A seguito della segnalazione di un cittadino che riportiamo a fondo pagina, in cui lamentava disagi una volta telefonato al 118 per febbre a 40° pubblichiamo una dichiarazione che è giunta in redazione tramite il dottor Tonino Setaro dell'Ospedale "Profili" di Fabriano. "L'operatore del 118, che
per noi risponde da Ancona, è un infermiere addestrato appositamente per fare
il punto della situazione di gravità, attraverso domande già prestabilite, in
caso di richiesta di soccorso a domicilio o sul luogo dell'evento. Non può e
non deve dare consigli medici, o sanitari in senso lato, se non quelli
necessari nell'attesa dell'ambulanza e della equipe più idonea al caso.
Per le altre situazioni anche urgenti ma senza pericolo
immediato per la vita ci sono i medici di famiglia e la così detta guardia
medica (continuità assistenziale). Anche l'accesso al pronto soccorso dovrebbe
essere limitato alle situazioni di allarme, o gravi o non chiare. Questa
apparente rigidità serve per dare una risposta, anche telefonica alla richiesta
di soccorso se il telefono non è occupato a lungo, pronta e il più possibile
commisurata alla situazione di gravità e senza ritardi per un uso improprio. Questo per chiarire, spero, perché una persona non si può
aspettare un consulto dall'operatore del 118 ( e l'esame anamnestico mirato e
quello obiettivo che sono atti medici?)
Spero di cuore che lo sfortunato concittadino
cominci a vedere un miglioramento perché la temperatura molto alta non è
affatto piacevole." Grazie per la rapidità nella risposta e per la chiarezza. Radio Gold News è sempre a disposizione per informare i cittadini e per offrire un servizio di utilità sociale.
Per leggere le dichiarazioni di Luca clicca qui:
http://radiogoldfabriano.blogspot.it/2013/09/40-di-febbre-in-piena-notte-la-lentezza.html
Marco Antonini
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