mercoledì 4 settembre 2013

CHI E’ STEFANO CALVAGNA: IL REGISTA CHE GIRERA’ IL FILM A FABRIANO


Stefano Calvagna ha iniziato il suo periodo di formazione artistica partendo alla volta degli Stati Uniti. A New York studia recitazione presso l’Actors Studio, per poi spostarsi a Los Angeles ed avviare i suoi studi in regia, partecipando come assistente alla fortunata serie televisiva Beverly Hills 90210. Nel 1999 Stefano Calvagna gira il suo primo film dal titolo Senza paura, un vero e proprio pulp all’italiana tratto da fatti di cronaca legati ad una banda criminale chiamata Banda del Taglierino. Questo film viene accolto positivamente dalla critica, che gli conferisce la nomina di “Quentin Tarantino italiano” e riceve il Premio De Sica al Festival di Salerno nel 2000 e il premio della Sezione Giovani al Festival Australiano nel 2001. Nel 2000 il regista romano torna sul set dove dirige, interpreta e produce il suo secondo film, Arresti domiciliari, una tragicommedia casalinga divisa in tre atti. Tra il 2000 e il 2005, Calvagna recita in alcune fiction, tra le quali Vite a perdere, miniserie prodotta dalla Rai nel 2004 e ispirata alla storia della Banda della Magliana. Nel 2005 Stefano Calvagna torna alla regia con L’uomo spezzato, un film drammatico incentrato sui danni che può arrecare la stampa. Vince il premio come miglior film al Telesia Film Festival del 2006 e la Fibula d’Oro a Lucca come migliore regia. Lo stesso anno, Calvagna va in Thailandia per girare un real movie sulla prostituzione minorile dal titolo Viaggio all’inferno, e nell’anno successivo firma A pugni chiusi, a cuore aperto, documentario sul pugile Vincenzo Cantatore. Nel 2007 è di nuovo alla regia di tre lungometraggi. Il primo è E guardo il mondo da un oblò, commedia ambientata in una lavanderia, con il quale il regista vince la sesta edizione del MonteCarlo Film Festival de la Comédie di Ezio Greggio. Nel 2006 dirige Il Lupo, liberamente ispirato alla vera storia di Luciano Liboni, lungometraggio che Calvagna riesce a portare in America come secondo prodotto italiano distribuito negli Stati Uniti dopo Il postino di Massimo Troisi. Nel 2007 dirige ed interpreta il film Il peso dell’aria, che ha come tema l’usura. Il film viene premiato nel 2007 a Capri per la miglior regia e poi nel 2008 al Grauman’s Chinese Theater di Los Angeles. Nel 2012 dirige ed interpreta il film autobiografico Cronaca di un assurdo normale, tratto dall’omonimo libro scritto dallo stesso Calvagna, che verrà presentato al 68° Festival del cinema di Venezia e con il titolo statunitense Bad Times, al Sunshine Cinema di New York. Nel 2013 è alla regia del suo primo thriller, MultipleX, interamente girato nel più grande multisala d’Italia. Il film, ispirato ad un reale fatto di cronaca accaduto negli Stati Uniti, racconta di sei giovani ragazzi che, dopo aver visto un film, per divertirsi decidono di passare la notte rinchiusi nel multisala. Nello stesso anno distribuisce in Italia il film d’animazione danese Il grande orso, una favola ispirata alle leggende nordiche, che esalta la bellezza della natura e la forza di un’amicizia particolare che nasce dalla capacità di comprensione e dal superamento della paura del diverso. Il film che sarà girato a Fabriano è tratto dalla biografia di Alessandro Moscè dal titolo Il talento della malattia.

 

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