Aspetta un parente al Pronto soccorso e ne approfitta per rubare rame
dalle caldaie dell'ospedale. E' successo la scorsa notte all'ospedale
Civile, dove i carabinieri del Norm hanno arrestato in flagranza di
reato per tentato furto aggravato ai danni di struttura sanitaria
pubblica C.E., 29 anni, celibe, disoccupato, residente presso i campi
nomadi di via Carlo Marx di Jesi. Il giovane, nell’attendere un suo parente che si trovava presso il
Pronto soccorso, per effettuare delle cure mediche, verso le 22.30 ha
notato che i locali caldaia, a piano terra nei pressi del parcheggio,
avevano le porte socchiuse, e, approfittando del buio e dell’angolo
nascosto, ha cominciato ad asportare, una alla volta, 5 serpentine in
rame dal peso di 20 kg ciascuna, portandole nei pressi dell’auto, in
attesa di caricarli. Questi movimenti sospetti, però, sono stati notati
da un cittadino che si trovava ai piani alti del nosocomio e che ha
chiamato il 112 ed avvisato il personale medico che si trovava a piano
terra. Il nomade notato l’allarmismo del personale sanitario, è
rientrato in sala d’attesa fingendo di essere uscito a fumare. La pattuglia immediatamente intervenuta, dopo aver visto nel parcheggio
quest’autovettura con il portabagagli aperto e i sedili già ribaltati,
ha subito notato C.E. nell’atrio dell’ospedale e lo ha sottoposto a
perquisizione personale e veicolare, che ha consentito appunto il
ritrovamento di quel materiale in rame, dal valore di 500 euro circa,
riconosciuto e restituito. Oltre a contestargli l’aggravante di aver commesso un furto su cose
esistenti in edificio pubblico, è stata applicata per la prima volta a
Jesi, la specifica aggravante del furto di materiale sottratto ad
infrastrutture destinate a servizi pubblici. Il Pm Paolo Gubinelli ha
disposto gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida e
del giudizio con rito direttissimo. (Il Corriere Adriatico)
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