Anche da Fabriano, insieme agli altri compagni/e dei centri
sociali delle Marche, d'Italia ed Europa, abbiamo deciso di partire alla
volta di Francoforte per partecipare alle due giornate di mobilitazione
(31 maggio – 1 giugno) di “Blockupy Frankfurt” per protestare contro le
politiche di austerità che stanno stritolando i nostri territori ed il
continente intero. Perché andare a Francoforte
quando nel nostro territorio una crisi infinita sta rosicchiando, giorno
dopo giorno, le speranze di un futuro decente di migliaia di uomini e
donne? Siamo convinti che la costruzione dell’alternativa
(ossia di una cambiamento profondo del nostro modello di sviluppo verso
una sua declinazione più umanamente e ambientalmente sostenibile) sia
perseguibile in primis nei territori attraverso l'attivismo quotidiano.
Siamo però altrettanto convinti che, oggi più che mai, di fronte al
commissariamento delle democrazie dell’Europa del sud da parte della
cosiddetta Troika (BCE, Commissione Europea e Banca Mondiale), la regia
di quella grandissima macchina dell’impoverimento collettivo, che sono
le politiche di austerità, si trovi nei palazzi del potere di Bruxelles,
Francoforte e Strasburgo. Ecco che allora scelte come il pareggio
di bilancio in Costituzione, votato bipartisan da PD e PDL nell’ultima
legislatura, o il “patto di stabilità”, che costringe i Comuni a
tagliare su servizi sociali fondamentali in periodi di crisi come
questo, innescano un meccanismo di tagli alla spesa pubblica ed ai
diritti dei lavoratori, che scarica quasi interamente sulle spalle delle
fasce sociali più deboli i costi della crisi. Scelte che vanno nella
direzione di socializzare le perdite prodotte da una gestione criminale
della finanza che mira a produrre profitti stellari per banchieri e
speculatori e a far pagare i costi a tutti noi, ovvero il 99% della
popolazione che in questa crisi si sta impoverendo. Per questo
andremo ad “assediare” la BCE, per dire insieme a tanti fratelli e
sorelle venute da tutto il continente, che vogliamo un’Europa diversa,
un’Europa che rifiuta il debito e le politiche recessive, che vuole più
diritti e meno frontiere, che vuole meno privatizzazioni e più
socializzazione. Perché nello spazio europeo, in cui vengono
“ratificate” le decisioni politiche che incidono maggiormente sulla
nostra vita (oggi quasi unicamente in senso negativo), siamo convinti
che possa partire una stagione di riscossa dei diritti sociali e della
democrazia, attraverso la voglia di partecipazione e mobilitazione di
migliaia di persone.
Programma completo delle giornate di “blockupy”: http://notroika.org/node/371Contro la governance della finanza, per un Europa dei diritti.
Un ringraziamento particolare desideriamo rivolgerlo a tutte quelle persone che ci hanno sostenuto e finanziato, permettendoci di poter partire per questo grande avvenimento europeo.
Nico ed Alessandro
I ragazz@ del Csa Fabbri in partenza per Francoforte
Nessun commento:
Posta un commento