Il 2012 è stato un anno negativo per l'edilizia marchigiana. Negli ultimi 12 mesi, infatti, secondo Cna e Confartigianato, il fatturato delle imprese edili si è ridotto del 20% e gli investimenti del 22%, mentre i costi sostenuti dalle imprese sono aumentati, addirittura, dell'11%. In un anno gli occupati in edilizia sono passati da 57.591 a 46.117, con una perdita di 11.474 posti di lavoro. Un tracollo che ha colpito di più gli imprenditori edili (7.100 posti in meno) dei loro dipendenti che sono 25.000 con un calo di oltre 4.000 unità. Aumentano del 33% gli iscritti alle liste di mobilità. Si richiede con forza di avviare interventi per rimettere in moto la macchina edile attraverso il recupero dei centri storici, la bioedilizia, il risparmio energentico e la messa in sicurezza degli edifici. Le associazioni di categoria temono un crollo ancora pià negativo del settore che rappresenta, nella Regione Marche, il 7% del Pil.
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