Svolta nel 'giallo' del presunto suicidio dell'operaio romeno Dimitru
Bordea, 33 anni, che il 2 marzo scorso era stato ritrovato cadavere, con
la gola squarciata, ad Agugliano (Ancona). I carabinieri hanno fermato
la moglie Maria Andrada Bordea, 26 anni, con l'accusa di omicidio. La
donna aveva detto di aver portato via da casa i due figli piccoli perché
il marito, ubriaco, aveva dato in escandescenze spaccando mobili e
suppellettili, e minacciando il suicidio.
Il racconto della donna
"Mi aveva detto 'vai via e porta via le bambine, mi ammazzo, non ce la faccio più'. Ma io non gli avevo creduto" aveva raccontato Maria Andrada agli investigatori, aggiungendo che il marito, senza lavoro da tre anni, era disperato perché non riusciva a mantenere la famiglia. Il racconto della vedova, e la tipologia delle coltellate rinvenute sul corpo della vittima non avevano però convinto i carabinieri di Osimo e del Comando provinciale di Ancona, che hanno continuato a svolgere accertamenti sulle circostanze di quello strano 'suicidio'. Poi, il fermo della compagna di Bordea.
Il racconto della donna
"Mi aveva detto 'vai via e porta via le bambine, mi ammazzo, non ce la faccio più'. Ma io non gli avevo creduto" aveva raccontato Maria Andrada agli investigatori, aggiungendo che il marito, senza lavoro da tre anni, era disperato perché non riusciva a mantenere la famiglia. Il racconto della vedova, e la tipologia delle coltellate rinvenute sul corpo della vittima non avevano però convinto i carabinieri di Osimo e del Comando provinciale di Ancona, che hanno continuato a svolgere accertamenti sulle circostanze di quello strano 'suicidio'. Poi, il fermo della compagna di Bordea.