Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa da Sel.
Il Bilancio Partecipativo è una cosa seria. La proposta avanzata dall’ Amministrazione Sagramola di destinare di fatto 150.000 euro alle Porte del Palio non ha nulla a che fare con l’idea vera e profonda di ciò che significa costruire un bilancio serio, lungimirante, partecipato con la città. Chiamiamo le cose con il loro nome. Il Bilancio Partecipativo è una metodologia di partecipazione diretta dei cittadini, tutti, alla vita e alle scelte politiche della propria città. Consiste nell’assegnare una parte di bilancio comunale alla gestione diretta dei cittadini in modo da dare loro potere effettivo di scelta e di indirizzo nell’allocazione delle risorse. Credo fortemente in questo strumento amministrativo ed in sede di Commissione Bilancio ho proposto un iter per giungere in tempi brevi alla sua realizzazione.
Il Bilancio Partecipativo è una cosa seria. La proposta avanzata dall’ Amministrazione Sagramola di destinare di fatto 150.000 euro alle Porte del Palio non ha nulla a che fare con l’idea vera e profonda di ciò che significa costruire un bilancio serio, lungimirante, partecipato con la città. Chiamiamo le cose con il loro nome. Il Bilancio Partecipativo è una metodologia di partecipazione diretta dei cittadini, tutti, alla vita e alle scelte politiche della propria città. Consiste nell’assegnare una parte di bilancio comunale alla gestione diretta dei cittadini in modo da dare loro potere effettivo di scelta e di indirizzo nell’allocazione delle risorse. Credo fortemente in questo strumento amministrativo ed in sede di Commissione Bilancio ho proposto un iter per giungere in tempi brevi alla sua realizzazione.
La
mia proposta, a differenza di quella nostrana e raffazzonata, a tratti
semiclientelare, avanzata dall’assessore Tini, nasce e si modella in
base ad esperienze virtuose portate avanti da diversi comuni, da anni,
in Italia e nel mondo. Le Porte del Palio hanno sicuramente un ruolo
aggregante per la nostra comunità fabrianese ma non possono essere
riconosciuti come veri ed istituzionali istituti di partecipazione a cui
affidare un potere di scelta di 150000 euro. Non è corretto Sindaco. Il
percorso doveroso da fare, per arrivare alla scelta del progetto a cui
verranno destinate le risorse, era un altro: Andare all’elezione dei
Comitati di Quartiere e Frazione, raccogliere i progetti che i
cittadini, singoli o associati, avrebbero presentato, attraverso i
direttivi dei Comitati di Quartiere e di Frazione e la Commissione
Tecnica individuare i tre progetti ritenuti migliori per la collettività
ed infine, scegliere quello a cui dare le risorse attraverso un
referendum cittadino. Questo significa rendere la cittadinanza
consapevole e partecipe.
La
proposta avanzata dall’Amministrazione invece, come al solito vive di
pensieri corti. La scelta di affidare alle Porte del Palio la gestione
di questa cifra dimostra, a mio avviso, due questioni: la prima è
l’evidente fallimento di questa Amministrazione nella gestione dei
Comitati di Quartiere e di Frazione. L’incuranza della Giunta, Sindaco
in testa, ha portato alla chiusura effettiva e alle dimissioni dei
Presidenti di queste strutture. La seconda credo che derivi da una
pigrizia amministrativa e da un ipotetico ritorno elettorale.
Attraverso
questa scelta i Comitati di Quartiere e di Frazione vengono umiliati
poiché sono espropriati del loro ruolo naturale. Inoltre gli organismi
del Palio hanno un ruolo specifico che deriva dal loro mandato
associativo e non possono sostituire gli organi deputati alla
partecipazione collettiva. Così si rischia di agevolare interessi
particolari. E’ lecito inoltre pensare che con questa sistema le
frazioni verranno marginalizzate nella scelta dei fondi. Anche
in questo caso è palese la superficialità di questa Amministrazione
Comunale nell’affrontare temi importanti come il Bilancio Partecipativo.
Di errori ne sono stati fatti tanti Sindaco, ma questo perseverare
rischia di assumere toni, ormai, grotteschi.
EMANUELE ROSSI
EMANUELE ROSSI
Emanuele Rossi sel-fbc
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