Il comitato "Alla scoperta del Giano" ha
presentato questa mattina un documento di indirizzo tecnico in cui vengono
esposte in modo chiaro e puntuale le motivazioni di opposizione e il
perché occorre necessariamente procedere ad una variante all'attuale intervento
previsto sul fiume Giano nell'ambito del Piano di recupero Centro Storico-Borgo
.
Tale documento, predisposto dal tavolo tecnico del comitato, il quale è
composto da ingegneri, architetti, geologi e professionisti fabrianesi, nasce
dopo aver preso visione nelle scorse settimane della corposa documentazione del
progetto esecutivo, e si articola nei seguenti 5 punti:
1. risanamento igienico sanitario del tratto fluviale che attraversa il
centro storico con misure alternative alla tombatura;
2. riqualificazione urbanistica e turistica dell’alveo e degli
argini del corso d’acqua con un percorso pedonale che consenta la visita
ed il godimento dei manufatti storici;
3. interventi di miglioramento sismico sui ponti medioevali non invasivi
attraverso l’utilizzo di sistemi alternativi
all’intervento invasivo ed irreversibile proposto nel progetto iniziale;
4. attenzione estetica, culturale ed agli aspetti connessi alla
efficienza idraulica delle sezioni di progetto nella realizzazione di
“nuovi ponti” lungo il corso cittadino del torrente Giano;
5. Salvaguardia di ogni possibile traccia di manufatti esistenti e mantenimento
delle balaustre previste nell'iniziale progetto esecutivo del
Comune di Fabriano
Il testo si conclude con l'auspicio che si giunga alla costituzione
di un vero e proprio “Parco Fluviale” che riporti all’antico
splendore il fiume nel suo complesso, dalle sorgenti fino alla confluenza
con il fiume Esino.
E' stato contestualmente richiesto al Sindaco Sagramola un incontro da
effettuarsi tra i tecnici del comitato e l'ufficio tecnico comunale al fine di
presentare e discutere i 5 punti e giungere così finalmente ad una variante in
corso d'opera resasi necessaria anche a seguito di “imprevisti nuovi
elementi” manifestatesi successivamente alla fase di progettazione, quali la
presa di posizione della soprintendenza del maggio 2012 e lo studio idraulico
dei professori dell'Università di Perugia di cui si è avuta notizia nel gennaio
2013.
Nella stessa sede si è data notizia di come il comitato stia procedendo con
altre azioni: la richiesta di un incontro con la soprintendenza per sollecitare
la tutela dello storico Ponte dell'Aèra, monumento di interesse
nazionale, e la presentazione di segnalazioni documentate alle autorità in
merito a presunti sversamenti civili illeciti e abusi edilizi lungo l'alveo del
fiume in seguito a indicazioni ricevute da alcuni residenti.
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