La
L.A.C., Lega per l'Abolizione della Caccia, ricorrerà al TAR contro
la Delibera n. 192 della Giunta regionale che autorizza il prelievo
in deroga dello storno per il 2013 nelle Marche. La Delibera,
infatti, non tiene minimamente conto dei pareri contrari espressi in
merito dell'ISPRA, che è l'organo scientifico preposto al censimento
ed al controllo della fauna selvatica. In particolare, l'ISPRA
sottolinea come la delibera regionale non preveda sistemi di
prevenzione dissuasivi ed incruenti per allontanare gli uccelli dalle
colture, ma contempli esclusivamente la possibilità
dell'abbattimento degli animali. Inoltre, la pianificazione degli
interventi sul territorio non trova una giustificazione documentale
sugli effettivi danni prodotti da questa specie alle colture, come
pure sulla loro quantificazione e localizzazione territoriale. Anche
l'utilizzo dei richiami, siano essi vivi che inanimati, va contro
ogni logica, in quanto lo scopo dell'intervento dovrebbe essere
quello di allontanare gli storni dalle colture minacciate, non certo
quello di attirarli! Come pure il fatto di estendere l'areale degli
abbattimenti degli storni al di fuori delle aree coltivate,
ampliandolo ai “nuclei vegetativi sparsi”, non risponde certo ad
una logica di contenimento dei danni, ma va solo incontro agli
interessi sterminatori dei cacciatori. La
LAC ritiene quindi che questa delibera sia palesemente illegittima e
rappresenti solo la classica “ciliegina sulla torta” dei politici
in favore dei cacciatori, specie dopo l'ennesimo regalo del
calendario venatorio, confezionato a loro eslusivo uso e consumo,
anch'esso impugnato dalla LAC e sulla cui legittimità il TAR si
pronuncierà nei primi giorni di ottobre.
Nessun commento:
Posta un commento