mercoledì 15 gennaio 2014

SPACCIO DI COCAINA, TRE ARRESTI NEL SENIGALLIESE

Si è conclusa con tre ordinanze di custodia cautelare l'operazione antidroga dei Carabinieri della Compagnia di Senigallia.
All’alba di questa mattina, 15 gennaio 2014, i militari hanno fermato Antonio Chiarizia, classe 1969, residente a Trecastelli (AN), tradotto agli arresti domiciliari; Roberto Lopinto, classe 1982, residente ad Arcevia (AN), tradotto presso la casa circondariale di Ancona Montacuto e Francesco Annibaldi, classe 1983, residente a Pergola (PU), tradotto presso la casa circondariale di Pesaro Villa Fastigi.
Questa azione parte da un’attività info-investigativa condotta d’iniziativa dai Carabinieri della Compagnia di Senigallia, denominata “Chiarizia”, durata da Gennaio ad Ottobre 2013 ed estesa ai comuni di Senigallia, Serra de’ Conti, Pergola, Ostra Vetere, Barbara, Montemarciano, Trecastelli (già Castel Colonna), Corinaldo, Castelleone di Suasa, San Lorenzo in Campo ed Arcevia.  Durante le investigazioni si è scoperto che Antonio Chiarizia gestiva una attività di spaccio di sostanze stupefacenti (in particolare cocaina) nei Comuni sopracitati. Nell’ambito dell'indagine, i Carabinieri della Compagnia di Senigallia, in data 15 maggio 2013, avevano già tratto in arresto, in flagranza di reato, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio LOPINTO Roberto; in data 29 maggio 2013, grazie ad un raccordo info/investigativo, avevano consentito ai Carabinieri di Pergola di trarre in arresto, in flagranza di reato, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio M. P; in data 15 giugno 2013, avevano tratto in arresto, in flagranza di rato, per detenzione illecita ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso D. M. G. e la moglie M. S. e, in data 26 giugno 2013, avevano tratto in arresto, in flagranza di reato, per estorsione continuata ed aggravata in concorso CHIARIZIA Antonio e la moglie C. L., ed avevano proceduto al fermo di indiziato di delitto per il medesimo reato di ANNIBALDI Francesco. Inoltre, avevano sottoposto a sequestro complessivamente 80 gr. di cocaina, 50 gr. di mannite e 2 gr. di hashish. Allarmanti sono apparse, inoltre, le modalità violente e minacciose che i soggetti arrestati hanno utilizzato per ottenere denaro da persone che, per timore e soggezione, sono state costrette a cedere alle continue pressioni ricevute. Infatti, va evidenziato come, nel medesimo contesto temporale, ANNIBALDI e LOPINTO siano stati impegnati su più fronti con l’attività estorsiva nei confronti di due vittime. Tra l’altro entrambi gli episodi si collocano nel periodo maggio – giugno 2013, ovvero dopo l’arresto di LOPINTO che, pur trovandosi ristretto agli arresti domiciliari, ha sostanzialmente intensificato la propria attività criminale, avendo necessità di danaro. ANNIBALDI, dal canto suo, si è dimostrato sempre più spavaldo e la mancata convalida del suo fermo lo ha incentivato nel proseguire nelle proprie condotte.
Le intercettazioni telefoniche hanno palesato, altresì, come il traffico illecito di cocaina costituisca un’importante fonte di sostentamento e guadagno per gli indagati.

(newsmarche.it)


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