L’assessorato alla Sanità e/o il 118 potrebbe rispondere e provvedere a migliorare il servizio riducendo i costi e migliorando l’efficienza?
In
tempi di piena spending review, tutti i settori della pubblica
Amministrazione sono soggetti a tagli, più o meno meno pesanti, con
il mondo della sanità che accorpa, chiude, riduce o quanto meno
rivede ogni sua struttura al servizio del cittadino. In qualche caso
però, l’azione di risparmio sui bilanci dell’Asur, potrebbero
essere reali. Provo a motivarne le ragioni ed è Indispensabile
tornare all’antefatto avvenuto da pochi giorni. Sembrava una
giornata perfetta per il parapendio, ma il vento ha giocato un brutto
scherzo a M.B.,37enne perugino. L'uomo
si era lanciato intorno alle 12 dalle Balze della Penna del Monte
Montiego, facente parte del complesso del Nerone, nei pressi di
Piobbico. Una folata di vento però lo ha scaraventato contro le
rocce, con il paracadute che si incastrava lasciano l'escursionista
penzolante a circa 400 metri di altezza. E' stato proprio lui a dare
l'allarme, chiamando la moglie con il cellulare. Immediati sono
partiti i soccorsi, con impegnati vigili del fuoco (di Cagli, Pesaro
e Urbino), ambulanza, soccorso alpino e protezione civile che hanno
risposto in massa utilizzando anche due elicotteri: uno dei pompieri
proveniente da Bologna, l’altro della protezione civile. Nonostante
il massiccio utilizzo di uomini e mezzi, le operazioni si sono
rivelate complicate più del previsto per la posizione difficile in
cui si trovava l'uomo. Ci sono volute ore per imbragarlo e portarlo a
terra, con momenti di paura quando, fiaccato dalla stanchezza e dal
freddo, l'uomo ha perso conoscenza e smesso di rispondere. Tutto,
comunque, si è risolto al meglio perché il trentasettenne è stato
trasportato in eliambulanza all'ospedale Torrette di Ancona, dove gli
è stato diagnosticato un principio di ipotermia oltre ad alcuni
traumi dovuti all'impatto con la roccia.
Sin
qui la notizia che risale a martedì 25 marzo e a questo punto voglio
innestare alcuni spunti di riflessione. L’eliambulanza Icaro2
partita da Fabriano, come in tutti i giorni feriali non aveva a bordo
il TE, ossia il tecnico di elisoccorso, presente solo il sabato e la
domenica e questa è la dimostrazione che gli incidenti in montagna
avvengono anche nei feriali. Ebbene, Icaro2, non ha fatto altro che
posizionarsi sotto la parete ad aspettare !?!? Successivamente arriva
l’elicottero dei vigili del fuoco proveniente da Bologna, che non è
riuscito a fare nulla di più: quanto ci costa questa inefficenza?
Alla fine della storia, come detto, il Soccorso Alpino è riuscito a
portare a terra l’infortunato ma scopriamo che in Valle d’Aosta,
per esempio, l’elisoccorso con a bordo due guide alpine
(giustificato per ambiente) e un medico del soccorso alpino fanno
interventi del genere senza perdite di tempo e con massima
efficienza. Tornando alle Marche, scopriamo invece che il personale
sanitario percepisce un gettone presenza per 10 ore pari a 800,00
euro per il medico e 400,00 per l’infermiere a bordo di Icaro2 al
giorno e qui viene spontaneo domandarsi: poi ci scandalizziamo degli
stipendi dei manager pubblici. Non è tutto perché c’è un altra
scoperta. In Valle d’Aosta gli stessi sanitari percepiscono uno
stipendio di circa un terzo, facile fare i debiti conti, ma tornando
al povero infortunato, probabilmente, se fosse stato recuperato in
tempi accettabili non avrebbe sviluppato un principio di ipotermia e
il trattamento tempestivo dei traumi avrebbe migliorato l’evoluzione
clinica (visto che è stato proprio lui a dare l’allarme. Pertanto
ci chiediamo se l’assessorato alla Sanità e/o il 118 potrebbe
rispondere e provvedere a migliorare il servizio riducendo i costi e
migliorandone l’efficienza, considerato che in altre regioni già
funzionano?
Daniele Gattucci
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