Negli ultimi anni sta
prendendo parecchio spazio nella vita degli italiani, la “via
telematica”. Un utilitarismo a volte irragionevole, non sempre
efficientista, sforna sul mercato globale prodotti (dispendiosi) da
“ultimo” modello innovativo. Con l’avvento di internet c’è
stata una vera rivoluzione tecnologia e sociologica, l’Italia fu il
terzo paese a connettersi nel 1986, per la precisione nell’Università
di Pisa. Quindi, con gli anni, si è riuscito a creare un ambiente
multimediale, un villaggio globale, abbattendo qualsiasi frontiera,
contatto illimitato che può essere una chat line, o vetrine della
vita privata come un social network, rifugi ritenuti di benessere e
gratificazioni. una defezione nel mondo reale dalle avversità di
aspettative non corrisposte dei propri bisogni. il rinchiudersi in
una vita virtuale non reale, elevando al massimo le qualità (maggior
delle volte menzognere) puntando maggiormente su questo profilo
pensando di socializzare, di far parte di qualcosa, l’appartenenza
a varie comunità, non di meno l’interazione sociale viene ad
affievolirsi, perché non c’è più quella conoscenza reale di
quella stretta di mano che ci avvicina. Ma il cyberspazio e il
mondo telematico non è sempre negativo, certo in alcuni casi può
essere pericoloso, bisogna usarlo con cautela e con maggiore
accortezza soprattutto uno sguardo attento verso la tutela dei
minori. Oramai l’interspazio informatico-culturale è in rete, in
tempo reale e in maniere fluida possiamo reperire qualsiasi
informazioni, leggere libri, scaricare musica,prenotare un biglietto
aereo, un reale mondo digitalizzato. Anche la comunità di Fabriano è
presente nella rete globale telematica, varie associazioni, circoli o
movimenti ideologici, ci tengono costantemente aggiornati su eventi
aggregativi e su notizie territoriali. Stanno nascendo parecchie
associazioni culturali, di donne e uomini, ragazze e ragazzi, con un
sentito radicamento nella terra d’appartenenza, portano avanti con
coraggio e affermazione la voglia di fare e la potenza generatrice
creativa. Un parallelismo di eventi e iniziative, che rende viva e
partecipe la rete civica cittadina. Conferenze e dibattiti, fanno si
che la cultura e il sapere non siano statici, ma soprattutto,
l’importanza di divulgare la conoscenza e diffondere il proprio
sapere arricchisce chi ci sta intorno e rende possibile la battaglia
contro la stagnazione socio culturale. Negli ultimi mesi sono stati
organizzati vari eventi di relativa importanza, e di forte
sensibilizzazione, una multiforme attività allarga la visione degli
individui al consumo culturale, stanno nascendo anche corsi di
formazione, utile per un riconoscimento e specializzazione del
proprio profilo lavorativo. In un luogo che possiede un anima
creativa,generativa del bello e del sapere, è possibile la
socializzazione, il desiderio del vero, esimersi dalla distorsione
morale, perché la vera ricchezza del trovarsi “io e gli altri”.
Bisogna fare una valutazione ben precisa, capire se i vari stereotipi
proposti giusti o sbagliati, sono troppo elevati o se più
semplicemente questi stereotipi non ci appagano.
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