creata un'alchimia che ha prodotto legami che durano oltre la masterclass e generano possibilità di stage lavorativi e collaborazioni, come è avvenuto per il cortometraggio nato per caso dalla lezione di Daniele Ciprì e che lui stesso ha voluto montare e firmare: una formazione dunque non fine a se stessa ma condivisa, al servizio della creatività e della crescita culturale.”
E’ stata una vera gioia seguire un progetto così lucido nei suoi obiettivi e limpido nelle scelte.- ha affermato Anna Olivucci, responsabile di Marche Film Commission – insieme alla soddisfazione di vedere crescere, professionalmente e non, giovani impegnati a costruire un futuro per sé e per il proprio territorio, sgombrando il presente dallo scoraggiamento e dall’oggettiva insufficiente attenzione per il settore. Perché questo sia un canale d’irrigazione costante nel territorio e non solo un’oasi nel deserto - magari frutto di miraggio - ora serve fiducia, ancor prima che risorse. Fiducia delle istituzioni che il settore cineaudiovisivo possa essere asse d’intervento prioritario, un ramo di attività di pari dignità e, sopra ogni cosa, riconoscerlo come interesse reale del territorio, per non ignorarlo più. Non cambierà le cose, ma non posso che ripeterlo: pochi settori occupazionali oggi possono vantare capacità formativa, prima di tutto in termini d’identità personale e professionale, e forza sociale aggregante come il Cinema può fare”.
Le otto Masterclass organizzate all'interno di weekend lunghi nei quali altrettanti grandi Maestri del Cinema Italiano hanno dato vita a veri e propri laboratori destinati all’allestimento e  produzione di una messa in scena completa si sono svolte in una location ideale: la prestigiosa Villa Nappi a Polverigi, sede storica di InTeatro Festival. “ Ho potuto “annusare” il clima artistico e l'atmosfera così speciale che si respirava - ha detto l’assessore regionale alle Politiche giovanili, Paola Giorgi che ha visitato una delle masterclass - e notare che Cineresidenze ha colto e valorizzato aspetti primari legati allo spettacolo, specificatamente , nel contesto del progetto, al Cinema. Innanzitutto il tema della formazione, elemento importante per specificare l'aspetto della professionalità nei mestieri dello spettacolo. Aspetto non secondario nel nostro Paese dove ancora albergano tracce di errate convinzioni in base a cui i mestieri dello spettacolo vengono vissuti come hobbies e infatti le tutele dei lavoratori dello spettacolo presentano ancora lacune. Ho parlato di mestieri perché è' forte la caratteristica " artigiana", coniugata , nel caso del cinema, con lo sviluppo tecnologico: una caratteristica che il progetto ha ben colto. C'è poi il tema della Residenza, che evidenzia come la creatività abbia bisogno non solo di spazi, ma di luoghi specifici che le Marche, per la propria caratteristica di accoglienza, policentrismo, bellezza paesaggistica e diffusione di beni culturali e spazi caratterizzati, riescono ad offrire.

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PUBBLICAZIONE DEL 24.04.2014
DELEGAZIONE DELLA GUINEA EQUATORIALE RICEVUTA IN REGIONE DALL’ASSESSORE GIORGI
L’assessore alle Infrastrutture Paola Giorgi, ha ricevuto questa mattina in Regione una delegazione proveniente dalla Guinea Equatoriale, guidata dal segretario di Stato alla Pesca – Simon Osa Adugu - dal direttore generale della Società nazionale della Pesca -  Pedro Malavo Nsene e dal consigliere dell’ambasciata della Guinea Equatoriale a Roma, Costantino Mbasago. La visita si inserisce nell’ambito di un progetto di collaborazione tra lo stato centro africano e la Regione Marche nel settore della Pesca, che vede quale soggetto promotore il Consorzio navale di Ancona. “Si tratta – ha detto Giorgi - di un progetto diretto allo sviluppo della pesca industriale eco compatibile in Guinea Equatoriale, con apporti da parte del Consorzio navale di know how, formazione e la prospettiva della costituzione di una joint venture mista. Le Marche hanno un punto di assistenza nel paese e sono l’unica presenza ufficiale italiana, non essendoci rappresentanze diplomatiche nazionali. Da qui si può partire per valorizzare i rapporti tra nostre imprese e realtà locali, anche per allargare i campi di collaborazione, dalla pesca, alla protezione civile, all’università, all’agricoltura, al turismo. La Regione garantisce la serietà e la capacità delle imprese che prenderanno parte a questa e a future collaborazioni”. La Guinea Equatoriale è stata nel 2013 il paese con il maggior tasso d’investimenti nel mondo, con il 63,2 per cento del Pil. Ottime le prospettive economiche generali, legate soprattutto all’economia petrolifera: poco più di venti anni fa l’economia del paese era legata per l’80 per cento all’agricoltura, ma da quando è stato scoperto un importante bacino petrolifero, che ha portato la Guinea ad essere il terzo produttore petrolifero del continente africano, l’80 per cento della sua economia dipende dall’attività estrattiva. Una delegazione della Regione Marche è stata nello scorso febbraio nella capitale Malabo, in occasione di un incontro sulla diversificazione economica, promosso dal Governo della Guinea. Visita che ha seguito la firma, nell’agosto dello scorso anno - di un memorandum tra Regione Marche e locale Camera di Commercio per lo sviluppo delle relazioni industriali e commerciali, anche con le realtà territoriali del Cemac (la comunità economico monetaria del Centro Africa). La visita della delegazione prosegue all’Autorità portuale di Ancona e nelle maggiori realtà marchigiane attive nella pesca, fino al 24 april

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PUBBLICAZIONE DEL 17.04.2014
 IL FERMANO PROTAGONISTA DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2014/2020.
Giorgi "soddisfazione per il proficuo incontro per l’ultimo dei cinque eventi con il Partenariato per costruire una regione intelligente, sostenibile e inclusiva"
 Dialogo fra istituzioni e partenariato, qualità e tempestività progettuale, incremento delle risorse disponibili. Queste le basi su cui ci viene chiesto di avviare la nuova stagione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Dopo un percorso di quattro incontri che hanno attraversato l’intero territorio regionale, da Ancona a Camerino, da Urbino a Comunanza (Ascoli Piceno), si è chiuso sabato nel fermano il ciclo di appuntamenti con cui la Regione Marche ha incontrato gli attori territoriali per disegnare il nuovo Programma Operativo regionale FESR 2014-2020. E come nelle tappe precedenti, anche all’Hotel Horizon di Montegranaro (FM), la partecipazione di tecnici, imprenditori, rappresentanti delle settore bancario, istituzioni locali e regionali è stata piuttosto attiva. “Ancora una volta – ha dichiarato l’assessore alle Politiche comunitarie Paola Giorgi – la partecipazione degli attori locali presenti ci ha consentito di trarre spunti proficui e significativi per programmare gli investimenti dei fondi europei sul territorio marchigiano”. “In questa carovana di ascolto che portiamo avanti dal luglio 2013 – ha continuato l’Assessore – abbiamo più volte dichiarato di voler fare delle Marche una regione intelligente, sostenibile ed inclusiva. Questo obiettivo non poteva che fondarsi sulla capacità di cogliere le esigenze e le opportunità di chi quotidianamente opera nell’economia, nelle istituzioni, nel mondo associativo e nella società marchigiana”. Dopo l’introduzione e l’apertura dell’assessore Giorgi, i lavori della giornata sono proseguiti con la relazione del responsabile dell’Autorità di Gestione del POR FESR e FSE Marche 2007-2013, Mauro Terzoni. Nella tavola rotonda, inoltre, si sono confrontati i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati: Paola Bichisecchi (Confindustria), Marco Manzotti (CGIL), Giorgio Cippitelli (Confartigianato), Gino Sabbatini (CNA), Marco Ferracuti (CISL). Dal confronto sono emerse alcune parole chiave: innovazione e internazionalizzazione, made in Italy, nuove imprese, accesso al credito, energia e mobilità. Dalla discussione sono emersi alcuni spunti su cui il territorio marchigiano e i suoi attori istituzionali, imprenditoriali e sociali saranno chiamati a scommettere per investire al meglio le risorse della programmazione 2014-2020. Primo fra tutti il dialogo continuo fra istituzioni e partenariato, ma anche e soprattutto la capacità progettuale e la tempestività nell’attuazione degli interventi.
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PUBBLICAZIONE DEL 16.04.2014
 
CLUSTER TERRITORIALI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE”. CONVEGNO AD ANCONA IL 16 APRILE
Si terrà ad Ancona, oggi 16 aprile nella Sala Raffaello della Regione Marche, il convegno “Cluster territoriali per uno sviluppo sostenibile”. Organizzato dalla Regione, l’incontro intende proporre una rinnovata alleanza fra molteplici soggetti di governo del territorio per l’elaborazione di progetti di sviluppo sostenibile in riferimento alla prossima programmazione comunitaria 2014-2020. Sulla linea delle positive esperienze di alleanze fra Parchi, Riserve naturali, GAL, Province e Unioni Montane, si possono ricercare nuove forme di collaborazione, cluster territoriali, appunto, in vista dei nuovi programmi di sostegno europei per il prossimo sessennio. Priorità particolare su alcuni programmi e progetti di sostenibilità come quelli sulla mobilità dolce, per la valorizzazione turistica, per la infrastrutturazione verde del territorio, filiere di prodotti agricoli. All’incontro, che verrà aperto dall’assessore all’Ambiente e Agricoltura, Maura Malaspina, parteciperanno i rappresentanti delle Aree protette, delle Province, dell'UNCEM, dei GAL e i dirigenti regionali delle Aree protette, del Turismo e dell'Agricoltura.
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PUBBLICAZIONE DEL 15.04.2014 


L’ATTIVITÀ FISICA PER LA SALUTE DI TUTTI: OPERATORI ED ENTI A CONFRONTO IN UN CONVEGNO
Testimonial di eccezione l’atleta Giuseppe Ottaviani 

Uno stile di vita attivo migliora lo stato di salute e la qualità della vita. Sono noti i benefici di adeguati livelli di attività fisica come la capacità di influire sulla riduzione delle fratture negli anziani, nel prevenire l’osteoporosi e alcune malattie mentali. La sedentarietà, che nella popolazione è andata progressivamente aumentando, è riconosciuta come uno dei principali fattori di rischio per le malattie croniche come cardiopatie, ictus, diabete e tumori, pertanto promuovere uno stile di vita attivo nella popolazione rappresenta un importante obiettivo di salute per i cittadini di ogni età. Questo è il tema al centro del Convegno regionale organizzato dall’ASUR Area Vasta 2 - Dipartimento di Prevenzione - Ancona, in collaborazione con la Regione Marche, l’Agenzia Regionale Sanitaria, l’Ufficio Scolastico Regionale, il CONI e gli Enti di Promozione Sportiva e l’INRCA, dal titolo “Muoversi per guadagnare salute - Il ruolo dell’attività fisica nel contrasto alle malattie croniche” che si terrà il 15 e il 16 aprile prossimi. Muoversi per guadagnare salute sintetizza l’impegno delle istituzioni e dei portatori d’interesse nel sostenere iniziative e programmi finalizzati alla promozione dell’attività fisica come veicolo di benessere, integrazione e coesione sociale. L’iniziativa rappresenta un’occasione di diffusione delle buone pratiche già attive nei territori, di comunicazione congiunta tra i diversi Enti e Istituzioni interessati e di individuazione di possibili strategie per amplificare il messaggio alla popolazione sull’importanza di uno stile di vita attivo. L’evento sarà al Palaindoor di Ancona (via della Montagnola 72), concesso grazie alla sensibilità e coinvolgimento attivo della Federazione di Atletica e del Comune di Ancona. Quale testimonial di eccezione sarà presente nella mattina del 16 aprile l’atleta Giuseppe Ottaviani , classe 1916, che ai campionati mondiali indoor a Budapest è diventato, con 10 ori, il master italiano con più medaglie d'oro conquistate in un'unica manifestazione internazionale.

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PUBBLICAZIONE DEL 08.04.2014 


VINITALY, REGIONE MARCHE: EXPORT +36%, E' BOOM PER VERDICCHIO (+41,6%)
SOFFRE MERCATO INTERNO, -9,4% IN VALORE

(Verona, 6 aprile 2014). È boom per l'export dei vini marchigiani con un +36% rispetto al 2012: su un fatturato complessivo del pianeta vino che nelle Marche supera i 136 milioni (+8,8%), le esportazioni valgono oltre 68 milioni di euro, il 50% del totale. A fare da traino è il Verdicchio – il vino bianco fermo più premiato dalle guide italiane 2014 e ambasciatore delle Marche nel mondo – che con 17 mln di euro assorbe circa il 25% delle esportazioni e fa un balzo sorprendente nel 2013: +41,6% in valore e +10% in quantità (8 milioni e mezzo le bottiglie all'estero). Merito di politiche promozionali vincenti e di una riconosciuta qualità, a partire dalla crescita del prezzo medio del Verdicchio a ettolitro, aumentato del 17,6% rispetto all'anno precedente (dati Ismea). Ma anche della versatilità dell'offerta, sia in termini di varietà – dal Verdicchio al Rosso Piceno, dall'Offida Pecorino al Falerio, dalla Lacrima all'Igt Marche – che di rapporto qualità-prezzo, con bottiglie dai 3 ai 10 euro e oltre. Un boom dell'export che è andato a compensare il -9,4% in valore del mercato interno rispetto al 2012. Fondamentale perciò è stato il sostegno della Regione Marche, che negli ultimi quattro anni ha investito attraverso Ocm e Psr 11.159.000 euro per i viticoltori. A sottolineare la vocazione export oriented dei vini marchigiani è stata l'assessore all'Agricoltura della Regione Marche, Maura Malaspina, intervenuta oggi nella giornata inaugurale del Vinitaly in rappresentanza del presidente della Regione  Marche, Gian Mario Spacca, assieme ai direttori dell'Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Alberto Mazzoni e del Consorzio Vini Piceni, Armando Falcioni.
Tra i Paesi di riferimento della regione vitivinicola più collinare e più longeva d'Italia, Stati Uniti (che assorbono circa il 60% dell'export), Canada e Giappone. Nel Vecchio Continente la parte da leone la fa l'Europa del Nord: Belgio, Olanda, Germania, Svezia e Inghilterra, con un mercato che vale circa 13 milioni di euro sui 20 milioni dell'Ue-28. Buone performance extra Ue anche in Svizzera e in Norvegia, destinazione sulla quale si stanno concentrando molte cantine marchigiane. Sul fatturato totale dei vini marchigiani, l'accelerazione maggiore (+10,3%) la porta la qualità delle produzioni a marchio Doc, Docg e Igt, che passano da 80 a 88,2 milioni di euro. Significativa la linea degli spumanti (il cui simbolo regionale, oltre al Verdicchio, è la Vernaccia di Serrapetrona, unico vino italiano che subisce tre fasi di spumantizzazione), che incide complessivamente per 36,2 milioni e registra un +15% sul 2012.
Tra i segmenti emergenti, in linea col dato nazionale, c'è anche il biologico. Con circa 3.278 ettari di superficie vitata bio (fonte: Sinab), pari al 19% della superficie vitata regionale (17.400 ettari), le Marche sono la sesta regione d'Italia più votata alla viticoltura bio (dopo Sicilia, Puglia, Toscana, Umbria e Abruzzo). Un interesse verso il settore che ha portato alla nascita di un'associazione di 'vignaioli bio' sul territorio. Si chiama Terroir Marche, con 8 produttori che su 93 ettari hanno sposato la filosofia biologica, per una produzione complessiva di 338mila bottiglie.

VINITALY: INDAGINE, IL SEGRETO DELLA LONGEVITÀ? VINO NEI PASTI E NIENTE SUPERALCOLICI, PAROLA DEI CENTENARI MARCHIGIANI
COSA CAMBIA TRA ABITUDINI ENOALIMENTARI ITALIANE E QUELLE DEI CAMPIONI DI LUNGA VITA

(Verona, 6 aprile 2014). Durante i pasti bevono un paio di bicchieri di vino, non fanno diete particolari, non bevono superalcolici. E godono di ottima salute psicofisica. Al Vinitaly la Regione Marche ha voluto indagare sull’elisir di lunga vita che sta contagiando molti suoi cittadini, primi in Italia per speranza di vita (i maschi) e primi in assoluto - dopo sorpasso alla Sardegna - anche per numero di centenari, che in vent’anni si sono quintuplicati passando da 99 a 507. L’indagine, condotta su un campione stocastico di 3.121 individui ‘over 60’ dal professor Gabriele Micozzi, docente di marketing all’Università Politecnica delle Marche, restituisce risultati sorprendenti sulle abitudini eno-alimentari della terza età marchigiana a confronto con quelle dei pari età nazionali. E il vino è un protagonista principale di un modello che vede 9 anziani marchigiani su 10 bere vino quasi tutti i giorni, con un paio di bicchieri per ogni pasto. Un dato ben superiore alla media nazionale (69%) che rimane alto anche se si considerano le fasce di età più avanzate: il 95,6% dei maschi tra i 75 e gli 80 anni consuma infatti ancora vino, dato che ‘fisiologicamente’ scende – ma di poco – per gli ultraottantenni (68%) che comunque dichiarano di bere tutti i giorni o 5 volte alla settimana. La tendenza si inverte se si considera la percentuale di ‘over 60‘ marchigiani che consumano superalcolici: solo l’1% delle donne e l’11% degli uomini (7%), contro una media italiana che si attesta al 16%. “Questa è un’analisi scientifica dei comportamenti sociali e delle abitudini di vita che evidenzia nelle Marche una unicità di stile di vita – ha detto il professor Gabriele Micozzi, che ha svolto l’indagine per conto di Imt – lo scopo non era rilevare da un punto di vista medico il grado di salute dei marchigiani ma cogliere dai comportamenti preziosi indizi sulla longevità. E in questo caso di indizi ne abbiamo trovati così tanti da farne quasi una prova”. Restando alle differenze di abitudini su terza età e vino, emergono altre rivelazioni sorprendenti: solo un marchigiano su tre - contro il 48% della media nazionale - ha cominciato a consumare vino dopo i 18 anni; con addirittura l’8% che ha confessato di aver bevuto il primo bicchiere a meno di 14 anni. Per l’iniziazione – quasi sempre in famiglia – i gusti e l’acquisto, ancora una volta si scopre nel campione regionale una tradizione culturale difficile da smantellare, nonostante le sollecitazioni della modernità, con l’uomo che preferisce il vino rosso e la donna di gran lunga il bianco, con i vini da tavola a farla da padroni e soprattutto con la stragrande maggioranza che al contrario della media nazionale preferisce di gran lunga acquistare vini – ovviamente regionali - in azienda agricola (63%) rispetto al supermercato (18%), all’enoteca (10%) o alla produzione propria (9%), mentre nessuno acquista ancora on line.
ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA
Ma il senso dei marchigiani per una buona (e lunga) qualità della vita non si ferma qui. Secondo l’indagine, gli anziani della regione sono meno sedentari (27% contro il 38% nazionale), e soprattutto hanno praticato o praticano maggior attività fisica, che non è la pratica sportiva (38%), quanto il lavoro in campagna o in altre attività che obbligano al movimento; qui il campione regionale si stacca di molto rispetto alla media del Paese, con l’84% degli anziani marchigiani in movimento contro il 54%. Anche sull’alimentazione le differenze sono molte e ci riportano ad antichi usi e consumi. Nove marchigiani su dieci consumano carne, verdura e frutta di ‘produzione propria’ o comunque di ‘produzione e/o coltivazione diretta’: un dato altissimo in confronto alla media nazionale si ferma al 36%. L’alimentazione è principalmente mista (74%) e quasi mai il modello marchigiano adotta una dieta costante (7%, contro il 21% degli italiani).
SALUTE
Infine, un focus sul grado di soddisfazione psicofisica dei ‘ragazzi del boom’, autentici testimonial del nuovo ‘modello Marche’: oltre la metà degli abitanti (53%) non ha mai avuto problemi di salute (34% la media italiana), con l’84% che gode di buona salute (contro il 61%) e il 78% che si dichiara ‘felice’ (contro 60% degli anziani del Paese), evidentemente anche grazie al vino, che ‘ha influenzato positivamente sulla salute’ per il 78% (contro il 46% in Italia) e alla propria regione, definita ‘serena’ quasi da tutti.
Indagine commissionata da Imt (Istituto marchigiano tutela vini) e condotta da Gabriele Micozzi, docente Marketing Università Politecnica delle Marche. 3121 interviste nelle Marche e in Italia: 38% interviste Marche – 62% interviste Italia - campione stocastico, Febbraio – Marzo 2014
La Regione Marche si trova al PAD. 7 – STAND C 6/7/8/9
Le Doc Marche: Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi, Colli Pesaresi, Esino, Falerio, I Terreni di Sanseverino, Lacrima di Morro d’Alba, Pergola, Rosso Conero, Rosso Piceno, San Ginesio, Serrapetrona, Terre di Offida, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica
Le Docg Marche: Conero, Offida, Vernaccia di Serrapetrona, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva.

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PUBBLICAZIONE DEL 07.04.2014 

MALASPINA A BRUXELLES PER IL COMITATO DELLE REGIONI OGM FREE

A Bruxelles l’assessore Malaspina presiederà il Comitato direttivo delle Regioni Ogm Free
Giovedì 10 aprile si discuterà dell’allargamento della Rete e sul divieto delle coltivazioni
L’ulteriore allargamento della Rete delle Regioni Ogm Free e un approfondimento sulla proposta di limitare o vietare la coltivazione degli organismi geneticamente modificati saranno al centro dell’incontro del Comitato direttivo che l’assessore all’Agricoltura, Maura Malaspina, presidierà giovedì 10 aprile, a Bruxelles. La Rete delle Autorità locali Ogm Free si riunirà presso l’Ufficio della Regione di Rond Point Schuman, in quanto le Marche detengono attualmente la presidenza. Verranno esaminate le richieste di adesione delle Regioni tedesche del Libero Stato di Baviera e dell’Assia, due realtà territoriali popolate, complessivamente, da oltre 18,5 milioni di abitanti e con un’estensione geografica di 92 mila chilometri quadrati: “La Rete conterà così 62 Regioni europee, per una popolazione complessiva di oltre 180 milioni di cittadini e consumatori contrari agli Ogm – rileva l’assessore Malaspina - Verrà inoltre definita l’adesione del distretto di Kupiškis della Lituania, nonché pianificata l’agenda della conferenza della Rete che verrà organizzata dalla Regione greca Est Macedonia Tracia, durante il semestre italiano della Presidenza dell’Unione europea (dal 1° luglio al 31 dicembre 2014)”. L’ordine del giorno del Comitato direttivo prevede anche una discussione in merito all’iniziativa della Presidenza semestrale greca della Ue che ha avviato i lavori per esaminare la proposta di modifica della direttiva 2001/18/CE relativa alla possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di Ogm. “La proposta – ricorda l’assessore - riparte dal compromesso definito nel 2012 sul quale non si riuscì a trovare un accordo. Il nuovo testo contiene disposizioni relative a misure transitorie. Il Comitato direttivo assumerà proprie decisioni e documenti al riguardo, anche a seguito delle determinazione del Gruppo Ogm che si riunirà nuovamente a Bruxelles il prossimo 9 aprile”. Come Regione Marche, anticipa la Malaspina, “sosterremo con maggior vigore  la posizione della Presidenza della Rete, per ribadire la necessità di avere una normativa europea che contempli la libertà di scelta dei governi europei per vietare le coltivazioni geneticamente modificate nei propri territori, al fine di tutelare la biodiversità, le produzioni biologiche, tradizionali e tipiche, oltre che per motivi socio-economici. Verranno stabiliti, poi, tempi e modalità per il passaggio della presidenza triennale (che le Marche detengono dal 2010) a un’altra Regione, secondo un principio di rotazione”. L’iniziativa di Bruxelles, conclude l’assessore, “ribadisce l’impegno europeo della Regione Marche in materia di contrasto agli Ogm. Rafforza la posizione nazionale assunta presso il Gruppo di lavoro Ogm istituito dalla Conferenza Stato Regioni e l’azione regionale di controllo preventivo delle sementi di mais e soia per la campagna 2014, già avviato in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, che provvede al prelievo di campioni di sementi in precedenza non controllate a livello statale e con l’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche, che effettua le necessarie analisi di laboratorio per verificare che non vi siano contaminazioni di Ogm”.

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PUBBLICAZIONE DEL 06.04.2014 

CONCILIAZIONE TRA TEMPI DI VITA E DI LAVORO, IL BANDO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI AZIENDALI
Giorgi: “Azioni che incidono realmente sull’organizzazione del lavoro e favoriscono un cambiamento culturale aziendale”
Al via il bando per la presentazione dei progetti aziendali a sostegno della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. “Un atto concreto, effettivo, per intervenire sul ben-essere delle famiglie, delle donne e quindi sulla qualità della vita dell’intera comunità”: con soddisfazione l’assessore ai Diritti e Pari Opportunità, Paola Giorgi, annuncia l’approvazione dell’avviso pubblico per la presentazione di progetti aziendali che rientrano nel programma ‘Maternità come opportunità’.
I destinatari delle proposte progettuali sono lavoratrici e lavoratori dipendenti delle imprese beneficiarie con figli minori ai 10 anni, con priorità a chi ha figli tra 0 e 3 anni. ”Dovranno essere progetti capaci di incidere realmente sull’organizzazione del lavoro - rimarca Giorgi - e favorire quindi una sorta di cambiamento culturale aziendale anche attraverso la sensibilizzazione alla responsabilità sociale delle imprese”.
I progetti dovranno essere finalizzati all’attuazione di iniziative in grado di sostenere modalità di prestazione di lavoro e di tipologie contrattuali facilitanti, promuovendo anche l’adozione di modelli e soluzioni family friendly.
L’attività della Regione sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro – spiega l’assessore - si inserisce nel percorso di riforma e sviluppo del modello di welfare italiano che, per le mutate condizioni sociali, pone ora al centro della propria politica le persone e le famiglie promuovendo la dimensione territoriale delle risposte ai bisogni dei cittadini. Perché promuovere la conciliazione significa accrescere la competitività del territorio, svolge il ruolo di leva per superare i problemi connessi all'invecchiamento della popolazione e con l’organizzazione prevalente del mercato del lavoro. Il presupposto è la condivisione tra gli attori sociali e istituzionali: “L’idea è costruire una cooperazione tra i soggetti pubblici e privati del territorio per implementare politiche aziendali mirate alla sostenibilità sociale e migliorare la vita lavorativa e privata” aggiunge Giorgi.
Tra i requisiti di ammissibilità dei progetti, l’attuazione di iniziative in grado di sostenere modalità di prestazione di lavoro e di tipologie contrattuali facilitanti, promuovendo anche l’adozione di soluzioni organizzative a favore delle famiglie. Tra le proposte, particolari forme di flessibilità degli orari e dell’organizzazione del lavoro come il part-time reversibile, telelavoro e lavoro a domicilio, banca delle ore, orario flessibile in entrata o in uscita, su turni e sedi diverse, orario concentrato. Inoltre, programmi di reinserimento lavorativo dopo un periodo di assenza con adeguata formazione del personale assunto in sostituzione.
Per l’attuazione degli interventi la Regione destina la somma complessiva di 381.600 euro. L’importo massimo finanziabile per la realizzazione di ogni singolo progetto è pari a 12 mila euro. Possono inoltrare domanda di contributo le imprese, aventi caratteristiche di Pmi, che abbiano sede legale e unità operativa nelle Marche. Nel caso della presentazione di un progetto di rete la domanda va presentata da un’impresa capofila.

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PUBBLICAZIONE DEL 05.04.2014 
Soddisfazione del Presidente dei Verdi Adriano Cardogna primo firmatario della proposta di legge che dovrà disciplinare la terapia del sorriso e la pet therapy due terapie complementari, particolarmente efficaci su bambini, disabili e anziani.

Con questa proposta di legge viene colmato un vuoto normativo” è il Verde Adriano Cardogna che illustra la proposta di legge presentata. “Ormai da anni nel nostro territorio operano fondazioni ed associazioni, alle quali hanno aderito anche numerosi medici, ed è giusto che venga riconosciuto e valorizzato il loro ruolo e la loro qualificata professionalità. Lo stesso mondo scientifico ha appurato gli effetti terapeutici del gioco e dell'interazione dei pazienti con gli animali e sono soprattutto i bambiniche traggono benefici non solo sotto il profilo psicologico ma anche clinico.”
Era ora di regolamentare il settore” conclude Cardogna “per garantire ai pazienti il supporto di professionisti riconosciuti, per offrire alle strutture sanitarie la possibilità di disporre di un elenco di soggetti “esperti del sorriso” e soprattutto per emarginare quanti, per meschini tornaconti economici, sfruttano situazioni di dolore e malattia.”

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PUBBLICAZIONE DEL 04.04.2014 

BUON GIORNO MARCHE. LA REGIONE MARCHE A GITANDO.ALL, ALLA FIERA DEL TURISMO ACCESSIBILE


La Regione Marche partecipa in questi giorni a Gitando.All, il principale Salone in Europa dedicato al turismo accessibile, in Fiera di Vicenza dal 3 al 6 Aprile 2014.

Si tratta di un vero e proprio punto di incontro, non solo per gli operatori del settore, ma anche per tutti i vacanzieri in cerca di nuove ispirazioni e soluzioni per il proprio tempo libero. Gitando.All, oltre che rappresentare la prima manifestazione in assoluto dedicata al turismo e alla vacanza senza barriere fisiche e culturali per tutte le persone con esigenze particolari, gode soprattutto della Medaglia di Rappresentanza, concessagli dal Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano.  Gitando.All propone tutte le declinazioni del turismo, consentendo di scegliere tra alberghi, centri benessere, Spa, B&B, agriturismi, camping, parchi divertimento e stabilimenti balneari italiani e stranieri, grazie anche alla presenza dell’editoria specializzata e della collaborazione di Village For All-V4A, il marchio di qualità internazionale dell’Ospitalità Accessibile. Tra gli eventi paralleli, la Fiera organizza oggi la quarta edizione del workshop “Buy Italy for all”, in cui seller italiani avranno l’opportunità di incontrare buyer del mercato italiano e internazionale. Il workshop è dedicato alla promo-commercializzazione del Turismo di Qualità e del Turismo Accessibile in Italia. Nella giornata di domani si svolgerà l’annuale Meeting Internazionale sul Turismo Accessibile (MITA), per stimolare gli operatori del settore ad approfondire le best practices di turismo “per tutti” e le nuove opportunità di business con un ampio spazio dedicato quest’anno al tema food. La Regione Marche partecipa al Salone per la terza volta, insieme agli operatori di incoming regionali e in questa edizione in collaborazione e con uno stand condiviso insieme alla Città di Fabriano, per promuovere il turismo accessibile nel territorio regionale e in particolare con quello dell’entroterra grazie al progetto interregionale "Itinerari delle Pievi, abbazie e Monasteri tra Marche ed Umbria". “Le Marche, regione accogliente e più longeva d’Europa, è particolarmente attenta alle esigenze speciali di anziani, persone con disabilità, con specifiche necessità – dice il presidente della Regione e assessore al Turismo, Gian Mario Spacca – È per questo che una cura particolare, nell’offerta turistica, viene dedicata alle esigenze di tutti i tipi di viaggiatori. Perché il concetto di accessibilità è una componente fondamentale di un territorio ospitale com’è quello marchigiano. La riqualificazione delle strutture turistiche, grazie ai fondi Bei, ha puntato all’ammodernamento e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Il sito www.turismo.marche.it dedica una sezione al Turismo accessibile, con l’elenco delle strutture ricettive usufruibili da tutti. La presenza della Regione Marche a Gitando.All vuole raccontare tutto questo, aprendo un focus specifico sulle località dell’entroterra e sugli itinerari della spiritualità, tra i monasteri e le abbazie che lo arricchiscono”. "La nostra partecipazione alla fiera di Vicenza - ha commentato l'assessore al Turismo del Comune di Fabriano, Giovanni Balducci - vuole essere una ulteriore occasione per promuovere l'accessibilità del territorio fabrianese e dell'area montana, accessibilità testata e mappata (http://fabrianoturismo.it/docs/itinerari/turaccessibile.asp) grazie alla collaborazione con l'Associazione fabrianese Strabordo,  Associazione che ha come obiettivo prioritario quello di collaborare all'organizzazione di itinerari di viaggio, dedicando un'attenzione particolare al superamento delle barriere architettoniche, per rendere l'esperienza il più accessibile possibile". Non solo attenzione alla disabilità motoria: anche quest’anno la Regione Marche rinnova la partnership con il Museo Statale Omero di Ancona, istituzione museale unica in Italia e in Europa che permette l’accessibilità alle opere d’arte al pubblico non vedente e ipovedente, che allestirà all’interno del Salone uno spazio espositivo nel quale si terranno laboratori tattili e di creatività per i bambini.



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PUBBLICAZIONE DEL 02.04.2014 

RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SOCIOSANITARIO MARCHIGIANO
Nella Sala Raffaello della Regione Marche questa mattina l’assessore regionale alla Sanità, Almerino Mezzolani e il direttore del Servizio salute, Piero Ciccarelli, hanno incontrato le organizzazioni sindacali confederali  Cgil, Cisl e Uil  per avviare operativamente il Protocollo programmatico, sottoscritto il 17 febbraio scorso, inerente la riorganizzazione del servizio sociosanitario marchigiano. Si ricorda che l’accordo è frutto di un lungo percorso di confronto con i sindacati che, nonostante le posizioni critiche, ha portato a trovare nella riorganizzazione le priorità e i punti di forza su cui investire. L’incontro di oggi, presenti anche i cinque direttori dell’Area vasta delle Marche, ha dato il via all’articolazione dei Tavoli in grado di operare e  rafforzare la rete fra i diversi soggetti. In particolare, il Tavolo dell’assistenza territoriale e sociosanitaria (Case della salute – assistenza residenziale e semiresidenziale – governo della domanda socioassistenziale), quello sul personale, sugli appalti e gare, sulle liste di attesa e mobilità passiva ed infine quello sulla prevenzione. Naturalmente, questi Tavoli avranno articolazioni sui territori della nostra regione.
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PUBBLICAZIONE DEL 01.04.2014 

BANDA LARGA NELLE AREE INTERNE – GLI INVESTIMENTI REGIONALI
Sulla banda larga nelle aree interne e rurali stiamo investendo rilevanti risorse” così l’assessore all’Ict e progetto Cloud, Paola Giorgi, commentando lo stato dell’arte dell’infrastrutturazione telematica nelle aree interne della regione in relazione al comunicato della CIA. “Le notizie riportate dalla CIA – prosegue Giorgi - impattano in maniera minimale sulla nostra Regione. Le Marche, sono considerate quasi nella loro interezza  zone rurali, ma la Regione è intervenuta per superare il digital divide, con l’integrazione di diverse fonti di finanziamento che stanno portando al completamento del Piano Telematico. Infatti, su un investimento totale di circa 45 milioni di euro ( 24 milioni 200mila euro Fondi FESR 2007/ 2013 –  7 milioni di euro Fondi FAS 2007/2013 – 10 milioni di euro Fondi Mise , oltre ad un piccolo intervento delle Provincie di 760mila euro) la tipologia di intervento citata dalla CIA impatta in maniera minimale pari a 3milioni 300mila euro, a valere sulla programmazione FEASR 2007/2013. Nel nostro territorio rurale è già stata realizzata una dorsale in fibra ottica di 750 chilometri e prosegue secondo il cronoprogramma l’adeguamento delle centrali, aggiornamento  già effettuato oltre al 70% e che si concluderà nei primi mesi del 2015 con l’aggiornamento di tutte le 95 centrali. Le economie derivate da questa parte del Piano verranno reinvestite sul territorio per altri 31 interventi con la posa di ulteriori  140 chilometri di fibra ottica.  Il Piano Telematico regionale prevede inoltre la copertura a banda larga delle aree marginali, non servite da reti, attraverso l’attivazione di una quantità di ponti radio wireless atti a  coprire ampie zone rurali: questa parte del Piano, gestita dalle Provincie, è in fase di collaudo e se ne prevede la definitiva attivazione in tempi rapidissimi e comunque costantemente monitorati dalla Regione. L’intervento a cui si fa riferimento nel comunicato CIA, di natura minimale per quanto sopra descritto, è al momento bloccato a causa di un ricorso procedurale e, in merito, il prossimo 3 aprile, il Consiglio di Stato si pronuncerà in ordine all'aggiudicazione della gara espletata nel marzo del 2013. L’infrastrutturazione telematica e la realizzazione di nuovi servizi per imprese, cittadini e pubbliche amministrazioni locali, che su queste viaggiano, sono prioritarie per la Regione. Per questo l’Agenda digitale, che ha nel progetto Marche Cloud la sua avanguardia, sarà al centro anche della prossima programmazione dei Fondi strutturali europei di qui al 2020.

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SOTTOSCRITTO A CINGOLI L’ACCORDO TRA LA PROTEZIONE CIVILE E LA REGIONE MARCHE


Rinnovato, questa mattina a Cingoli, l’Accordo tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri–Dipartimento della Protezione Civile e la Regione Marche–Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la Protezione Civile. Per la Protezione Civile nazionale ha firmato il Capo Dipartimento Franco Gabrielli, per la Regione Marche il presidente Gian Mario Spacca.
Nelle Marche – ha detto Spacca – il sistema di Protezione civile è parte determinante del sistema di vita di comunità. Un modello nato dopo il devastante sisma del 1997 e fatto di grande concretezza e solidarietà. Più volte indicato come uno dei più efficienti del Paese, tale modello pone le proprie basi sulla collaborazione, sul volontariato e la sua grande passione. Sono ormai 12mila i volontari nelle Marche, le associazioni si moltiplicano, con una presenza capillare e partecipata in tutto il territorio regionale. Nel rapporto dialogante e collaborativo tra volontariato, istituzioni a tutti i livelli e amministrazioni dello Stato, sta la vera forza della protezione civile regionale. Vogliamo preservare questo sistema che si fonda sul protagonismo dei territori, per garantire la sicurezza della nostra comunità. E’ in atto una trasformazione dell’architettura dello Stato. Indipendentemente dal modello formale che sarà acquisito, troveremo le modalità per conservare questa patrimonio, vera ricchezza delle Marche”.
Spacca ha ringraziato Gabrielli per la sua costante vicinanza alla comunità regionale, dimostrata in molte occasioni. “Per esempio – ha detto - quando ci siamo battuti, per primi, contro la tassa sulle disgrazie o quando abbiamo sollecitato l’attenzione dello Stato per le calamità dimenticate". Dopo la firma dell’Accordo, in Piazza Risorgimento si è poi svolta (presenti, tra gli altri, l’assessore Paola Giorgi e il capo della Protezione civile regionale Roberto Oreficini) la cerimonia di consegna dell’attestato di partecipazione alle Organizzazioni di Volontariato di protezione civile che hanno preso parte alle emergenze nazionali e internazionali su richiesta della protezione Civile nazionale. A questo proposito Gabrielli ha ricordato, tra gli altri, il grande impegno della Regione per l’emergenza nelle Filippine, sottolineando che l’intera Protezione civile europea era rappresentata da un ospedale da campo: quello delle Marche.
Gli obiettivi dell’Accordo:
  • migliorare la conoscenza dei fenomeni che incidono sulla sicurezza dei cittadini, attraverso uno scambio integrato di informazioni che permetta il reperimento, il monitoraggio e l’analisi dei dati, la reciproca informazione e la valutazione congiunta dei programmi e degli interventi da realizzare nell’ambito delle rispettive competenze;
  • migliorare la collaborazione operativa nell’ottica di realizzare un sistema coordinato per la gestione  delle azioni di previsione, prevenzione, gestione delle situazioni di crisi  e ripresa delle normali condizioni di vita;
  • attivare iniziative comuni in materia di formazione ed aggiornamento del personale istituzionalmente addetto  e delle componenti volontaristiche del sistema;
  • individuare progetti che possano essere realizzati, anche con il concorso e la compartecipazione di tutte le componenti del sistema della protezione civile;
  • elaborare ed attuare progetti condivisi, i cui prodotti possano essere resi disponibili per le altre componenti del sistema della protezione civile;
  • progettare e definire un modello standardizzato che consenta la realizzazione di interventi anche al di fuori del territorio nazionale, al verificarsi di situazioni di crisi, ottimizzando l’impiego delle risorse disponibili;
  • intercettare e utilizzare finanziamenti della Unione Europea destinati a interventi nel settore, la cui realizzazione sia  resa possibile attraverso la collaborazione di tutte le strutture.


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Scuole paritarie, il presidente Spacca, al convegno della Cem
Un protocollo di intesa con la Conferenza episcopale marchigiana sul tema dell’istruzione. Lo ha proposto il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, partecipando questa mattina ad Ancona al convegno delle scuole paritarie delle Marche “Le ragioni di una presenza e di un servizio” organizzato dalla Cem (Conferenza episcopale marchigiana).
La scuola e il tema della formazione – ha detto Spacca – devono recuperare centralità nella programmazione nazionale. Si stanno compiendo dei passi, ma occorre fare molto di più, soprattutto sul versante dell’allocazione delle risorse. In questo senso il ruolo del Parlamento è determinante. Allo stesso tempo è necessario rispondere in maniera più dialogante alle varie articolazioni di cui si compone la nostra comunità, oggi sempre più restia a farsi rinchiudere nel recinto della standardizzazione. Questo vale anche per la scuola che si presenta in forme diversificate. Una varietà che dobbiamo rispettare ed interpretare. L’istruzione è un sistema basato sul rapporto tra scuole pubbliche e private. Un rapporto che si può esprimere al meglio nella collaborazione tra di esse. Anche nelle Marche”. Per fare questo Spacca ha proposto la sottoscrizione di un protocollo, sulla scia di quelli già realizzati con la Cem per lo sviluppo degli oratori o per la valorizzazione dei beni culturali, che hanno consentito di ottimizzare le scarse risorse a disposizione. “Un nuovo protocollo – ha detto Spacca – può riguardare l’istruzione, il suo ruolo, le modalità attraverso cui la formazione, nelle Marche, deve manifestarsi attraverso vie innovative ed originali. Ci siamo lasciati imprigionare da una logica di omogeneizzazione da cui dobbiamo uscire, dando spazio alle diverse modalità con cui la comunità si esprime. Ridare centralità alla scuola, rispettando le sue varie articolazioni, potrà restituire ai cittadini la fiducia nelle istituzioni e nella politica. La bancarotta che l’Italia sta affrontando è intellettuale prima ancora che economica o finanziaria. Per recuperarla dobbiamo lavorare anzitutto su  valori, educazione, formazione”.

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PUBBLICAZIONE DEL 31.03.2014 

BUON GIORNO MARCHE. LE MARCHE SI PRESENTANO A TOKYO. GRANDE ENTUSIASMO DEI GIAPPONESI


Le Marche catturano il cuore del Giappone. Lo fanno proponendo a Tokyo – seconda tappa della missione economico-istituzionale in estremo oriente – le produzioni agroalimentari e culturali. Mostrando le bellezze paesaggistiche, il patrimonio storico-architettonico, le infinite possibilità di vivere il Made in Italy laddove si crea, soprattutto, evocando l’emozione dell’altro Rinascimento, quello di Urbino e delle Marche, meno noto di Firenze e della Toscana, ma culla altrettanto importante di un’epoca straordinaria. Capace di creare un nuovo rapporto tra la città ed il territorio, i borghi e le colline, che ancora oggi disegnano quell’armonia così tanto apprezzata dalla cultura giapponese. Celebrando l’ambizione per la qualità che caratterizza ogni attività dei marchigiani. Mostrando la creatività che si realizza nell’espressione della manifattura che definisce gran parte del Made in Italy, l’agricoltura certificata e tracciabile, rispettosa della biodiversità e delle tipicità. E infine ponendo le basi per una ricerca comune sul tema della longevità, che vede le Marche e il Giappone accomunati  dal record mondiale dell’aspettativa di vita.
Ambasciatori di tante suggestioni, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca e gli imprenditori che compongono la delegazione in missione in Corea del Sud e Giappone. Obiettivo centrato: lo certificano l’entusiasmo e l’attenzione che ha riscosso a Tokyo il Made in Marche, declinato nella proposta agroalimentare, lirica, turistica.
Il Giappone – dice Spacca – è la terza economia mondiale dopo Stati Uniti e Cina. Un Paese, quindi, dalle straordinarie opportunità per il sistema marchigiano. Opportunità non ancora completamente esplorate e che presentano dunque interessanti possibilità di sviluppo. Le basi sono più che buone: nel 2013 l’export marchigiano verso il Giappone è cresciuto del 14%, terzo anno consecutivo di segno più. I campi più interessanti sono il turismo, l’agroalimentare, la produzione di strumenti musicali, la cultura con particolare riguardo alla lirica. Ma anche la ricerca sanitaria e industriale sulla longevità attiva, mettendo a fattor comune le rispettive esperienze in questo campo. L’entusiasmo appassionato che le Marche stanno registrando nei numerosi appuntamenti in programma ci dice che siamo sulla giusta strada”.
Ed è proprio su questi settori che si sta concentrando la missione marchigiana a Tokyo. Gli strumenti: incontri diretti business to business, presentazione delle produzioni marchigiane a giornalisti ed operatori economici, meeting tra istituzioni e mondo accademico. Nella sede dell’Enit il presidente Spacca ha illustrato l’offerta turistica declinata nei cluster di prodotto che ne definiscono la strategia di marketing. Una strategia sostenuta dal web e dalle app Marche in Blue, The genius of Marche, Made in Marche, Parchi e Natura. A fare da fil rouge, il Rinascimento e le emozioni che riesce ad evocare in Estremo Oriente. “I 60 tour operator e i 20 giornalisti giapponesi presenti all’incontro – sottolinea Spacca - sono rimasti affascinati dalla bellezza di una regione che conoscevano ancora troppo poco. Già conosciutissima ed apprezzata è invece la tradizione lirica delle Marche. Basti considerare che, per fare un solo esempio, il 68% degli spettatori del Rossini Opera Festival 2013 erano stranieri, per lo più proprio giapponesi”. Sulla scia di questo forte appeal esercitato dal cluster Cultura sul Giappone, si è svolto a Tokyo un incontro con i docenti delle Accademie, dei Conservatori e delle Università ai quali è stato illustrato il pregio della tradizionale industria di strumenti musicali delle Marche, a partire da quella della fisarmonica. Obiettivo, inserire lo studio di questo strumento negli Istituti musicali giapponesi. Anche in questo caso le basi giocano a favore: nel 2013 l’export di strumenti musicali (insieme agli argenti) verso il Giappone ha sfiorato il +50% rispetto all’anno precedente.
E’ il Made in Marche a tavola ad aver fatto particolarmente breccia tra gli importatori giapponesi coinvolti nel corso della missione. Una cinquantina quelli che hanno incontrato nei BtoB organizzati nella sede Ice di Tokyo, gli imprenditori marchigiani dell’agroalimentare dei settori vino, pasta, olio, formaggi, tartufo, della cultura e del turismo. Grande interesse per tutte le tipicità marchigiane, per l’attenzione alla tracciabilità, autenticità e qualità delle produzioni, per le certificazioni vero vanto dell’agroalimentare della nostra regione. La pasta (con i maccheroncini di Campofilone su tutti), i vini (15 doc, 5 docg, 1 igt) in tutte le loro varietà e gradazioni, gli oli, le specialità casearie hanno catalizzato l’attenzione degli importatori giapponesi ai quali Doriano Marchetti, dell’Istituto di tutela vini, ha illustrato caratteristiche e virtù. Quegli stessi vini proposti negli abbinamenti con il sushi dallo chef Moreno Cedroni, nella sede dell’Ambasciata d’Italia a Tokyo, alla presenza, tra gli altri, dell’ambasciatore d’Italia Domenico Giorgi, di Aristide Martellini dell’Ice di Tokyo, del marchigiano Massimo Ficcadenti allenatore del Tokyo Fc, del direttore Enit Asia Riccardo Strano (già dirigente del Servizio Turismo della Regione Marche), del direttore dell’Istituto italiano di cultura, il marchigiano Giorgio Amitrano. Nel corso della serata è stata annunciata la costituzione dell’Associazione dei marchigiani in Giappone, presieduta da Francesco Formiconi

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PUBBLICAZIONE DEL 30.03.2014 


IL DISTRETTO CULTURALE EVOLUTO DELLE MARCHE SI ARRICCHISCE DI ALTRI PROGETTI. INVESTIMENTI PUBBLICO-PRIVATI PER OLTRE 1,5 MILIONI DI EURO.
 
Marcolini: “Avanza quel processo virtuoso che vede le Marche in linea con l’Europa della creatività”
Il Distretto culturale evoluto si arricchisce di altri tre progetti: ‘Road’, ‘Flaminia Nextone’ e ‘Music for Screen’, cofinanziati a valere sul fondo regionale straordinario per gli interventi 2014. “Un altro passo in direzione di uno sviluppo locale a traino culturale e verso un’opportunità di riequilibrio economico quale migliore risposta alla crisi – afferma l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini - Il Distretto culturale evoluto delle Marche, come sistema territoriale di relazioni tra pubblico e privato, si amplia dando il via ad altri tre progetti oltre a quelli già finanziati e in partenza, rafforzando così il parco progettuale frutto di un’ampia mobilitazione di competenze, di energie e di risorse, materiali e immateriali dei territori”.
Come ribadito dall’europarlamentare Silvia Costa, intervenuta di recente al convegno “Cultura come risorsa come valore” svolto alla Mole di Ancona, l’approccio dei distretti culturali creativi delle Marche ha anticipato quanto l’Europa ha previsto nel programma settennale di Europa Creativa; si tratta di un esempio di strumentazione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. “Le Marche – rimarca Marcolini – vogliono continuare a puntare sull’intreccio tra cultura, economia e territorio, con l’obiettivo di accompagnare nuove forme dello sviluppo locale e qualificarsi sempre più come una regione europea, innovativa e creativa. Vogliamo mantenere salda la posizione che ci vede ai primi posti della classifica delle regioni italiane sia per incidenza del valore aggiunto del sistema produttivo culturale che per occupazione, con un primo posto per spesa turistica attivata dalla cultura” (Fonte: Symbola/Unioncamere 2013).
Comune ai tre nuovi progetti del Dce, la filosofia del voler investire in innovazione di prodotto, di processo ed organizzativa nel settore delle imprese culturali, creative e della ‘manifattura culturale’. Azioni che valorizzano l’impiego delle nuove tecnologie secondo un approccio sia “tradizionale”, come strumento di potenziamento del patrimonio culturale aumentandone i livelli di fruizione e di accessibilità, che  “innovativo”, dove l’ICT è considerato un campo di sperimentazione che coglie opportunità di sviluppo non solo nell’ambito culturale, ma anche in altre filiere (agro-alimentare, sociale, artigianale, industriale), così da aumentare le possibilità di creare e penetrare nuovi mercati. In particolare, “ROAD - Festival, arti, mestieri e il patrimonio culturale delle strade del fermano” nasce con l’obiettivo di valorizzare le attività festivaliere già presenti nel territorio e porle come traino dello sviluppo e opportunità di riequilibrio economico in settori come l’artigianato e il commercio e arricchire di contenuti le esperienze dei flussi turistici. Il progetto prevede la realizzazione di servizi integrati che renderanno immediatamente fruibili i contenuti sull’offerta del territorio: manifestazioni, aziende, ricettività, gastronomia, cultura, monumenti, musei. Il Comune di Montegranaro è capofila e 14 sono i partner di progetto. Il progetto ‘Flaminia Nextone – Distretto culturale evoluto per la via Flaminia’ si fonda sul recupero della direttrice Flaminia attraverso la realizzazione di un processo di ricongiungimento e integrazione tra “la strada” e le attività culturali, produttive ed economiche che su di essa si dispiegano. Intende sviluppare la domanda di innovazione dei sistemi locali con nuovi strumenti per unire persone, risorse, dati e processi anche attraverso la costituzione di una piattaforma ICT evoluta per pubblica amministrazione, imprese e cittadini. Mira ad incentivare iniziative imprenditoriali creative per sviluppare nuove attività e consolidare quelle esistenti fornendo nuovi modelli occupazionali, progetti pilota di interazione tra tecnologia e beni culturali e la costituzione di uno spin-off dell’Università Politecnica delle Marche. Il Comune capofila è Fano e 22 sono i partner. L’obiettivo di ‘Music for screen’ è ripensare la formazione e la produzione musicale per creare figure professionali in grado di rispondere alle nuove esigenze legate ad una doppia fruizione della musica, di ascolto e visiva.  Obiettivo da raggiungere operando sul settore della formazione e valorizzazione dei talenti locali per la creazione d’impresa e la promozione del territorio. Prevede attività educative condivise per la formazione di know – how specifici e strategici con l’applicazione delle nuove tecnologie nella produzione e post-produzione audio e video. Capofila è il Comune di Senigallia insieme a 13 partner.
I progetti verranno finanziati con 200.000 euro cadauno da parte pubblica, mentre è previsto un investimento per ciascuno di almeno il 60% da parte privata. Le risorse regionali impiegate, pari a 600.000 euro, attiveranno dunque investimenti per complessivi 1,5 milioni di euro.

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PUBBLICAZIONE DEL 29.03.2014 

BUON GIORNO MARCHE. RUSPE NEI FIUMI E VENDITA DEI BOSCHI IN MONTAGNA: FERMIAMO L'ASSALTO ALL'AMBIENTE !


E' importante accertare se è vero quanto ci è stato segnalato” - è ancora il Verde Cardogna che per fare chiarezza presenta due diverse interrogazioni al Presidente Spacca. “Pare che nella nostra regione si stiano verificando due fenomeni diversi ma entrambi pericolosi. In montagna ditte provenienti da altre regioni stanno acquistando boschi per tagliarli e produrre biomassa forestale. Questa operazione potrebbe causare un eccessivo sfruttamento dei boschi per fini speculativi e nello stesso tempo impoverire le nostre aree interne di materia prima di qualità che potrebbe invece essere utilizzata per produrre energia in loco e per alimentare la filiera bosco-legno-edilizia sostenibile privando di un'opportunità di sviluppo economico le popolazioni residenti in montagna”. “Situazione diversa, ma sempre da monitorare, quella dei fiumi dove i continui lavori effettuati con mezzi meccanici all'interno degli alvei, in particolare a Chiaravalle” non sembrano rispettare i criteri dettati dalla Direttiva Quadro sulle acque” prosegue il Presidente regionale dei Verdi, Adriano Cardogna.
Non mi sembra un modo corretto di intervenire quello di riempire il fiume di ruspe che spostano detriti e materiale terroso, costruiscono argini artificiali con ghiaia e sabbia che sistematicamente, come i castelli costruiti dai bambini sulle spiagge, vengono spazzati via dalle piene con danni economici rilevanti. Sicuramente più efficaci, per la messa in sicurezza del territorio, sarebbero degli interventi capillari e coordinati a livello di bacino idrografico, compresa una gestione forestale sostenibile e non la svendita dei nostri boschi”. Cardogna conclude chiedendo a Spacca di verificare l'esistenza delle problematiche per, eventualmente, adottare provvedimenti a tutela dell’ambiente e del paesaggio, terzo motore di sviluppo regionale.
Adriano Cardogna
Capo Gruppo Verdi Regione Marche

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PUBBLICAZIONE DEL 28.03.2014 


QUADRILATERO:  L’ASSESSORE GIORGI REPLICA ALL’ON. AGOSTINELLI
Il progetto della Direttissima Ancona – Perugia – dichiara l’assessore alle Infrastrutture Paola Giorgi - è stato approvato e finanziato nell’ambito del progetto Quadrilatero con una delibera del Cipe nel 2003. Nel provvedimento si stabiliva che la Società di progetto appositamente costituita, la Quadrilatero spa (assoggettata alla direzione e al controllo dell’Anas) acquisisse la contribuzione da parte delle Camere di Commercio nel Piano di Area Vasta. In questo contesto, attribuire al presidente Spacca velleità di finanza creativa quando in realtà stiamo parlando di un modus operandi stabilito dal Cipe con atti ufficiali è molto più che creativo, direi che è la pura fantasia di una mente molto poco informata sui fatti. Le Camere di Commercio di Macerata e Perugia hanno già aderito rispettivamente la prima per la SS76 e la seconda per la SS77. A tal riguardo va precisato, che al contrario di quanto sostenuto dall’on. Agostinelli, non è previsto alcun aumento delle quote associative degli artigiani iscritti alle Camere di Commercio per far fronte a questa adesione. Le quote degli iscritti rimangono le stesse ed è la Camera di Commercio che contribuisce di suo. Il presidente Spacca si è quindi impegnato a sollecitare il presidente Giampieri affinché anche Ancona aderisca al Pav. Un atto quantomai opportuno, poiché la Direttissima Ancona-Perugia è un’opera strategica nell’ambito del sistema logistico porto-aeroporto-interporto e, dunque, determinante per la dotazione infrastrutturale della provincia.
Per quanto concerne invece lo stato di avanzamento dei lavori – prosegue l’assessore - nel caso della SS77  sono ormai al temine e l’opera sarà consegnata entro i primi mesi del 2015.  Sulla SS76 invece,  i cantieri sono bloccati a causa delle vicende che attengono il Contraente generale e sono seguite dall’Anas, dal Ministero delle Infrastrutture, e da quello dello Sviluppo Economico per l’amministrazione straordinaria. Infine la questione delle aree leader. Il Pav prevedeva la concessione di queste aree per attività imprenditoriali e l’utilizzo del ricavato per il coofinanziamento dell’opera. Purtroppo, l’iniziativa, a causa della drammatica crisi economica che l’Italia e l’Europa stanno attraversando, non ha avuto il successo auspicato. Proprio per questo motivo il Cipe, con delibera del 2013, ha predisposto una serie di incentivi atti a favorire le imprese che sono interessate alla concessioni delle aree. Sulla base del provvedimento del Cipe, la società Quadrilatero sta predisponendo i nuovi bandi di gara per l’assegnazione delle aree. Per la ripresa dei lavori sulla SS76 invece,  il commissario straordinario del Contraente generale sta definendo le procedure per la cessione del contratto in favore di una impresa di rilevanza nazionale. Il passaggio effettivo avverrà alla fine di aprile 2014. Questo – conclude l’assessore Giorgi - è quello che è accaduto e sta realmente accadendo: per il resto le argomentazione proposte dalla on. Agostinelli sono pure illazioni prive di fondamento che vengono da una persona male informata sulla vicenda”.
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IL DISTRETTO CULTURALE EVOLUTO DELLE MARCHE SI ARRICCHISCE DI ALTRI PROGETTI. INVESTIMENTI PUBBLICO-PRIVATI PER OLTRE 1,5 MILIONI DI EURO.
Marcolini: “Avanza quel processo virtuoso che vede le Marche in linea con l’Europa della creatività”
Il Distretto culturale evoluto si arricchisce di altri tre progetti: ‘Road’, ‘Flaminia Nextone’ e ‘Music for Screen’, cofinanziati a valere sul fondo regionale straordinario per gli interventi 2014. “Un altro passo in direzione di uno sviluppo locale a traino culturale e verso un’opportunità di riequilibrio economico quale migliore risposta alla crisi – afferma l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini - Il Distretto culturale evoluto delle Marche, come sistema territoriale di relazioni tra pubblico e privato, si amplia dando il via ad altri tre progetti oltre a quelli già finanziati e in partenza, rafforzando così il parco progettuale frutto di un’ampia mobilitazione di competenze, di energie e di risorse, materiali e immateriali dei territori”.
Come ribadito dall’europarlamentare Silvia Costa, intervenuta di recente al convegno “Cultura come risorsa come valore” svolto alla Mole di Ancona, l’approccio dei distretti culturali creativi delle Marche ha anticipato quanto l’Europa ha previsto nel programma settennale di Europa Creativa; si tratta di un esempio di strumentazione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. “Le Marche – rimarca Marcolini – vogliono continuare a puntare sull’intreccio tra cultura, economia e territorio, con l’obiettivo di accompagnare nuove forme dello sviluppo locale e qualificarsi sempre più come una regione europea, innovativa e creativa. Vogliamo mantenere salda la posizione che ci vede ai primi posti della classifica delle regioni italiane sia per incidenza del valore aggiunto del sistema produttivo culturale che per occupazione, con un primo posto per spesa turistica attivata dalla cultura” (Fonte: Symbola/Unioncamere 2013).
Comune ai tre nuovi progetti del Dce, la filosofia del voler investire in innovazione di prodotto, di processo ed organizzativa nel settore delle imprese culturali, creative e della ‘manifattura culturale’. Azioni che valorizzano l’impiego delle nuove tecnologie secondo un approccio sia “tradizionale”, come strumento di potenziamento del patrimonio culturale aumentandone i livelli di fruizione e di accessibilità, che  “innovativo”, dove l’ICT è considerato un campo di sperimentazione che coglie opportunità di sviluppo non solo nell’ambito culturale, ma anche in altre filiere (agro-alimentare, sociale, artigianale, industriale), così da aumentare le possibilità di creare e penetrare nuovi mercati. In particolare, “ROAD - Festival, arti, mestieri e il patrimonio culturale delle strade del fermano” nasce con l’obiettivo di valorizzare le attività festivaliere già presenti nel territorio e porle come traino dello sviluppo e opportunità di riequilibrio economico in settori come l’artigianato e il commercio e arricchire di contenuti le esperienze dei flussi turistici. Il progetto prevede la realizzazione di servizi integrati che renderanno immediatamente fruibili i contenuti sull’offerta del territorio: manifestazioni, aziende, ricettività, gastronomia, cultura, monumenti, musei. Il Comune di Montegranaro è capofila e 14 sono i partner di progetto. Il progetto ‘Flaminia Nextone – Distretto culturale evoluto per la via Flaminia’ si fonda sul recupero della direttrice Flaminia attraverso la realizzazione di un processo di ricongiungimento e integrazione tra “la strada” e le attività culturali, produttive ed economiche che su di essa si dispiegano. Intende sviluppare la domanda di innovazione dei sistemi locali con nuovi strumenti per unire persone, risorse, dati e processi anche attraverso la costituzione di una piattaforma ICT evoluta per pubblica amministrazione, imprese e cittadini. Mira ad incentivare iniziative imprenditoriali creative per sviluppare nuove attività e consolidare quelle esistenti fornendo nuovi modelli occupazionali, progetti pilota di interazione tra tecnologia e beni culturali e la costituzione di uno spin-off dell’Università Politecnica delle Marche. Il Comune capofila è Fano e 22 sono i partner. L’obiettivo di ‘Music for screen’ è ripensare la formazione e la produzione musicale per creare figure professionali in grado di rispondere alle nuove esigenze legate ad una doppia fruizione della musica, di ascolto e visiva.  Obiettivo da raggiungere operando sul settore della formazione e valorizzazione dei talenti locali per la creazione d’impresa e la promozione del territorio. Prevede attività educative condivise per la formazione di know – how specifici e strategici con l’applicazione delle nuove tecnologie nella produzione e post-produzione audio e video. Capofila è il Comune di Senigallia insieme a 13 partner.
I progetti verranno finanziati con 200.000 euro cadauno da parte pubblica, mentre è previsto un investimento per ciascuno di almeno il 60% da parte privata. Le risorse regionali impiegate, pari a 600.000 euro, attiveranno dunque investimenti per complessivi 1,5 milioni di euro.

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PUBBLICAZIONE DEL 27.03.2014 


QUADRILATERO:  L’ASSESSORE GIORGI REPLICA ALL’ON. AGOSTINELLI
Il progetto della Direttissima Ancona – Perugia – dichiara l’assessore alle Infrastrutture Paola Giorgi - è stato approvato e finanziato nell’ambito del progetto Quadrilatero con una delibera del Cipe nel 2003. Nel provvedimento si stabiliva che la Società di progetto appositamente costituita, la Quadrilatero spa (assoggettata alla direzione e al controllo dell’Anas) acquisisse la contribuzione da parte delle Camere di Commercio nel Piano di Area Vasta. In questo contesto, attribuire al presidente Spacca velleità di finanza creativa quando in realtà stiamo parlando di un modus operandi stabilito dal Cipe con atti ufficiali è molto più che creativo, direi che è la pura fantasia di una mente molto poco informata sui fatti. Le Camere di Commercio di Macerata e Perugia hanno già aderito rispettivamente la prima per la SS76 e la seconda per la SS77. A tal riguardo va precisato, che al contrario di quanto sostenuto dall’on. Agostinelli, non è previsto alcun aumento delle quote associative degli artigiani iscritti alle Camere di Commercio per far fronte a questa adesione. Le quote degli iscritti rimangono le stesse ed è la Camera di Commercio che contribuisce di suo. Il presidente Spacca si è quindi impegnato a sollecitare il presidente Giampieri affinché anche Ancona aderisca al Pav. Un atto quantomai opportuno, poiché la Direttissima Ancona-Perugia è un’opera strategica nell’ambito del sistema logistico porto-aeroporto-interporto e, dunque, determinante per la dotazione infrastrutturale della provincia.
Per quanto concerne invece lo stato di avanzamento dei lavori – prosegue l’assessore - nel caso della SS77  sono ormai al temine e l’opera sarà consegnata entro i primi mesi del 2015.  Sulla SS76 invece,  i cantieri sono bloccati a causa delle vicende che attengono il Contraente generale e sono seguite dall’Anas, dal Ministero delle Infrastrutture, e da quello dello Sviluppo Economico per l’amministrazione straordinaria. Infine la questione delle aree leader. Il Pav prevedeva la concessione di queste aree per attività imprenditoriali e l’utilizzo del ricavato per il coofinanziamento dell’opera. Purtroppo, l’iniziativa, a causa della drammatica crisi economica che l’Italia e l’Europa stanno attraversando, non ha avuto il successo auspicato. Proprio per questo motivo il Cipe, con delibera del 2013, ha predisposto una serie di incentivi atti a favorire le imprese che sono interessate alla concessioni delle aree. Sulla base del provvedimento del Cipe, la società Quadrilatero sta predisponendo i nuovi bandi di gara per l’assegnazione delle aree. Per la ripresa dei lavori sulla SS76 invece,  il commissario straordinario del Contraente generale sta definendo le procedure per la cessione del contratto in favore di una impresa di rilevanza nazionale. Il passaggio effettivo avverrà alla fine di aprile 2014. Questo – conclude l’assessore Giorgi - è quello che è accaduto e sta realmente accadendo: per il resto le argomentazione proposte dalla on. Agostinelli sono pure illazioni prive di fondamento che vengono da una persona male informata sulla vicenda”.
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IL DISTRETTO CULTURALE EVOLUTO DELLE MARCHE SI ARRICCHISCE DI ALTRI PROGETTI. INVESTIMENTI PUBBLICO-PRIVATI PER OLTRE 1,5 MILIONI DI EURO.
Marcolini: “Avanza quel processo virtuoso che vede le Marche in linea con l’Europa della creatività”
Il Distretto culturale evoluto si arricchisce di altri tre progetti: ‘Road’, ‘Flaminia Nextone’ e ‘Music for Screen’, cofinanziati a valere sul fondo regionale straordinario per gli interventi 2014. “Un altro passo in direzione di uno sviluppo locale a traino culturale e verso un’opportunità di riequilibrio economico quale migliore risposta alla crisi – afferma l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini - Il Distretto culturale evoluto delle Marche, come sistema territoriale di relazioni tra pubblico e privato, si amplia dando il via ad altri tre progetti oltre a quelli già finanziati e in partenza, rafforzando così il parco progettuale frutto di un’ampia mobilitazione di competenze, di energie e di risorse, materiali e immateriali dei territori”.
Come ribadito dall’europarlamentare Silvia Costa, intervenuta di recente al convegno “Cultura come risorsa come valore” svolto alla Mole di Ancona, l’approccio dei distretti culturali creativi delle Marche ha anticipato quanto l’Europa ha previsto nel programma settennale di Europa Creativa; si tratta di un esempio di strumentazione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. “Le Marche – rimarca Marcolini – vogliono continuare a puntare sull’intreccio tra cultura, economia e territorio, con l’obiettivo di accompagnare nuove forme dello sviluppo locale e qualificarsi sempre più come una regione europea, innovativa e creativa. Vogliamo mantenere salda la posizione che ci vede ai primi posti della classifica delle regioni italiane sia per incidenza del valore aggiunto del sistema produttivo culturale che per occupazione, con un primo posto per spesa turistica attivata dalla cultura” (Fonte: Symbola/Unioncamere 2013).
Comune ai tre nuovi progetti del Dce, la filosofia del voler investire in innovazione di prodotto, di processo ed organizzativa nel settore delle imprese culturali, creative e della ‘manifattura culturale’. Azioni che valorizzano l’impiego delle nuove tecnologie secondo un approccio sia “tradizionale”, come strumento di potenziamento del patrimonio culturale aumentandone i livelli di fruizione e di accessibilità, che  “innovativo”, dove l’ICT è considerato un campo di sperimentazione che coglie opportunità di sviluppo non solo nell’ambito culturale, ma anche in altre filiere (agro-alimentare, sociale, artigianale, industriale), così da aumentare le possibilità di creare e penetrare nuovi mercati. In particolare, “ROAD - Festival, arti, mestieri e il patrimonio culturale delle strade del fermano” nasce con l’obiettivo di valorizzare le attività festivaliere già presenti nel territorio e porle come traino dello sviluppo e opportunità di riequilibrio economico in settori come l’artigianato e il commercio e arricchire di contenuti le esperienze dei flussi turistici. Il progetto prevede la realizzazione di servizi integrati che renderanno immediatamente fruibili i contenuti sull’offerta del territorio: manifestazioni, aziende, ricettività, gastronomia, cultura, monumenti, musei. Il Comune di Montegranaro è capofila e 14 sono i partner di progetto. Il progetto ‘Flaminia Nextone – Distretto culturale evoluto per la via Flaminia’ si fonda sul recupero della direttrice Flaminia attraverso la realizzazione di un processo di ricongiungimento e integrazione tra “la strada” e le attività culturali, produttive ed economiche che su di essa si dispiegano. Intende sviluppare la domanda di innovazione dei sistemi locali con nuovi strumenti per unire persone, risorse, dati e processi anche attraverso la costituzione di una piattaforma ICT evoluta per pubblica amministrazione, imprese e cittadini. Mira ad incentivare iniziative imprenditoriali creative per sviluppare nuove attività e consolidare quelle esistenti fornendo nuovi modelli occupazionali, progetti pilota di interazione tra tecnologia e beni culturali e la costituzione di uno spin-off dell’Università Politecnica delle Marche. Il Comune capofila è Fano e 22 sono i partner. L’obiettivo di ‘Music for screen’ è ripensare la formazione e la produzione musicale per creare figure professionali in grado di rispondere alle nuove esigenze legate ad una doppia fruizione della musica, di ascolto e visiva.  Obiettivo da raggiungere operando sul settore della formazione e valorizzazione dei talenti locali per la creazione d’impresa e la promozione del territorio. Prevede attività educative condivise per la formazione di know – how specifici e strategici con l’applicazione delle nuove tecnologie nella produzione e post-produzione audio e video. Capofila è il Comune di Senigallia insieme a 13 partner.
I progetti verranno finanziati con 200.000 euro cadauno da parte pubblica, mentre è previsto un investimento per ciascuno di almeno il 60% da parte privata. Le risorse regionali impiegate, pari a 600.000 euro, attiveranno dunque investimenti per complessivi 1,5 milioni di euro.


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PUBBLICAZIONE DEL 26.03.2014  

ASSESSORE GIORGI: “BASTA CON LE SPECULAZIONI SULL’AEROPORTO: SI RISCHIA DI COMPROMETTERE IL LAVORO SVOLTO”


“L'aeroporto delle Marche è un’infrastruttura strategica e prioritaria per la competitività, lo sviluppo e per un nuovo protagonismo della nostra regione nell'area Adriatico Ionica, come abbiamo sempre sostenuto, non a parole, ma con fatti concreti. Questa è una verità condivisa da tutta la comunità regionale nelle sue varie articolazioni e, su questo presupposto, che vedo provenire da più parti, e quindi considero consolidato, vorrei invitare tutti ad una riflessione”. Così l’assessore alle Infrastrutture Paola Giorgi sull’Aeroporto delle Marche, che prosegue:


“Il compito che è stato assegnato al nuovo cda di Aerdorica, presieduto dal prof. Belluzzi, di trovare un equilibrio economico e rilanciare lo scalo, presuppone un lavoro approfondito e coraggioso che sta procedendo speditamente verso gli obiettivi prefissati. Ma è un lavoro delicato e come tale, proprio per l'importanza strategica che ricopre, va rispettato.


Un percorso che viene condiviso nei luoghi deputati, in giunta regionale, ma anche nella Commissione consiliare competente dove, nel corso della recente audizione che si è tenuta con il Presidente Belluzzi e il cda di Aerdorica, sono stati illustrati lo stato finanziario, le misure poste in essere e quelle di prossima adozione per porre rimedio alle perdite e le iniziative commerciali per il rilancio dell'aeroporto. Quanto al personale sono state illustrate le azioni per la riduzione dei costi eccessivi con la salvaguardia dell'occupazione e su ciò è già stato sottoscritto un protocollo d'intesa con le parti sindacali presenti in Aeroporto. Verrà affrontato nella riunione odierna del Cda un ulteriore progetto di riorganizzazione per dare efficienza all’attività dell’azienda.


Le linee di azione che diverranno il contenuto del piano industriale, che verrà approvato dal cda oggi, sono state illustrate e fra queste mi preme anche ricordare la nuova sinergia con il porto e l'interporto: un tavolo da me riconvocato e ora attivo per la prima volta nella quotidianità del lavoro, grazie anche alla forte volontà condivisa di dare operatività alla piattaforma logistica.

Intendo inoltre rimarcare anche come, sul traffico passeggeri, sono stati già contrattualizzati voli nazionali ed internazionali che entreranno in vigore nel 2014: voli nazionali verso Roma, Alghero, Trapani, Catania, Cagliari e Palermo. A livello internazionale i voli attivati di diverse tipologie saranno presso Bruxelles, Dusseldorf, Stoccolma, Monaco, Berlino, Londra, Tirana, Mosca, Lourdes e Tel Aviv.


La verità – conclude l’assessore - è che il nostro Aeroporto, confermato dal Ministro alle Infrastrutture Lupi tra gli scali di interesse nazionale, ha tutte le carte in regola per ricoprire quel ruolo strategico che la Regione e l'intera comunità marchigiana gli hanno riconosciuto, ma gli attori vanno rispettati e la materia non può essere terreno di bassa speculazione o provvisorio palcoscenico di qualcuno, altrimenti si rischia di pregiudicare tutto il lavoro sin qui svolto”.

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PRIMO CENTENARIO DELLA SETTIMANA ROSSA – 7 GIUGNO 1914 – 7 GIUGNO 2014

PRESENTATO OGGI IL PROGETTO PER RICORDARE UNO DEI PIU’ GRANDI SOMMOVIMENTI POLITICI DELLA NOSTRA STORIA

La Mole Vanvitelliana dal 7 giugno al 20 luglio diventerà un laboratorio culturale

Memoria  e non celebrazione. Riflessione e identità storica. Questi i concetti comuni che hanno animato ben 40,  tra associazioni culturali, enti, istituzioni  nell’organizzazione della rievocazione del primo Centenario de La Settimana Rossa, la più grande insurrezione popolare dall’800 alla Prima Guerra mondiale, che vide Ancona dal 7 al 14 giugno 1914,  teatro e protagonista di eventi politici unici, drammatici e fondamentali per quel periodo e da cui la protesta dilagò poi per tutta l’Italia.  Le iniziative che comporranno il ricco programma di eventi dal 7 giugno al 20 luglio ad Ancona, in gran parte alla Mole Vanvitelliana, sono state presentate questa mattina in una conferenza stampa  in Regione.
A cento anni di distanza – ha affermato l’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini -  quella scintilla deve ancora illuminare la nostra storia e l’idea del presente. Ci sono molteplici motivi per cui questa iniziativa va promossa : sarà una riflessione  ancora sul Diciannovismo  e quegli anni cruciali di incubazione che la I guerra mondiale poi fece esplodere. E’ l’anticipo drammatico di vicende epocali che come tali vanno studiate e comunicate ai giovani per trasmettere un’identità culturale e storica di impegno e di valori. Sarà poi un modo per aggiornare quei valori. Quindi non vestali solo del ricordo, ma animazione culturale, informazione, senso della storia che alzano il livello critico di consapevolezza. Altro motivo importante per seguire il programma  organizzato dal comitato promotore è la bella realtà che si tratta di un lavoro di rete attorno ad un evento che aiuta a riflettere in maniera comunitaria istituzioni e parti sociali e a rinsanguare le radici dell’associazionismo culturale.”
Infatti sono numerose le associazioni che partecipano al progetto con il coordinamento dell’Istituto Gramsci Marche: Istituto Storia Marche; Istituto Storia Contemporanea;
AMI (Associazione Mazziniana Italiana) – Ancona; Fondazione "Di Vittorio"- Roma; ARCI – Ancona;Camera del Lavoro di Ancona – CGIL; CGIL Marche, SPI Marche – Ancona;Circolo culturale "Riccardo Lombardi" – Ancona; Dopolavoro ferroviario -  Ancona; Associazione "Amici di Lucifero"; Laboratorio Culturale – Ancona; Centro Culturale Marchigiano "La Città futura";Fondazione I° Maggio;ANPI – Ancona; Art'e fatti – Sassoferrato;
Comitato Fabriano;Casa delle Culture – Ancona;I Giovani di Ieri - Ancona
Come ha ricordato Nino Lucantoni dell’Istituto Gramsci e coordinatore del progetto, Ancona fu l’epicentro di un movimento che però contava adesioni anche nei centri minori Fabriano, Jesi , Senigallia e perfino Loreto e che ha unito nella lotta comune anarchici, repubblicani e socialisti “e noi vorremmo raccontare quei fatti, non interpretarli  - ha detto - attraverso le diverse iniziative(mostre, rassegne cinematografiche, libri e produzioni teatrali originali ( come quello prodotto dalla compagnia Virago), dibattiti,  incontri e manifestazioni) per far diventare il Lazzaretto di Ancona un laboratorio culturale per 40 giorni.”
Anche l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Marasca ha parlato della Settimana Rossa come avanguardia storica, sottolineando la validità della formula del Centenario che vede il comitato organizzatore coagulante in un lavoro comune e in una collaborazione concreta. La città – ha detto -  ha bisogno di ritrovare la memoria storica anche dei luoghi e delle persone per aumentare la consapevolezza dell’appartenenza a valori fondanti della democrazia. Sarà un modo anche per confrontarsi su che cosa è la sovversione oggi o lo spirito contestatario come si esprime rispetto a quei tempi.”

La Settimana Rossa iniziò il 7 Giugno 1914, in occasione della festa  dello Statuto Albertino  e anche ad Ancona venne organizzato un comizio antimilitarista  per chiedere lo scioglimento delle "Compagnie di disciplina dell'Esercito". Il governo di Antonio Salandra, aveva però vietato ogni manifestazione pubblica. Per questo, il comizio previsto ad Ancona si svolse presso la sede del partito repubblicano denominato "Villa Rossa". Vi parteciparono circa 600 persone, in particolare anarchici, repubblicani e socialisti. Parlarono tra gli altri i dirigenti della Camera del Lavoro (Alfredo Pedrini), del Sindacato ferrovieri (Livio Ciardi, Sigilfredo Pelizza), del PRI (Pietro Nenni e Oddo Marinelli), degli anarchici (Errico Malatesta), dei socialisti (Ercole). Al termine del comizio, la folla si riversò in strada per recarsi verso il centro della città. Nelle vie adiacenti erano però schierati polizia e carabinieri. I partecipanti al comizio si trovarono di fatto circondati e bloccati. Iniziarono le proteste, tre dimostranti furono uccisi: Antonio Casaccia, di 24 anni, Nello Budini, di 17 anni, entrambi repubblicani e Attilio Gianbrignoni, 22 anni, anarchico. Un'ondata di indignazione si sparse per tutta la città e lo sciopero dilagò da Ancona per le Marche, in Romagna e nelle principali città: Roma, Napoli, Milano, Torino, Genova. Furono giorni di manifestazioni e dure repressioni, 17 cittadini persero la vita: 16 manifestanti ed un commissario di polizia. Centinaia furono i feriti. Il governo mobilitò centomila soldati. Soltanto il 14 giugno, una settimana dopo l’eccidio, si poté registrare che la protesta era terminata.
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Missione economico-istituzionale in Corea del Sud - Presentata a Seoul l’offerta culturale e turistica marchigianaIncontro con l’associazione che riunisce 8.000 importatori coreani


Un avvio subito intenso e proficuo, quello della missione economico-istituzionale in Corea del Sud e Giappone per il presidente della Regione Gian Mario Spacca e gli operatori di vari settori che compongono la delegazione. Momenti di punta, le celebrazioni per i 130 anni delle relazioni italo-coreane, alle quali Spacca ha partecipato in rappresentanza del nostro Paese, e l’incontro con Koima, l’associazione che raccoglie oltre 8.000 importatori coreani. Quest’ultimo è stato l’appuntamento più operativo della missione. I vertici di Koima hanno mostrato molto interesse per il sistema produttivo regionale sia del settore enogastronomico che manifatturiero ed hanno assicurato una prossima visita nelle Marche per un confronto diretto con gli imprenditori marchigiani nei cluster produttivi territoriali.
Grande attenzione per le Marche anche nel corso delle celebrazioni italo-coreane dove è stata forte la presenza, negli interventi, della figura del marchigiano Padre Matteo Ricci, molto amato anche in Corea e dunque straordinario “passaporto” per ogni attività della nostra regione in tutta l’area dell’estremo oriente. “Vorrei ricordare - ha detto Spacca nel suo intervento nella Biblioteca Nazionale di Seoul, presenti tra gli altri l'Ambasciatore italiano Sergio Mercuri e il Ministro della Cultura coreano Cho Hyun Jae - un grande italiano, nato nella mia regione, che legò il suo nome e parte della sua opera alla Corea: il gesuita Padre Matteo Ricci, che oltre 400 anni fa lasciò un'importante eredità anche nella cultura coreana. Una figura che, ancora oggi, rappresenta un ponte ideale tra i due Paesi”. Spacca ha poi evidenziato la forza economica e produttiva delle Marche. “La struttura economica italiana – ha detto - si basa su reti di piccole-medie imprese, un sistema che proprio nella nostra regione registra la più alta densità di aziende rispetto alla popolazione residente: oltre 160 mila imprese, in media una ogni 9 abitanti, che fanno delle Marche la regione più manifatturiera e creativa d’Italia. Nelle Marche, più che altrove, è nato e si è sviluppato il made in Italy e qui sono nati e si sono affermati molti dei brand italiani più conosciuti ed apprezzati a livello internazionale”.
Tra gli incontri istituzionali, di particolare interesse quello con il governatore della Regione del Gyeonggido, Choong Hee Nam, con il quale Spacca ha discusso un Memorandum per sviluppare collaborazioni su progetti di innovazione nel campo della meccanica e della telemedicina.
E le Marche, che si presentano in Corea con le proprie produzioni agroalimentari e la proposta turistica, hanno avuto a Seoul un’altra straordinaria ribalta. La Pbc Corporation, primo gruppo multimedia di Seoul, ha dedicato alla regione un’ora di trasmissione in diretta, con il presidente Spacca e l’Ambasciatore Emerito di Corea presso la Santa Sede Thomas Han. Spacca e Han hanno illustrato l’economia, la cultura, il paesaggio delle Marche, la figura di Padre Matteo Ricci, Loreto e i segreti dei Monasteri dell’Appennino. “Anche i coreani – sottolinea Spacca - iniziano ad interessarsi delle Marche. L’attenzione che già alle prime battute di questa missione stiamo registrando, ci spinge a percorrere con grande convinzione la strada delle relazioni e della promozione in questo Paese. Il turismo religioso è una pista su cui puntiamo molto: la visita del Santo Padre in Corea il prossimo agosto trova già oggi grande e costante evidenza sui media. Anche sulla scia di questo attesissimo evento, i coreani si dimostrano particolarmente interessati ai viaggi nei luoghi della fede di cui le Marche sono così ricchi”.
I pacchetti turistici e culturali della regione sono stati presentati nella sede dell’Enit a Seoul in un incontro con 70 selezionati tour operator coreani e decine di giornalisti. Nel corso dell’incontro è stata illustrata l’offerta turistica della Regione Marche: musica (in particolare i festival della lirica), Made in Italy e outlet, cluster turistici (mare, religione e meditazione, arte e cultura, paesaggio e natura, agricoltura ed enogastronomia, borghi ed arte). Grandissimo l’interesse degli operatori coreani, che hanno anche potuto conoscere le proposte enogastronomiche marchigiane che il noto chef Moreno Cedroni ha proposto per illustrare i prodotti, a partire dal vino, della nostra regione.

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PUBBLICAZIONE DEL 25.03.2014
Il presidente Spacca in rappresentanza dell’Italia alle celebrazioni per i 130 anni delle relazioni tra i due Paesi
Turismo, in particolare religioso, e produzioni agroalimentari in primo piano
Celebrazioni per i 130 anni di relazioni tra Italia e Corea, promozione delle produzioni agroalimentari marchigiane e dell’offerta turistica. Sono alcuni dei temi al centro della missione economico-istituzionale della Regione Marche in Corea del Sud e Giappone che si svolgerà questa settimana. A guidare la delegazione, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, che avrà il compito, a Seoul, di rappresentare l’Italia alle celebrazioni per il 130° anniversario delle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Con lui, operatori economici dei settori interessati, tra i quali il noto chef Moreno Cedroni e i rappresentanti dell’Istituto marchigiano di tutela vini.
In primo piano, le celebrazioni per i 130 anni delle relazioni italo-coreane alle quali, domani a Seoul alla Biblioteca nazionale, Spacca parteciperà in rappresentanza del nostro Paese. “L’Italia e le Marche – dice Spacca - guardano oggi alla Corea con ammirazione per quanto è riuscita a realizzare in campo economico e sociale. La Corea si colloca ormai al 6° posto nella graduatoria mondiale dei maggiori Paesi produttori ed è uno dei più importanti  protagonisti negli scambi commerciali e negli investimenti internazionali. La Corea è oggi per l’Italia un partner affidabile e sicuro. Il livello delle relazioni tra i Governi dei due Paesi è eccellente, improntato sul rispetto, sul dialogo e sulla crescente volontà di migliorare forme, modalità e contenuti relazionali. A questo processo di dialogo e di crescita partecipano anche le Regioni italiane che assicurano il loro contributo di idee e di proposte”.
Ampie le prospettive di collaborazione economica con la Corea, con la quale le Marche vantano un legame storico grazie a Padre Matteo Ricci, che oltre 400 anni fa lasciò un’importante eredità anche nella cultura coreana. “Un ruolo determinante nella valorizzazione di questa figura – sottolinea il presidente – è stato giocato dall’Istituto Italiano di Cultura di Seoul e dall’Ambasciata d’Italia in Corea che hanno organizzato diverse manifestazioni nel 2010 per il quarto centenario della morte del gesuita marchigiano. Eventi curati dal Comitato italo-coreano per le celebrazioni, co-presieduto dall’allora Ambasciatore d’Italia Massimo Andrea Leggeri e dal professor Thomas Han, oggi Ambasciatore Emerito di Corea presso la Santa Sede e cittadino onorario delle Marche”.
A Seoul saranno poi promosse le produzioni agroalimentari, a partire dai vini marchigiani, e l’offerta turistica, con particolare riguardo al cluster del turismo religioso, al quale i coreani sono sempre più interessati. Il 12% dei coreani è infatti cattolico praticante e l’attenzione per il turismo religioso è oggi crescente, anche alla luce del viaggio che Papa Francesco farà in Corea il prossimo agosto. I coreani, in particolare, guardano con grande interesse a Loreto e ai circuiti dei viaggi religiosi nelle Marche. In questo senso l’evangelizzazione della Corea, che ha origine con Padre Matteo Ricci, riveste un ruolo di rilievo. Al gesuita marchigiano si ispirarono i 103 martiri, canonizzati da Giovanni Paolo II nel 1984, che consolidarono con la loro testimonianza di fede il cattolicesimo in questo Paese.
Attenzione anche per le produzioni agroalimentari. Per questo lo chef Moreno Cedroni presenterà presso la Residenza dell’Ambasciata d’Italia a operatori del settore agroalimentare, gli abbinamenti della cucina coreana con i vini marchigiani.


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PUBBLICAZIONE DEL 24.03.2014 


Progetto innovativo in Scuole, Università e Centri Impiego
S.OR.PRENDO, orientare i giovani alle professioni
Marco Luchetti : ” Per capire meglio le prospettive di lavoro, ampliare le conoscenze dei giovani con una consulenza online di alto profilo ma alla portata di tutti.”

Individuare in tempo reale una lista di profili coerenti con i propri interessi, riflettere sulle proprie aspettative rispetto alla futura professione, costruire percorsi di carriera. Si chiama S.OR.PRENDO ed è il nuovo progetto promosso dall’assessorato regionale Istruzione – Formazione –Lavoro che ha preso il via oggi e sarà diffuso in tutte le scuole medie superiori di secondo grado, gli uffici orientamento  delle Università ed i CIOF delle Marche.  S.OR.PRENDO è una banca dati sulle professioni, con schede dettagliate sui profili professionali;  un software per l’orientamento, che abbina gli aspetti caratteristici di singoli profili professionali con gli interessi di ogni utente.
“Proseguiamo nell’impegno per preparare i giovani ad ampliare le proprie conoscenze sul mondo del lavoro e delle professioni – ha spiegato l’assessore regionale , Marco Luchetti – attraverso un innovativo percorso di orientamento.  Infatti  facciamo parte di una sperimentazione nazionale condotta da una partnership formata da Friuli Venezia Giulia,  Piemonte e un Centro Studi di Siena. Un intervento importante e qualificato : le nuove tecnologie permetteranno di raggiungere più di 53.000 allievi e  offrire a ciascuno di loro e alle loro famiglie una consulenza di orientamento di alto livello: abbiamo infatti deciso quest’anno di estendere a tutte le nostre scuole l’utilizzo di SORPRENDO perché la versione on line consente a chiunque di usarlo anche sul pc di casa o addirittura sul cellulare. Così ogni studente potrà facilmente utilizzarlo anche con i genitori, i fratelli e gli amici nell’ottica della condivisione delle scelte.”  “Si tratta quindi di un decisivo passo in avanti anche sul piano della qualità dei servizi  di orientamento e della professionalità di insegnanti e formatori, che ci sarà molto utile anche per affrontare le sfide del Piano “ Garanzia Giovani”.
Il progetto, inserito nel Piano annuale del lavoro, prevede la formazione di quasi 200 operatori, tra insegnanti e orientatori, i quali saranno supportati da un tutoraggio on line e specifici momenti di confronto e verifica  per tutta la durata del progetto. Seminari tematici saranno realizzati periodicamente in diversi luoghi della regione, in modo da favorire il più esteso coinvolgimento possibile anche degli agenti dello sviluppo  locale , le parti sociali e le imprese.


Nidi: 5 milioni di euro ai Comuni e nuovi fondi per il 2014
La Regione Marche ha completato, in questi giorni, l’iter di assegnazione di 5 milioni di euro per il finanziamento dei nidi e dei centri per l’infanzia. I Servizi sociali hanno emesso il decreto di liquidazione per l’anno 2013 che distribuisce la somma (contribuito alle spese di gestione e funzionamento) a 124 Comuni per 6.287 bambini, frequentanti 228 strutture. I contributi regionali sono stanziati ogni anno e sono destinati ai Comuni che gestiscono, in forma diretta o in convenzione, i nidi d’infanzia e i centri per l’infanzia con pasto e sonno. I criteri per la ripartizione del finanziamento sono la popolazione (con soglie di 5.000, 15.000 e più di 15.000 abitanti) e la capacità ricettiva. Nel 2014, inoltre,  il fondo sarà incrementato, in quanto la Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai Servizi sociali Luigi Viventi, ha recentemente stabilito che i 662.500 euro destinati dalla Conferenza unificata alle Marche per azioni a favore della famiglia saranno impiegati per il consolidamento del sistema integrato di servizi per la prima infanzia (nidi e altre strutture parallele o complementari). Ciò, a seguito della sempre maggiore richiesta da parte delle famiglie e in considerazione dell’importanza di queste strutture per l’educazione e per il benessere psico-fisico dei bambini. È inoltre stata inviata dalla Giunta alla competente Commissione consiliare e al Consiglio per le autonomie locali la proposta di destinare un’ulteriore somma di 1.192.500 euro, proveniente dalla Conferenza unificata, in parte alla prima infanzia e in parte agli anziani e alle loro famiglie. “Assume sempre maggiore concretezza – commenta Viventi – la politica regionale di sostegno alle famiglie negli ambiti che oggi sono considerati maggiormente sensibili. L’istituzione famiglia, al di là delle singole valutazioni, costituisce sul territorio una formidabile rete di protezione sociale e per questo va supportata e rafforzata. La Regione Marche, dunque, ha messo in atto con convinzione una serie strutturata e trasversale di politiche di sostegno, a partire dall’esenzione dal ticket per tutti i disoccupati e cassintegrati, dalla cassa integrazione in deroga, al sussidio mensile per le situazioni di maggiore povertà, fino alla garanzia di assistenza agli anziani a casa e nelle strutture residenziali, ai quasi trenta milioni per le disabilità, agli stanziamenti per il sostegno all’infanzia e all’adolescenza e ai numerosissimi altri interventi concreti, che impegnano un totale di sessantotto milioni solo in materia di servizi sociali. Ricordo che quest’anno tutti i settori della Regione sono stati tagliati del 40 per cento, fatta eccezione per i Servizi sociali e il Trasporto pubblico locale, che è un servizio sociale a tutti gli effetti”.

TASMAC: NUOVO MODELLO DI ACCESSIBILITÀ
Il progetto per ridurre il traffico nelle località turistiche e migliorare la qualità della vita

Verranno presentati il 26 marzo alle ore 9,00, all’Hotel NH di Ancona, i risultati di TASMAC, un progetto europeo per migliorare il flusso del traffico e dei parcheggi nelle località turistiche riducendo l’impatto ambientale. Inserito all’interno del programma Life+, TASMAC è promosso e coordinato dalla Regione Marche, Servizio Viabilità Regionale e Gestione del Trasporto e ha coinvolto i Comuni di Recanati (MC), Albisola Superiore (SV) e Pré-Saint-Didier (AO).
Il progetto europeo TASMAC ha sviluppato un innovativo sistema per la regolamentazione degli accessi e del traffico veicolare all’interno delle località turistiche attraverso un sistema combinato di gestione, prenotazione e fruizione dei parcheggi, che oltre a migliorare il servizio offerto al turista stesso, riduce l’impatto ambientale e migliora la qualità della vita locale. Sistemi che sono buone pratiche da estendere a tutte le località turistiche di piccole e medie dimensioni, utili per migliorare la qualità della vita di cittadini e di turisti nei periodi di alta stagione.
Sempre sul tema della mobilità sostenibile, si sta concludendo in questi giorni anche il progetto ATTAC, cofinanziato dall’unione europea nel Programma del sud est Europa, volto a rendere attrattivo il trasporto pubblico. Nella conferenza finale che si è tenuta in Ungheria, si è posto l’accento sul ruolo incisivo che le regioni devono svolgere nella promozione dei piani urbani della mobilità.

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 PUBBLICAZIONE DEL 21.03.2014


Vertenza sugli appalti di pulizia nelle scuole che coinvolge 300 lavoratori

L’assessore Luchetti al Tavolo di Coordinamento degli assessori regionali per evidenziare l’urgenza

Mandato all’assessore toscano che ha incontrato i Ministri Poletti e Giannini: delineato un percorso biennale di lavoro-formazione con risorse statali

L’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti ha partecipato nei giorni scorsi al coordinamento nazionale tra assessori regionali che aveva tra gli argomenti prioritari l’approfondimento, il confronto e la condivisione di interventi delle Regioni per sollecitare al Governo nazionale la soluzione dei problemi che i lavoratori ex LSU e dei cosiddetti appalti storici impiegati nei servizi di pulizia nelle scuole,  stanno attraversando a causa dei tagli lineari subiti negli ultimi anni.
Un comparto che, come si ricorderà interessa 24 mila lavoratori in Italia ( storici appartenenti a cooperative ed ex LSU) e 300 lavoratori marchigiani in 100 scuole della regione.  Era stato un preciso impegno quello di Luchetti, ad evidenziare l’urgenza anche al tavolo nazionale degli assessori visto il decreto legge del 28 febbraio scorso con cui il Governo ha prorogato di un mese i servizi nelle scuole, ma che si ripresenterà il 31 marzo, se il settore resterà non finanziato.
“Un problema grave e pressante – ha commentato Luchetti – che danneggia oltretutto non solo i livelli occupazionali ma anche le scuole penalizzate in termini di igiene e salubrità e di assistenza agli studenti. Per questo abbiamo dato mandato all’assessore toscano alla Scuola e Formazione, Emmanuele Bobbio di incontrare  i ministri al Lavoro, Poletti e all’Istruzione , Giannini e sottoporre loro la questione.”  
L’incontro è avvenuto la settimana scorsa e il percorso illustrato dai Ministri in riunione, per far fronte all’emergenza occupazionale, prevede un biennio (aprile 2014 -  aprile 2016) nel corso del quale le ditte che hanno vinto i nuovi appalti devono mantenere in servizio tutti i lavoratori dipendenti delle precedenti ditte. Una parte di essi lavorerà normalmente nella pulizia delle scuole. I lavoratori, invece, che risulteranno inoccupati riceveranno due mesi circa di formazione (aprile- maggio 2014), finalizzata ad una riqualificazione degli stessi, affinché possano essere destinati allo svolgimento di attività accessorie e di abbellimento o di manutenzione straordinaria delle scuole.
Alle Regioni e agli Enti locali spetterà di fornire una mappatura degli interventi necessari, cui destinare tali lavoratori. I Ministri hanno poi chiarito che le risorse per far fronte al piano illustrato sono statali e provengono dalla Cassa in deroga, dagli oneri della formazione e da risorse del Ministero dell’Istruzione. Il Ministro del Lavoro,  Poletti ha tenuto, però, a precisare che il Governo intende far fronte ad una sorta di fase transitoria, della durata di due anni, al termine della quale sarà compito delle imprese appaltatrici assorbire detti lavoratori o compito di questi ultimi trovare un’altra occupazione.”
Dagli esiti della riunione con i Ministri – ha riferito in conclusione  Marco Luchetti –è emerso anche che per l’avvio delle attività di formazione occorrerà un forte raccordo con le Regioni e che il percorso indicato riguarda tutti i lavoratori (ex LSU e appalti storici).

Spending review e riduzione attività delle sedi Rai: dichiarazione dell’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, sulla proposta del commissario Cottarelli
“Le frasi del commissario per la Spending review Carlo Cottarelli, rilanciate dai media, sulla riduzione dell’attività delle sedi regionali Rai, quale ipotizzata forma di risparmio rispetto alla precaria situazione finanziaria dell’azienda del servizio pubblico radiotelevisivo, destano forte preoccupazione. Non vorremmo che le necessarie iniziative legate alla riduzione e al contenimento della spesa pubblica avvengano secondo il criterio della mera semplificazione centralista e finiscano per colpire i meno rappresentati politicamente e le realtà territoriali. Se questo fosse, la contrarietà della Regione Marche sarebbe totale, per una semplice ragione di merito: l’informazione fornita dal servizio pubblico regionale, negli anni, è divenuta un punto di riferimento per i cittadini e per la valorizzazione -non ultima culturale- delle realtà locali. Il Testo unico della Radiotelevisione “garantisce l’articolazione della società concessionaria in una o più sedi nazionali e in sedi in ciascuna regione” (DL n.177/05, art. 45, comma 2, lettera p), per cui non sembra essere nella potestà commissariale intervenire in questo ambito. È possibile, invece, e auspicabile che la razionalizzazione della spesa, nel caso della Rai, inizi dalle sedi centrali e dalla riforma dell’assetto attuale che prevede, ad esempio, la sovrapposizione di tre testate generaliste con altrettanti Tg. Come cittadini e come amministratori riteniamo che vi siano ampi margini su cui lavorare per il risanamento dell’azienda che prescindono dalla riduzione dell’attività regionale, la quale andrebbe non solo salvaguardata, ma potenziata proprio per l’importante lavoro di conservazione della memoria locale, d’informazione qualificata e di valorizzazione territoriale che ha svolto e che deve necessariamente continuare e permanentemente innovarsi”.

Daniele Gattucci
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Pubblicazione del 19 Marzo 2014

Il Comitato regionale dello sport riunito per esaminare il Programma di promozione 2014
Spacca: “Nessun taglio in bilancio, confermato l’impegno della Regione”
L’impegno della Regione “per incrementare la diffusione e la divulgazione delle attività sportive” è stato ribadito dal presidente Gian Mario Spacca, che ha anche la delega alle attività sportive, nel corso di una riunione pomeridiana del Comitato regionale dello sport, dedicata all’esame del Programma degli interventi di promozione 2014, in attuazione del Piano regionale 2013/2015. Le iniziative previste confermano l’attenzione a incrementare la diffusione delle attività sportive e quelle motorie ricreative per favorire la crescita, la formazione e la salute dei cittadini d’ogni età. “Sul fronte dello sport – ha ricordato Spacca – la Regione è impegnata a sostenere le attività agonistiche, a rafforzare l’impiantistica, a valorizzare ogni forma di connessione tra salute e attività sportiva”. Il presidente ha ribadito che le risorse regionali, per il 2014, non sono state tagliate: “Nell’azione obbligata di riduzione della spesa del bilancio regionale, è stato scongiurato per lo sport (come per il sociale e i trasporti) il taglio del 40% che la Regione ha dovuto operare nei vari capitoli di spesa”. Inoltre lo sport ha un valore “trasversale di promozione turistica e culturale del territorio, insieme a quella di salvaguardare la salute dei marchigiani, con consistente riduzione della spesa sanitaria. Per questi motivi le manifestazioni e le attività di maggiore valore e ricaduta trovano il sostegno degli altri capitolo di bilancio, incrementando, di fatto, la dotazione finanziaria a favore del settore”. Altre risorse per incentivare il mondo sportivo possono poi venire dall’Europa: “La strategia della Macroregione Adriatico Ionica guarda allo sport come a un elemento di coesione e di forte integrazione. Bisogna lavorare su questo fronte per intercettare le risorse della programmazione europea”. Il presidente del Comitato regionale del Coni, Fabio Sturani, ha espresso apprezzamento per la riconferma dei fondi in bilancio, segnalando due priorità: “Il finanziamento delle attività per i diversamente abili; il sostegno di quelle motorie nella scuola primaria marchigiana, dove, già oggi, grazie ai fondi della Regione, del Coni e degli Enti locali, una classe su due può svolgere queste attività”. Sturani ha anche evidenziato alcune criticità da rimuovere: “Ricercare risorse adeguate per la manutenzione dell’impiantistica sportiva. Con l’Anci Marche va valutata una modalità per riservare una quota del Patto di stabilità alla riqualificazione delle strutture esistenti, oppure studiare la possibilità di attingere ai Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas)”. Un’altra questione riguarda le visite mediche di idoneità sportiva: “Nel 2013 gli atleti marchigiani under 18 hanno effettuato 9.600 controlli. La legge regionale prevede che siano gratuiti, ma per carenza di strutture idonee a rilasciare la certificazione, molti sono stati costretti a pagare le prestazioni mediche. La stessa criticità si rileva, con i medici di medicina generale per l’attività non agonistica”. Sturani ha poi anticipato che il Coni presenterà alla Regione un documento in vista del Piano strategico Marche 2020 per chiedere l’inserimento della promozione sportiva fra le attività da finanziare con i fondi europei. Rispondendo alle questioni relative al finanziamento dell’impiantistica, il vicepresidente della Giunta regionale, Antonio Canzian, ha ricordato che nel “Decreto Fare” sono previsti 18 milioni su base nazionale. “Le Regioni hanno proposto di dividere l’importo, per il 50% in proporzione tra tutte e il restante 50% sulla base della popolazione residente. Altre risorse vanno cercate a livello europeo, dove, come Regione, ci impegniamo a prevedere un canale di finanziamento per lo sport”. Gli interventi previsti nel Programma 2014 sono stati ricordati dal dirigente regionale Sandro Abelardi: tra le novità, un progetto di promozione dell’attività motoria nei penitenziari marchigiani e l’avvio dell’attività dell’Osservatorio dello sport delle Marche “per un costante monitoraggio delle iniziative e degli operatori di settore”.
SCHEDA: LO SPORT MARCHIGIANO
Lo sport marchigiano si distingue per praticanti, dotazione di impianti e risultati sportivi. A livello regionale si registra una consistente offerta sportiva: sono 5.513 le società iscritte al registro nazionale del Coni (2.266 come federazioni sportive, 3.058 come enti di promozione sportiva, 189 per le discipline sportive associate), in pratica una ogni 250 abitanti. Nella graduatoria nazionale degli atleti tesserati, le Marche, in rapporto al numero degli abitanti, si collocano al terzo posto dopo Valle D’Aosta e Trentino Alto Adige. Nella regione la quota di persone che praticano un’attività sportiva in modo continuativo è pari al 23,7%: dato superiore a quello nazionale che si assesta sul 21,9%, così come quella dei praticanti non continuativi (34,2% contro il 32,1% nazionale). Di conseguenza, nelle Marche è inferiore il dato dei sedentari: 36,3% rispetto al 39,8% del Paese. Dal 1997 al 2011, infine, la percentuale dei marchigiani che praticano comunque uno sport è cresciuta di 9 punti: dal 25% al 34,2% ricordato. Le Marche sono poi tra le pochissime regioni italiane ad aver promosso, d’intesa con il Coni e gli Enti locali, il censimento degli impianti sportivi. È emerso che dispongono di 3.105 strutture sportive polifunzionali (di cui l’80% sono di proprietà pubblica) e 4.369 spazi sportivi, cioè quelli dove si pratica una sola disciplina. In media evidenziano uno spazio sportiva ogni 316 abitanti, contro i 400 del dato nazionale. Numeri che spiegano anche i risultati ottenuti dalla Marche alle Olimpiadi di Londra 2012, dove hanno conquistato due ori (di cui uno a squadra), un argento e due bronzi (di cui uno a squadra); una medaglia d’oro e una d’argento ai giochi paraolimpici. Complessivamente un totale di 10 medaglie, su una partecipazione di 16 atleti (12 alle Olimpiadi e 4 alla Paraolimpiadi).

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Pubblicazione del 17 Marzo 2014
Accordo Programma entroterra - Consegna diplomi Marche Marche Cloud

Domani, martedì 18 marzo 2014, si terranno due conferenze stampa per presentare l’Accordo di programma entroterra, alle ore 10,30, e per la consegna dei diplomi Marche Cloud, alle ore 11,30.
Ad entrambe le conferenze, prenderà parte il presidente Gian Mario Spacca. Nel corso della prima conferenza stampa, il presidente Spacca e l’assessore alle Attività Produttive, Sara Giannini, presenteranno i primi risultati del Fondo per lo sviluppo della struttura produttiva dell’interno appenninico, ricadente nell’Accordo di programma ex Ardo. Seguirà la consegna dei diplomi Marche Cloud, conseguiti dai partecipanti ai corsi di formazione “ICT e crescita digitale: il progetto Marche Cloud”. Organizzati dalla Regione  e rivolti a Pubbliche Amministrazioni, i corsi hanno registrato la partecipazione di Università, CST provinciali, personale tecnico delle Aziende sanitarie e ospedaliere e Imprese. Alla consegna, oltre al presidente Spacca, prenderanno parte l’assessore alle reti ICT e progetto cloud, Paola Giorgi, e i rappresentanti INFN.
Manutenzione idraulica e difesa del suolo: gli interventi 2014 finanziati con il bilancio regionale. Giorgi: “Un milione e 600 mila euro per 12 progetti di salvaguardia territoriale”

Sono dodici gli interventi di manutenzione idraulica e difesa del suolo che verranno finanziato con i fondi del bilancio regionale 2014. Lo ha stabilito la Giunta, su proposta dell’assessore alla Difesa del Suolo, Paola Giorgi. Il programma interessa le cinque province marchigiane e impegnerà 1,6 milioni di euro. Eventuali economie saranno destinate a finanziare altre opere da individuare. “Il piano predisposto tiene conto delle situazioni di aggravamento determinate dai recenti eventi meteoclimatici dei mesi di novembre e dicembre 2013 che necessitano di interventi immediati – afferma Giorgi – Sono stati individuati analizzano quelli già segnalati nelle ordinanze della Protezione civile, negli Accordi di programma in corso, nelle verifiche effettuare dalle strutture tecniche della Regione”. L’assessore ricorda come il contenimento del rischio idraulico rappresenti una priorità del governo regionale: “Le molteplici segnalazioni provenienti dagli Enti locali e istituzionali (come le Prefetture) evidenziano una situazione molto critica, complessivamente aggravata dagli eventi alluvionali del marzo 2011 e del novembre 2012. Lo Stato ha messo a disposizione della Regione risorse nazionali, comunque inferiori alle reali necessità, attraverso il dipartimento della Protezione civile. Sono state utilizzate per il ristoro dei danni subiti dai privati, per opere di bonifica e per la sistemazione dei dissesti. Ora l’utilizzo delle risorse regionali integra parte di questi interventi, partendo da quelli più urgenti”. In provincia di Pesaro e Urbino, a Cagli, si finanzia il consolidamento della frana sulla strada provinciale. In provincia di Ancona, a San Marcello si interviene sui pozzi drenanti del centro storico; a Castelleone di Suasa sul versante in frana di Via Circonvallazione; a Ostra Vetere, sul contenimento dell’erosione della sponda del fiume Misa; a Loreto per la vasca di laminazione della località Grotte. All’amministrazione provinciale di Macerata viene concesso un contributo per la sistemazione del fosso in località Trodica. In provincia di Fermo si interviene, a Monsampietro Morico, sulla frana in località Montanelle. In provincia di Ascoli Piceno, le risorse regionali serviranno ad Arquata del Tronto, per la frana in località Borgo; a Montegallo per le frane sulla Strada provinciale 89 Val Fluvione (frazione Piano Bisignano); all’amministrazione provinciale per la sistemazione del torrente Tesino e per la difesa della sponda destra del Tronto, in corrispondenza del ponte ferroviario; a Pedaso per il consolidamento della parete rocciosa.
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