La CNA in questi anni s'è
prodigata a tenere insieme i cocci di un sistema produttivo in disfacimento
portando il nostro contributo a tutti i tavoli che l'amministrazione ha aperto,
senza mai avere toni polemici, anzi
cercando di fare al meglio ciò che risultava più utile per le nostre imprese. In
sostanza, oltre al continuo e quotidiano lavoro di affiancamento alle aziende
nostre associate, abbiamo cercato di dare una mano alle imprese che si trovano
in grande difficoltà e l'abbiamo fatto il più delle volte in assoluta solitudine.
Quello
che il Sindaco sembra non voler capire è la drammaticità del momento che stiamo
attraversando. Purtroppo non c'è più tempo da perdere e di fronte alla crisi in
cui si trova la nostra città non è più possibile temporeggiare, bisogna avere il
coraggio e la forza di guardare al futuro e non limitarsi a tamponare le falle
del passato. Quello che noi chiediamo è un cambiamento di rotta radicale che
superi lo stato presente e sia in grado dimostrare una rinnovata sensibilità
verso il mondo delle imprese vecchie e nuove che sono il motore di ogni
possibile mutamento verso un futuro sostenibile per la società e l'economia fabrianese. Non bisogna
limitarsi ad amministrare ma bisogna governare la trasformazione e questa
nostra posizione il Sindaco la conosce visto che ne abbiamo discusso ampiamente
durante la riunione che s'è svolta nella nostra sede il 21 gennaio scorso. Quindi nulla di nuovo, la nostra
è una mano tesa verso un istituzione che riteniamo l'elemento performante, il
principale, per dare una scossa al sistema Fabriano. La nostra non è una
critica sterile ma un impegno a collaborare a dare il nostro apporto
costruttivo nel difficile percorso che attende la nostra città se vuole avere
un futuro oltre che un passato glorioso. E il bilancio comunale rappresenta lo
strumento principale per dare sostanza alle parole, soltanto modificando la
filosofia di bilancio, orientandolo verso il mondo produttivo, sburocratizzando
gli adempimenti, resecando la spesa improduttiva, diminuendo la pressione fiscale
si potrà dare concretezza alla speranza di vedere Fabriano rinascere dalle
proprie ceneri.
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