martedì 20 maggio 2014

FABRIANO, I TRECENTO ANNI DEL MARCHESE DEL GRILLO

Il Marchese del Grillo interpretato da Alberto Sordi
PERSONAGGI DELLA STORIA
FABRIANO Il Marchese del Grillo? Un personaggio vero, nato e vissuto a lungo a Fabriano. Esattamente trecento anni fa nasceva il fabrianese più simpatico e burlone passato alla storia. Il 5 maggio del 1714, infatti, veniva alla luce Onofrio del Grillo; per tutti il Marchese del Grillo, soprattutto dopo che – nel 1981 – il regista Mario Monicelli ne fece uno dei più fortunati film comici che si ricordino, grazie all’interpretazione di Alberto Sordi. Monicelli, in verità, per esigenze cinematografiche ambientò la storia in epoca napoleonica, mentre Onofrio del Grillo reale visse nei decenni precedenti. Poco importa, perché storia e leggenda spesso si mescolano nel ricordare i suoi scherzi: rapidi ed imprevedibili, dissacranti e surreali, spesso arguti, talvolta persino crudeli. Tantissime le burle che gli si attribuiscono, soprattutto a Roma (dove visse la maggior parte della sua vita), tanto da far supporre che i racconti popolari abbiamo convogliato su di lui anche aneddoti relativi ad altri membri della famiglia. Tracciare un esatto profilo storico del Marchese del Grillo non è facile. Racconti e testimonianze delineano una figura di nobile eccentrico e stravagante, basti citare il motto scritto accanto al suo stemma: «Er grillo del marchese sempre zompa, e chi zompa... allegramente sempre campa».
Onofrio del Grillo nacque a Fabriano da Bernardo Giacinto e dalla nobildonna Maria Virginia Possenti. Fu avviato agli studi giuridici presso l’Università di Urbino. C’è da dire che il padre di Onofrio, in quanto appartenente ad un ramo cadetto della famiglia, visse in condizioni economiche piuttosto ristrette e il giovane rampollo dovette trasferirsi a Roma dal più fortunato zio Bernardo (detto ”Er grillaccio”). La convivenza con lo zio fu per Onofrio un grosso peso. Nonostante ciò lo accudì fino alla morte, evento che fu accolto dal giovane più come una liberazione che come un doloroso commiato: gli anni trascorsi accanto al ricco zio gli fruttarono una cospicua eredità in denaro, il palazzo romano, arredi preziosi, una prestigiosa biblioteca, numerose rendite, botteghe, abitazioni, terreni. Una fortuna che – stando ai racconti – Onofrio dilapidò in gran parte guadagnandosi la fama di bontempone. Nel 1757 sposò Faustina Capranica, dalla cui unione nel 1759 nacque Maria Virginia. Rivestì numerose cariche, tra cui sediario pontificio, cameriere segreto di spada e cappa di Sua Santità e guardia nobile, oltre che consigliere capitolino. Nel frattempo, nel 1771, aveva acquistato una proprietà nella natìa Fabriano, dove fece costruire una villa per le residenze estive, considerata come una delle più belle dimore delle Marche, con un piano nobile, una cappella privata, un parco di tre ettari, una grande cantina (nei secoli successivi, la villa è passata in mano di varie famiglie titolate, fino ad essere trasformata nel 1987 in albergo e ristorante d’alto standing dalla famiglia D’Alesio, che tuttora la gestisce). Il Marchese trascorse gli ultimi anni della sua vita proprio dov’era nato, a Fabriano, fino alla morte che lo colse il 6 gennaio 1787. Attualmente la salma di Onofrio del Grillo riposa nella Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini, a Roma.

Ferruccio Cocco  (Il Messaggero)





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