lunedì 22 aprile 2013

QUIRINALE. IL PUNTO DI EMANUELE ROSSI

 
Proseguono le interviste di Radio Gold in occasione del delicato momento politico attuale. Spazio al Consigliere Comunale si Sel Emanuele Rossi che a Radio Gold News dichiara: "In questi giorni abbiamo assistito ad una delle pagine più brutte della politica italiana, ce ne sono state molte in precedenza, credo che questa però le batta tutte. Il Paese è al tracollo e l’elezione del Presidente della Repubblica si è trasformata in un surreale congresso di partito in cui sono risultati più importanti i destini individuale di alcuni politici che l’interesse comune e il desiderio, di un intero paese, del cambiamento. Questa cosa è inaccettabile, ed è tutta colpa di quelli che Michele Serra definisce giustamente “quelli di sinistra che odiano la sinistra”. Il Partito Democratico ha celebrato la sua fine sulle macerie dell’Italia: invece di puntare su una figura come Rodotà che poteva rappresentare egregiamente sia il livello istituzionale che la carica richiede, sia nuovi contenuti e metodi della politica, il gruppo dirigente del Pd ha scelto di bruciare prima Marini, poi Prodi, poi tutto se stesso sull’altare di Berlusconi. Follia pura. L’elezione di Napolitano serve per continuare a legittimare un ceto politico fallimentare, per garantire ancora Berlusconi, ecco perché il Pd lo ha scelto, per la conservazione, perché ad oggi è evidente che il Pd non è un partito di sinistra, anzi non è più neanche un partito. E’ una guerra tra bande combattuta in diretta nazionale. Scartata l'opzione Rodotà, il non avere neanche tentato di eleggere un candidato di area progressista gradito al M5S (si sarebbe potuto tranquillamente tentare la carta Zagrebelsky), dimostra inoltre come l'apertura al M5S, tanto enfatizzata, fosse più fittizia che reale. Oggi chi vuole il cambiamento, da sinistra, deve tifare, a mio avviso, per la scissione del Partito Democratico, per la scomparsa definitiva dalla scena politica di vecchie cariatidi e giovani già vecchi, attaccati solo ai loro destini personali, per la nascita di un nuovo soggetto politico, formato da persone nuove, che parli chiaramente di rinnovamento, di diritti, di stato sociale e lavoro, che non si chiuda nei palazzi del potere ma che viva le piazze e si confronti costantemente con i territori. Questa a mio avviso è l’unica strada, tutte le altre sono solo accanimenti terapeutici."
 
Marco Antonini

1 commento:

  1. io ormai da tempo , da elettore PD , critico fortemente l'operato dei dirigenti centrali del partito, oggi mi trovo a non avere più incertezze riguardo ai cialtroni che hanno condannato all'estinzione il partito con atti personalistici , di comodo,contrari al bene comune ma mirati al proprio consenso personale, quindi mi hanno lasciato senza una base d'appoggio, ero dell'idea che fosse necessario rinnovare totalmente la dirigenza oggi ne ho la certezza , non si possono lasciare parassiti come Dalema, Fioroni, la Bindi, e tutti i vecchi dirigenti al loro posto, se scissione ci sarà devo dire purtroppo ben venga, se queste cariatidi non si faranno da parte spontaneamente e continueranno a voler dettare legge impedendo un reale rinnovamento interno, e soprattutto annientando l'ultimo barlume di ideologia, i giovani , anche di talento ci sono, l'elezione di Debora Serracchiani in friuli ne è un esempio, e allora aventi col rinnovamento per non sparire tra i testicoli di Berlusconi.

    RispondiElimina