Pubblichiamo il progetto di piattaforma fisica di ricerca e innovazione per il settore degli apparecchi domestici e professionali proposta dalla Regione Marche al tavolo aperto presso il Ministero dello Sviluppo economico nell'ambito della vertenza Indesit, sulla quale il presidente Spacca ha effettuato questa mattina una comunicazione in Consiglio regionale.
UNO STRUMENTO DI
POLITICA INDUSTRIALE
DI SETTORE PER GLI APPARECCHI
DOMESTICI E PROFESSIONALI:
LA PIATTAFORMA FISICA
DI RICERCA E SVILUPPO
Il
settore degli apparecchi domestici e professionali è uno dei principali punti
di forza del made in Italy e contribuisce in maniera strutturale alla creazione
di reddito e occupazione dell’industria manifatturiera dell’Italia.Il
settore occupa 130.000 unità, sviluppa 15 miliardi di Euro di fatturato di cui
il 60% di export, genera un saldo attiva della bilancia commerciale di 2,5
miliardi di Euro. Al
confronto con gli altri principali produttori europei (Germania e Francia) le
imprese italiane presentano due principali caratteristiche: hanno una
dimensione media decisamente inferiore (meno di un terzo di quella delle
imprese tedesche) ed un più basso valore aggiunto rispetto al valore della
produzione. Quest’ultimo indicatore segnala sia la minore integrazione
verticale delle imprese italiane, sia il fatto di sviluppare produzioni con un
minore contenuto di innovazione e che, per tale ragione, determinano una minore
remunerazione del lavoro e del capitale impiegato. Da
tali elementi scaturisce l’esigenza prioritaria della definizione di una
specifica politica industriale di difesa attiva del settore attraverso forti
investimenti in ricerca e sviluppo, per la tutela occupazionale e produttiva di
uno dei punti di forza dell’industria manifatturiera del Paese di fronte a una
competizione internazionale sempre più spinta e accentuata, anche per il protrarsi
della caduta recessiva del Pil e della domanda di consumi.
IL PROGETTO
Il
progetto di politica industriale nazionale consiste nello sviluppo di una
piattaforma fisica di ricerca e innovazione, capace di generare economie
esterne e vantaggi competitivi di localizzazione per il settore degli
apparecchi domestici e professionali.I processi competitivi di riorganizzazione
della filiera di settore, infatti, si caratterizzano per un doppio rischio:
-la progressiva perdita delle attività di
trasformazione a basso valore aggiunto, a causa delle pressioni competitive sui
costi di produzione;
-la riduzione (o la mancata crescita) delle attività della filiera a più
alto valore aggiunto per svantaggi di tipo localizzativo, dovuti all’assenza di
sufficienti economie di agglomerazione nelle attività di terziario avanzato.
La
finalità del progetto, dunque, è di potenziare nella catena del valore le
attività di supporto della filiera di settore, in particolare quelle di ricerca
e sviluppo, per compensare/contenere la perdita di competitività di costo sulle
attività primarie della filiera a più basso valore aggiunto. La realizzazione di tale intervento di
politica industriale di settore apporterebbe benefici all’intera industria
nazionale degli apparecchi domestici e professionali, il cui principale
elemento di debolezza rispetto ai competitor europei è proprio la carenza nelle
attività di ricerca e sviluppo. Tale carenza è anche dovuta alla minore
dimensione media delle imprese ed alla conseguente difficoltà di investimento
sistematico in attività di ricerca e sviluppo: la costituzione di una
piattaforma scientifica e tecnologica costituirebbe un importante strumento per
elevare la capacità innovativa dell’intero settore su scala nazionale.
LE FONTI FINANZIARIE
La
realizzazione di tale progetto di politica industriale si basa sull’integrazione
di tre diversi canali: europeo, nazionale e regionale. In
particolare, gli obiettivi di Europa e Horizon 2020 per la crescita
intelligente offrono un quadro di elevata coerenza per una programmazione delle
Regioni finalizzata al sostegno delle attività di ricerca e sviluppo delle
conoscenze in un settore tipico dell’industria manifatturiera quale quello
degli apparecchi domestici e professionali. Fondi europei: POR FERS e FSE
della nuova programmazione UE 2014-2020 riprogrammazione economie UE 2007-2013;
Fondi nazionali: cluster
tecnologici “ambient assisted living” e “fabbrica intelligente”; Accordo di
programma di reindustrializzazione (impianti per investimenti produttivi);
fondi MIUR e MISE. Fondi regionali: progetto domotica.
LA GOVERNANCE
La
gestione della piattaforma di ricerca e sviluppo viene affidata ad un Consorzio di nuova costituzione di soggetti
pubblici con sede fisica nelle Marche: MISE e MIUR; Regione Marche e
Regione Campania; Università di Ancona, Camerino, Napoli e Caserta. Nel
Consorzio entra a far parte anche il CNR, al fine sviluppare uno specifico
presidio territoriale fisico dell’ente di ricerca. Il Consorzio può essere
aperto anche a altri centri di ricerca internazionali con specifiche skills in
alcuni Il Consorzio può dotarsi di una struttura di governance snella, basata
su un board scientifico e un comitato istituzionale di indirizzo strategico. La
sede del Consorzio di ricerca e sviluppo può essere localizzato nello stesso stabilimento
di Melano (AN), nell’ambito di un rapporto di collaborazione progettuale da
definire con il Gruppo Indesit.
GLI STRUMENTI E LE AREE DI INTERVENTO
La finalità dell’intervento di politica
industriale nazionale proposto è di sviluppare un’azione sinergica e integrata delle
istituzioni e delle imprese tendenti a creare nei territori condizioni favorevoli allo sviluppo di
attività di ricerca e sviluppo e di terziario avanzato.
Il potenziamento delle
attività ad elevato valore aggiunto si concretizza attraverso il sostegno a progetti di filiera di ricerca e
sviluppo in molteplici aree strategiche per la competitività del settore degli
apparecchi domestici e professionali: in modo particolare domotica; nanotecnologie;
sensoristica; design.
Il
sostegno a tali progetti si realizza attraverso l’emanazione di bandi di
ricerca e sviluppo tesi a promuovere sia progetti specifici sui singoli settori
richiamati, sia piattaforme di integrazione tra gli stessi comparti. Il contenuto
“soft” (elettronico e informatico) degli apparecchi domestici e professionali
presenti all’interno delle abitazioni e degli oggetti personali sempre più
diffusi (tablet, smartphone, ecc.) rende, infatti, sempre più spinte le
opportunità di comunicazione tra i diversi strumenti. Le
piattaforme di integrazione di ricerca e sviluppo favoriscono
l’interoperabilità tra i dispositivi all’interno del sistema-casa: promuovono
soluzioni “intelligenti” in linea con le tendenze della smart community e
capaci di offrire vantaggi competitivi di localizzazione per la filiera
territoriale degli apparecchi domestici e professionali. Tale progetto, dunque, promuove un’area territoriale
di concentrazione (per crescita interna e per attrazione dall’esterno) di
attività di ricerca e sviluppo, legata anche a due cluster tecnologici in corso
di sviluppo: domotica (home automation) e più in generale ambient assisted living;
sistemi di produzione manifatturiera avanzati (fabbrica intelligente).
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