Nell’ultimo
Consiglio Comunale del 31 luglio us, eravamo chiamati a nominare il Consiglio
di Amministrazione della costituenda Azienda di Servizi alla Persona. La
legge regionale 5/2008 ed il regolamento
attuativo del 27/01/2009, hanno previsto il riordino delle Istituzioni
pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) prevedendone la trasformazione o in “Aziende pubbliche di
servizi alla persona”, o in “Persone giuridiche di diritto privato” (quindi una
Fondazione), o l’estinzione delle stesse. La
nostra I.P.A.B. “Casa di Riposo e
Riabilitazione Vittorio Emanuele II”, su richiesta dello stesso Consiglio di
Amministrazione (tutt’ora in carica con proroga del mandato) ha richiesto, ed
ottenuto dopo lungo patire, la trasformazione in A.S.P., con l’intento
principale di poter continuare a gestire la struttura di Santa Caterina in modo
adeguato al fine di garantire ai propri ospiti un servizio umano - sociale -
sanitario di alto livello. Non
entriamo ora né nella storia di tale struttura e né nelle ultime vicende che
hanno visto l’ex sindaco opporsi accanitamente alla suddetta trasformazione che
si è sbloccata, guarda caso, subito dopo la disgraziata conferma del project
financing sul quale il Movimento 5 Stelle ha redatto e inviato un dettagliato
esposto sia alla Procura della Repubblica che alla Corte dei Conti. Vogliamo
solo rilevare come, il paziente ed appassionato lavoro delle persone che, in
questi ultimi 30 anni circa, hanno fatto parte dei vari Consigli di
Amministrazione, lavoro svolto con competenza e senza alcun compenso economico,
ha fatto sì che la Casa di Riposo crescesse in qualità strutturale e nei
servizi erogati con la consapevolezza che si può fare sempre di meglio. C’è
anche da sottolineare che, a differenza di molte altre strutture, il consiglio
dell’A.S.P. che andavamo ad eleggere, avrebbe trovato i conti di bilancio in
attivo, grazie ad una gestione attenta delle risorse disponibili. Possiamo
continuare a polemizzare sulle rette che erano da diminuire, sui 500.000 euro
disponibili in cassa come ha fatto la passata ed anche l’attuale
amministrazione comunale. Ma di fatto, a fronte dei ritardi dei contributi
regionali, che hanno già spinto altre amministrazioni ad aumentare enormemente
le rette a carico degli utenti, la nostra Casa di Riposo non ha mai interrotto
né i servizi erogati e né i pagamenti ai fornitori e dipendenti (portiamo a
conoscenza i lettori che i contributi previsti dalla legge regionale per quanto
riguarda le ore di assistenza sanitaria
prestate agli ospiti in Residenza Protetta, sono stati erogati fino a giugno
del 2012, e per il 2013 a causa delle ristrettezze finanziarie, oltre al fatto che non si sa quando verranno
liquidati, pare che non verranno aggiornate alle 33 euro circa giornaliere ma
rimarranno fisse a 29 euro). Ora,
ci aspettavamo, e speravamo, che il nuovo consiglio di amministrazione potesse
proseguire con passione e trasparenza su questa strada, perché solo così avremmo
potuto dare risposte adeguate “in primis” agli ospiti e comunque a tutta la
cittadinanza. Ci
è sembrata inoltre una scorrettezza l’aver posticipato la data limite per la
presentazione delle auto-candidature, probabilmente tra i nominativi giunti
nella prima data del 10 giugno non vi erano “persone gradite” alla maggioranza.
Ed è scorretto l’aver richiesto ai candidati un “curriculum” che poi non è
stato possibile valutare con attenzione dalla stessa commissione consiliare
preposta in modo tale da stilare una possibile graduatoria di merito. Di
sicuro possiamo dire che, non credevamo che nel nuovo consiglio di
amministrazione della ASP, ed il futuro Presidente, dovessero essere “manager”
consolidati. Abbiamo molte esperienze di “manager” laureati ed anche con
esperienze in aziende private, che poi si sono dimostrati incapaci di gestire
strutture “altamente umanitarie”. Per
tali ragioni abbiamo chiesto che, a prescindere la suddivisione dei posti “2
maggioranza” e “1 minoranza”, potessero essere scelte persone che hanno
dimostrato concretamente di saper lavorare con diligenza e senza lucro, come: i
Sig.ri Corrieri Elvio e Setaro Luigi. In
mancanza di tale disponibilità, noi come M5s abbiamo sostenuto il Sig. Corrieri
Elvio come rappresentante della minoranza. Facciamo presente che il Sig.
Corrieri non é del Movimento 5 Stelle e che non avrebbe avuto alcuna direttiva
da parte nostra (anche perché il nostro Movimento è assolutamente lontano dalle
logiche di spartizione) se non quella di continuare nella “felice” opera
portata avanti in questi anni a favore della struttura e degli ospiti. Invece
nella maggioranza come nella minoranza ha vinto la logica della spartizione
politica. Si
accentua sempre più, nella nostra città, uno storico comportamento elitario di
gruppi di potere “de, noantri” che agiscono secondo logiche che nulla hanno a
che fare con la politica e con la corretta gestione della pubblica
amministrazione e con la necessità di operare per il bene comune. Non
ultima è l’enorme figura di merda di quei consiglieri di maggioranza che sempre
nell’ultimo consiglio comunale si sono letteralmente rimangiati il voto
favorevole dato su un emendamento della minoranza sulla TARES. Purtroppo
Fabriano sta scivolando verso una deriva di assenza della politica che non ci
fa presagire niente di buono. Intanto
il degrado sociale ed amministrativo aumenta ogni giorno di più assieme alla
sofferenza di un numero maggiore di cittadini che vive ai margini della soglia
della povertà.
E quella che ancora viene chiamata politica si trastulla negli schemi obsoleti
della spartizione becera del potere.
Scriveva
lo scrittore John Steinbeck nel libro Furore: "E
gli occhi dei poveri riflettono, con la tristezza della sconfitta, un crescente
furore. Nei cuori degli umili maturano i frutti del furore e s'avvicina l'epoca
della vendemmia."
Joselito
Arcioni
Movimento
5 Stelle
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