E' online il sito web
dell'Ufficio esecuzione penale esterna (UEPE) di Ancona, la struttura
periferica per le province di Ancona e Pesaro/Urbino del Ministero
della Giustizia, Dipartimento dell'Amministrazione giudiziaria, che
gestisce le misure alternative alla detenzione applicate ai soggetti
che scontano una condanna penale al di fuori del circuito
penitenziario. Quello di Ancona è uno dei primissimi siti web in
funzione fra tutti gli 82 uffici Uepe italiani. Per la realizzazione
grafica del sito (www.esecuzionepenaleesternaancona.gov.it) l'Uepe
del capoluogo marchigiano si è avvalso della collaborazione delle
sede di Jesi della Scuola Internazionale di Comics, la principale
accademia italiana di arti figurative e digitali. E' stato bandito un
concorso fra gli allievi della scuola per la realizzazione del
migliore progetto per il nuovo sito, con un premio in denaro
destinato al vincitore elargito da Banca Marche. La scelta è caduta
sul progetto presentato da Javier Cecconi, 23 anni, allievo del corso
di grafica pubblicitaria, che ha realizzato l'interfaccia grafica
ritenuta più adatta per i particolari contenuti del sito Uepe,
mentre la parte relativa allo sviluppo e ai codici è stata curata da
Riccardo Paciarotti, ex allievo dellìistituto jesino.
"Volevamo fare conoscere
all'opinione pubblica quali sono le possibili alternative che la
legge italiana prevede in materia di esecuzione penale e quali
benefici queste misure possono raggiungere, non solo per il
condannato, ma anche per la collettività, sia in termini di recupero
delle persone che sono state comunque condannate, ma non ancora
detenute, sia in termini di contenimento della spesa pubblica"
spiega Elena Paradiso, direttore dell'Uepe di Ancona.
"Per fare questo abbiamo pensato al portale web come lo
strumento più adatto per raggiungere i nostri obiettivi. Nel sito -
continua la Paradiso - spieghiamo bene il ruolo degli operatori
dell'Uepe e mettiamo a disposizione tutti i moduli necessari per
accedere ai nostri servizi. E' un servizio di utilità sociale, in
quanto i condannati, in maniera moderna e consapevole, possono
avvicinarsi a un servizio della Pubblica amministrazione e ottenere
tempestivamente informazioni e risposte alle loro aspettative e
richieste. Si realizza, pertanto, un vero e proprio ponte tra il
soggetto con problematiche giudiziarie e l'istituzione penitenziaria.
Inoltre - conclude la Paradiso - questo sito web rappresenta un mezzo
importante di facilitazione della comunicazione e di scambio di
informazioni con gli uffici di Pubblica amministrazione e con la rete
dei servizi socio-assistenziali che operano sul territorio".
L'Uepem, su richiesta delle Autorità
giudiziaria, svolge indagini di servizio sociale per conoscere la
realtà personale, famigliare, lavorativa delle persone condannate o
sottoposte a misure di sicurezza. Si tratta di dati utili per
decidere sull'applicazione delle misure alternative alla detenzione o
dei benefici previsti dalla legge. Incontrando con regolarità gli
utenti in ufficio, sul posto di lavoro o in famiglia, gli operatori
dell'Uepe seguono l'esecuzione della pena alternativa alla detenzione
realizzando interventi di aiuto e controllo in modo che la pena sia
calibrata sulle esigenze della persona. Con il loro intervento
favoriscono il reinserimento nella società di coloro che hanno
commesso reati, così da limitare la possibilità di recidiva e
contribuendo a migliorare la sicurezza sociale.
"Misurarci con un cliente così
inusuale, come una struttura del Ministero della Giustizia, è stato
per la nostra scuola una sfida molto interessante" commenta
Graziella Santinelli, direttrice della scuola Comics di
Jesi. "Siamo grati all'Uepe e a Banca Marche per avere concesso
ai nostri studenti la possibilità di lavorare su un progetto che ha
una così grande valenza sociale per il territorio".
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