martedì 1 aprile 2014

SVEGLIA FABRIANESI. L'ACQUA, MULTISERVIZI E LA FUSIONE CON ESTRA

Il 22 Marzo è stata la Giornata Mondiale dell'Acqua, veramente occasionale che si sia scelto tale giorno per annunciare la fusione di Multiservizi con Estra. L'acqua è pubblica, perchè appartiene a tutti e a nessuno, e non può essere intesa, in nessun modo, come un bene privato. Ne l'acqua, né la sua gestione. La gestione dell'acqua deve essere partecipativa. Per questo pensiamo sia necessario un nuovo modello, all'interno del quale i cittadini e i lavoratori possano esercitare un controllo e partecipare alle decisioni che riguardano l'interesse generale. Riteniamo vergognosa la mercificazione di un bene naturale e necessario come l’acqua. Pensiamo che sia la privatizzazione ad imprese private, sia la trasformazione in aziende pubbliche (Società pubbliche di diritto privato) come nel caso di Fabriano, il risultato sia identico proprio perché ogni scelta rimane vincolata alla sola realizzazione del profitto.
L'acqua è un bene comune, e come tutti i beni comuni, va difesa dalla logica delle privatizzazioni e restituita alla riappropriazione sociale delle comunità territoriali.
A riguardo segnaliamo che questa settimana sono stati raggiunti due importanti risultati:
·         giovedì 20 Marzo, il  Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua ha depositato, presso la Camera dei Deputati, il testo aggiornato della legge di iniziativa popolare, presentato nel 2007, "Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico".

·         lunedì 17 marzo, La Regione Lazio ha approvato all’unanimità la proposta di legge d'iniziativa popolare e consiliare per la gestione pubblica e partecipata del servizio idrico. Una legge che recepisce i risultati referendari, a partire dalla definizione di servizio idrico come servizio di interesse generale da gestire senza finalità di lucro, fino al fondo stanziato per incoraggiare la ripubblicizzazione delle gestioni in essere.


Noi intendiamo andare avanti in questo senso ed è per questo che ci rivolgiamo all’unico movimento attualmente presente nel nostro territorio che ha dimostrato di essere a favore dei “Beni comuni”, il Movimento cinque stelle, ed è proprio a loro che chiediamo di affrontare insieme il dovere civile legato al rispetto dell’esito del referendum del 12 e 13 giugno 2013. E quindi……..Diritto all'acqua: pubblica, partecipata, libera e di qualità!

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