Dopo
le tante polemiche sulla nuova norma inserita nel regolamento di polizia urbana
che prevede la confisca dell’elemosina ai mendicanti e alle dichiarazioni fatte
su Facebook dal Sindaco di Gagliole Mauro Riccioni, il primo cittadino
matelicese Paolo Sparvoli e il vice Sindaco Mauro Canil hanno diramato una nota
congiunta nella quale si dichiarano “allibiti e sconcertati” da tanto clamore. “Sono
a dir poco allibito da quello che ho letto su Facebook e da quanto scritto nei
messaggi tra me ed il mio collega Riccioni – dichiara Sparvoli convinto che - andare
a polemizzare sull’operato di un amministratore di un comune vicino è un
comportamento che esula dall’etica e dal rispetto tra le varie istituzioni e
tra i vari comuni. Leggendo e rileggendo quello che Riccioni ha scritto si
intravede una cosa molto chiara. Lui non ha letto l’intero regolamento. Noi non
siamo contro i poveri, contro chi chiede l’elemosina per vivere e contro le
categorie disagiate, anzi, è dimostrabile in qualsiasi momento, il grande
sforzo fatto nell’ultimo quinquennio a vantaggio di questi soggetti. In questo
regolamento non abbiamo fatto nient’altro che rafforzare quanto già deliberato
in passato con questa amministrazione in linea con la legge Maroni, quindi ad
avere un’attenzione particolare per contrastare con tutti i mezzi
l’atteggiamento di molestie verso personaggi non identificati che si posizionano davanti ai centri commerciali e luoghi
pubblici minacciando i nostri bambini, i nostri anziani e le nostre donne. Non
vedo l’ora di vedere il collega Sindaco nella mia piazza a interpretare il
ruolo di questi soggetti non identificati che sempre frequentano le uscite dei
nostri negozi. Per quanto concerne il consigliere Fabrizio Massari, invece,
sono oramai abituato alle sue affermazioni contraddittorie ma questo, oramai,
ha superato ogni limite. Il regolamento è stato fornito circa 20 giorni prima a
tutti i gruppi consiliari proprio per far si che ognuno di loro avesse potuto
apportare i propri suggerimenti per migliorare il documento stilato da questa
amministrazione. Questo documento, successivamente, è stato visionato in
conferenza dei capigruppo ed approvato senza rilievi poi è andato in consiglio,
dove la minoranza ha proposto un emendamento sul quale la maggioranza ha
recepito in toto, tanto da che ha visto l’intero consiglio comunale votarlo
all’unanimità. Quando sento Massari che dice di non aver letto la norma del
regolamento rimango basito anche perché l’ho visto più volte arrivare in Comune
dal momento del deposito degli atti fino allo svolgimento del consiglio stesso.
Penso, pertanto, che se veramente ognuno di noi voglia svolgere in maniera
seria e corretta il proprio ruolo di consigliere comunale lo si deve fare
assumendosi le proprie responsabilità. Massari conosceva il documento, l’ha
letto e condiviso, anche con l’ultima dimostrazione del voto favorevole al
consiglio poi cercando di cavalcare l’onda di qualche sirena elettorale dice di
essersi sbagliato. Ai cittadini le proprie valutazioni”. Alle dichiarazioni di
Sparvoli si unisce il Vice Sindaco Mauro Canil: “Il regolamento è stato fatto
solo per un rafforzamento della sicurezza a Matelica, chiesta a gran voce dai
cittadini. Il fenomeno degli accattoni è molto diffuso e avviene fuori dai
negozi, centri commerciali e luoghi di culto. Gente che arriva da noi
organizzata poi si divide per zone. Dietro queste persone, a volte, si
nascondono cose più pesanti e pericolose. E noi dobbiamo evitarle. Abbiamo
inserito questa norma proprio per dare un messaggio a questa gente e un segnale
di sicurezza ai nostri cittadini”. In riferimento alle prese di posizioni
rilasciate dal Sindaco Riccioni che ha parlato di “Embargo su Matelica”, ossia
di voler interrompere ogni rapporto di buon vicinato con il Comune di Matelica,
Canil e Sparvoli, congiuntamente, rispondono: “Sotto il profilo istituzionale
siamo molto dispiaciuti di questa posizione. Ne prendiamo atto e continueremo
la nostra strada con chi vorrà stare con noi mettendo in rete tutti i servizi
in maniera sinergica per dare tutte le risposte alle tante richieste dei
cittadini e non convocheremo nessun consiglio straordinario entro il 25 aprile
in quanto questo è possibile solo per fatti urgenti ed indifferibili. Non
pensiamo che questo regolamento rientri in questa fattispecie”.
Gessica
Menichelli
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