Un
detenuto slavo, ristretto per spaccio di droga nel carcere di Ancona
Barcaglione, è evaso durante il lavoro all’esterno che effettuava
presso una Cooperativa. Lo rende noto Donato Capece, segretario
generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.
"Il fine pena del detenuto era nel 2015 ma
nelle ultime ore è intervenuta per lui una nuova condanna a
ulteriori 3 anni per cui ha pensato bene di allontanarsi. E ci sembra
grave che il direttore non abbia ritenuto prudente, come invece
avrebbe dovuto a nostro avviso, di interrompere ancorchè
temporaneamente l’impiego di lavoro all’esterno. Questo avrebbe
potuto evitare l’evasione, così come avere a disposizione adeguate
politiche penitenziarie che invece l’Amministrazione penitenziaria
guidata da Giovanni Tamburino non persegue affatto, inseguendo la
favola della vigilanza dinamica e delle carceri autogestite. Per
questo chiediamo al Ministro della Giustizia Orlando di avvicendare
l’attuale Capo del DAP”.
Capece sottolinea che gli episodi di evasione sono
minimi, “ma è evidente che c'è sempre qualcuno che se ne
approfitta: nel 2013 sono state complessivamente 10 le evasioni
commessa da soggetti ammessi al lavoro all'esterno, come in questo
caso, 10 quelle poste in essere da Istituti di pena e 47 dopo aver
fruito di permessi premio e 21 dalla semilibertà. In questo caso c’è
il rammarico per una evasione che poteva essere evitata con un minimo
di attenzione maggiore da parte del direttore.
(NewsMarche.it)
Nessun commento:
Posta un commento