Potenziamento e migliorie. Parole d’ordine che l’assessore fabrianese ai
Trasporti, Giuseppe Galli, intende perseguire per la stazione
ferroviaria cittadina. «Rfi dovrà ascoltarci», dice l’esponente Udc
nella Giunta guidata dal sindaco, Giancarlo Sagramola. «Siamo già
riusciti ad ottenere che gli orari della chiusura notturna della
stazione per non meglio specificati problemi di sicurezza, fossero
rivisti. Ora l’apertura è anticipata almeno alle 4:50, dalle 6:30
previste in un primo momento. Ma questo non basta, visto che ci sono
treni che arrivano in città dopo le 22:45 e prima delle 4:50». Secondo
Galli da Rfi «sta mettendo in campo un progressivo impoverimento della
stazione di Fabriano». A tal proposito, infatti, alta rimane la guardia
anche sul destino del deposito e manutenzione cittadino, dove lavorano
30 operai. Oggi, il sindaco Sagramola ha convocato i sindacati alle
11,30 in Comune per fare il punto della situazione. «L’intenzione è
quella di trasferire progressivamente il servizio in Ancona. A questa
ipotesi ci opponiamo con determinazione. In sintonia con il primo
cittadino, abbiamo interessato della questione anche l’assessore
regionale ai Trasporti, Luigi Viventi, per costituire un fronte compatto
contro ogni ipotesi del genere». Il servizio manutenzione e deposito di
Fabriano «rappresenta un luogo di lavoro storico per la città e, anche
in questo caso, occorre semmai potenziarlo, non certo trasferirlo».
L’ultimo appello, l’assessore Galli, lo riserva per il potenziamento di
alcune tratte ferroviarie: Fabriano-Pergola e Fabriano-Civitanova.
Proprio su questo argomento, il Movimento 5 Stelle di Fabriano ha
organizzato sabato pomeriggio all’Oratorio della Carità, un incontro.
«Mi auguro che si possa fare fronte comune per cercare di rilanciare
queste due tratte ferroviarie non solo per l’interesse dei lavoratori,
ma anche da un punto di vista turistico e di servizio in generale».
Secondo il capogruppo del M5S, Joselito Arcioni: «Nonostante le
rassicurazioni-spot di alcuni politici si è appena deciso di spostare ad
Ancona la manutenzione di 9 treni su 24 complessivi che è stata curata
da sempre a Fabriano». Lo riferisce il Messaggero
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