Si è conclusa con
tre ordinanze di custodia
cautelare l'operazione antidroga dei Carabinieri della Compagnia di
Senigallia.
All’alba di questa mattina, 15 gennaio 2014, i militari hanno
fermato Antonio Chiarizia, classe 1969, residente a
Trecastelli (AN), tradotto agli arresti domiciliari; Roberto
Lopinto, classe 1982, residente ad Arcevia (AN), tradotto
presso la casa circondariale di Ancona Montacuto e Francesco
Annibaldi, classe 1983, residente a Pergola (PU), tradotto
presso la casa circondariale di Pesaro Villa Fastigi.
Questa azione parte da un’attività
info-investigativa condotta d’iniziativa dai Carabinieri della
Compagnia di Senigallia, denominata “Chiarizia”,
durata da Gennaio ad Ottobre 2013 ed estesa ai comuni di Senigallia,
Serra de’ Conti, Pergola, Ostra Vetere, Barbara, Montemarciano,
Trecastelli (già Castel Colonna), Corinaldo, Castelleone di Suasa,
San Lorenzo in Campo ed Arcevia. Durante le investigazioni si è scoperto che Antonio
Chiarizia gestiva una attività di spaccio di sostanze stupefacenti
(in particolare cocaina) nei Comuni sopracitati. Nell’ambito dell'indagine, i Carabinieri della
Compagnia di Senigallia, in data 15 maggio 2013, avevano già tratto
in arresto, in flagranza di reato, per detenzione illecita di
sostanze stupefacenti ai fini di spaccio LOPINTO Roberto; in data 29
maggio 2013, grazie ad un raccordo info/investigativo, avevano
consentito ai Carabinieri di Pergola di trarre in arresto, in
flagranza di reato, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti
ai fini di spaccio M. P; in data 15 giugno 2013, avevano tratto in
arresto, in flagranza di rato, per detenzione illecita ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti in concorso D. M. G. e la moglie M.
S. e, in data 26 giugno 2013, avevano tratto in arresto, in flagranza
di reato, per estorsione continuata ed aggravata in concorso
CHIARIZIA Antonio e la moglie C. L., ed avevano proceduto al fermo di
indiziato di delitto per il medesimo reato di ANNIBALDI Francesco. Inoltre, avevano sottoposto a sequestro
complessivamente 80 gr. di cocaina, 50 gr. di mannite e 2 gr. di
hashish. Allarmanti sono apparse, inoltre, le modalità
violente e minacciose che i soggetti arrestati hanno utilizzato per
ottenere denaro da persone che, per timore e soggezione, sono state
costrette a cedere alle continue pressioni ricevute.
Infatti, va evidenziato come, nel medesimo contesto temporale,
ANNIBALDI e LOPINTO siano stati impegnati su più fronti con
l’attività estorsiva nei confronti di due vittime. Tra l’altro
entrambi gli episodi si collocano nel periodo maggio – giugno 2013,
ovvero dopo l’arresto di LOPINTO che, pur trovandosi ristretto agli
arresti domiciliari, ha sostanzialmente intensificato la propria
attività criminale, avendo necessità di danaro. ANNIBALDI, dal
canto suo, si è dimostrato sempre più spavaldo e la mancata
convalida del suo fermo lo ha incentivato nel proseguire nelle
proprie condotte.
Le intercettazioni telefoniche hanno palesato,
altresì, come il traffico illecito di cocaina
costituisca un’importante fonte di sostentamento e guadagno per gli
indagati.
(newsmarche.it)
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