Daniele Gattucci
MARCHE LIBRI - FIERA DELL’EDITORIA MARCHIGIANA, IL 2 MAGGIO A MACERATA L’INAUGURAZIONE
Orientamento -
Dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza,
al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale
destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o
lavorativo/professionale. In sintesi, s'intende rendere sistematiche le
attività di orientamento al lavoro anche con il mondo dell'educazione
(istituti scolastici, istruzione e formazione professionale ed
università), attraverso gli operatori e supporti informatici ad alto
valore aggiunto.
LA NOTTE BIANCA DI FIRENZE PARLA MARCHIGIANO
L’assessore alle Infrastrutture Paola Giorgi, ha ricevuto questa mattina in Regione una delegazione proveniente dalla Guinea Equatoriale, guidata dal segretario di Stato alla Pesca – Simon Osa Adugu - dal direttore generale della Società nazionale della Pesca - Pedro Malavo Nsene e dal consigliere dell’ambasciata della Guinea Equatoriale a Roma, Costantino Mbasago. La visita si inserisce nell’ambito di un progetto di collaborazione tra lo stato centro africano e la Regione Marche nel settore della Pesca, che vede quale soggetto promotore il Consorzio navale di Ancona. “Si tratta – ha detto Giorgi - di un progetto diretto allo sviluppo della pesca industriale eco compatibile in Guinea Equatoriale, con apporti da parte del Consorzio navale di know how, formazione e la prospettiva della costituzione di una joint venture mista. Le Marche hanno un punto di assistenza nel paese e sono l’unica presenza ufficiale italiana, non essendoci rappresentanze diplomatiche nazionali. Da qui si può partire per valorizzare i rapporti tra nostre imprese e realtà locali, anche per allargare i campi di collaborazione, dalla pesca, alla protezione civile, all’università, all’agricoltura, al turismo. La Regione garantisce la serietà e la capacità delle imprese che prenderanno parte a questa e a future collaborazioni”. La Guinea Equatoriale è stata nel 2013 il paese con il maggior tasso d’investimenti nel mondo, con il 63,2 per cento del Pil. Ottime le prospettive economiche generali, legate soprattutto all’economia petrolifera: poco più di venti anni fa l’economia del paese era legata per l’80 per cento all’agricoltura, ma da quando è stato scoperto un importante bacino petrolifero, che ha portato la Guinea ad essere il terzo produttore petrolifero del continente africano, l’80 per cento della sua economia dipende dall’attività estrattiva. Una delegazione della Regione Marche è stata nello scorso febbraio nella capitale Malabo, in occasione di un incontro sulla diversificazione economica, promosso dal Governo della Guinea. Visita che ha seguito la firma, nell’agosto dello scorso anno - di un memorandum tra Regione Marche e locale Camera di Commercio per lo sviluppo delle relazioni industriali e commerciali, anche con le realtà territoriali del Cemac (la comunità economico monetaria del Centro Africa). La visita della delegazione prosegue all’Autorità portuale di Ancona e nelle maggiori realtà marchigiane attive nella pesca, fino al 24 april
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PUBBLICAZIONE DEL 03.05.2014
APPROVAZIONE
DA PARTE DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLE LINEE GUIDA PER LA
GESTIONE DEI FIUMI - SODDISFAZIONE DELL’ASSESSORE PAOLA GIORGI
“L’approvazione
da parte del Consiglio regionale all'atto amministrativo che detta
linee guida per i progetti generali di gestione dei corsi d'acqua è
molto importante. Considerata
la notevole fragilità del nostro territorio, allo scopo di difendere il
suolo e prevenire le alluvioni, la Giunta aveva proposto due normative
per la pulitura dei fiumi, la compatibilità delle infrastrutture e il
migliore assetto idrogeologico del territorio. Nel corso degli anni
infatti, la grande quantità di opere realizzate dall’uomo ha modificato i
corsi d’acqua, a questo va aggiunta la saltuarietà delle azioni di
manutenzione con le conseguenze disastrose che sono già state
sperimentate. Effetti ai quali si potrà ora rispondere con maggiore
efficacia e mantenere al meglio gli alvei dei fiumi nel rispetto delle
loro funzioni ecologiche. I progetti dovranno essere realizzati in
un’ottica di sistema e rispetto dell’ambiente, per garantire le migliori
pratiche, evitare sovrapposizioni e risparmiare risorse pubbliche. Lo
scopo è quello di fare in modo che le scelte pianificatorie, fin dalla
fase della loro ideazione, valutino la pericolosità idraulica presente e
potenziale delle aree e le possibili alterazione del regime idraulico
indotte dalle scelte”. L’assessore
alla Difesa del suolo, Paola Giorgi, commenta così l’approvazione da
parte dell’Assemblea legislativa delle Marche, dell’atto sulla gestione
dei corsi d’acqua”.
Gli Uffici della Giunta regionale chiusi il 2 maggio
Gli
Uffici della Giunta regionale resteranno chiusi nella giornata di
venerdì 2 maggio. Rimarranno comunque aperti la Sala operativa unificata
della Protezione civile e il Centro funzionale di Colle Ameno (Ancona)
per gestire eventuali emergenze. La decisione - assunta dall’esecutivo,
su proposta dell’assessore al Personale Luigi Viventi – è ispirata a
soddisfare “principi di economicità e buona amministrazione”. La
giornata lavorativa, infatti, ricade tra la festività del 1° maggio e le
giornate non lavorative del sabato e della domenica.
Anno
accademico 2014/2015: Piano degli interventi per il diritto allo studio
universitario nelle Marche. Impegno finanziario 2014: 35,6 milioni di
euro. Spacca: “Investiamo sul capitale umano”
“La
Regione investe nello sviluppo del capitale umano. Rafforzare la
dotazione delle conoscenze è un fattore fondamentale per uscire dalla
crisi e per sostenere la competitività delle Marche”. Lo ha affermato il
presidente della Regione, Gian Mario Spacca, incontrando la stampa per
presentare il Piano degli interventi per il diritto allo studio
universitario del prossimo anno accademico. La Giunta ha ieri approvato
la delibera che andrà all’esame dell’Assemblea legislativa, con le
indicazioni per l’anno accademico 2014/2015. Complessivamente, nel
triennio 2011/2013 la Regione ha investito 83 milioni e 946 mila euro
per finanziare l’attività degli Ersu regionali. Nel 2014 la somma supera
i 35,6 milioni, ripartiti tra borse di studio, contributi per i figli
dei lavoratori in crisi occupazionale, spese del personale Ersu, spese
di gestione e manutenzione straordinaria degli alloggi. “Sono interventi
sostenuti, nella quasi totalità, con le risorse regionali. Vengono
investite con oculatezza per formare i giovani laureati che sosterranno
la crescita del nostro sistema economico”, ha ribadito Spacca. Il
presidente ha anche sottolineato come i laureati marchigiani, rispetto
alla popolazione, si attestino sui 13,2 punti percentuali, contro una
media nazionale del 12,3: a dimostrazione di quanto gli investimenti
realizzati per il diritto allo studio abbiamo conseguito, nelle Marche,
risultati importanti. A fronte di una popolazione universitaria pari a
51.896 studenti, 5.245 beneficiano delle borse di studio, i posti letto
degli Ersu sono 3.382, i pasti forniti superano il milione. “La Regione
Marche garantisce una borsa di studio al 100 per cento degli aventi
diritto sulla base dell’indicatore Isee”, ha ricordato Spacca che ha poi
anticipato i contenuti del prossimo Piano degli interventi. Due le
priorità. “Rimuovere gli ostacoli economici e sociali che limitano
l’accesso agli studi universitari, per consentire ai capaci e
meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più elevati
dell’istruzione universitaria; garantire, su tutto il territorio
marchigiano, l’uniformità di accesso ai benefici pubblici riservati agli
studenti universitari”. Una strategia da conseguire puntando
principalmente sull’integrazione dei sistemi e delle procedure per la
concessione dei benefici, allo scopo di favorire una razionalizzazione
della spesa e un’estensione dei potenziali beneficiari. Obiettivo che si
vuole perseguire anche attraverso una gestione ancora più efficiente
dei servizi destinati agli studenti. Assente per convalescenza
l’assessore al Diritto allo Studio, Marco Luchetti, all’incontro con la
stampa ha partecipato l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini: “Il
Piano degli interventi è il frutto di un lavoro di squadra di tutta la
Giunta regionale. Rafforza le priorità avviate già negli anni accademici
precedenti, ma che assumono oggi un valore e una rilevanza nuova, alla
luce dei pesanti tagli dei trasferimenti statali che penalizzano le
possibilità di bilancio della Regione”. Quello della Regione, per il
diritto allo studio, “è un impegno costante, che va oltre la crisi
finanziaria e che si manifesta anche con la costanza delle risorse
destinate. Quest’anno addirittura aumentate di 300 mila euro, a cui si
aggiungono gli oltre 3 milioni aggiuntivi per i collegi universitari.
Ora, per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei collegi
universitari degli Ersu, sono disponibili quasi 10 milioni di euro”.
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PUBBLICAZIONE DEL 02.05.2014
MARCHE LIBRI - FIERA DELL’EDITORIA MARCHIGIANA, IL 2 MAGGIO A MACERATA L’INAUGURAZIONE
Marcolini: “Nella nostra regione l’editoria è un settore vivo, capace di esprimere qualità e composto da numerose case editrici”
Il
2 maggio alle ore 16 a Macerata si inaugurerà la Fiera dell’editoria
marchigiana ‘Marche Libri’ nell’ambito della manifestazione ‘Macerata
Racconta’. Sarà presente l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini,
secondo cui la maggiore fiera dedicata all’editoria delle Marche “si
rinnova, con maggiori espositori e con gemellaggi con altre case
editrici non marchigiane. ‘Macerata racconta’ e ‘Marche libri’ stanno
diventando un binomio sempre più consolidato all’interno dello stesso
contenitore temporale e spaziale, offrendo a chi ama la lettura e si
interessa di editoria l’occasione per una full immersion culturale ricca di continue novità”. Nonostante la crisi – aggiunge Marcolini - nella nostra regione
“l’editoria è un settore vivo, capace di esprimere qualità e composto
da numerose case editrici attive, di cui una decina hanno sede nella
città di Macerata. Con il loro lavoro e professionalità rappresentano
uno dei soggetti più esemplificativi dello sviluppo a base culturale e
più prolifici nella promozione reale del territorio regionale”.
Dal
2 al 4 maggio all’Auditorium San Paolo in Piazza della Libertà,
sessanta case editrici esporranno le loro pubblicazioni e presenteranno i
loro autori, rendendo Macerata Città del
libro insieme a realtà consolidate come Torino, Roma, Mantova,
Pordenone, Sarzana e altre città in cui si svolgono i più importanti
festival letterari. Da questa edizione gli stand vengono aperti anche a
case editrici provenienti da altre regioni d’Italia che esporranno
partecipando personalmente o facendosi rappresentare dall’associazione
Libri in città che curerà lo spazio della libreria comune all’interno
della fiera.
Le case editrici
che prenderanno parte alla manifestazione e che proporranno incontri
nella ex Loggia del Grano (via Don Minzoni e Galleria Antichi Forni):
Affinità Elettive, Andrea Livi Editore, Aras, Artemisia, Biblohaus,
Bolzano University Press, Cattedrale, Centro Editoriale e Librario
Università della Calabria, Claudio Ciabochi Editore, Communication
Project, Controvento, Editoria Studi Superiori, Edizioni Università
Trieste, Ephemeria, EUM, EV, Èxòrma, Forum Editrice Universitaria
Udinese, Giometti & Antonello, Gwynplaine, Hacca, Il Lavoro
Editoriale, Ilari Editore, Italic Pequod, L’Officina, Le Ossa,
Liberilibri, Librati Edizioni, Lirici Greci, Luiss University Press,
Montag, Pavia University Press, Pisa University Press, Progetti Sonori,
Quodlibet, Raffello Editrice, Rrose Sélavy, Simple, Urbaniana University
Press, UT, Vydia, Zefiro, 66thand2nd, Atmosphere Libri, Caravan,
Coordinamento UPI, Fara Editore, Fulmino, Infinito Edizioni, Keller,
Marcos Y Marcos, Minimum fax, Miraggi, Nutrimenti, WATT, Xilocart,
Emons, Nottetempo, Voland, Ponte 33.
La
Fiera dell’editoria aprirà il 2 maggio alle ore 16 con cerimonia di
inaugurazione e si protrarrà fino al 4 maggio con il seguente orario: 2
maggio ore 16,00 – 20:30, 3 e 4 maggio ore 10,30 – 13,30 e 16,00 –
20,30. L’ingresso e gli incontri sono ad accesso libero e gratuito.
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PUBBLICAZIONE DEL 01.05.2014
PARTE IL PROGETTO MARCHE “GARANZIA GIOVANI”: 30 MILIONI PER FAVORIRE L’OCCUPAZIONE DEI GIOVANI DAI 15 AI 29 ANNI
Il Presidente Spacca: “Un modo concreto per celebrare il diritto al lavoro e il 1 maggio”.
“L’attivazione
nelle Marche del progetto Garanzia per i Giovani è un modo concreto,
non retorico, per dare una risposta alla piaga della disoccupazione
giovanile e celebrare il diritto al lavoro e il 1 maggio. Sono previsti
29,2 milioni di euro per l’attuazione dell’intervento. Nelle Marche i
giovani che potranno usufruirne sono circa 12.000 mila. Non vogliamo
creare illusioni, non possiamo promettere a tutti un posto di lavoro, ma
sicuramente con questo progetto possiamo accompagnare, sostenere e
facilitare i nostri giovani nella ricerca di occupazione. Vogliamo
fargli sentire che non sono soli e che l’intera comunità si prende cura
del loro futuro”.
Così il presidente Gian Mario Spacca presenta il provvedimento
approvato dalla giunta regionale che attiva nelle Marche il progetto
Garanzia per i Giovani (YOUTH GUARANTEE), che prende così il via
operativo proprio il 1° maggio. L’iniziativa è realizzata nell’ambito
del Programma Operativo Nazionale Occupazione Giovani attraverso uno
specifico accordo tra le Regioni e il Ministero del Lavoro su
raccomandazione dell’Unione Europea.
Il
programma Garanzia Giovani prevede che ai giovani tra i 15 e i 29 anni,
in possesso dei requisiti richiesti e in base a precise modalità, venga
offerto un servizio o un finanziamento diretto: l'inserimento in un
contratto di lavoro dipendente, avvio di un contratto di apprendistato o
di un'esperienza di tirocinio, la formazione specifica
professionalizzante e l'accompagnamento nell'avvio di una iniziativa di
auto-imprenditoriale di lavoro autonomo, l'impegno nel servizio civile.
“La
Regione Marche è tra le prime ad aderire a questa iniziativa – aggiunge
Spacca – Il lavoro è un diritto sancito dalla Costituzione e in questi
tempi drammatici è un dovere etico e morale incoraggiare tutti quegli
interventi che possano sostenere i giovani nel loro percorso di crescita
verso l’indipendenza. In questo caso ci orientiamo in particolare verso
i ragazzi che non studiano e non lavorano (Neet) o che hanno
abbandonato precocemente gli studi, promuovendo percorsi verso
l'occupazione, anche incentivati, attraverso servizi e strumenti che
favoriscano l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Tutta la
comunità sarà coinvolta e dovrà fare la propria parte: istituzioni,
associazioni sindacali e datoriali, associazioni giovanili e del Terzo
Settore, Camere di Commercio”.
Tempi
- A seguito del provvedimento approvato dalla Giunta Regionale, dal 1°
maggio nelle Marche i giovani da 15 e i 29 anni possono iscriversi al
programma Garanzia Giovani.
Modalità di adesione -
Il Piano Italiano prevede un sistema universale di informazione e
orientamento a cui il giovane accede registrandosi attraverso vari punti
di contatto: il sitowww.garanziaperigiovani.it, il portale Cliclavoro, il portale regionale
https://janet.regione.marche.it/PortalePubblico/GaranziaGiovani,
i Centri per l'Impiego e altri servizi competenti, sportelli ad hoc che
saranno aperti presso gli istituti di istruzione e formazione.
Patto di Servizio Garanzia Giovani - Ai
giovani iscritti sarà proposto un “patto di servizio” tra quelli
previsti nel programma Garanzia Giovani. Tale servizio può consistere in
un’offerta di lavoro o un percorso di politica attiva (quali tirocinio,
formazione, ecc.) teso a favorire l’attivazione di un contratto di
lavoro. L’offerta formativa o di lavoro avverrà entro 4 mesi circa dalla firma del Patto di Servizio.
Risorse –
Al momento sono disponibili 29,2 milioni di Euro che garantiscono
l’attivazione di un servizio Garanzia Giovani a circa 12.000 giovani.
Nel caso di successo del programma ulteriori risorse potrebbero essere
recuperate a livello nazionale ed europeo.
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PUBBLICAZIONE DEL 30.04.2014
LA NOTTE BIANCA DI FIRENZE PARLA MARCHIGIANO
Gianluca
Balestra, di Grottammare, è il direttore artistico dell’edizione 2014
che dal 30 aprile al primo maggio renderà la città del Giglio un
palcoscenico di festa e colori. Invitati il Festival Musicultura e la
Compagnia dei Folli
Il
‘fare’ cultura e spettacolo delle Marche approda a Firenze: è
marchigiano Gianluca Balestra, il direttore artistico di questa edizione
della Notte bianca che dal 30 aprile al primo maggio renderà la città
del Giglio un palcoscenico di festa e colori.
Da
due anni a Firenze alla guida del Teatro Cantiere Florida - che nel
2013 ha ricevuto il riconoscimento regionale di luogo di residenza
artistica multipla, unico esperimento nel territorio comunale fiorentino
-Balestra, 45 anni, ha un’esperienza ventennale sul campo, tra
organizzazione e produzione artistica. Nel suo passato ci sono le
collaborazioni all’AMAT – Associazione Marchigiana Attività teatrali, e
poi come socio fondatore della ‘LEART’ organismo di produzione teatrale e
musicale, dove è responsabile del settore prosa e per cui dirige il
Teatro Nicola Degli Angeli di Montelupone e l’Alaleona di Montegiorgio.
Nelpanorama fiorentino si è imposto come una delle fresche novità e
boccate d’ossigeno d’apertura, artistica, professionale e umana.
Dall’assessore
alla Cultura, Pietro Marcolini, un saluto carico di soddisfazione: “Ci
onora essere rappresentati da figure di grande professionalità come
Balestra che ha saputo esportare a Firenze il valore della cultura e del
fare spettacolo come lo intendiamo nelle Marche – ha rilevato
l’assessore - Il suo lavoro, condotto lentamente ed efficacemente, con
giudizio e dialettica, rispecchia la tenacia e la laboriosità creativa
tutta marchigiana che sa distinguersi nel mondo”. Appena nominato,
Balestra si racconta così nel corso delle interviste: “Se leggete ‘Il
compleanno dell'iguana’ o ‘I giorni della rotonda’, romanzi della mia
coetanea e conterranea Silvia Ballestra, potrete avere un'idea del
contesto ambientale in cui sono nato e cresciuto. Una terra periferica e
benestante, quindi un mix bestiale per la creatività. Tutto ciò ha
evidentemente influenzato la mia esistenza”.
La
Notte bianca di Firenze è ispirata al concetto di ‘città continua’ e
all’architettura radicale fiorentina attiva tra gli anni ‘60 e ‘70. Il
Festival Musicultura diretto da Piero Cesanelli, eccellenza del nostro
territorio, è stato invitato a dare testimonianza artistica con lo
spettacolo musicale ‘Protestar cantando canzoni e canzonette’, che si
terrà in Piazza Santa Maria Novella. La forte rilevanza dell’evento
darà corpo e visibilità ad una delle maggiori manifestazioni musicali
italiane. Anche la Compagnia dei Folli darà un suo contributo artistico,
esibendosi con lo spettacolo di aerial dance ‘De architettura’ che si
terrà in Piazza Ognissanti, in riva all’Arno.
Nell’esporre
il suo concetto di festa, Balestra si dice contrario “al
divertimentificio imperante” e di puntare su parole antiche ma sempre
cariche di energia propulsiva: partecipazione e condivisione. “In altre
città la Notte Bianca è anche consumismo e becerume, a Firenze non deve e
non può essere così: tutte le arti sono state abbracciate. Avremo
compagnie inglesi, francesi, belghe ed interventi dai gruppi italiani
che hanno fatto la storia delle arti performative: Fanny &
Alexander, i Kinkaleri, i Krypton, Fabbrica Europa, la Raffaello Sanzio,
il Laboratorio Nove, o i giovani di Inquanto Teatro”. Per il 30 aprile
quindi la città voluta da Balestra sarà senza confini, in un
collegamento ideale dagli ospedali delle periferie fino al centro, per
una sorta di città piazza senza cesure fisiche: “La prospettiva è quella
di far evolvere il concetto di spazio e pensare la città come una
piazza, luogo globale di incontro”.
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PUBBLICAZIONE DEL 29.04.2014
CINERESIDENZE, A LEZIONE DAI GRANDI MAESTRI DEL CINEMA ITALIANO
Si
è snodato nell’arco di un anno, accogliendo le eccellenze
professionali della Settima Arte ad insegnare ai giovani come si fa
il Cinema. “CineResidenze” , il cui bilancio è stato tracciato
oggi in una conferenza stampa in Regione, è stato un progetto
marchigiano di Alta Formazione ideato, seguito e organizzato
da Marche Cinema Multimedia che ha saputo mettere
insieme le migliori energie dei giovani e degli “anziani”
cineasti per dar vita ad un’esperienza unica di crescita culturale
della nostra regione. Per i giovani (under 35) a cui era destinato
quindi, un’opportunità di acquisizione di competenze e di futuro
lavoro, per i docenti esperti uno scambio generazionale
piacevolissimo ed entusiasta, per le Marche anche promozione del
territorio agli “addetti ai lavori” che il Cinema lo fanno per
mestiere e che stanno dimostrando di prediligere la regione per
sempre più numerosi progetti cinematografici.
Per
i risultati molto positivi parlano i numeri che hanno caratterizzato
questo progetto, finanziato da fondi pubblici per 85% (110 mila euro
dell’intervento I Luoghi dell’Animazione- Accordo Quadro I
Giovani c’entrano siglato tra Dipartimento della Gioventù
della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regione Marche): 8
Masterclass: sceneggiatura, produzione/aiuto regia, costumi,
scenografia, fotografia, suono, direzione attori, regia; 102
allievi: (50% marchigiani, provenienze extra marche:
Trentino, Friuli, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna,
Toscana, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Sicilia); 9
docenti + 3 assistenti marchigiani: docenti: Massimo
Gaudioso ( sceneggiatura) Gianluca Arcopinto (
produzione), Ciro Scognamiglio ( assistente
produzione-organizzazione), Lia Francesca
Morandini(costumi), Giancarlo Basili (
scenografia), Daniele Ciprì ( fotografia
–regia), Francesca Archibugi( direzione
d’attore), Marco Tullio Giordana ( direzione
d’attore), Marco Parollo ( tecniche del
suono);assistenti marchigiani: Damiano
Giacomelli (sceneggiatura), Angelo
Cioci (fotografia), Lucia Mascino (direzione
attori); 21 allievi coinvolti come assistenti di
set nelle classi di Ciprì, Giordana e Archibugi; 2
borse lavoro di 12 mesi per under 35; 3
videomaker under 25 per il backstage video; 1
blogger/scrittrice under 25 per il “diario di bordo”; 10
partner operativi (associazioni e società marchigiane); 3
società marchigiane per noleggio audio-luci per i set nelle
classi di Ciprì, Giordana e Archibugi; 4 Attori assunti nel
Film di Daniele Ciprì. STAGE attivati con docenti di
CineResidenze: stage avviati: 5 di cui 3 per ragazzi
marchigiani (avviati con Lia Francesca Morandini, Francesca
Archibugi, Marco Parollo, Ciro Scognamiglio); hanno svolto uno stage
in diversi set italiani.STAGE attivati nel Film “il Giovane
Favoloso”: 3 ragazzi marchigiani scelti all’interno
degli allievi di CineResidenze - 1 costumista, 1 aiuto regia, 1
producer; hanno svolto uno stage formativo retribuito sul set per 4
settimane. Realizzazione di un ebook finale nel
quale sono raccolti tutti i materiali prodotti durante le Masterclass
(“diario di bordo”, backstage video, fotografie, bozzetti
costumi, bozzetti scene, ecc). Realizzazione di un
cortometraggio intitolato “ Il Piano” - firmato da Daniele
Ciprì e seguito interamente dagli allievi di Cineresidenze,
prossimamente distribuito in Festival Nazionali e Internazionali.
“Un
progetto sperimentale e innovativo nella formula che potremmo
definire "formazione per induzione" – ha
sottolineato Stefania Benatti, direttore
della Fondazione Marche Cinema Multimedia - grazie al contatto
diretto degli allievi con grandi maestri del cinema che per primi si
sono messi in gioco in un'esperienza di vita oltre che professionale.
Si è creata un'alchimia che ha prodotto legami che durano oltre la
masterclass e generano possibilità di stage lavorativi e
collaborazioni, come è avvenuto per il cortometraggio nato per caso
dalla lezione di Daniele Ciprì e che lui stesso ha voluto montare e
firmare: una formazione dunque non fine a se stessa ma condivisa, al
servizio della creatività e della crescita culturale.”
“E’
stata una vera gioia seguire un progetto così lucido nei suoi
obiettivi e limpido nelle scelte.- ha affermato Anna
Olivucci, responsabile di Marche Film Commission –
insieme alla soddisfazione di vedere crescere, professionalmente e
non, giovani impegnati a costruire un futuro per sé e per il proprio
territorio, sgombrando il presente dallo scoraggiamento e
dall’oggettiva insufficiente attenzione per il settore. Perché
questo sia un canale d’irrigazione costante nel territorio e non
solo un’oasi nel deserto - magari frutto di miraggio - ora serve
fiducia, ancor prima che risorse. Fiducia delle istituzioni che il
settore cineaudiovisivo possa essere asse d’intervento prioritario,
un ramo di attività di pari dignità e, sopra ogni cosa,
riconoscerlo come interesse reale del territorio, per non ignorarlo
più. Non cambierà le cose, ma non posso che ripeterlo: pochi
settori occupazionali oggi possono vantare capacità formativa, prima
di tutto in termini d’identità personale e professionale, e forza
sociale aggregante come il Cinema può fare”.
Le
otto Masterclass organizzate all'interno di weekend lunghi nei quali
altrettanti grandi Maestri del Cinema Italiano hanno dato vita a veri
e propri laboratori destinati all’allestimento e produzione
di una messa in scena completa si sono svolte in una location ideale:
la prestigiosa Villa Nappi a Polverigi, sede storica di InTeatro
Festival. “ Ho potuto “annusare” il clima artistico e
l'atmosfera così speciale che si respirava - ha detto
l’assessore regionale alle Politiche giovanili, Paola
Giorgi che ha visitato una delle masterclass - e notare
che Cineresidenze ha colto e valorizzato aspetti primari legati allo
spettacolo, specificatamente , nel contesto del progetto, al Cinema.
Innanzitutto il tema della formazione, elemento importante per
specificare l'aspetto della professionalità nei mestieri dello
spettacolo. Aspetto non secondario nel nostro Paese dove ancora
albergano tracce di errate convinzioni in base a cui i mestieri dello
spettacolo vengono vissuti come hobbies e infatti le tutele dei
lavoratori dello spettacolo presentano ancora lacune. Ho parlato di
mestieri perché è' forte la caratteristica " artigiana",
coniugata , nel caso del cinema, con lo sviluppo tecnologico: una
caratteristica che il progetto ha ben colto. C'è poi il tema della
Residenza, che evidenzia come la creatività abbia bisogno non solo
di spazi, ma di luoghi specifici che le Marche, per la propria
caratteristica di accoglienza, policentrismo, bellezza paesaggistica
e diffusione di beni culturali e spazi caratterizzati, riescono ad
offrire.
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PUBBLICAZIONE DEL 24.04.2014
DELEGAZIONE DELLA GUINEA EQUATORIALE RICEVUTA IN REGIONE DALL’ASSESSORE GIORGI L’assessore alle Infrastrutture Paola Giorgi, ha ricevuto questa mattina in Regione una delegazione proveniente dalla Guinea Equatoriale, guidata dal segretario di Stato alla Pesca – Simon Osa Adugu - dal direttore generale della Società nazionale della Pesca - Pedro Malavo Nsene e dal consigliere dell’ambasciata della Guinea Equatoriale a Roma, Costantino Mbasago. La visita si inserisce nell’ambito di un progetto di collaborazione tra lo stato centro africano e la Regione Marche nel settore della Pesca, che vede quale soggetto promotore il Consorzio navale di Ancona. “Si tratta – ha detto Giorgi - di un progetto diretto allo sviluppo della pesca industriale eco compatibile in Guinea Equatoriale, con apporti da parte del Consorzio navale di know how, formazione e la prospettiva della costituzione di una joint venture mista. Le Marche hanno un punto di assistenza nel paese e sono l’unica presenza ufficiale italiana, non essendoci rappresentanze diplomatiche nazionali. Da qui si può partire per valorizzare i rapporti tra nostre imprese e realtà locali, anche per allargare i campi di collaborazione, dalla pesca, alla protezione civile, all’università, all’agricoltura, al turismo. La Regione garantisce la serietà e la capacità delle imprese che prenderanno parte a questa e a future collaborazioni”. La Guinea Equatoriale è stata nel 2013 il paese con il maggior tasso d’investimenti nel mondo, con il 63,2 per cento del Pil. Ottime le prospettive economiche generali, legate soprattutto all’economia petrolifera: poco più di venti anni fa l’economia del paese era legata per l’80 per cento all’agricoltura, ma da quando è stato scoperto un importante bacino petrolifero, che ha portato la Guinea ad essere il terzo produttore petrolifero del continente africano, l’80 per cento della sua economia dipende dall’attività estrattiva. Una delegazione della Regione Marche è stata nello scorso febbraio nella capitale Malabo, in occasione di un incontro sulla diversificazione economica, promosso dal Governo della Guinea. Visita che ha seguito la firma, nell’agosto dello scorso anno - di un memorandum tra Regione Marche e locale Camera di Commercio per lo sviluppo delle relazioni industriali e commerciali, anche con le realtà territoriali del Cemac (la comunità economico monetaria del Centro Africa). La visita della delegazione prosegue all’Autorità portuale di Ancona e nelle maggiori realtà marchigiane attive nella pesca, fino al 24 april
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PUBBLICAZIONE DEL 17.04.2014
IL FERMANO PROTAGONISTA DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2014/2020.
Giorgi "soddisfazione per il proficuo incontro per l’ultimo dei
cinque eventi con il Partenariato per costruire una regione
intelligente, sostenibile e inclusiva"
Dialogo fra istituzioni e partenariato, qualità e tempestività
progettuale, incremento delle risorse disponibili. Queste le basi su cui
ci viene chiesto di avviare la nuova stagione del Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale (FESR).
Dopo un percorso di quattro incontri che hanno attraversato l’intero
territorio regionale, da Ancona a Camerino, da Urbino a Comunanza
(Ascoli Piceno), si è chiuso sabato nel fermano il ciclo di appuntamenti
con cui la Regione Marche ha incontrato gli attori territoriali per
disegnare il nuovo Programma Operativo regionale FESR 2014-2020.
E come nelle tappe precedenti, anche all’Hotel Horizon di Montegranaro
(FM), la partecipazione di tecnici, imprenditori, rappresentanti delle
settore bancario, istituzioni locali e regionali è stata piuttosto
attiva.
“Ancora una volta – ha dichiarato l’assessore alle Politiche comunitarie
Paola Giorgi – la partecipazione degli attori locali presenti ci ha
consentito di trarre spunti proficui e significativi per programmare gli
investimenti dei fondi europei sul territorio marchigiano”. “In questa
carovana di ascolto che portiamo avanti dal luglio 2013 – ha continuato
l’Assessore – abbiamo più volte dichiarato di voler fare delle Marche
una regione intelligente, sostenibile ed inclusiva. Questo obiettivo non
poteva che fondarsi sulla capacità di cogliere le esigenze e le
opportunità di chi quotidianamente opera nell’economia, nelle
istituzioni, nel mondo associativo e nella società marchigiana”.
Dopo l’introduzione e l’apertura dell’assessore Giorgi, i lavori della
giornata sono proseguiti con la relazione del responsabile dell’Autorità
di Gestione del POR FESR e FSE Marche 2007-2013, Mauro Terzoni.
Nella tavola rotonda, inoltre, si sono confrontati i rappresentanti
delle associazioni di categoria e dei sindacati: Paola Bichisecchi
(Confindustria), Marco Manzotti (CGIL), Giorgio Cippitelli
(Confartigianato), Gino Sabbatini (CNA), Marco Ferracuti (CISL). Dal
confronto sono emerse alcune parole chiave: innovazione e
internazionalizzazione, made in Italy, nuove imprese, accesso al
credito, energia e mobilità.
Dalla discussione sono emersi alcuni spunti su cui il territorio
marchigiano e i suoi attori istituzionali, imprenditoriali e sociali
saranno chiamati a scommettere per investire al meglio le risorse della
programmazione 2014-2020. Primo fra tutti il dialogo continuo fra
istituzioni e partenariato, ma anche e soprattutto la capacità
progettuale e la tempestività nell’attuazione degli interventi.
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PUBBLICAZIONE DEL 16.04.2014
CLUSTER TERRITORIALI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE”. CONVEGNO AD ANCONA IL 16 APRILE
Si terrà ad Ancona, oggi 16 aprile nella Sala Raffaello della Regione
Marche, il convegno “Cluster territoriali per uno sviluppo sostenibile”.
Organizzato dalla Regione, l’incontro intende proporre una rinnovata
alleanza fra molteplici soggetti di governo del territorio per
l’elaborazione di progetti di sviluppo sostenibile in riferimento alla
prossima programmazione comunitaria 2014-2020. Sulla linea delle
positive esperienze di alleanze fra Parchi, Riserve naturali, GAL,
Province e Unioni Montane, si possono ricercare nuove forme di
collaborazione, cluster territoriali, appunto, in vista dei nuovi
programmi di sostegno europei per il prossimo sessennio. Priorità
particolare su alcuni programmi e progetti di sostenibilità come quelli
sulla mobilità dolce, per la valorizzazione turistica, per la
infrastrutturazione verde del territorio, filiere di prodotti agricoli.
All’incontro, che verrà aperto dall’assessore all’Ambiente e
Agricoltura, Maura Malaspina, parteciperanno i rappresentanti delle Aree
protette, delle Province, dell'UNCEM, dei GAL e i dirigenti regionali
delle Aree protette, del Turismo e dell'Agricoltura.
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PUBBLICAZIONE DEL 15.04.2014
L’ATTIVITÀ FISICA PER LA SALUTE DI TUTTI: OPERATORI ED ENTI A CONFRONTO IN UN CONVEGNO
Testimonial di eccezione l’atleta Giuseppe Ottaviani
Uno
stile di vita attivo migliora lo stato di salute e la qualità della
vita. Sono noti i benefici di adeguati livelli di attività fisica come
la capacità di influire sulla riduzione delle fratture negli anziani,
nel prevenire l’osteoporosi e alcune malattie mentali. La sedentarietà,
che nella popolazione è andata progressivamente aumentando, è
riconosciuta come uno dei principali fattori di rischio per le malattie
croniche come cardiopatie, ictus, diabete e tumori, pertanto promuovere
uno stile di vita attivo nella popolazione rappresenta un importante
obiettivo di salute per i cittadini di ogni età.
Questo è il tema al centro del Convegno regionale organizzato dall’ASUR
Area Vasta 2 - Dipartimento di Prevenzione - Ancona, in collaborazione
con la Regione Marche, l’Agenzia Regionale Sanitaria, l’Ufficio
Scolastico Regionale, il CONI e gli Enti di Promozione Sportiva e
l’INRCA, dal titolo “Muoversi per guadagnare salute - Il ruolo
dell’attività fisica nel contrasto alle malattie croniche” che si terrà
il 15 e il 16 aprile prossimi.
Muoversi per guadagnare salute sintetizza l’impegno delle istituzioni e
dei portatori d’interesse nel sostenere iniziative e programmi
finalizzati alla promozione dell’attività fisica come veicolo di
benessere, integrazione e coesione sociale.
L’iniziativa rappresenta un’occasione di diffusione delle buone pratiche
già attive nei territori, di comunicazione congiunta tra i diversi Enti
e Istituzioni interessati e di individuazione di possibili strategie
per amplificare il messaggio alla popolazione sull’importanza di uno
stile di vita attivo.
L’evento sarà al Palaindoor di Ancona (via della Montagnola 72),
concesso grazie alla sensibilità e coinvolgimento attivo della
Federazione di Atletica e del Comune di Ancona.
Quale testimonial di eccezione sarà presente nella mattina del 16 aprile
l’atleta Giuseppe Ottaviani , classe 1916, che ai campionati mondiali
indoor a Budapest è diventato, con 10 ori, il master italiano con più
medaglie d'oro conquistate in un'unica manifestazione internazionale.
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PUBBLICAZIONE DEL 08.04.2014
VINITALY, REGIONE MARCHE: EXPORT +36%, E' BOOM PER VERDICCHIO (+41,6%)
SOFFRE MERCATO INTERNO, -9,4% IN VALORE
(Verona, 6 aprile 2014). È boom per l'export dei vini marchigiani con un +36% rispetto al 2012: su un fatturato complessivo del pianeta vino che nelle Marche supera i 136 milioni (+8,8%), le esportazioni valgono oltre 68 milioni di euro, il 50% del totale. A fare da traino è il Verdicchio
– il vino bianco fermo più premiato dalle guide italiane 2014 e
ambasciatore delle Marche nel mondo – che con 17 mln di euro assorbe
circa il 25% delle esportazioni e fa un balzo sorprendente nel 2013: +41,6% in valore e +10% in quantità (8
milioni e mezzo le bottiglie all'estero). Merito di politiche
promozionali vincenti e di una riconosciuta qualità, a partire dalla crescita del prezzo medio del Verdicchio
a ettolitro, aumentato del 17,6% rispetto all'anno precedente (dati
Ismea). Ma anche della versatilità dell'offerta, sia in termini di
varietà – dal Verdicchio al Rosso Piceno, dall'Offida Pecorino al
Falerio, dalla Lacrima all'Igt Marche – che di rapporto qualità-prezzo,
con bottiglie dai 3 ai 10 euro e oltre. Un boom dell'export che è andato
a compensare il -9,4% in valore del mercato interno rispetto al 2012. Fondamentale
perciò è stato il sostegno della Regione Marche, che negli ultimi
quattro anni ha investito attraverso Ocm e Psr 11.159.000 euro per i
viticoltori. A sottolineare la vocazione export oriented
dei vini marchigiani è stata l'assessore all'Agricoltura della Regione
Marche, Maura Malaspina, intervenuta oggi nella giornata inaugurale del
Vinitaly in rappresentanza del presidente della Regione Marche, Gian
Mario Spacca, assieme ai direttori dell'Istituto Marchigiano di Tutela
Vini, Alberto Mazzoni e del Consorzio Vini Piceni, Armando Falcioni.
Tra i Paesi di riferimento
della regione vitivinicola più collinare e più longeva d'Italia, Stati
Uniti (che assorbono circa il 60% dell'export), Canada e Giappone. Nel
Vecchio Continente la parte da leone la fa l'Europa del Nord: Belgio,
Olanda, Germania, Svezia e Inghilterra, con un mercato che vale circa 13
milioni di euro sui 20 milioni dell'Ue-28. Buone performance extra Ue
anche in Svizzera e in Norvegia, destinazione sulla quale si stanno
concentrando molte cantine marchigiane. Sul fatturato totale dei vini marchigiani, l'accelerazione maggiore (+10,3%) la porta la qualità delle produzioni a marchio Doc, Docg e Igt, che passano da 80 a 88,2 milioni di euro. Significativa la linea degli spumanti
(il cui simbolo regionale, oltre al Verdicchio, è la Vernaccia di
Serrapetrona, unico vino italiano che subisce tre fasi di
spumantizzazione), che incide complessivamente per 36,2 milioni e
registra un +15% sul 2012.
Tra i segmenti emergenti, in linea col dato nazionale, c'è anche il biologico. Con circa 3.278 ettari di superficie vitata bio (fonte: Sinab), pari al 19% della superficie vitata regionale
(17.400 ettari), le Marche sono la sesta regione d'Italia più votata
alla viticoltura bio (dopo Sicilia, Puglia, Toscana, Umbria e Abruzzo).
Un interesse verso il settore che ha portato alla nascita di
un'associazione di 'vignaioli bio' sul territorio. Si chiama Terroir
Marche, con 8 produttori che su 93 ettari hanno sposato la filosofia
biologica, per una produzione complessiva di 338mila bottiglie.
VINITALY:
INDAGINE, IL SEGRETO DELLA LONGEVITÀ? VINO NEI PASTI E NIENTE
SUPERALCOLICI, PAROLA DEI CENTENARI MARCHIGIANI
COSA
CAMBIA TRA ABITUDINI ENOALIMENTARI ITALIANE E QUELLE DEI CAMPIONI DI
LUNGA VITA
(Verona, 6
aprile 2014). Durante i pasti bevono un paio di bicchieri di vino,
non fanno diete particolari, non bevono superalcolici. E godono di
ottima salute psicofisica. Al Vinitaly la Regione Marche ha voluto
indagare sull’elisir di lunga vita che sta contagiando molti suoi
cittadini, primi in Italia per speranza di vita (i maschi) e primi in
assoluto - dopo sorpasso alla Sardegna - anche per numero di
centenari, che in vent’anni si sono quintuplicati passando da 99 a
507. L’indagine, condotta su un campione stocastico di 3.121
individui ‘over 60’ dal professor Gabriele Micozzi, docente di
marketing all’Università Politecnica delle Marche, restituisce
risultati sorprendenti sulle abitudini eno-alimentari della terza età
marchigiana a confronto con quelle dei pari età nazionali. E il vino
è un protagonista principale di un modello che vede 9 anziani
marchigiani su 10 bere vino quasi tutti i giorni, con un paio di
bicchieri per ogni pasto. Un dato ben superiore alla media nazionale
(69%) che rimane alto anche se si considerano le fasce di età più
avanzate: il 95,6% dei maschi tra i 75 e gli 80 anni consuma infatti
ancora vino, dato che ‘fisiologicamente’ scende – ma di poco –
per gli ultraottantenni (68%) che comunque dichiarano di bere tutti i
giorni o 5 volte alla settimana. La tendenza si inverte se si
considera la percentuale di ‘over 60‘ marchigiani che consumano
superalcolici: solo l’1% delle donne e l’11% degli uomini (7%),
contro una media italiana che si attesta al 16%. “Questa è
un’analisi scientifica dei comportamenti sociali e delle abitudini
di vita che evidenzia nelle Marche una unicità di stile di vita –
ha detto il professor Gabriele Micozzi, che ha svolto l’indagine
per conto di Imt – lo scopo non era rilevare da un punto di vista
medico il grado di salute dei marchigiani ma cogliere dai
comportamenti preziosi indizi sulla longevità. E
in questo caso di indizi ne abbiamo trovati così tanti da farne
quasi una prova”. Restando alle differenze di abitudini su terza
età e vino, emergono altre rivelazioni sorprendenti: solo un
marchigiano su tre - contro il 48% della media nazionale - ha
cominciato a consumare vino dopo i 18 anni; con addirittura l’8%
che ha confessato di aver bevuto il primo bicchiere a meno di 14
anni. Per l’iniziazione – quasi sempre in famiglia – i gusti e
l’acquisto, ancora una volta si scopre nel campione regionale una
tradizione culturale difficile da smantellare, nonostante le
sollecitazioni della modernità, con l’uomo che preferisce il vino
rosso e la donna di gran lunga il bianco, con i vini da tavola a
farla da padroni e soprattutto con la stragrande maggioranza che al
contrario della media nazionale preferisce di gran lunga acquistare
vini – ovviamente regionali - in azienda agricola (63%) rispetto al
supermercato (18%), all’enoteca (10%) o alla produzione propria
(9%), mentre nessuno acquista ancora on line.
ALIMENTAZIONE
E STILE DI VITA
Ma il senso
dei marchigiani per una buona (e lunga) qualità della vita non si
ferma qui. Secondo l’indagine, gli anziani della regione sono meno
sedentari (27% contro il 38% nazionale), e soprattutto hanno
praticato o praticano maggior attività fisica, che non è la pratica
sportiva (38%), quanto il lavoro in campagna o in altre attività che
obbligano al movimento; qui il campione regionale si stacca di molto
rispetto alla media del Paese, con l’84% degli anziani marchigiani
in movimento contro il 54%. Anche sull’alimentazione le differenze
sono molte e ci riportano ad antichi usi e consumi. Nove marchigiani
su dieci consumano carne, verdura e frutta di ‘produzione propria’
o comunque di ‘produzione e/o coltivazione diretta’: un dato
altissimo in confronto alla media nazionale si ferma al 36%.
L’alimentazione è principalmente mista (74%) e quasi mai il
modello marchigiano adotta una dieta costante (7%, contro il 21%
degli italiani).
SALUTE
Infine, un
focus sul grado di soddisfazione psicofisica dei ‘ragazzi del
boom’, autentici testimonial del nuovo ‘modello Marche’: oltre
la metà degli abitanti (53%) non ha mai avuto problemi di salute
(34% la media italiana), con l’84% che gode di buona salute (contro
il 61%) e il 78% che si dichiara ‘felice’ (contro 60% degli
anziani del Paese), evidentemente anche grazie al vino, che ‘ha
influenzato positivamente sulla salute’ per il 78% (contro il 46%
in Italia) e alla propria regione, definita ‘serena’ quasi da
tutti.
Indagine
commissionata da Imt (Istituto marchigiano tutela vini) e condotta da
Gabriele Micozzi, docente Marketing
Università
Politecnica delle Marche. 3121 interviste
nelle Marche e in Italia: 38% interviste Marche – 62%
interviste Italia - campione stocastico,
Febbraio
– Marzo 2014
La
Regione Marche si trova al PAD.
7 – STAND C 6/7/8/9
Le
Doc Marche:
Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi, Colli Pesaresi, Esino,
Falerio, I Terreni di Sanseverino, Lacrima di Morro d’Alba,
Pergola, Rosso Conero, Rosso Piceno, San Ginesio, Serrapetrona, Terre
di Offida, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica
Le
Docg Marche:
Conero, Offida, Vernaccia di Serrapetrona, Castelli di Jesi
Verdicchio Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva.
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PUBBLICAZIONE DEL 07.04.2014
MALASPINA A BRUXELLES PER IL COMITATO DELLE REGIONI OGM FREE
A
Bruxelles l’assessore Malaspina presiederà il Comitato direttivo
delle Regioni Ogm Free
Giovedì
10 aprile si discuterà dell’allargamento della Rete e sul divieto
delle coltivazioni
L’ulteriore
allargamento della Rete delle Regioni Ogm Free e un approfondimento
sulla proposta di limitare o vietare la coltivazione degli organismi
geneticamente modificati saranno al centro dell’incontro del
Comitato direttivo che l’assessore all’Agricoltura, Maura
Malaspina, presidierà giovedì 10 aprile, a Bruxelles. La Rete delle
Autorità locali Ogm Free si riunirà presso l’Ufficio della
Regione di Rond Point Schuman, in quanto le Marche detengono
attualmente la presidenza. Verranno esaminate le richieste di
adesione delle Regioni tedesche del Libero Stato di Baviera e
dell’Assia, due realtà territoriali popolate, complessivamente, da
oltre 18,5 milioni di abitanti e con un’estensione geografica di 92
mila chilometri quadrati: “La Rete conterà così 62 Regioni
europee, per una popolazione complessiva di oltre 180 milioni di
cittadini e consumatori contrari agli Ogm – rileva l’assessore
Malaspina - Verrà inoltre definita l’adesione del distretto di
Kupiškis della Lituania, nonché pianificata l’agenda della
conferenza della Rete che verrà organizzata dalla Regione greca Est
Macedonia Tracia, durante il semestre italiano della Presidenza
dell’Unione europea (dal 1° luglio al 31 dicembre 2014)”.
L’ordine del giorno del Comitato direttivo prevede anche una
discussione in merito all’iniziativa della Presidenza semestrale
greca della Ue che ha avviato i lavori per esaminare la proposta di
modifica della direttiva 2001/18/CE relativa alla possibilità per
gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di Ogm. “La
proposta – ricorda l’assessore - riparte dal compromesso definito
nel 2012 sul quale non si riuscì a trovare un accordo. Il nuovo
testo contiene disposizioni relative a misure transitorie. Il
Comitato direttivo assumerà proprie decisioni e documenti al
riguardo, anche a seguito delle determinazione del Gruppo Ogm che si
riunirà nuovamente a Bruxelles il prossimo 9 aprile”. Come Regione
Marche, anticipa la Malaspina, “sosterremo con maggior vigore
la posizione della Presidenza della Rete, per ribadire la necessità
di avere una normativa europea che contempli la libertà di scelta
dei governi europei per vietare le coltivazioni geneticamente
modificate nei propri territori, al fine di tutelare la biodiversità,
le produzioni biologiche, tradizionali e tipiche, oltre che per
motivi socio-economici. Verranno stabiliti, poi, tempi e modalità
per il passaggio della presidenza triennale (che le Marche detengono
dal 2010) a un’altra Regione, secondo un principio di rotazione”.
L’iniziativa di Bruxelles, conclude l’assessore, “ribadisce
l’impegno europeo della Regione Marche in materia di contrasto agli
Ogm. Rafforza la posizione nazionale assunta presso il Gruppo di
lavoro Ogm istituito dalla Conferenza Stato Regioni e l’azione
regionale di controllo preventivo delle sementi di mais e soia per la
campagna 2014, già avviato in collaborazione con il Corpo Forestale
dello Stato, che provvede al prelievo di campioni di sementi in
precedenza non controllate a livello statale e con l’Istituto
Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche, che effettua le
necessarie analisi di laboratorio per verificare che non vi siano
contaminazioni di Ogm”.
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PUBBLICAZIONE DEL 06.04.2014
CONCILIAZIONE
TRA TEMPI DI VITA E DI LAVORO, IL BANDO PER LA PRESENTAZIONE DI
PROGETTI AZIENDALI
Giorgi:
“Azioni che incidono realmente sull’organizzazione del lavoro e
favoriscono un cambiamento culturale aziendale”
Al
via il bando per la presentazione dei progetti aziendali a sostegno
della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. “Un atto
concreto, effettivo, per intervenire sul ben-essere delle famiglie,
delle donne e quindi sulla qualità della vita dell’intera
comunità”: con soddisfazione l’assessore ai Diritti e Pari
Opportunità, Paola Giorgi, annuncia l’approvazione dell’avviso
pubblico per la presentazione di progetti aziendali che rientrano nel
programma ‘Maternità come opportunità’.
I
destinatari delle proposte progettuali sono lavoratrici e lavoratori
dipendenti delle imprese beneficiarie con figli minori ai 10 anni,
con priorità a chi ha figli tra 0 e 3 anni. ”Dovranno essere
progetti capaci di incidere realmente sull’organizzazione del
lavoro - rimarca Giorgi - e favorire quindi una sorta di cambiamento
culturale aziendale anche attraverso la sensibilizzazione alla
responsabilità sociale delle imprese”.
I
progetti dovranno essere finalizzati all’attuazione di iniziative
in grado di sostenere modalità di prestazione di lavoro e di
tipologie contrattuali facilitanti, promuovendo anche l’adozione di
modelli e soluzioni family friendly.
L’attività
della Regione sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro – spiega l’assessore - si inserisce nel percorso di
riforma e sviluppo del modello di welfare italiano che, per le mutate
condizioni sociali, pone ora al centro della propria politica le
persone e le famiglie promuovendo la dimensione territoriale delle
risposte ai bisogni dei cittadini. Perché
promuovere la conciliazione significa accrescere la competitività
del territorio, svolge il ruolo di leva per superare i problemi
connessi all'invecchiamento della popolazione e con l’organizzazione
prevalente del mercato del lavoro. Il
presupposto è la condivisione tra gli attori sociali e
istituzionali: “L’idea è costruire una cooperazione tra i
soggetti pubblici e privati del territorio per implementare politiche
aziendali mirate alla sostenibilità sociale e migliorare la vita
lavorativa e privata” aggiunge Giorgi.
Tra
i requisiti di ammissibilità dei progetti, l’attuazione di
iniziative in grado di sostenere modalità di prestazione di lavoro e
di tipologie contrattuali facilitanti, promuovendo anche l’adozione
di soluzioni organizzative a favore delle famiglie. Tra le proposte,
particolari forme di flessibilità degli orari e dell’organizzazione
del lavoro come il part-time reversibile, telelavoro e lavoro a
domicilio, banca delle ore, orario flessibile in entrata o in uscita,
su turni e sedi diverse, orario concentrato. Inoltre, programmi di
reinserimento lavorativo dopo un periodo di assenza con adeguata
formazione del personale assunto in sostituzione.
Per
l’attuazione degli interventi la Regione destina la somma
complessiva di 381.600 euro. L’importo massimo finanziabile per la
realizzazione di ogni singolo progetto è pari a 12 mila euro.
Possono inoltrare domanda di contributo le imprese, aventi
caratteristiche di Pmi, che abbiano sede legale e unità operativa
nelle Marche. Nel caso della presentazione di un progetto di rete la
domanda va presentata da un’impresa capofila.
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PUBBLICAZIONE DEL 05.04.2014
Soddisfazione
del Presidente dei Verdi Adriano Cardogna primo firmatario della
proposta di legge che dovrà disciplinare la terapia del sorriso e la
pet therapy due terapie
complementari, particolarmente efficaci su bambini, disabili e
anziani.
“Con
questa proposta di legge viene
colmato un vuoto normativo” è il
Verde Adriano Cardogna che illustra la proposta di legge presentata.
“Ormai da anni nel nostro territorio operano fondazioni
ed associazioni, alle quali hanno aderito anche numerosi medici, ed è
giusto che venga riconosciuto e valorizzato il loro ruolo e la loro
qualificata professionalità. Lo stesso mondo scientifico
ha appurato gli effetti terapeutici
del gioco e dell'interazione dei pazienti con gli animali e sono
soprattutto i bambiniche
traggono benefici non solo sotto il profilo psicologico ma anche
clinico.”
“Era
ora di regolamentare il settore” conclude Cardogna “per garantire
ai pazienti il supporto di professionisti riconosciuti, per offrire
alle strutture sanitarie la possibilità di disporre di un elenco di
soggetti “esperti del sorriso” e soprattutto per emarginare
quanti, per meschini tornaconti economici, sfruttano situazioni di
dolore e malattia.”
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PUBBLICAZIONE DEL 04.04.2014
BUON GIORNO MARCHE. LA REGIONE MARCHE A GITANDO.ALL, ALLA FIERA DEL TURISMO ACCESSIBILE
La
Regione Marche partecipa in questi giorni a Gitando.All, il principale
Salone in Europa dedicato al turismo accessibile, in Fiera di Vicenza
dal 3 al 6 Aprile 2014.
Si tratta di un vero e proprio punto di incontro, non solo per gli operatori del settore, ma anche per tutti i vacanzieri in cerca di nuove ispirazioni e soluzioni per il proprio tempo libero. Gitando.All, oltre che rappresentare la prima manifestazione in assoluto dedicata al turismo e alla vacanza senza barriere fisiche e culturali per tutte le persone con esigenze particolari, gode soprattutto della Medaglia di Rappresentanza, concessagli dal Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano. Gitando.All propone tutte le declinazioni del turismo, consentendo di scegliere tra alberghi, centri benessere, Spa, B&B, agriturismi, camping, parchi divertimento e stabilimenti balneari italiani e stranieri, grazie anche alla presenza dell’editoria specializzata e della collaborazione di Village For All-V4A, il marchio di qualità internazionale dell’Ospitalità Accessibile. Tra gli eventi paralleli, la Fiera organizza oggi la quarta edizione del workshop “Buy Italy for all”, in cui seller italiani avranno l’opportunità di incontrare buyer del mercato italiano e internazionale. Il workshop è dedicato alla promo-commercializzazione del Turismo di Qualità e del Turismo Accessibile in Italia. Nella giornata di domani si svolgerà l’annuale Meeting Internazionale sul Turismo Accessibile (MITA), per stimolare gli operatori del settore ad approfondire le best practices di turismo “per tutti” e le nuove opportunità di business con un ampio spazio dedicato quest’anno al tema food. La Regione Marche partecipa al Salone per la terza volta, insieme agli operatori di incoming regionali e in questa edizione in collaborazione e con uno stand condiviso insieme alla Città di Fabriano, per promuovere il turismo accessibile nel territorio regionale e in particolare con quello dell’entroterra grazie al progetto interregionale "Itinerari delle Pievi, abbazie e Monasteri tra Marche ed Umbria". “Le Marche, regione accogliente e più longeva d’Europa, è particolarmente attenta alle esigenze speciali di anziani, persone con disabilità, con specifiche necessità – dice il presidente della Regione e assessore al Turismo, Gian Mario Spacca – È per questo che una cura particolare, nell’offerta turistica, viene dedicata alle esigenze di tutti i tipi di viaggiatori. Perché il concetto di accessibilità è una componente fondamentale di un territorio ospitale com’è quello marchigiano. La riqualificazione delle strutture turistiche, grazie ai fondi Bei, ha puntato all’ammodernamento e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Il sito www.turismo.marche.it dedica una sezione al Turismo accessibile, con l’elenco delle strutture ricettive usufruibili da tutti. La presenza della Regione Marche a Gitando.All vuole raccontare tutto questo, aprendo un focus specifico sulle località dell’entroterra e sugli itinerari della spiritualità, tra i monasteri e le abbazie che lo arricchiscono”. "La nostra partecipazione alla fiera di Vicenza - ha commentato l'assessore al Turismo del Comune di Fabriano, Giovanni Balducci - vuole essere una ulteriore occasione per promuovere l'accessibilità del territorio fabrianese e dell'area montana, accessibilità testata e mappata (http://fabrianoturismo.it/docs/itinerari/turaccessibile.asp) grazie alla collaborazione con l'Associazione fabrianese Strabordo, Associazione che ha come obiettivo prioritario quello di collaborare all'organizzazione di itinerari di viaggio, dedicando un'attenzione particolare al superamento delle barriere architettoniche, per rendere l'esperienza il più accessibile possibile". Non solo attenzione alla disabilità motoria: anche quest’anno la Regione Marche rinnova la partnership con il Museo Statale Omero di Ancona, istituzione museale unica in Italia e in Europa che permette l’accessibilità alle opere d’arte al pubblico non vedente e ipovedente, che allestirà all’interno del Salone uno spazio espositivo nel quale si terranno laboratori tattili e di creatività per i bambini.
Si tratta di un vero e proprio punto di incontro, non solo per gli operatori del settore, ma anche per tutti i vacanzieri in cerca di nuove ispirazioni e soluzioni per il proprio tempo libero. Gitando.All, oltre che rappresentare la prima manifestazione in assoluto dedicata al turismo e alla vacanza senza barriere fisiche e culturali per tutte le persone con esigenze particolari, gode soprattutto della Medaglia di Rappresentanza, concessagli dal Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano. Gitando.All propone tutte le declinazioni del turismo, consentendo di scegliere tra alberghi, centri benessere, Spa, B&B, agriturismi, camping, parchi divertimento e stabilimenti balneari italiani e stranieri, grazie anche alla presenza dell’editoria specializzata e della collaborazione di Village For All-V4A, il marchio di qualità internazionale dell’Ospitalità Accessibile. Tra gli eventi paralleli, la Fiera organizza oggi la quarta edizione del workshop “Buy Italy for all”, in cui seller italiani avranno l’opportunità di incontrare buyer del mercato italiano e internazionale. Il workshop è dedicato alla promo-commercializzazione del Turismo di Qualità e del Turismo Accessibile in Italia. Nella giornata di domani si svolgerà l’annuale Meeting Internazionale sul Turismo Accessibile (MITA), per stimolare gli operatori del settore ad approfondire le best practices di turismo “per tutti” e le nuove opportunità di business con un ampio spazio dedicato quest’anno al tema food. La Regione Marche partecipa al Salone per la terza volta, insieme agli operatori di incoming regionali e in questa edizione in collaborazione e con uno stand condiviso insieme alla Città di Fabriano, per promuovere il turismo accessibile nel territorio regionale e in particolare con quello dell’entroterra grazie al progetto interregionale "Itinerari delle Pievi, abbazie e Monasteri tra Marche ed Umbria". “Le Marche, regione accogliente e più longeva d’Europa, è particolarmente attenta alle esigenze speciali di anziani, persone con disabilità, con specifiche necessità – dice il presidente della Regione e assessore al Turismo, Gian Mario Spacca – È per questo che una cura particolare, nell’offerta turistica, viene dedicata alle esigenze di tutti i tipi di viaggiatori. Perché il concetto di accessibilità è una componente fondamentale di un territorio ospitale com’è quello marchigiano. La riqualificazione delle strutture turistiche, grazie ai fondi Bei, ha puntato all’ammodernamento e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Il sito www.turismo.marche.it dedica una sezione al Turismo accessibile, con l’elenco delle strutture ricettive usufruibili da tutti. La presenza della Regione Marche a Gitando.All vuole raccontare tutto questo, aprendo un focus specifico sulle località dell’entroterra e sugli itinerari della spiritualità, tra i monasteri e le abbazie che lo arricchiscono”. "La nostra partecipazione alla fiera di Vicenza - ha commentato l'assessore al Turismo del Comune di Fabriano, Giovanni Balducci - vuole essere una ulteriore occasione per promuovere l'accessibilità del territorio fabrianese e dell'area montana, accessibilità testata e mappata (http://fabrianoturismo.it/docs/itinerari/turaccessibile.asp) grazie alla collaborazione con l'Associazione fabrianese Strabordo, Associazione che ha come obiettivo prioritario quello di collaborare all'organizzazione di itinerari di viaggio, dedicando un'attenzione particolare al superamento delle barriere architettoniche, per rendere l'esperienza il più accessibile possibile". Non solo attenzione alla disabilità motoria: anche quest’anno la Regione Marche rinnova la partnership con il Museo Statale Omero di Ancona, istituzione museale unica in Italia e in Europa che permette l’accessibilità alle opere d’arte al pubblico non vedente e ipovedente, che allestirà all’interno del Salone uno spazio espositivo nel quale si terranno laboratori tattili e di creatività per i bambini.
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PUBBLICAZIONE DEL 02.04.2014
RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SOCIOSANITARIO MARCHIGIANO
Nella
Sala Raffaello della Regione Marche questa mattina l’assessore
regionale alla Sanità, Almerino Mezzolani e il direttore del
Servizio salute, Piero Ciccarelli, hanno incontrato le organizzazioni
sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil per avviare
operativamente il Protocollo programmatico, sottoscritto il 17
febbraio scorso, inerente la riorganizzazione del servizio
sociosanitario marchigiano. Si ricorda che l’accordo è frutto di
un lungo percorso di confronto con i sindacati che, nonostante le
posizioni critiche, ha portato a trovare nella riorganizzazione le
priorità e i punti di forza su cui investire. L’incontro di oggi,
presenti anche i cinque direttori dell’Area vasta delle Marche, ha
dato il via all’articolazione dei Tavoli in grado di operare e
rafforzare la rete fra i diversi soggetti. In particolare, il Tavolo
dell’assistenza territoriale e sociosanitaria (Case della salute –
assistenza residenziale e semiresidenziale – governo della domanda
socioassistenziale), quello sul personale, sugli appalti e gare,
sulle liste di attesa e mobilità passiva ed infine quello sulla
prevenzione. Naturalmente, questi Tavoli avranno articolazioni sui
territori della nostra regione.
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PUBBLICAZIONE DEL 01.04.2014
BANDA
LARGA NELLE AREE INTERNE – GLI INVESTIMENTI REGIONALI
“Sulla
banda larga nelle aree interne e rurali stiamo investendo rilevanti
risorse” così l’assessore all’Ict e progetto Cloud, Paola
Giorgi, commentando lo stato dell’arte dell’infrastrutturazione
telematica nelle aree interne della regione in relazione al
comunicato della CIA. “Le notizie riportate dalla CIA – prosegue
Giorgi - impattano in maniera minimale sulla nostra Regione. Le
Marche, sono considerate quasi nella loro interezza zone
rurali, ma la Regione è intervenuta per superare il digital
divide,
con l’integrazione di diverse fonti di finanziamento che stanno
portando al completamento del Piano Telematico. Infatti, su un
investimento totale di circa 45 milioni di euro ( 24 milioni 200mila
euro Fondi FESR 2007/ 2013 – 7 milioni di euro Fondi FAS
2007/2013 – 10 milioni di euro Fondi Mise , oltre ad un piccolo
intervento delle Provincie di 760mila euro) la tipologia di
intervento citata dalla CIA impatta in maniera minimale pari a
3milioni 300mila euro, a valere sulla programmazione FEASR 2007/2013.
Nel nostro territorio rurale è già stata realizzata una dorsale in
fibra ottica di 750 chilometri e prosegue secondo il cronoprogramma
l’adeguamento delle centrali, aggiornamento già effettuato
oltre al 70% e che si concluderà nei primi mesi del 2015 con
l’aggiornamento di tutte le 95 centrali. Le economie derivate da
questa parte del Piano verranno reinvestite sul territorio per altri
31 interventi con la posa di ulteriori 140 chilometri di fibra
ottica. Il Piano Telematico regionale prevede inoltre la
copertura a banda larga delle aree marginali, non servite da reti,
attraverso l’attivazione di una quantità di ponti radio wireless
atti a coprire ampie zone rurali: questa parte del Piano,
gestita dalle Provincie, è in fase di collaudo e se ne prevede la
definitiva attivazione in tempi rapidissimi e comunque costantemente
monitorati dalla Regione. L’intervento a cui si fa riferimento nel
comunicato CIA, di natura minimale per quanto sopra descritto, è al
momento bloccato a causa di un ricorso procedurale e, in merito, il
prossimo 3 aprile, il Consiglio di Stato si pronuncerà in ordine
all'aggiudicazione della gara espletata nel marzo del 2013.
L’infrastrutturazione telematica e la realizzazione di nuovi
servizi per imprese, cittadini e pubbliche amministrazioni locali,
che su queste viaggiano, sono prioritarie per la Regione. Per questo
l’Agenda digitale, che ha nel progetto Marche Cloud la sua
avanguardia, sarà al centro anche della prossima programmazione dei
Fondi strutturali europei di qui al 2020.
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SOTTOSCRITTO
A CINGOLI L’ACCORDO TRA LA PROTEZIONE CIVILE E LA REGIONE MARCHE
Rinnovato,
questa mattina a Cingoli, l’Accordo tra la Presidenza del Consiglio
dei Ministri–Dipartimento della Protezione Civile e la Regione
Marche–Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per
la Protezione Civile. Per la Protezione Civile nazionale ha firmato
il Capo Dipartimento Franco Gabrielli, per la Regione Marche il
presidente Gian Mario Spacca.
“Nelle
Marche – ha detto Spacca – il sistema di Protezione civile è
parte determinante del sistema di vita di comunità. Un modello nato
dopo il devastante sisma del 1997 e fatto di grande concretezza e
solidarietà. Più volte indicato come uno dei più efficienti del
Paese, tale modello pone le proprie basi sulla collaborazione, sul
volontariato e la sua grande passione. Sono ormai 12mila i volontari
nelle Marche, le associazioni si moltiplicano, con una presenza
capillare e partecipata in tutto il territorio regionale. Nel
rapporto dialogante e collaborativo tra volontariato, istituzioni a
tutti i livelli e amministrazioni dello Stato, sta la vera forza
della protezione civile regionale. Vogliamo preservare questo sistema
che si fonda sul protagonismo dei territori, per garantire la
sicurezza della nostra comunità. E’ in atto una trasformazione
dell’architettura dello Stato. Indipendentemente dal modello
formale che sarà acquisito, troveremo le modalità per conservare
questa patrimonio, vera ricchezza delle Marche”.
Spacca
ha ringraziato Gabrielli per la sua costante vicinanza alla comunità
regionale, dimostrata in molte occasioni. “Per esempio – ha detto
- quando ci siamo battuti, per primi, contro la tassa sulle disgrazie
o quando abbiamo sollecitato l’attenzione dello Stato per le
calamità dimenticate". Dopo la firma dell’Accordo, in Piazza
Risorgimento si è poi svolta (presenti, tra gli altri, l’assessore
Paola Giorgi e il capo della Protezione civile regionale Roberto
Oreficini) la cerimonia di consegna dell’attestato di
partecipazione alle Organizzazioni di Volontariato di protezione
civile che hanno preso parte alle emergenze nazionali e
internazionali su richiesta della protezione Civile nazionale. A
questo proposito Gabrielli ha ricordato, tra gli altri, il grande
impegno della Regione per l’emergenza nelle Filippine,
sottolineando che l’intera Protezione civile europea era
rappresentata da un ospedale da campo: quello delle Marche.
Gli
obiettivi dell’Accordo:
- migliorare la conoscenza dei fenomeni che incidono sulla sicurezza dei cittadini, attraverso uno scambio integrato di informazioni che permetta il reperimento, il monitoraggio e l’analisi dei dati, la reciproca informazione e la valutazione congiunta dei programmi e degli interventi da realizzare nell’ambito delle rispettive competenze;
- migliorare la collaborazione operativa nell’ottica di realizzare un sistema coordinato per la gestione delle azioni di previsione, prevenzione, gestione delle situazioni di crisi e ripresa delle normali condizioni di vita;
- attivare iniziative comuni in materia di formazione ed aggiornamento del personale istituzionalmente addetto e delle componenti volontaristiche del sistema;
- individuare progetti che possano essere realizzati, anche con il concorso e la compartecipazione di tutte le componenti del sistema della protezione civile;
- elaborare ed attuare progetti condivisi, i cui prodotti possano essere resi disponibili per le altre componenti del sistema della protezione civile;
- progettare e definire un modello standardizzato che consenta la realizzazione di interventi anche al di fuori del territorio nazionale, al verificarsi di situazioni di crisi, ottimizzando l’impiego delle risorse disponibili;
- intercettare e utilizzare finanziamenti della Unione Europea destinati a interventi nel settore, la cui realizzazione sia resa possibile attraverso la collaborazione di tutte le strutture.
________________________________________________________
Scuole
paritarie, il presidente Spacca, al convegno della Cem
Un
protocollo di intesa con la Conferenza episcopale marchigiana sul
tema dell’istruzione. Lo ha proposto il presidente della Regione,
Gian Mario Spacca, partecipando questa mattina ad Ancona al convegno
delle scuole paritarie delle Marche “Le ragioni di una presenza e
di un servizio” organizzato dalla Cem (Conferenza episcopale
marchigiana).
“La
scuola e il tema della formazione – ha detto Spacca – devono
recuperare centralità nella programmazione nazionale. Si stanno
compiendo dei passi, ma occorre fare molto di più, soprattutto sul
versante dell’allocazione delle risorse. In questo senso il ruolo
del Parlamento è determinante. Allo stesso tempo è necessario
rispondere in maniera più dialogante alle varie articolazioni di cui
si compone la nostra comunità, oggi sempre più restia a farsi
rinchiudere nel recinto della standardizzazione. Questo vale anche
per la scuola che si presenta in forme diversificate. Una varietà
che dobbiamo rispettare ed interpretare. L’istruzione è un sistema
basato sul rapporto tra scuole pubbliche e private. Un rapporto che
si può esprimere al meglio nella collaborazione tra di esse. Anche
nelle Marche”. Per fare questo Spacca ha proposto la sottoscrizione
di un protocollo, sulla scia di quelli già realizzati con la Cem per
lo sviluppo degli oratori o per la valorizzazione dei beni culturali,
che hanno consentito di ottimizzare le scarse risorse a disposizione.
“Un nuovo protocollo – ha detto Spacca – può riguardare
l’istruzione, il suo ruolo, le modalità attraverso cui la
formazione, nelle Marche, deve manifestarsi attraverso vie innovative
ed originali. Ci siamo lasciati imprigionare da una logica di
omogeneizzazione da cui dobbiamo uscire, dando spazio alle diverse
modalità con cui la comunità si esprime. Ridare centralità alla
scuola, rispettando le sue varie articolazioni, potrà restituire ai
cittadini la fiducia nelle istituzioni e nella politica. La
bancarotta che l’Italia sta affrontando è intellettuale prima
ancora che economica o finanziaria. Per recuperarla dobbiamo lavorare
anzitutto su valori, educazione, formazione”.
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PUBBLICAZIONE DEL 31.03.2014
BUON GIORNO MARCHE. LE MARCHE SI PRESENTANO A TOKYO. GRANDE ENTUSIASMO DEI GIAPPONESI
Le Marche catturano
il cuore del Giappone. Lo fanno proponendo a Tokyo – seconda tappa
della missione economico-istituzionale in estremo oriente – le
produzioni agroalimentari e culturali. Mostrando le bellezze
paesaggistiche, il patrimonio storico-architettonico, le infinite
possibilità di vivere il Made in Italy laddove si crea, soprattutto,
evocando l’emozione dell’altro Rinascimento, quello di Urbino e
delle Marche, meno noto di Firenze e della Toscana, ma culla
altrettanto importante di un’epoca straordinaria. Capace di creare
un nuovo rapporto tra la città ed il territorio, i borghi e le
colline, che ancora oggi disegnano quell’armonia così tanto
apprezzata dalla cultura giapponese. Celebrando l’ambizione per la
qualità che caratterizza ogni attività dei marchigiani. Mostrando
la creatività che si realizza nell’espressione della manifattura
che definisce gran parte del Made in Italy, l’agricoltura
certificata e tracciabile, rispettosa della biodiversità e delle
tipicità. E infine ponendo le basi per una ricerca comune sul tema
della longevità, che vede le Marche e il Giappone accomunati dal
record mondiale dell’aspettativa di vita.
Ambasciatori di
tante suggestioni, il presidente della Regione Marche, Gian Mario
Spacca e gli imprenditori che compongono la delegazione in missione
in Corea del Sud e Giappone. Obiettivo centrato: lo certificano
l’entusiasmo e l’attenzione che ha riscosso a Tokyo il Made in
Marche, declinato nella proposta agroalimentare, lirica, turistica.
“Il Giappone –
dice Spacca – è la terza economia mondiale dopo Stati Uniti e
Cina. Un Paese, quindi, dalle straordinarie opportunità per il
sistema marchigiano. Opportunità non ancora completamente esplorate
e che presentano dunque interessanti possibilità di sviluppo. Le
basi sono più che buone: nel 2013 l’export marchigiano verso il
Giappone è cresciuto del 14%, terzo anno consecutivo di segno più.
I campi più interessanti sono il turismo, l’agroalimentare, la
produzione di strumenti musicali, la cultura con particolare riguardo
alla lirica. Ma anche la ricerca sanitaria e industriale sulla
longevità attiva, mettendo a fattor comune le rispettive esperienze
in questo campo. L’entusiasmo appassionato che le Marche stanno
registrando nei numerosi appuntamenti in programma ci dice che siamo
sulla giusta strada”.
Ed è proprio su
questi settori che si sta concentrando la missione marchigiana a
Tokyo. Gli strumenti: incontri diretti business to business,
presentazione delle produzioni marchigiane a giornalisti ed operatori
economici, meeting tra istituzioni e mondo accademico. Nella sede
dell’Enit il presidente Spacca ha illustrato l’offerta turistica
declinata nei cluster di prodotto che ne definiscono la strategia di
marketing. Una strategia sostenuta dal web e dalle app Marche in
Blue, The genius of Marche, Made in Marche, Parchi e Natura. A fare
da fil rouge, il Rinascimento e le emozioni che riesce ad evocare in
Estremo Oriente. “I 60 tour operator e i 20 giornalisti giapponesi
presenti all’incontro – sottolinea Spacca - sono rimasti
affascinati dalla bellezza di una regione che conoscevano ancora
troppo poco. Già conosciutissima ed apprezzata è invece la
tradizione lirica delle Marche. Basti considerare che, per fare un
solo esempio, il 68% degli spettatori del Rossini Opera Festival 2013
erano stranieri, per lo più proprio giapponesi”. Sulla scia di
questo forte appeal esercitato dal cluster Cultura sul Giappone, si è
svolto a Tokyo un incontro con i docenti delle Accademie, dei
Conservatori e delle Università ai quali è stato illustrato il
pregio della tradizionale industria di strumenti musicali delle
Marche, a partire da quella della fisarmonica. Obiettivo, inserire lo
studio di questo strumento negli Istituti musicali giapponesi. Anche
in questo caso le basi giocano a favore: nel 2013 l’export di
strumenti musicali (insieme agli argenti) verso il Giappone ha
sfiorato il +50% rispetto all’anno precedente.
E’ il Made in
Marche a tavola ad aver fatto particolarmente breccia tra gli
importatori giapponesi coinvolti nel corso della missione. Una
cinquantina quelli che hanno incontrato nei BtoB organizzati nella
sede Ice di Tokyo, gli imprenditori marchigiani dell’agroalimentare
dei settori vino, pasta, olio, formaggi, tartufo, della cultura e del
turismo. Grande interesse per tutte le tipicità marchigiane, per
l’attenzione alla tracciabilità, autenticità e qualità delle
produzioni, per le certificazioni vero vanto dell’agroalimentare
della nostra regione. La pasta (con i maccheroncini di Campofilone su
tutti), i vini (15 doc, 5 docg, 1 igt) in tutte le loro varietà e
gradazioni, gli oli, le specialità casearie hanno catalizzato
l’attenzione degli importatori giapponesi ai quali Doriano
Marchetti, dell’Istituto di tutela vini, ha illustrato
caratteristiche e virtù. Quegli stessi vini proposti negli
abbinamenti con il sushi dallo chef Moreno Cedroni, nella sede
dell’Ambasciata d’Italia a Tokyo, alla presenza, tra gli altri,
dell’ambasciatore d’Italia Domenico Giorgi, di Aristide
Martellini dell’Ice di Tokyo, del marchigiano Massimo Ficcadenti
allenatore del Tokyo Fc, del direttore Enit Asia Riccardo Strano (già
dirigente del Servizio Turismo della Regione Marche), del direttore
dell’Istituto italiano di cultura, il marchigiano Giorgio Amitrano.
Nel corso della serata è stata annunciata la costituzione
dell’Associazione dei marchigiani in Giappone, presieduta da
Francesco Formiconi
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PUBBLICAZIONE DEL 30.03.2014
Marcolini:
“Avanza quel processo virtuoso che vede le Marche in linea con
l’Europa della creatività”
Il
Distretto culturale evoluto si arricchisce di altri tre progetti:
‘Road’, ‘Flaminia Nextone’ e ‘Music for Screen’,
cofinanziati a valere sul fondo regionale straordinario per gli
interventi 2014. “Un altro passo in direzione di uno sviluppo
locale a traino culturale e verso un’opportunità di riequilibrio
economico quale migliore risposta alla crisi – afferma l’assessore
alla Cultura, Pietro Marcolini - Il Distretto culturale evoluto
delle Marche, come sistema territoriale di relazioni tra pubblico e
privato, si amplia dando il via ad altri tre progetti oltre a quelli
già finanziati e in partenza, rafforzando così il parco progettuale
frutto di un’ampia mobilitazione di competenze, di energie e di
risorse, materiali e immateriali dei territori”.
Come
ribadito dall’europarlamentare Silvia Costa, intervenuta di recente
al convegno “Cultura come risorsa come valore” svolto alla Mole
di Ancona, l’approccio dei distretti culturali creativi delle
Marche ha anticipato quanto l’Europa ha previsto nel programma
settennale di Europa Creativa; si tratta di un esempio di
strumentazione per una crescita intelligente, sostenibile e
inclusiva. “Le Marche – rimarca Marcolini – vogliono continuare
a puntare sull’intreccio tra cultura, economia e territorio, con
l’obiettivo di accompagnare nuove forme dello sviluppo locale e
qualificarsi sempre più come una regione europea, innovativa e
creativa. Vogliamo mantenere salda la posizione che ci vede ai primi
posti della classifica delle regioni italiane sia per incidenza del
valore aggiunto del sistema produttivo culturale che per occupazione,
con un primo posto per spesa turistica attivata dalla cultura”
(Fonte: Symbola/Unioncamere 2013).
Comune
ai tre nuovi progetti del Dce, la filosofia del voler investire in
innovazione di prodotto, di processo ed organizzativa nel settore
delle imprese culturali, creative e della ‘manifattura culturale’.
Azioni che valorizzano l’impiego delle nuove tecnologie secondo un
approccio sia “tradizionale”, come strumento di potenziamento del
patrimonio culturale aumentandone i livelli di fruizione e di
accessibilità, che “innovativo”, dove l’ICT è
considerato un campo di sperimentazione che coglie opportunità di
sviluppo non solo nell’ambito culturale, ma anche in altre filiere
(agro-alimentare, sociale, artigianale, industriale), così da
aumentare le possibilità di creare e penetrare nuovi mercati. In
particolare, “ROAD
- Festival, arti, mestieri e il patrimonio culturale delle strade del
fermano”
nasce con l’obiettivo di valorizzare le attività festivaliere già
presenti nel territorio e porle come traino dello sviluppo e
opportunità di riequilibrio economico in settori come l’artigianato
e il commercio e arricchire di contenuti le esperienze dei flussi
turistici. Il progetto prevede la realizzazione di servizi integrati
che renderanno immediatamente fruibili i contenuti sull’offerta del
territorio: manifestazioni, aziende, ricettività, gastronomia,
cultura, monumenti, musei. Il Comune di Montegranaro è capofila e 14
sono i partner di progetto. Il progetto ‘Flaminia
Nextone – Distretto culturale evoluto per la via Flaminia’ si
fonda sul recupero della direttrice Flaminia attraverso la
realizzazione di un processo di ricongiungimento e integrazione tra
“la strada” e le attività culturali, produttive ed economiche
che su di essa si dispiegano. Intende sviluppare la domanda di
innovazione dei sistemi locali con nuovi strumenti per unire persone,
risorse, dati e processi anche attraverso la costituzione di una
piattaforma ICT evoluta per pubblica amministrazione, imprese e
cittadini. Mira ad incentivare iniziative imprenditoriali creative
per sviluppare nuove attività e consolidare quelle esistenti
fornendo nuovi modelli occupazionali, progetti pilota di interazione
tra tecnologia e beni culturali e la costituzione di uno spin-off
dell’Università Politecnica delle Marche. Il Comune capofila è
Fano e 22 sono i partner. L’obiettivo di ‘Music
for screen’ è
ripensare la formazione e la produzione musicale per creare figure
professionali in grado di rispondere alle nuove esigenze legate ad
una doppia fruizione della musica, di ascolto e visiva.
Obiettivo da raggiungere operando sul settore della formazione e
valorizzazione dei talenti locali per la creazione d’impresa e la
promozione del territorio. Prevede attività educative condivise per
la formazione di know – how specifici e strategici con
l’applicazione delle nuove tecnologie nella produzione e
post-produzione audio e video. Capofila è il Comune di Senigallia
insieme a 13 partner.
I
progetti verranno finanziati con 200.000 euro cadauno da parte
pubblica, mentre è previsto un investimento per ciascuno di almeno
il 60% da parte privata. Le risorse regionali impiegate, pari a
600.000 euro, attiveranno dunque investimenti per complessivi 1,5
milioni di euro.
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PUBBLICAZIONE DEL 29.03.2014
BUON GIORNO MARCHE. RUSPE NEI FIUMI E VENDITA DEI BOSCHI IN MONTAGNA: FERMIAMO L'ASSALTO ALL'AMBIENTE !
“E'
importante accertare se è vero quanto ci è stato segnalato” - è
ancora il Verde Cardogna che per fare chiarezza presenta due diverse
interrogazioni al Presidente Spacca. “Pare che nella nostra regione
si stiano verificando due fenomeni diversi ma entrambi pericolosi. In
montagna ditte provenienti da altre regioni stanno acquistando boschi
per tagliarli e produrre biomassa forestale. Questa operazione
potrebbe causare un eccessivo sfruttamento dei boschi per fini
speculativi e nello stesso tempo impoverire le nostre aree interne di
materia prima di qualità che potrebbe invece essere utilizzata per
produrre energia in loco e per alimentare la filiera
bosco-legno-edilizia sostenibile privando di un'opportunità
di sviluppo economico le popolazioni residenti in montagna”.
“Situazione diversa, ma sempre da monitorare, quella dei fiumi dove
i continui lavori effettuati con mezzi meccanici all'interno degli
alvei, in particolare a Chiaravalle” non sembrano rispettare i
criteri dettati dalla Direttiva Quadro sulle acque” prosegue il
Presidente regionale dei Verdi, Adriano Cardogna.
“Non
mi sembra un modo corretto di intervenire quello di riempire il fiume
di ruspe che spostano detriti e materiale terroso, costruiscono
argini artificiali con ghiaia e sabbia che sistematicamente, come i
castelli costruiti dai bambini sulle spiagge, vengono spazzati via
dalle piene con danni economici rilevanti. Sicuramente più efficaci,
per la messa in sicurezza del territorio, sarebbero degli interventi
capillari e coordinati a livello di bacino idrografico, compresa una
gestione forestale sostenibile e non la svendita dei nostri
boschi”. Cardogna
conclude chiedendo a Spacca di verificare l'esistenza delle
problematiche per,
eventualmente, adottare provvedimenti
a tutela dell’ambiente e del paesaggio, terzo motore di sviluppo
regionale.
Adriano
Cardogna
Capo
Gruppo Verdi Regione Marche
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PUBBLICAZIONE DEL 28.03.2014
QUADRILATERO: L’ASSESSORE GIORGI
REPLICA ALL’ON. AGOSTINELLI
“Il progetto della
Direttissima Ancona – Perugia – dichiara l’assessore alle
Infrastrutture Paola Giorgi - è stato approvato e finanziato
nell’ambito del progetto Quadrilatero con una delibera del Cipe nel
2003. Nel provvedimento si stabiliva che la Società di progetto
appositamente costituita, la Quadrilatero spa (assoggettata alla
direzione e al controllo dell’Anas) acquisisse la contribuzione da
parte delle Camere di Commercio nel Piano di Area Vasta. In questo
contesto, attribuire al presidente Spacca velleità di finanza
creativa quando in realtà stiamo parlando di un modus operandi
stabilito dal Cipe con atti ufficiali è molto più che creativo,
direi che è la pura fantasia di una mente molto poco informata sui
fatti. Le Camere di Commercio di Macerata e Perugia hanno già
aderito rispettivamente la prima per la SS76 e la seconda per la
SS77. A tal riguardo va precisato, che al contrario di quanto
sostenuto dall’on. Agostinelli, non è previsto alcun aumento delle
quote associative degli artigiani iscritti alle Camere di Commercio
per far fronte a questa adesione. Le quote degli iscritti rimangono
le stesse ed è la Camera di Commercio che contribuisce di suo. Il
presidente Spacca si è quindi impegnato a sollecitare il presidente
Giampieri affinché anche Ancona aderisca al Pav. Un atto quantomai
opportuno, poiché la Direttissima Ancona-Perugia è un’opera
strategica nell’ambito del sistema logistico
porto-aeroporto-interporto e, dunque, determinante per la dotazione
infrastrutturale della provincia.
Per
quanto concerne invece lo stato di avanzamento dei lavori –
prosegue l’assessore - nel caso della SS77 sono ormai al
temine e l’opera sarà consegnata entro i primi mesi del 2015.
Sulla SS76 invece, i cantieri sono bloccati a causa delle
vicende che attengono il Contraente generale e sono seguite
dall’Anas, dal Ministero delle Infrastrutture, e da quello dello
Sviluppo Economico per l’amministrazione straordinaria. Infine la
questione delle aree leader. Il Pav prevedeva la concessione di
queste aree per attività imprenditoriali e l’utilizzo del ricavato
per il coofinanziamento dell’opera. Purtroppo, l’iniziativa, a
causa della drammatica crisi economica che l’Italia e l’Europa
stanno attraversando, non ha avuto il successo auspicato. Proprio per
questo motivo il Cipe, con delibera del 2013, ha predisposto una
serie di incentivi atti a favorire le imprese che sono interessate
alla concessioni delle aree. Sulla base del provvedimento del Cipe,
la società Quadrilatero sta predisponendo i nuovi bandi di gara per
l’assegnazione delle aree. Per la ripresa dei lavori sulla SS76
invece, il commissario straordinario del Contraente generale
sta definendo le procedure per la cessione del contratto in favore di
una impresa di rilevanza nazionale. Il passaggio effettivo avverrà
alla fine di aprile 2014. Questo – conclude l’assessore Giorgi -
è quello che è accaduto e sta realmente accadendo: per il resto le
argomentazione proposte dalla on. Agostinelli sono pure illazioni
prive di fondamento che vengono da una persona male informata sulla
vicenda”.
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IL
DISTRETTO CULTURALE EVOLUTO DELLE MARCHE SI ARRICCHISCE DI ALTRI
PROGETTI. INVESTIMENTI PUBBLICO-PRIVATI PER OLTRE 1,5 MILIONI DI
EURO.
Marcolini:
“Avanza quel processo virtuoso che vede le Marche in linea con
l’Europa della creatività”
Il
Distretto culturale evoluto si arricchisce di altri tre progetti:
‘Road’, ‘Flaminia Nextone’ e ‘Music for Screen’,
cofinanziati a valere sul fondo regionale straordinario per gli
interventi 2014. “Un altro passo in direzione di uno sviluppo
locale a traino culturale e verso un’opportunità di riequilibrio
economico quale migliore risposta alla crisi – afferma l’assessore
alla Cultura, Pietro Marcolini - Il Distretto culturale evoluto
delle Marche, come sistema territoriale di relazioni tra pubblico e
privato, si amplia dando il via ad altri tre progetti oltre a quelli
già finanziati e in partenza, rafforzando così il parco progettuale
frutto di un’ampia mobilitazione di competenze, di energie e di
risorse, materiali e immateriali dei territori”.
Come
ribadito dall’europarlamentare Silvia Costa, intervenuta di recente
al convegno “Cultura come risorsa come valore” svolto alla Mole
di Ancona, l’approccio dei distretti culturali creativi delle
Marche ha anticipato quanto l’Europa ha previsto nel programma
settennale di Europa Creativa; si tratta di un esempio di
strumentazione per una crescita intelligente, sostenibile e
inclusiva. “Le Marche – rimarca Marcolini – vogliono continuare
a puntare sull’intreccio tra cultura, economia e territorio, con
l’obiettivo di accompagnare nuove forme dello sviluppo locale e
qualificarsi sempre più come una regione europea, innovativa e
creativa. Vogliamo mantenere salda la posizione che ci vede ai primi
posti della classifica delle regioni italiane sia per incidenza del
valore aggiunto del sistema produttivo culturale che per occupazione,
con un primo posto per spesa turistica attivata dalla cultura”
(Fonte: Symbola/Unioncamere 2013).
Comune
ai tre nuovi progetti del Dce, la filosofia del voler investire in
innovazione di prodotto, di processo ed organizzativa nel settore
delle imprese culturali, creative e della ‘manifattura culturale’.
Azioni che valorizzano l’impiego delle nuove tecnologie secondo un
approccio sia “tradizionale”, come strumento di potenziamento del
patrimonio culturale aumentandone i livelli di fruizione e di
accessibilità, che “innovativo”, dove l’ICT è
considerato un campo di sperimentazione che coglie opportunità di
sviluppo non solo nell’ambito culturale, ma anche in altre filiere
(agro-alimentare, sociale, artigianale, industriale), così da
aumentare le possibilità di creare e penetrare nuovi mercati. In
particolare, “ROAD
- Festival, arti, mestieri e il patrimonio culturale delle strade del
fermano”
nasce con l’obiettivo di valorizzare le attività festivaliere già
presenti nel territorio e porle come traino dello sviluppo e
opportunità di riequilibrio economico in settori come l’artigianato
e il commercio e arricchire di contenuti le esperienze dei flussi
turistici. Il progetto prevede la realizzazione di servizi integrati
che renderanno immediatamente fruibili i contenuti sull’offerta del
territorio: manifestazioni, aziende, ricettività, gastronomia,
cultura, monumenti, musei. Il Comune di Montegranaro è capofila e 14
sono i partner di progetto. Il progetto ‘Flaminia
Nextone – Distretto culturale evoluto per la via Flaminia’ si
fonda sul recupero della direttrice Flaminia attraverso la
realizzazione di un processo di ricongiungimento e integrazione tra
“la strada” e le attività culturali, produttive ed economiche
che su di essa si dispiegano. Intende sviluppare la domanda di
innovazione dei sistemi locali con nuovi strumenti per unire persone,
risorse, dati e processi anche attraverso la costituzione di una
piattaforma ICT evoluta per pubblica amministrazione, imprese e
cittadini. Mira ad incentivare iniziative imprenditoriali creative
per sviluppare nuove attività e consolidare quelle esistenti
fornendo nuovi modelli occupazionali, progetti pilota di interazione
tra tecnologia e beni culturali e la costituzione di uno spin-off
dell’Università Politecnica delle Marche. Il Comune capofila è
Fano e 22 sono i partner. L’obiettivo di ‘Music
for screen’ è
ripensare la formazione e la produzione musicale per creare figure
professionali in grado di rispondere alle nuove esigenze legate ad
una doppia fruizione della musica, di ascolto e visiva.
Obiettivo da raggiungere operando sul settore della formazione e
valorizzazione dei talenti locali per la creazione d’impresa e la
promozione del territorio. Prevede attività educative condivise per
la formazione di know – how specifici e strategici con
l’applicazione delle nuove tecnologie nella produzione e
post-produzione audio e video. Capofila è il Comune di Senigallia
insieme a 13 partner.
I
progetti verranno finanziati con 200.000 euro cadauno da parte
pubblica, mentre è previsto un investimento per ciascuno di almeno
il 60% da parte privata. Le risorse regionali impiegate, pari a
600.000 euro, attiveranno dunque investimenti per complessivi 1,5
milioni di euro.
____________________________________________________________
PUBBLICAZIONE DEL 27.03.2014
QUADRILATERO: L’ASSESSORE GIORGI
REPLICA ALL’ON. AGOSTINELLI
“Il progetto della
Direttissima Ancona – Perugia – dichiara l’assessore alle
Infrastrutture Paola Giorgi - è stato approvato e finanziato
nell’ambito del progetto Quadrilatero con una delibera del Cipe nel
2003. Nel provvedimento si stabiliva che la Società di progetto
appositamente costituita, la Quadrilatero spa (assoggettata alla
direzione e al controllo dell’Anas) acquisisse la contribuzione da
parte delle Camere di Commercio nel Piano di Area Vasta. In questo
contesto, attribuire al presidente Spacca velleità di finanza
creativa quando in realtà stiamo parlando di un modus operandi
stabilito dal Cipe con atti ufficiali è molto più che creativo,
direi che è la pura fantasia di una mente molto poco informata sui
fatti. Le Camere di Commercio di Macerata e Perugia hanno già
aderito rispettivamente la prima per la SS76 e la seconda per la
SS77. A tal riguardo va precisato, che al contrario di quanto
sostenuto dall’on. Agostinelli, non è previsto alcun aumento delle
quote associative degli artigiani iscritti alle Camere di Commercio
per far fronte a questa adesione. Le quote degli iscritti rimangono
le stesse ed è la Camera di Commercio che contribuisce di suo. Il
presidente Spacca si è quindi impegnato a sollecitare il presidente
Giampieri affinché anche Ancona aderisca al Pav. Un atto quantomai
opportuno, poiché la Direttissima Ancona-Perugia è un’opera
strategica nell’ambito del sistema logistico
porto-aeroporto-interporto e, dunque, determinante per la dotazione
infrastrutturale della provincia.
Per
quanto concerne invece lo stato di avanzamento dei lavori –
prosegue l’assessore - nel caso della SS77 sono ormai al
temine e l’opera sarà consegnata entro i primi mesi del 2015.
Sulla SS76 invece, i cantieri sono bloccati a causa delle
vicende che attengono il Contraente generale e sono seguite
dall’Anas, dal Ministero delle Infrastrutture, e da quello dello
Sviluppo Economico per l’amministrazione straordinaria. Infine la
questione delle aree leader. Il Pav prevedeva la concessione di
queste aree per attività imprenditoriali e l’utilizzo del ricavato
per il coofinanziamento dell’opera. Purtroppo, l’iniziativa, a
causa della drammatica crisi economica che l’Italia e l’Europa
stanno attraversando, non ha avuto il successo auspicato. Proprio per
questo motivo il Cipe, con delibera del 2013, ha predisposto una
serie di incentivi atti a favorire le imprese che sono interessate
alla concessioni delle aree. Sulla base del provvedimento del Cipe,
la società Quadrilatero sta predisponendo i nuovi bandi di gara per
l’assegnazione delle aree. Per la ripresa dei lavori sulla SS76
invece, il commissario straordinario del Contraente generale
sta definendo le procedure per la cessione del contratto in favore di
una impresa di rilevanza nazionale. Il passaggio effettivo avverrà
alla fine di aprile 2014. Questo – conclude l’assessore Giorgi -
è quello che è accaduto e sta realmente accadendo: per il resto le
argomentazione proposte dalla on. Agostinelli sono pure illazioni
prive di fondamento che vengono da una persona male informata sulla
vicenda”.
___________________________________________________
IL
DISTRETTO CULTURALE EVOLUTO DELLE MARCHE SI ARRICCHISCE DI ALTRI
PROGETTI. INVESTIMENTI PUBBLICO-PRIVATI PER OLTRE 1,5 MILIONI DI
EURO.
Marcolini:
“Avanza quel processo virtuoso che vede le Marche in linea con
l’Europa della creatività”
Il
Distretto culturale evoluto si arricchisce di altri tre progetti:
‘Road’, ‘Flaminia Nextone’ e ‘Music for Screen’,
cofinanziati a valere sul fondo regionale straordinario per gli
interventi 2014. “Un altro passo in direzione di uno sviluppo
locale a traino culturale e verso un’opportunità di riequilibrio
economico quale migliore risposta alla crisi – afferma l’assessore
alla Cultura, Pietro Marcolini - Il Distretto culturale evoluto
delle Marche, come sistema territoriale di relazioni tra pubblico e
privato, si amplia dando il via ad altri tre progetti oltre a quelli
già finanziati e in partenza, rafforzando così il parco progettuale
frutto di un’ampia mobilitazione di competenze, di energie e di
risorse, materiali e immateriali dei territori”.
Come
ribadito dall’europarlamentare Silvia Costa, intervenuta di recente
al convegno “Cultura come risorsa come valore” svolto alla Mole
di Ancona, l’approccio dei distretti culturali creativi delle
Marche ha anticipato quanto l’Europa ha previsto nel programma
settennale di Europa Creativa; si tratta di un esempio di
strumentazione per una crescita intelligente, sostenibile e
inclusiva. “Le Marche – rimarca Marcolini – vogliono continuare
a puntare sull’intreccio tra cultura, economia e territorio, con
l’obiettivo di accompagnare nuove forme dello sviluppo locale e
qualificarsi sempre più come una regione europea, innovativa e
creativa. Vogliamo mantenere salda la posizione che ci vede ai primi
posti della classifica delle regioni italiane sia per incidenza del
valore aggiunto del sistema produttivo culturale che per occupazione,
con un primo posto per spesa turistica attivata dalla cultura”
(Fonte: Symbola/Unioncamere 2013).
Comune
ai tre nuovi progetti del Dce, la filosofia del voler investire in
innovazione di prodotto, di processo ed organizzativa nel settore
delle imprese culturali, creative e della ‘manifattura culturale’.
Azioni che valorizzano l’impiego delle nuove tecnologie secondo un
approccio sia “tradizionale”, come strumento di potenziamento del
patrimonio culturale aumentandone i livelli di fruizione e di
accessibilità, che “innovativo”, dove l’ICT è
considerato un campo di sperimentazione che coglie opportunità di
sviluppo non solo nell’ambito culturale, ma anche in altre filiere
(agro-alimentare, sociale, artigianale, industriale), così da
aumentare le possibilità di creare e penetrare nuovi mercati. In
particolare, “ROAD
- Festival, arti, mestieri e il patrimonio culturale delle strade del
fermano”
nasce con l’obiettivo di valorizzare le attività festivaliere già
presenti nel territorio e porle come traino dello sviluppo e
opportunità di riequilibrio economico in settori come l’artigianato
e il commercio e arricchire di contenuti le esperienze dei flussi
turistici. Il progetto prevede la realizzazione di servizi integrati
che renderanno immediatamente fruibili i contenuti sull’offerta del
territorio: manifestazioni, aziende, ricettività, gastronomia,
cultura, monumenti, musei. Il Comune di Montegranaro è capofila e 14
sono i partner di progetto. Il progetto ‘Flaminia
Nextone – Distretto culturale evoluto per la via Flaminia’ si
fonda sul recupero della direttrice Flaminia attraverso la
realizzazione di un processo di ricongiungimento e integrazione tra
“la strada” e le attività culturali, produttive ed economiche
che su di essa si dispiegano. Intende sviluppare la domanda di
innovazione dei sistemi locali con nuovi strumenti per unire persone,
risorse, dati e processi anche attraverso la costituzione di una
piattaforma ICT evoluta per pubblica amministrazione, imprese e
cittadini. Mira ad incentivare iniziative imprenditoriali creative
per sviluppare nuove attività e consolidare quelle esistenti
fornendo nuovi modelli occupazionali, progetti pilota di interazione
tra tecnologia e beni culturali e la costituzione di uno spin-off
dell’Università Politecnica delle Marche. Il Comune capofila è
Fano e 22 sono i partner. L’obiettivo di ‘Music
for screen’ è
ripensare la formazione e la produzione musicale per creare figure
professionali in grado di rispondere alle nuove esigenze legate ad
una doppia fruizione della musica, di ascolto e visiva.
Obiettivo da raggiungere operando sul settore della formazione e
valorizzazione dei talenti locali per la creazione d’impresa e la
promozione del territorio. Prevede attività educative condivise per
la formazione di know – how specifici e strategici con
l’applicazione delle nuove tecnologie nella produzione e
post-produzione audio e video. Capofila è il Comune di Senigallia
insieme a 13 partner.
I
progetti verranno finanziati con 200.000 euro cadauno da parte
pubblica, mentre è previsto un investimento per ciascuno di almeno
il 60% da parte privata. Le risorse regionali impiegate, pari a
600.000 euro, attiveranno dunque investimenti per complessivi 1,5
milioni di euro.
____________________________________________________________
PUBBLICAZIONE DEL 26.03.2014
__________________________
ASSESSORE
GIORGI: “BASTA CON LE SPECULAZIONI SULL’AEROPORTO: SI RISCHIA DI
COMPROMETTERE IL LAVORO SVOLTO”
“L'aeroporto delle Marche è un’infrastruttura strategica e prioritaria per la competitività, lo sviluppo e per un nuovo protagonismo della nostra regione nell'area Adriatico Ionica, come abbiamo sempre sostenuto, non a parole, ma con fatti concreti. Questa è una verità condivisa da tutta la comunità regionale nelle sue varie articolazioni e, su questo presupposto, che vedo provenire da più parti, e quindi considero consolidato, vorrei invitare tutti ad una riflessione”. Così l’assessore alle Infrastrutture Paola Giorgi sull’Aeroporto delle Marche, che prosegue:
“Il compito che è stato assegnato al nuovo cda di Aerdorica, presieduto dal prof. Belluzzi, di trovare un equilibrio economico e rilanciare lo scalo, presuppone un lavoro approfondito e coraggioso che sta procedendo speditamente verso gli obiettivi prefissati. Ma è un lavoro delicato e come tale, proprio per l'importanza strategica che ricopre, va rispettato.
Un percorso che viene condiviso nei luoghi deputati, in giunta regionale, ma anche nella Commissione consiliare competente dove, nel corso della recente audizione che si è tenuta con il Presidente Belluzzi e il cda di Aerdorica, sono stati illustrati lo stato finanziario, le misure poste in essere e quelle di prossima adozione per porre rimedio alle perdite e le iniziative commerciali per il rilancio dell'aeroporto. Quanto al personale sono state illustrate le azioni per la riduzione dei costi eccessivi con la salvaguardia dell'occupazione e su ciò è già stato sottoscritto un protocollo d'intesa con le parti sindacali presenti in Aeroporto. Verrà affrontato nella riunione odierna del Cda un ulteriore progetto di riorganizzazione per dare efficienza all’attività dell’azienda.
Le linee di azione che diverranno il contenuto del piano industriale, che verrà approvato dal cda oggi, sono state illustrate e fra queste mi preme anche ricordare la nuova sinergia con il porto e l'interporto: un tavolo da me riconvocato e ora attivo per la prima volta nella quotidianità del lavoro, grazie anche alla forte volontà condivisa di dare operatività alla piattaforma logistica.
Intendo inoltre rimarcare anche come, sul traffico passeggeri, sono stati già contrattualizzati voli nazionali ed internazionali che entreranno in vigore nel 2014: voli nazionali verso Roma, Alghero, Trapani, Catania, Cagliari e Palermo. A livello internazionale i voli attivati di diverse tipologie saranno presso Bruxelles, Dusseldorf, Stoccolma, Monaco, Berlino, Londra, Tirana, Mosca, Lourdes e Tel Aviv.
La verità – conclude l’assessore - è che il nostro Aeroporto, confermato dal Ministro alle Infrastrutture Lupi tra gli scali di interesse nazionale, ha tutte le carte in regola per ricoprire quel ruolo strategico che la Regione e l'intera comunità marchigiana gli hanno riconosciuto, ma gli attori vanno rispettati e la materia non può essere terreno di bassa speculazione o provvisorio palcoscenico di qualcuno, altrimenti si rischia di pregiudicare tutto il lavoro sin qui svolto”.
“L'aeroporto delle Marche è un’infrastruttura strategica e prioritaria per la competitività, lo sviluppo e per un nuovo protagonismo della nostra regione nell'area Adriatico Ionica, come abbiamo sempre sostenuto, non a parole, ma con fatti concreti. Questa è una verità condivisa da tutta la comunità regionale nelle sue varie articolazioni e, su questo presupposto, che vedo provenire da più parti, e quindi considero consolidato, vorrei invitare tutti ad una riflessione”. Così l’assessore alle Infrastrutture Paola Giorgi sull’Aeroporto delle Marche, che prosegue:
“Il compito che è stato assegnato al nuovo cda di Aerdorica, presieduto dal prof. Belluzzi, di trovare un equilibrio economico e rilanciare lo scalo, presuppone un lavoro approfondito e coraggioso che sta procedendo speditamente verso gli obiettivi prefissati. Ma è un lavoro delicato e come tale, proprio per l'importanza strategica che ricopre, va rispettato.
Un percorso che viene condiviso nei luoghi deputati, in giunta regionale, ma anche nella Commissione consiliare competente dove, nel corso della recente audizione che si è tenuta con il Presidente Belluzzi e il cda di Aerdorica, sono stati illustrati lo stato finanziario, le misure poste in essere e quelle di prossima adozione per porre rimedio alle perdite e le iniziative commerciali per il rilancio dell'aeroporto. Quanto al personale sono state illustrate le azioni per la riduzione dei costi eccessivi con la salvaguardia dell'occupazione e su ciò è già stato sottoscritto un protocollo d'intesa con le parti sindacali presenti in Aeroporto. Verrà affrontato nella riunione odierna del Cda un ulteriore progetto di riorganizzazione per dare efficienza all’attività dell’azienda.
Le linee di azione che diverranno il contenuto del piano industriale, che verrà approvato dal cda oggi, sono state illustrate e fra queste mi preme anche ricordare la nuova sinergia con il porto e l'interporto: un tavolo da me riconvocato e ora attivo per la prima volta nella quotidianità del lavoro, grazie anche alla forte volontà condivisa di dare operatività alla piattaforma logistica.
Intendo inoltre rimarcare anche come, sul traffico passeggeri, sono stati già contrattualizzati voli nazionali ed internazionali che entreranno in vigore nel 2014: voli nazionali verso Roma, Alghero, Trapani, Catania, Cagliari e Palermo. A livello internazionale i voli attivati di diverse tipologie saranno presso Bruxelles, Dusseldorf, Stoccolma, Monaco, Berlino, Londra, Tirana, Mosca, Lourdes e Tel Aviv.
La verità – conclude l’assessore - è che il nostro Aeroporto, confermato dal Ministro alle Infrastrutture Lupi tra gli scali di interesse nazionale, ha tutte le carte in regola per ricoprire quel ruolo strategico che la Regione e l'intera comunità marchigiana gli hanno riconosciuto, ma gli attori vanno rispettati e la materia non può essere terreno di bassa speculazione o provvisorio palcoscenico di qualcuno, altrimenti si rischia di pregiudicare tutto il lavoro sin qui svolto”.
PRIMO
CENTENARIO DELLA SETTIMANA ROSSA – 7 GIUGNO 1914 – 7 GIUGNO
2014
PRESENTATO OGGI IL PROGETTO PER RICORDARE UNO DEI PIU’ GRANDI SOMMOVIMENTI POLITICI DELLA NOSTRA STORIA
La Mole Vanvitelliana dal 7 giugno al 20 luglio diventerà un laboratorio culturale
Memoria e non celebrazione. Riflessione e identità storica. Questi i concetti comuni che hanno animato ben 40, tra associazioni culturali, enti, istituzioni nell’organizzazione della rievocazione del primo Centenario de La Settimana Rossa, la più grande insurrezione popolare dall’800 alla Prima Guerra mondiale, che vide Ancona dal 7 al 14 giugno 1914, teatro e protagonista di eventi politici unici, drammatici e fondamentali per quel periodo e da cui la protesta dilagò poi per tutta l’Italia. Le iniziative che comporranno il ricco programma di eventi dal 7 giugno al 20 luglio ad Ancona, in gran parte alla Mole Vanvitelliana, sono state presentate questa mattina in una conferenza stampa in Regione.
A cento anni di distanza – ha affermato l’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini - quella scintilla deve ancora illuminare la nostra storia e l’idea del presente. Ci sono molteplici motivi per cui questa iniziativa va promossa : sarà una riflessione ancora sul Diciannovismo e quegli anni cruciali di incubazione che la I guerra mondiale poi fece esplodere. E’ l’anticipo drammatico di vicende epocali che come tali vanno studiate e comunicate ai giovani per trasmettere un’identità culturale e storica di impegno e di valori. Sarà poi un modo per aggiornare quei valori. Quindi non vestali solo del ricordo, ma animazione culturale, informazione, senso della storia che alzano il livello critico di consapevolezza. Altro motivo importante per seguire il programma organizzato dal comitato promotore è la bella realtà che si tratta di un lavoro di rete attorno ad un evento che aiuta a riflettere in maniera comunitaria istituzioni e parti sociali e a rinsanguare le radici dell’associazionismo culturale.”
Infatti sono numerose le associazioni che partecipano al progetto con il coordinamento dell’Istituto Gramsci Marche: Istituto Storia Marche; Istituto Storia Contemporanea;
AMI (Associazione Mazziniana Italiana) – Ancona; Fondazione "Di Vittorio"- Roma; ARCI – Ancona;Camera del Lavoro di Ancona – CGIL; CGIL Marche, SPI Marche – Ancona;Circolo culturale "Riccardo Lombardi" – Ancona; Dopolavoro ferroviario - Ancona; Associazione "Amici di Lucifero"; Laboratorio Culturale – Ancona; Centro Culturale Marchigiano "La Città futura";Fondazione I° Maggio;ANPI – Ancona; Art'e fatti – Sassoferrato;
Comitato Fabriano;Casa delle Culture – Ancona;I Giovani di Ieri - Ancona
Come ha ricordato Nino Lucantoni dell’Istituto Gramsci e coordinatore del progetto, Ancona fu l’epicentro di un movimento che però contava adesioni anche nei centri minori Fabriano, Jesi , Senigallia e perfino Loreto e che ha unito nella lotta comune anarchici, repubblicani e socialisti “e noi vorremmo raccontare quei fatti, non interpretarli - ha detto - attraverso le diverse iniziative(mostre, rassegne cinematografiche, libri e produzioni teatrali originali ( come quello prodotto dalla compagnia Virago), dibattiti, incontri e manifestazioni) per far diventare il Lazzaretto di Ancona un laboratorio culturale per 40 giorni.”
Anche l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Marasca ha parlato della Settimana Rossa come avanguardia storica, sottolineando la validità della formula del Centenario che vede il comitato organizzatore coagulante in un lavoro comune e in una collaborazione concreta. La città – ha detto - ha bisogno di ritrovare la memoria storica anche dei luoghi e delle persone per aumentare la consapevolezza dell’appartenenza a valori fondanti della democrazia. Sarà un modo anche per confrontarsi su che cosa è la sovversione oggi o lo spirito contestatario come si esprime rispetto a quei tempi.”
La Settimana Rossa iniziò il 7 Giugno 1914, in occasione della festa dello Statuto Albertino e anche ad Ancona venne organizzato un comizio antimilitarista per chiedere lo scioglimento delle "Compagnie di disciplina dell'Esercito". Il governo di Antonio Salandra, aveva però vietato ogni manifestazione pubblica. Per questo, il comizio previsto ad Ancona si svolse presso la sede del partito repubblicano denominato "Villa Rossa". Vi parteciparono circa 600 persone, in particolare anarchici, repubblicani e socialisti. Parlarono tra gli altri i dirigenti della Camera del Lavoro (Alfredo Pedrini), del Sindacato ferrovieri (Livio Ciardi, Sigilfredo Pelizza), del PRI (Pietro Nenni e Oddo Marinelli), degli anarchici (Errico Malatesta), dei socialisti (Ercole). Al termine del comizio, la folla si riversò in strada per recarsi verso il centro della città. Nelle vie adiacenti erano però schierati polizia e carabinieri. I partecipanti al comizio si trovarono di fatto circondati e bloccati. Iniziarono le proteste, tre dimostranti furono uccisi: Antonio Casaccia, di 24 anni, Nello Budini, di 17 anni, entrambi repubblicani e Attilio Gianbrignoni, 22 anni, anarchico. Un'ondata di indignazione si sparse per tutta la città e lo sciopero dilagò da Ancona per le Marche, in Romagna e nelle principali città: Roma, Napoli, Milano, Torino, Genova. Furono giorni di manifestazioni e dure repressioni, 17 cittadini persero la vita: 16 manifestanti ed un commissario di polizia. Centinaia furono i feriti. Il governo mobilitò centomila soldati. Soltanto il 14 giugno, una settimana dopo l’eccidio, si poté registrare che la protesta era terminata.
PRESENTATO OGGI IL PROGETTO PER RICORDARE UNO DEI PIU’ GRANDI SOMMOVIMENTI POLITICI DELLA NOSTRA STORIA
La Mole Vanvitelliana dal 7 giugno al 20 luglio diventerà un laboratorio culturale
Memoria e non celebrazione. Riflessione e identità storica. Questi i concetti comuni che hanno animato ben 40, tra associazioni culturali, enti, istituzioni nell’organizzazione della rievocazione del primo Centenario de La Settimana Rossa, la più grande insurrezione popolare dall’800 alla Prima Guerra mondiale, che vide Ancona dal 7 al 14 giugno 1914, teatro e protagonista di eventi politici unici, drammatici e fondamentali per quel periodo e da cui la protesta dilagò poi per tutta l’Italia. Le iniziative che comporranno il ricco programma di eventi dal 7 giugno al 20 luglio ad Ancona, in gran parte alla Mole Vanvitelliana, sono state presentate questa mattina in una conferenza stampa in Regione.
A cento anni di distanza – ha affermato l’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini - quella scintilla deve ancora illuminare la nostra storia e l’idea del presente. Ci sono molteplici motivi per cui questa iniziativa va promossa : sarà una riflessione ancora sul Diciannovismo e quegli anni cruciali di incubazione che la I guerra mondiale poi fece esplodere. E’ l’anticipo drammatico di vicende epocali che come tali vanno studiate e comunicate ai giovani per trasmettere un’identità culturale e storica di impegno e di valori. Sarà poi un modo per aggiornare quei valori. Quindi non vestali solo del ricordo, ma animazione culturale, informazione, senso della storia che alzano il livello critico di consapevolezza. Altro motivo importante per seguire il programma organizzato dal comitato promotore è la bella realtà che si tratta di un lavoro di rete attorno ad un evento che aiuta a riflettere in maniera comunitaria istituzioni e parti sociali e a rinsanguare le radici dell’associazionismo culturale.”
Infatti sono numerose le associazioni che partecipano al progetto con il coordinamento dell’Istituto Gramsci Marche: Istituto Storia Marche; Istituto Storia Contemporanea;
AMI (Associazione Mazziniana Italiana) – Ancona; Fondazione "Di Vittorio"- Roma; ARCI – Ancona;Camera del Lavoro di Ancona – CGIL; CGIL Marche, SPI Marche – Ancona;Circolo culturale "Riccardo Lombardi" – Ancona; Dopolavoro ferroviario - Ancona; Associazione "Amici di Lucifero"; Laboratorio Culturale – Ancona; Centro Culturale Marchigiano "La Città futura";Fondazione I° Maggio;ANPI – Ancona; Art'e fatti – Sassoferrato;
Comitato Fabriano;Casa delle Culture – Ancona;I Giovani di Ieri - Ancona
Come ha ricordato Nino Lucantoni dell’Istituto Gramsci e coordinatore del progetto, Ancona fu l’epicentro di un movimento che però contava adesioni anche nei centri minori Fabriano, Jesi , Senigallia e perfino Loreto e che ha unito nella lotta comune anarchici, repubblicani e socialisti “e noi vorremmo raccontare quei fatti, non interpretarli - ha detto - attraverso le diverse iniziative(mostre, rassegne cinematografiche, libri e produzioni teatrali originali ( come quello prodotto dalla compagnia Virago), dibattiti, incontri e manifestazioni) per far diventare il Lazzaretto di Ancona un laboratorio culturale per 40 giorni.”
Anche l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Marasca ha parlato della Settimana Rossa come avanguardia storica, sottolineando la validità della formula del Centenario che vede il comitato organizzatore coagulante in un lavoro comune e in una collaborazione concreta. La città – ha detto - ha bisogno di ritrovare la memoria storica anche dei luoghi e delle persone per aumentare la consapevolezza dell’appartenenza a valori fondanti della democrazia. Sarà un modo anche per confrontarsi su che cosa è la sovversione oggi o lo spirito contestatario come si esprime rispetto a quei tempi.”
La Settimana Rossa iniziò il 7 Giugno 1914, in occasione della festa dello Statuto Albertino e anche ad Ancona venne organizzato un comizio antimilitarista per chiedere lo scioglimento delle "Compagnie di disciplina dell'Esercito". Il governo di Antonio Salandra, aveva però vietato ogni manifestazione pubblica. Per questo, il comizio previsto ad Ancona si svolse presso la sede del partito repubblicano denominato "Villa Rossa". Vi parteciparono circa 600 persone, in particolare anarchici, repubblicani e socialisti. Parlarono tra gli altri i dirigenti della Camera del Lavoro (Alfredo Pedrini), del Sindacato ferrovieri (Livio Ciardi, Sigilfredo Pelizza), del PRI (Pietro Nenni e Oddo Marinelli), degli anarchici (Errico Malatesta), dei socialisti (Ercole). Al termine del comizio, la folla si riversò in strada per recarsi verso il centro della città. Nelle vie adiacenti erano però schierati polizia e carabinieri. I partecipanti al comizio si trovarono di fatto circondati e bloccati. Iniziarono le proteste, tre dimostranti furono uccisi: Antonio Casaccia, di 24 anni, Nello Budini, di 17 anni, entrambi repubblicani e Attilio Gianbrignoni, 22 anni, anarchico. Un'ondata di indignazione si sparse per tutta la città e lo sciopero dilagò da Ancona per le Marche, in Romagna e nelle principali città: Roma, Napoli, Milano, Torino, Genova. Furono giorni di manifestazioni e dure repressioni, 17 cittadini persero la vita: 16 manifestanti ed un commissario di polizia. Centinaia furono i feriti. Il governo mobilitò centomila soldati. Soltanto il 14 giugno, una settimana dopo l’eccidio, si poté registrare che la protesta era terminata.
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Missione
economico-istituzionale in Corea del Sud
- Presentata
a Seoul l’offerta culturale e turistica marchigiana
– Incontro
con l’associazione che riunisce 8.000 importatori coreani
Un
avvio subito intenso e proficuo, quello della missione
economico-istituzionale in Corea del Sud e Giappone per il presidente
della Regione Gian Mario Spacca e gli operatori di vari settori che
compongono la delegazione. Momenti di punta, le celebrazioni per i
130 anni delle relazioni italo-coreane, alle quali Spacca ha
partecipato in rappresentanza del nostro Paese, e l’incontro con
Koima, l’associazione che raccoglie oltre 8.000 importatori
coreani. Quest’ultimo è stato l’appuntamento più operativo
della missione. I vertici di Koima hanno mostrato molto interesse per
il sistema produttivo regionale sia del settore enogastronomico che
manifatturiero ed hanno assicurato una prossima visita nelle Marche
per un confronto diretto con gli imprenditori marchigiani nei cluster
produttivi territoriali.
Grande
attenzione per le Marche anche nel corso delle celebrazioni
italo-coreane dove è stata forte la presenza, negli interventi,
della figura del marchigiano Padre Matteo Ricci, molto amato anche in
Corea e dunque straordinario “passaporto” per ogni attività
della nostra regione in tutta l’area dell’estremo oriente.
“Vorrei ricordare - ha detto Spacca nel suo intervento nella
Biblioteca Nazionale di Seoul, presenti tra gli altri l'Ambasciatore
italiano Sergio Mercuri e il Ministro della Cultura coreano Cho Hyun
Jae - un grande italiano, nato nella mia regione, che legò il suo
nome e parte della sua opera alla Corea: il gesuita Padre Matteo
Ricci, che oltre 400 anni fa lasciò un'importante eredità anche
nella cultura coreana. Una figura che, ancora oggi, rappresenta un
ponte ideale tra i due Paesi”. Spacca ha poi evidenziato la forza
economica e produttiva delle Marche. “La struttura economica
italiana – ha detto - si basa su reti di piccole-medie imprese, un
sistema che proprio nella nostra regione registra la più alta
densità di aziende rispetto alla popolazione residente: oltre 160
mila imprese, in media una ogni 9 abitanti, che fanno delle Marche la
regione più manifatturiera e creativa d’Italia. Nelle Marche, più
che altrove, è nato e si è sviluppato il made in Italy e qui sono
nati e si sono affermati molti dei brand italiani più conosciuti ed
apprezzati a livello internazionale”.
Tra
gli incontri istituzionali, di particolare interesse quello con il
governatore della Regione del Gyeonggido, Choong Hee Nam, con il
quale Spacca ha discusso un Memorandum per sviluppare collaborazioni
su progetti di innovazione nel campo della meccanica e della
telemedicina.
E
le Marche, che si presentano in Corea con le proprie produzioni
agroalimentari e la proposta turistica, hanno avuto a Seoul un’altra
straordinaria ribalta. La Pbc Corporation, primo gruppo multimedia di
Seoul, ha dedicato alla regione un’ora di trasmissione in diretta,
con il presidente Spacca e l’Ambasciatore Emerito di Corea presso
la Santa Sede Thomas Han. Spacca e Han hanno illustrato l’economia,
la cultura, il paesaggio delle Marche, la figura di Padre Matteo
Ricci, Loreto e i segreti dei Monasteri dell’Appennino. “Anche i
coreani – sottolinea Spacca - iniziano ad interessarsi delle
Marche. L’attenzione che già alle prime battute di questa missione
stiamo registrando, ci spinge a percorrere con grande convinzione la
strada delle relazioni e della promozione in questo Paese. Il turismo
religioso è una pista su cui puntiamo molto: la visita del Santo
Padre in Corea il prossimo agosto trova già oggi grande e costante
evidenza sui media. Anche sulla scia di questo attesissimo evento, i
coreani si dimostrano particolarmente interessati ai viaggi nei
luoghi della fede di cui le Marche sono così ricchi”.
I
pacchetti turistici e culturali della regione sono stati presentati
nella sede dell’Enit a Seoul in un incontro con 70 selezionati tour
operator coreani e decine di giornalisti. Nel corso dell’incontro è
stata illustrata l’offerta turistica della Regione Marche: musica
(in particolare i festival della lirica), Made in Italy e outlet,
cluster turistici (mare, religione e meditazione, arte e cultura,
paesaggio e natura, agricoltura ed enogastronomia, borghi ed arte).
Grandissimo l’interesse degli operatori coreani, che hanno anche
potuto conoscere le proposte enogastronomiche marchigiane che il noto
chef Moreno Cedroni ha proposto per illustrare i prodotti, a partire
dal vino, della nostra regione.
___________________________
PUBBLICAZIONE DEL 25.03.2014
PUBBLICAZIONE DEL 25.03.2014
Il
presidente Spacca in rappresentanza dell’Italia alle celebrazioni
per i 130 anni delle relazioni tra i due Paesi
Turismo,
in particolare religioso, e produzioni agroalimentari in primo piano
Celebrazioni
per i 130 anni di relazioni tra Italia e Corea, promozione delle
produzioni agroalimentari marchigiane e dell’offerta turistica.
Sono alcuni dei temi al centro della missione economico-istituzionale
della Regione Marche in Corea del Sud e Giappone che si svolgerà
questa settimana. A guidare la delegazione, il presidente della
Regione Marche, Gian Mario Spacca, che avrà il compito, a Seoul, di
rappresentare l’Italia alle celebrazioni per il 130°
anniversario delle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Con lui,
operatori economici dei settori interessati, tra i quali il noto chef
Moreno Cedroni e i rappresentanti dell’Istituto marchigiano di
tutela vini.
In
primo piano, le celebrazioni per i 130 anni delle relazioni
italo-coreane alle quali, domani a Seoul alla Biblioteca nazionale,
Spacca parteciperà in rappresentanza del nostro Paese. “L’Italia
e le Marche – dice Spacca - guardano oggi alla Corea con
ammirazione per quanto è riuscita a realizzare in campo economico e
sociale. La Corea si colloca ormai al 6° posto nella graduatoria
mondiale dei maggiori Paesi produttori ed è uno dei più importanti
protagonisti negli scambi commerciali e negli investimenti
internazionali. La Corea è oggi per l’Italia un partner affidabile
e sicuro. Il livello delle relazioni tra i Governi dei due Paesi è
eccellente, improntato sul rispetto, sul dialogo e sulla crescente
volontà di migliorare forme, modalità e contenuti relazionali. A
questo processo di dialogo e di crescita partecipano anche le Regioni
italiane che assicurano il loro contributo di idee e di proposte”.
Ampie
le prospettive di collaborazione economica con la Corea, con la quale
le Marche vantano un legame storico grazie a Padre Matteo Ricci, che
oltre 400 anni fa lasciò un’importante eredità anche nella
cultura coreana. “Un ruolo determinante nella valorizzazione di
questa figura – sottolinea il presidente – è stato giocato
dall’Istituto Italiano di Cultura di Seoul e dall’Ambasciata
d’Italia in Corea che hanno organizzato diverse manifestazioni nel
2010 per il quarto centenario della morte del gesuita marchigiano.
Eventi curati dal Comitato italo-coreano per le celebrazioni,
co-presieduto dall’allora Ambasciatore d’Italia Massimo Andrea
Leggeri e dal professor Thomas Han, oggi Ambasciatore Emerito di
Corea presso la Santa Sede e cittadino onorario delle Marche”.
A
Seoul saranno poi promosse le produzioni agroalimentari, a partire
dai vini marchigiani, e l’offerta turistica, con particolare
riguardo al cluster del turismo religioso, al quale i coreani sono
sempre più interessati. Il 12% dei coreani è infatti cattolico
praticante e l’attenzione per il turismo religioso è oggi
crescente, anche alla luce del viaggio che Papa Francesco farà in
Corea il prossimo agosto. I coreani, in particolare, guardano con
grande interesse a Loreto e ai circuiti dei viaggi religiosi nelle
Marche. In questo senso l’evangelizzazione della Corea, che ha
origine con Padre Matteo Ricci, riveste un ruolo di rilievo. Al
gesuita marchigiano si ispirarono i 103 martiri, canonizzati da
Giovanni Paolo II nel 1984, che consolidarono con la loro
testimonianza di fede il cattolicesimo in questo Paese.
Attenzione
anche per le produzioni agroalimentari. Per questo lo chef
Moreno Cedroni presenterà presso la Residenza dell’Ambasciata
d’Italia a operatori del settore agroalimentare, gli abbinamenti
della cucina coreana con i vini marchigiani.
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PUBBLICAZIONE DEL 24.03.2014
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PUBBLICAZIONE DEL 21.03.2014
PUBBLICAZIONE DEL 24.03.2014
Progetto innovativo in Scuole, Università e
Centri Impiego
S.OR.PRENDO, orientare i giovani alle
professioni
Marco Luchetti : ” Per capire meglio le
prospettive di lavoro, ampliare le conoscenze dei giovani con una consulenza
online di alto profilo ma alla portata di tutti.”
Individuare in tempo reale una lista di
profili coerenti con i propri interessi, riflettere sulle proprie aspettative
rispetto alla futura professione, costruire percorsi di carriera. Si chiama
S.OR.PRENDO ed è il nuovo progetto promosso dall’assessorato regionale
Istruzione – Formazione –Lavoro che ha preso il via oggi e sarà diffuso in tutte
le scuole medie superiori di secondo grado, gli uffici orientamento delle
Università ed i CIOF delle Marche. S.OR.PRENDO
è una banca dati sulle professioni, con schede dettagliate sui profili
professionali; un software per l’orientamento, che abbina gli aspetti
caratteristici di singoli profili professionali con gli interessi di ogni
utente.
“Proseguiamo nell’impegno per preparare i giovani ad
ampliare le proprie conoscenze sul mondo del lavoro e delle professioni – ha
spiegato l’assessore regionale , Marco Luchetti – attraverso un innovativo
percorso di orientamento. Infatti facciamo parte di una
sperimentazione nazionale condotta da una partnership formata da Friuli Venezia
Giulia, Piemonte e un Centro Studi di Siena. Un intervento importante e
qualificato : le nuove tecnologie permetteranno di raggiungere più di 53.000
allievi e offrire a ciascuno di loro e alle loro famiglie una consulenza
di orientamento di alto livello: abbiamo infatti deciso quest’anno di estendere
a tutte le nostre scuole l’utilizzo di SORPRENDO perché la versione on line
consente a chiunque di usarlo anche sul pc di casa o addirittura sul cellulare.
Così ogni studente potrà facilmente utilizzarlo anche con i genitori, i
fratelli e gli amici nell’ottica della condivisione delle scelte.” “Si
tratta quindi di un decisivo passo in avanti anche sul piano della qualità dei
servizi di orientamento e della professionalità di insegnanti e
formatori, che ci sarà molto utile anche per affrontare le sfide del Piano “
Garanzia Giovani”.
Il progetto, inserito nel Piano annuale del
lavoro, prevede la formazione di quasi 200 operatori, tra insegnanti e
orientatori, i quali saranno supportati da un tutoraggio on line e specifici
momenti di confronto e verifica per tutta la durata del progetto.
Seminari tematici saranno realizzati periodicamente in diversi luoghi della
regione, in modo da favorire il più esteso coinvolgimento possibile anche degli
agenti dello sviluppo locale , le parti sociali e le imprese.
Nidi: 5 milioni di euro ai Comuni e nuovi
fondi per il 2014
La Regione Marche ha completato, in questi
giorni, l’iter di assegnazione di 5 milioni di euro per il finanziamento dei
nidi e dei centri per l’infanzia. I Servizi sociali hanno emesso il decreto di
liquidazione per l’anno 2013 che distribuisce la somma (contribuito alle spese
di gestione e funzionamento) a 124 Comuni per 6.287 bambini, frequentanti 228
strutture. I contributi regionali sono stanziati ogni anno e sono destinati ai
Comuni che gestiscono, in forma diretta o in convenzione, i nidi d’infanzia e i
centri per l’infanzia con pasto e sonno. I criteri per la ripartizione del
finanziamento sono la popolazione (con soglie di 5.000, 15.000 e più di 15.000
abitanti) e la capacità ricettiva. Nel 2014, inoltre, il fondo sarà incrementato,
in quanto la Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai Servizi sociali
Luigi Viventi, ha recentemente stabilito che i 662.500 euro destinati dalla
Conferenza unificata alle Marche per azioni a favore della famiglia saranno
impiegati per il consolidamento del sistema integrato di servizi per la prima
infanzia (nidi e altre strutture parallele o complementari). Ciò, a seguito
della sempre maggiore richiesta da parte delle famiglie e in considerazione
dell’importanza di queste strutture per l’educazione e per il benessere
psico-fisico dei bambini. È inoltre stata inviata dalla Giunta alla competente
Commissione consiliare e al Consiglio per le autonomie locali la proposta di
destinare un’ulteriore somma di 1.192.500 euro, proveniente dalla Conferenza
unificata, in parte alla prima infanzia e in parte agli anziani e alle loro
famiglie. “Assume sempre maggiore concretezza – commenta Viventi – la politica
regionale di sostegno alle famiglie negli ambiti che oggi sono considerati
maggiormente sensibili. L’istituzione famiglia, al di là delle singole
valutazioni, costituisce sul territorio una formidabile rete di protezione
sociale e per questo va supportata e rafforzata. La Regione Marche, dunque, ha
messo in atto con convinzione una serie strutturata e trasversale di politiche
di sostegno, a partire dall’esenzione dal ticket per tutti i disoccupati e
cassintegrati, dalla cassa integrazione in deroga, al sussidio mensile per le
situazioni di maggiore povertà, fino alla garanzia di assistenza agli anziani a
casa e nelle strutture residenziali, ai quasi trenta milioni per le disabilità,
agli stanziamenti per il sostegno all’infanzia e all’adolescenza e ai
numerosissimi altri interventi concreti, che impegnano un totale di sessantotto
milioni solo in materia di servizi sociali. Ricordo che quest’anno tutti i
settori della Regione sono stati tagliati del 40 per cento, fatta eccezione per
i Servizi sociali e il Trasporto pubblico locale, che è un servizio sociale a
tutti gli effetti”.
TASMAC: NUOVO MODELLO DI
ACCESSIBILITÀ
Il progetto per ridurre
il traffico nelle località turistiche e migliorare la qualità della vita
Verranno
presentati il 26 marzo alle ore 9,00, all’Hotel NH
di Ancona, i risultati di TASMAC, un progetto europeo per migliorare il flusso
del traffico e dei parcheggi nelle località turistiche riducendo l’impatto
ambientale. Inserito all’interno del programma Life+, TASMAC è promosso e
coordinato dalla Regione Marche, Servizio Viabilità Regionale e Gestione del
Trasporto e ha coinvolto i Comuni di Recanati (MC), Albisola Superiore (SV) e
Pré-Saint-Didier (AO).
Il
progetto europeo TASMAC ha sviluppato un innovativo sistema per la
regolamentazione degli accessi e del traffico veicolare all’interno delle
località turistiche attraverso un sistema combinato di gestione, prenotazione e
fruizione dei parcheggi, che oltre a migliorare il servizio offerto al turista
stesso, riduce l’impatto ambientale e migliora la qualità della vita locale.
Sistemi che sono buone pratiche da estendere a tutte le località turistiche di
piccole e medie dimensioni, utili per migliorare la qualità della vita di
cittadini e di turisti nei periodi di alta stagione.
Sempre
sul tema della mobilità sostenibile, si sta concludendo in questi giorni anche
il progetto ATTAC, cofinanziato dall’unione europea nel Programma del sud est
Europa, volto a rendere attrattivo il trasporto pubblico. Nella conferenza
finale che si è tenuta in Ungheria, si è posto l’accento sul ruolo incisivo che
le regioni devono svolgere nella promozione dei piani urbani della mobilità.
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PUBBLICAZIONE DEL 21.03.2014
Vertenza sugli appalti di pulizia nelle scuole che coinvolge 300 lavoratori
L’assessore Luchetti al Tavolo di Coordinamento degli assessori regionali per evidenziare l’urgenza
Mandato
all’assessore toscano che ha incontrato i Ministri Poletti e Giannini:
delineato un percorso biennale di lavoro-formazione con risorse statali
L’assessore
regionale al Lavoro, Marco Luchetti ha partecipato nei giorni scorsi al
coordinamento nazionale tra assessori regionali che aveva tra gli argomenti
prioritari l’approfondimento, il confronto e la condivisione di
interventi delle Regioni per sollecitare al Governo nazionale la
soluzione dei problemi che i lavoratori ex LSU e dei cosiddetti appalti
storici impiegati nei servizi di pulizia nelle scuole, stanno
attraversando a causa dei tagli lineari subiti negli ultimi anni.
Un
comparto che, come si ricorderà interessa 24 mila lavoratori in Italia (
storici appartenenti a cooperative ed ex LSU) e 300 lavoratori
marchigiani in 100 scuole della regione. Era stato un preciso impegno
quello di Luchetti, ad evidenziare l’urgenza anche al tavolo nazionale
degli assessori visto il decreto legge del 28 febbraio scorso con cui il
Governo ha prorogato di un mese i servizi nelle scuole, ma che si
ripresenterà il 31 marzo, se il settore resterà non finanziato.
“Un
problema grave e pressante – ha commentato Luchetti – che danneggia
oltretutto non solo i livelli occupazionali ma anche le scuole
penalizzate in termini di igiene e salubrità e di assistenza agli
studenti. Per questo abbiamo dato mandato all’assessore toscano alla
Scuola e Formazione, Emmanuele Bobbio di incontrare i ministri al
Lavoro, Poletti e all’Istruzione , Giannini e sottoporre loro la
questione.”
L’incontro
è avvenuto la settimana scorsa e il percorso illustrato dai Ministri in
riunione, per far fronte all’emergenza occupazionale, prevede un
biennio (aprile 2014 - aprile 2016) nel corso del quale le ditte che
hanno vinto i nuovi appalti devono mantenere in servizio tutti i
lavoratori dipendenti delle precedenti ditte. Una parte di essi lavorerà
normalmente nella pulizia delle scuole. I lavoratori, invece, che
risulteranno inoccupati riceveranno due mesi circa di formazione
(aprile- maggio 2014), finalizzata ad una riqualificazione degli stessi,
affinché possano essere destinati allo svolgimento di attività
accessorie e di abbellimento o di manutenzione straordinaria delle
scuole.
Alle Regioni e agli Enti locali spetterà
di fornire una mappatura degli interventi necessari, cui destinare tali
lavoratori. I Ministri hanno poi chiarito che le risorse per far fronte
al piano illustrato sono statali e provengono dalla Cassa in deroga,
dagli oneri della formazione e da risorse del Ministero dell’Istruzione.
Il Ministro del Lavoro, Poletti ha tenuto, però, a precisare che il
Governo intende far fronte ad una sorta di fase transitoria, della
durata di due anni, al termine della quale sarà compito delle imprese
appaltatrici assorbire detti lavoratori o compito di questi ultimi
trovare un’altra occupazione.”
“Dagli esiti della riunione con i Ministri – ha riferito in conclusione Marco
Luchetti –è emerso anche che per l’avvio delle attività di formazione
occorrerà un forte raccordo con le Regioni e che il percorso indicato
riguarda tutti i lavoratori (ex LSU e appalti storici).”
Spending
review e riduzione attività delle sedi Rai: dichiarazione
dell’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, sulla proposta
del commissario Cottarelli
“Le frasi del commissario per la Spending review
Carlo Cottarelli, rilanciate dai media, sulla riduzione dell’attività
delle sedi regionali Rai, quale ipotizzata forma di risparmio rispetto
alla precaria situazione finanziaria dell’azienda del servizio pubblico
radiotelevisivo, destano forte preoccupazione. Non vorremmo che le
necessarie iniziative legate alla riduzione e al contenimento della
spesa pubblica avvengano secondo il criterio della mera semplificazione
centralista e finiscano per colpire i meno rappresentati politicamente e
le realtà territoriali. Se questo fosse, la contrarietà della Regione
Marche sarebbe totale, per una semplice ragione di merito:
l’informazione fornita dal servizio pubblico regionale, negli anni, è
divenuta un punto di riferimento per i cittadini e per la valorizzazione
-non ultima culturale- delle realtà locali. Il Testo unico della
Radiotelevisione “garantisce l’articolazione della società
concessionaria in una o più sedi nazionali e in sedi in ciascuna
regione” (DL n.177/05, art. 45, comma 2, lettera p), per cui non sembra
essere nella potestà commissariale intervenire in questo ambito. È
possibile, invece, e auspicabile che la razionalizzazione della spesa,
nel caso della Rai, inizi dalle sedi centrali e dalla riforma
dell’assetto attuale che prevede, ad esempio, la sovrapposizione di tre
testate generaliste con altrettanti Tg. Come cittadini e come
amministratori riteniamo che vi siano ampi margini su cui lavorare per
il risanamento dell’azienda che prescindono dalla riduzione
dell’attività regionale, la quale andrebbe non solo salvaguardata, ma
potenziata proprio per l’importante lavoro di conservazione della
memoria locale, d’informazione qualificata e di valorizzazione
territoriale che ha svolto e che deve necessariamente continuare e
permanentemente innovarsi”.
Daniele Gattucci
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Pubblicazione del 19 Marzo 2014
Il Comitato
regionale dello sport riunito per esaminare il Programma di
promozione 2014
Spacca: “Nessun
taglio in bilancio, confermato l’impegno della Regione”
L’impegno della
Regione “per incrementare la diffusione e la divulgazione delle
attività sportive” è stato ribadito dal presidente Gian Mario
Spacca, che ha anche la delega alle attività sportive, nel corso di
una riunione pomeridiana del Comitato regionale dello sport, dedicata
all’esame del Programma degli interventi di promozione 2014, in
attuazione del Piano regionale 2013/2015. Le iniziative previste
confermano l’attenzione a incrementare la diffusione delle attività
sportive e quelle motorie ricreative per favorire la crescita, la
formazione e la salute dei cittadini d’ogni età. “Sul fronte
dello sport – ha ricordato Spacca – la Regione è impegnata a
sostenere le attività agonistiche, a rafforzare l’impiantistica, a
valorizzare ogni forma di connessione tra salute e attività
sportiva”. Il presidente ha ribadito che le risorse regionali, per
il 2014, non sono state tagliate: “Nell’azione obbligata di
riduzione della spesa del bilancio regionale, è stato scongiurato
per lo sport (come per il sociale e i trasporti) il taglio del 40%
che la Regione ha dovuto operare nei vari capitoli di spesa”.
Inoltre lo sport ha un valore “trasversale di promozione turistica
e culturale del territorio, insieme a quella di salvaguardare la
salute dei marchigiani, con consistente riduzione della spesa
sanitaria. Per questi motivi le manifestazioni e le attività di
maggiore valore e ricaduta trovano il sostegno degli altri capitolo
di bilancio, incrementando, di fatto, la dotazione finanziaria a
favore del settore”. Altre risorse per incentivare il mondo
sportivo possono poi venire dall’Europa: “La strategia della
Macroregione Adriatico Ionica guarda allo sport come a un elemento di
coesione e di forte integrazione. Bisogna lavorare su questo fronte
per intercettare le risorse della programmazione europea”. Il
presidente del Comitato regionale del Coni, Fabio Sturani, ha
espresso apprezzamento per la riconferma dei fondi in bilancio,
segnalando due priorità: “Il finanziamento delle attività per i
diversamente abili; il sostegno di quelle motorie nella scuola
primaria marchigiana, dove, già oggi, grazie ai fondi della Regione,
del Coni e degli Enti locali, una classe su due può svolgere queste
attività”. Sturani ha anche evidenziato alcune criticità da
rimuovere: “Ricercare risorse adeguate per la manutenzione
dell’impiantistica sportiva. Con l’Anci Marche va valutata una
modalità per riservare una quota del Patto di stabilità alla
riqualificazione delle strutture esistenti, oppure studiare la
possibilità di attingere ai Fondi per le aree sottoutilizzate
(Fas)”. Un’altra questione riguarda le visite mediche di idoneità
sportiva: “Nel 2013 gli atleti marchigiani under 18 hanno
effettuato 9.600 controlli. La legge regionale prevede che siano
gratuiti, ma per carenza di strutture idonee a rilasciare la
certificazione, molti sono stati costretti a pagare le prestazioni
mediche. La stessa criticità si rileva, con i medici di medicina
generale per l’attività non agonistica”. Sturani ha poi
anticipato che il Coni presenterà alla Regione un documento in vista
del Piano strategico Marche 2020 per chiedere l’inserimento della
promozione sportiva fra le attività da finanziare con i fondi
europei. Rispondendo alle questioni relative al finanziamento
dell’impiantistica, il vicepresidente della Giunta regionale,
Antonio Canzian, ha ricordato che nel “Decreto Fare” sono
previsti 18 milioni su base nazionale. “Le Regioni hanno proposto
di dividere l’importo, per il 50% in proporzione tra tutte e il
restante 50% sulla base della popolazione residente. Altre risorse
vanno cercate a livello europeo, dove, come Regione, ci impegniamo a
prevedere un canale di finanziamento per lo sport”. Gli interventi
previsti nel Programma 2014 sono stati ricordati dal dirigente
regionale Sandro Abelardi: tra le novità, un progetto di promozione
dell’attività motoria nei penitenziari marchigiani e l’avvio
dell’attività dell’Osservatorio dello sport delle Marche “per
un costante monitoraggio delle iniziative e degli operatori di
settore”.
SCHEDA: LO SPORT
MARCHIGIANO
Lo sport
marchigiano si distingue per praticanti, dotazione di impianti e
risultati sportivi. A livello regionale si registra una consistente
offerta sportiva: sono 5.513 le società iscritte al registro
nazionale del Coni (2.266 come federazioni sportive, 3.058 come enti
di promozione sportiva, 189 per le discipline sportive associate), in
pratica una ogni 250 abitanti. Nella graduatoria nazionale degli
atleti tesserati, le Marche, in rapporto al numero degli abitanti, si
collocano al terzo posto dopo Valle D’Aosta e Trentino Alto Adige.
Nella regione la quota di persone che praticano un’attività
sportiva in modo continuativo è pari al 23,7%: dato superiore a
quello nazionale che si assesta sul 21,9%, così come quella dei
praticanti non continuativi (34,2% contro il 32,1% nazionale). Di
conseguenza, nelle Marche è inferiore il dato dei sedentari: 36,3%
rispetto al 39,8% del Paese. Dal 1997 al 2011, infine, la percentuale
dei marchigiani che praticano comunque uno sport è cresciuta di 9
punti: dal 25% al 34,2% ricordato. Le Marche sono poi tra le
pochissime regioni italiane ad aver promosso, d’intesa con il Coni
e gli Enti locali, il censimento degli impianti sportivi. È emerso
che dispongono di 3.105 strutture sportive polifunzionali (di cui
l’80% sono di proprietà pubblica) e 4.369 spazi sportivi, cioè
quelli dove si pratica una sola disciplina. In media evidenziano uno
spazio sportiva ogni 316 abitanti, contro i 400 del dato nazionale.
Numeri che spiegano anche i risultati ottenuti dalla Marche alle
Olimpiadi di Londra 2012, dove hanno conquistato due ori (di cui uno
a squadra), un argento e due bronzi (di cui uno a squadra); una
medaglia d’oro e una d’argento ai giochi paraolimpici.
Complessivamente un totale di 10 medaglie, su una partecipazione di
16 atleti (12 alle Olimpiadi e 4 alla Paraolimpiadi).
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Pubblicazione del 17 Marzo 2014
Accordo Programma entroterra - Consegna diplomi Marche Marche Cloud
Domani, martedì 18 marzo 2014, si terranno due
conferenze stampa per presentare l’Accordo di programma entroterra, alle
ore 10,30, e per la consegna dei diplomi Marche Cloud, alle ore 11,30.
Ad
entrambe le conferenze, prenderà parte il presidente Gian Mario Spacca.
Nel corso della prima conferenza stampa, il presidente Spacca e
l’assessore alle Attività Produttive, Sara Giannini, presenteranno i
primi risultati del Fondo per lo sviluppo della struttura produttiva
dell’interno appenninico, ricadente nell’Accordo di programma ex Ardo.
Seguirà la consegna dei diplomi Marche Cloud, conseguiti dai
partecipanti ai corsi di formazione “ICT e crescita digitale: il
progetto Marche Cloud”. Organizzati dalla Regione e rivolti a Pubbliche
Amministrazioni, i corsi hanno registrato la partecipazione di
Università, CST provinciali, personale tecnico delle Aziende sanitarie e
ospedaliere e Imprese. Alla consegna, oltre al presidente Spacca,
prenderanno parte l’assessore alle reti ICT e progetto cloud, Paola
Giorgi, e i rappresentanti INFN.
Manutenzione
idraulica e difesa del suolo: gli interventi 2014 finanziati con il
bilancio regionale. Giorgi: “Un milione e 600 mila euro per 12 progetti
di salvaguardia territoriale”
Sono
dodici gli interventi di manutenzione idraulica e difesa del suolo che
verranno finanziato con i fondi del bilancio regionale 2014. Lo ha
stabilito la Giunta, su proposta dell’assessore alla Difesa del Suolo,
Paola Giorgi. Il programma interessa le cinque province marchigiane e
impegnerà 1,6 milioni di euro. Eventuali economie saranno destinate a
finanziare altre opere da individuare. “Il piano predisposto tiene conto
delle situazioni di aggravamento determinate dai recenti eventi
meteoclimatici dei mesi di novembre e dicembre 2013 che necessitano di
interventi immediati – afferma Giorgi – Sono stati individuati
analizzano quelli già segnalati nelle ordinanze della Protezione civile,
negli Accordi di programma in corso, nelle verifiche effettuare dalle
strutture tecniche della Regione”. L’assessore ricorda come il
contenimento del rischio idraulico rappresenti una priorità del governo
regionale: “Le molteplici segnalazioni provenienti dagli Enti locali e
istituzionali (come le Prefetture) evidenziano una situazione molto
critica, complessivamente aggravata dagli eventi alluvionali del marzo
2011 e del novembre 2012. Lo Stato ha messo a disposizione della Regione
risorse nazionali, comunque inferiori alle reali necessità, attraverso
il dipartimento della Protezione civile. Sono state utilizzate per il
ristoro dei danni subiti dai privati, per opere di bonifica e per la
sistemazione dei dissesti. Ora l’utilizzo delle risorse regionali
integra parte di questi interventi, partendo da quelli più urgenti”. In
provincia di Pesaro e Urbino, a Cagli, si finanzia il consolidamento
della frana sulla strada provinciale. In provincia di Ancona, a San
Marcello si interviene sui pozzi drenanti del centro storico; a
Castelleone di Suasa sul versante in frana di Via Circonvallazione; a
Ostra Vetere, sul contenimento dell’erosione della sponda del fiume
Misa; a Loreto per la vasca di laminazione della località Grotte.
All’amministrazione provinciale di Macerata viene concesso un contributo
per la sistemazione del fosso in località Trodica. In provincia di
Fermo si interviene, a Monsampietro Morico, sulla frana in località
Montanelle. In provincia di Ascoli Piceno, le risorse regionali
serviranno ad Arquata del Tronto, per la frana in località Borgo; a
Montegallo per le frane sulla Strada provinciale 89 Val Fluvione
(frazione Piano Bisignano); all’amministrazione provinciale per la
sistemazione del torrente Tesino e per la difesa della sponda destra del
Tronto, in corrispondenza del ponte ferroviario; a Pedaso per il
consolidamento della parete rocciosa.
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