Negli ultimi giorni la stampa ha riportato due
notizie che riguardano la nostra regione e che hanno come conseguenza quella di
approfondire il solco già evidente che separa l’amministrazione dai cittadini.
La prima riguarda la sentenza con la quale il Consiglio
di Stato ha deciso di ribaltare la decisione del TAR Marche che aveva bloccato
la realizzazione di un mega impianto eolico a Camerino. In questa sentenza si
legge che il Consiglio dei Ministri ha fatto valere il suo ruolo di “organo di
ultima istanza in chiave semplificatoria” mettendo davanti a tutto l’interesse
per l’economia del territorio. Questo nonostante sia ormai chiaro a tutti
coloro i quali conoscono bene questo tipo di impianto che di ricadute
economiche positive sul territorio non ce ne saranno affatto. Ricordiamo che
nella nostra regione è in corso anche una inchiesta che riguarda proprio l’iter
autorizzativo di questo impianto specifico.
La seconda è la notizia apparsa su alcune testate
giornalistiche locali legata al testo di
uno dei decreti annunciati nel corso del Consiglio dei Ministri di Venerdì 13
Giugno. Secondo le indiscrezioni apparse su alcuni giornali web ci sarebbe il
tentativo di normare e consentire il procedimento di VIA postuma ossia di
permettere agli impianti autorizzati senza essere stati sottoposti alla
valutazione di impatto ambientale sulla base di leggi regionali compiacenti e
in contrasto con le direttive europee di mettersi in regola con un
procedimento, appunto, postumo. Questa possibilità varrebbe anche per quelle
centrali alle quali l’autorizzazione è stata revocata come conseguenza di
sentenze del TAR. Questo tentativo era già stato fatto dalla Giunta Regionale
della Regione Marche che aveva deliberato a dicembre 2013 in questa direzione.
A Febbraio 2014 però il Consiglio di Stato si era espresso chiaramente in
proposito riconoscendo” l’illegittimità della prosecuzione delle attività di
realizzazione e di esercizio di un impianto in assenza di previo esperimento
della VIA in considerazione della nota e consolidata giurisprudenza, anche
comunitaria, che esclude una VIA ex post.” Su questo stiamo cercando di intervenire e abbiamo
già inviato un appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi ed al Ministro
dell’Ambiente Galletti, a nome di tutti i componenti del MoVimento 5 Stelle di Commissione
Ambiente e Commissione Agricoltura, per chiedere di rivedere l’inserimento di
questo articolato.
Due interventi
quindi da parte del Governo che in qualche modo cercano di sanare situazioni
poco edificanti che hanno coinvolto negli ultimi anni l’apparato politico
marchigiano. Solo se volessimo passare per ingenui potremmo non considerare il
fatto che possa esserci stata una forte pressione da parte della Regione su
questi due temi. Per questo motivo l’amarezza nell’apprendere queste due
notizie si fa ancora più forte.
C’è da chiedersi
come mai queste azioni di pressione vengano fatte solo nell’interesse dei pochi
e contro la chiara volontà espressa dai cittadini. Il comunicato di Italia
Nostra, che si è espressa a proposito della sentenza del Consiglio di Stato nei
confronti del mega parco eolico di Camerino, ha un finale che mi sento di sposare in pieno senza volermene
appropriare:
“Questa sentenza fornisce però anche buone
motivazioni affinché i cittadini con il loro voto sostituiscano i politici e
gli amministratori nelle prossime elezioni del 2015, con altri rappresentanti
che credano, come la Corte Costituzionale, negli artt. 9 e 32 della
Costituzione.”
Portavoce
MoVimento 5 Stelle
Deputata
Terzoni Patrizia
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