mercoledì 16 aprile 2014

CONFISCA ELEMOSINA AI MENDICANTI. L'INTERVENTO DEL SINDACO DI MATELICA SPARVOLI

Dopo le tante polemiche sulla nuova norma inserita nel regolamento di polizia urbana che prevede la confisca dell’elemosina ai mendicanti e alle dichiarazioni fatte su Facebook dal Sindaco di Gagliole Mauro Riccioni, il primo cittadino matelicese Paolo Sparvoli e il vice Sindaco Mauro Canil hanno diramato una nota congiunta nella quale si dichiarano “allibiti e sconcertati” da tanto clamore. “Sono a dir poco allibito da quello che ho letto su Facebook e da quanto scritto nei messaggi tra me ed il mio collega Riccioni – dichiara Sparvoli convinto che - andare a polemizzare sull’operato di un amministratore di un comune vicino è un comportamento che esula dall’etica e dal rispetto tra le varie istituzioni e tra i vari comuni. Leggendo e rileggendo quello che Riccioni ha scritto si intravede una cosa molto chiara. Lui non ha letto l’intero regolamento. Noi non siamo contro i poveri, contro chi chiede l’elemosina per vivere e contro le categorie disagiate, anzi, è dimostrabile in qualsiasi momento, il grande sforzo fatto nell’ultimo quinquennio a vantaggio di questi soggetti. In questo regolamento non abbiamo fatto nient’altro che rafforzare quanto già deliberato in passato con questa amministrazione in linea con la legge Maroni, quindi ad avere un’attenzione particolare per contrastare con tutti i mezzi l’atteggiamento di molestie verso personaggi non identificati che si posizionano davanti ai centri commerciali e luoghi pubblici minacciando i nostri bambini, i nostri anziani e le nostre donne. Non vedo l’ora di vedere il collega Sindaco nella mia piazza a interpretare il ruolo di questi soggetti non identificati che sempre frequentano le uscite dei nostri negozi. Per quanto concerne il consigliere Fabrizio Massari, invece, sono oramai abituato alle sue affermazioni contraddittorie ma questo, oramai, ha superato ogni limite. Il regolamento è stato fornito circa 20 giorni prima a tutti i gruppi consiliari proprio per far si che ognuno di loro avesse potuto apportare i propri suggerimenti per migliorare il documento stilato da questa amministrazione. Questo documento, successivamente, è stato visionato in conferenza dei capigruppo ed approvato senza rilievi poi è andato in consiglio, dove la minoranza ha proposto un emendamento sul quale la maggioranza ha recepito in toto, tanto da che ha visto l’intero consiglio comunale votarlo all’unanimità. Quando sento Massari che dice di non aver letto la norma del regolamento rimango basito anche perché l’ho visto più volte arrivare in Comune dal momento del deposito degli atti fino allo svolgimento del consiglio stesso. Penso, pertanto, che se veramente ognuno di noi voglia svolgere in maniera seria e corretta il proprio ruolo di consigliere comunale lo si deve fare assumendosi le proprie responsabilità. Massari conosceva il documento, l’ha letto e condiviso, anche con l’ultima dimostrazione del voto favorevole al consiglio poi cercando di cavalcare l’onda di qualche sirena elettorale dice di essersi sbagliato. Ai cittadini le proprie valutazioni”. Alle dichiarazioni di Sparvoli si unisce il Vice Sindaco Mauro Canil: “Il regolamento è stato fatto solo per un rafforzamento della sicurezza a Matelica, chiesta a gran voce dai cittadini. Il fenomeno degli accattoni è molto diffuso e avviene fuori dai negozi, centri commerciali e luoghi di culto. Gente che arriva da noi organizzata poi si divide per zone. Dietro queste persone, a volte, si nascondono cose più pesanti e pericolose. E noi dobbiamo evitarle. Abbiamo inserito questa norma proprio per dare un messaggio a questa gente e un segnale di sicurezza ai nostri cittadini”. In riferimento alle prese di posizioni rilasciate dal Sindaco Riccioni che ha parlato di “Embargo su Matelica”, ossia di voler interrompere ogni rapporto di buon vicinato con il Comune di Matelica, Canil e Sparvoli, congiuntamente, rispondono: “Sotto il profilo istituzionale siamo molto dispiaciuti di questa posizione. Ne prendiamo atto e continueremo la nostra strada con chi vorrà stare con noi mettendo in rete tutti i servizi in maniera sinergica per dare tutte le risposte alle tante richieste dei cittadini e non convocheremo nessun consiglio straordinario entro il 25 aprile in quanto questo è possibile solo per fatti urgenti ed indifferibili. Non pensiamo che questo regolamento rientri in questa fattispecie”.


Gessica Menichelli 

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