di Daniele Gattucci
Gianluca
Balestra, di Grottammare, è il direttore artistico dell’edizione 2014
che dal 30 aprile al primo maggio renderà la città del Giglio un
palcoscenico di festa e colori. Invitati il Festival Musicultura e la
Compagnia dei Folli
Il
‘fare’ cultura e spettacolo delle Marche approda a Firenze: è
marchigiano Gianluca Balestra, il direttore artistico di questa edizione
della Notte bianca che dal 30 aprile al primo maggio renderà la città
del Giglio un palcoscenico di festa e colori.
Da
due anni a Firenze alla guida del Teatro Cantiere Florida - che nel
2013 ha ricevuto il riconoscimento regionale di luogo di residenza
artistica multipla, unico esperimento nel territorio comunale fiorentino
-Balestra, 45 anni, ha un’esperienza ventennale sul campo, tra
organizzazione e produzione artistica. Nel suo passato ci sono le
collaborazioni all’AMAT – Associazione Marchigiana Attività teatrali, e
poi come socio fondatore della ‘LEART’ organismo di produzione teatrale e
musicale, dove è responsabile del settore prosa e per cui dirige il
Teatro Nicola Degli Angeli di Montelupone e l’Alaleona di Montegiorgio.
Nelpanorama fiorentino si è imposto come una delle fresche novità e
boccate d’ossigeno d’apertura, artistica, professionale e umana.
Dall’assessore
alla Cultura, Pietro Marcolini, un saluto carico di soddisfazione: “Ci
onora essere rappresentati da figure di grande professionalità come
Balestra che ha saputo esportare a Firenze il valore della cultura e del
fare spettacolo come lo intendiamo nelle Marche – ha rilevato
l’assessore - Il suo lavoro, condotto lentamente ed efficacemente, con
giudizio e dialettica, rispecchia la tenacia e la laboriosità creativa
tutta marchigiana che sa distinguersi nel mondo”. Appena nominato,
Balestra si racconta così nel corso delle interviste: “Se leggete ‘Il
compleanno dell'iguana’ o ‘I giorni della rotonda’, romanzi della mia
coetanea e conterranea Silvia Ballestra, potrete avere un'idea del
contesto ambientale in cui sono nato e cresciuto. Una terra periferica e
benestante, quindi un mix bestiale per la creatività. Tutto ciò ha
evidentemente influenzato la mia esistenza”.
La
Notte bianca di Firenze è ispirata al concetto di ‘città continua’ e
all’architettura radicale fiorentina attiva tra gli anni ‘60 e ‘70. Il
Festival Musicultura diretto da Piero Cesanelli, eccellenza del nostro
territorio, è stato invitato a dare testimonianza artistica con lo
spettacolo musicale ‘Protestar cantando canzoni e canzonette’, che si
terrà in Piazza Santa Maria Novella. La forte rilevanza dell’evento
darà corpo e visibilità ad una delle maggiori manifestazioni musicali
italiane. Anche la Compagnia dei Folli darà un suo contributo artistico,
esibendosi con lo spettacolo di aerial dance ‘De architettura’ che si
terrà in Piazza Ognissanti, in riva all’Arno.
Nell’esporre
il suo concetto di festa, Balestra si dice contrario “al
divertimentificio imperante” e di puntare su parole antiche ma sempre
cariche di energia propulsiva: partecipazione e condivisione. “In altre
città la Notte Bianca è anche consumismo e becerume, a Firenze non deve e
non può essere così: tutte le arti sono state abbracciate. Avremo
compagnie inglesi, francesi, belghe ed interventi dai gruppi italiani
che hanno fatto la storia delle arti performative: Fanny &
Alexander, i Kinkaleri, i Krypton, Fabbrica Europa, la Raffaello Sanzio,
il Laboratorio Nove, o i giovani di Inquanto Teatro”. Per il 30 aprile
quindi la città voluta da Balestra sarà senza confini, in un
collegamento ideale dagli ospedali delle periferie fino al centro, per
una sorta di città piazza senza cesure fisiche: “La prospettiva è quella
di far evolvere il concetto di spazio e pensare la città come una
piazza, luogo globale di incontro”.
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