Il 22 Marzo è stata
la Giornata Mondiale dell'Acqua, veramente occasionale che si sia scelto tale
giorno per annunciare la fusione di Multiservizi con Estra. L'acqua è pubblica,
perchè appartiene a tutti e a nessuno, e non può essere intesa, in nessun modo,
come un bene privato. Ne l'acqua, né la sua gestione. La gestione dell'acqua
deve essere partecipativa. Per questo pensiamo sia necessario un nuovo modello,
all'interno del quale i cittadini e i lavoratori possano esercitare un
controllo e partecipare alle decisioni che riguardano l'interesse generale. Riteniamo vergognosa la mercificazione di un bene naturale e necessario come
l’acqua. Pensiamo che sia la privatizzazione ad imprese private, sia la
trasformazione in aziende pubbliche (Società pubbliche di diritto privato) come
nel caso di Fabriano, il risultato sia identico proprio perché ogni scelta
rimane vincolata alla sola realizzazione del profitto.
L'acqua è un bene
comune, e come tutti i beni comuni, va difesa dalla logica delle
privatizzazioni e restituita alla riappropriazione sociale delle comunità
territoriali.
A riguardo segnaliamo che questa
settimana sono stati raggiunti due importanti risultati:
·
giovedì 20 Marzo, il Forum
Italiano dei Movimenti per l'acqua ha depositato, presso la Camera dei
Deputati, il testo aggiornato della legge di iniziativa popolare, presentato
nel 2007, "Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle
acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico".
·
lunedì 17 marzo, La Regione Lazio ha approvato all’unanimità la
proposta di legge d'iniziativa popolare e consiliare per la gestione pubblica e
partecipata del servizio idrico. Una legge che recepisce i risultati
referendari, a partire dalla definizione di servizio idrico come servizio di
interesse generale da gestire senza finalità di lucro, fino al fondo stanziato
per incoraggiare la ripubblicizzazione delle gestioni in essere.
Noi intendiamo andare avanti in questo senso ed è per
questo che ci rivolgiamo all’unico movimento attualmente presente nel nostro
territorio che ha dimostrato di essere a favore dei “Beni comuni”, il Movimento
cinque stelle, ed è proprio a loro che chiediamo di affrontare insieme il
dovere civile legato al rispetto dell’esito del referendum del 12 e 13 giugno
2013. E quindi……..Diritto all'acqua: pubblica,
partecipata, libera e di qualità!
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