La
50° stagione lirica del Macerata Opera Festival, dal titolo “L’opera
è donna” presenta tre titoli allo Sferisterio dal 18 luglio al 10
agosto. Aida, Tosca e La traviata saranno dirette da tre donne: Julia
Jones, Eun Sun Kim e Speranza Scappucci, mentre le regie sono
affidate a Francesco Micheli, che al suo tezo anno di direzione
artistica debutta alla regia di un’opera in stagione allo
Sferisterio, Franco Ripa di Meana e Henning Brockhaus, che riprende
la sua celebre “Traviata degli specchi”. La stagione e i
protagonisti sono stati illustrati questa mattina in Regione
dall’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini, dal
presidente e vicepresidente dell’Associazione Arena Sferisterio
Romano Marcolini e Antonio Pettinari, dal direttore artistico
Francesco Micheli e dal direttore dell’organizzazione tecnico
artistica Luciano Messi.
“La
stagione del Macerata Opera Festival di quest’anno - afferma
Marcolini - è la degna celebrazione dei cinquant’anni di attività
lirico-sinfonica dello Sferisterio; ne rappresenta a pieno la grande
tradizione, il valore delle produzioni, la passione e il lavoro
culturale che ne stanno alla base. Le ultime edizioni poi hanno visto
uno sforzo d’innovazione e di ricerca originale che prosegue e che
ha prodotto un miglioramento della qualità artistica, pur potendo
contare su minori risorse. Così il Macerata Opera Festival è
divenuto l’esempio di come la qualità possa coniugarsi con la
sobrietà e l’economicità, con una gestione sana e con ricadute
positive sul territorio e l’occupazione collegata alla cultura.
Aver messo la donna al centro della stagione 2014 è poi un’altra
delle scelte felici: il diritto alla libertà e alla vita delle donne
si esprime attraverso le protagoniste delle opere selezionate, ma
soprattutto grazie ai talenti femminili coinvolti persino nella
direzione orchestrale. Dal Macerata Opera Festival e dalle molteplici
attività che racchiude viene un segnale di forte innovazione
culturale che rende la lirica un terreno attualissimo di cimento
della contemporaneità e di dialogo fecondo con le giovani
generazioni”.
Con
il ritorno in scena di Aida lo Sferisterio ricorda le sue origini: fu
proprio con questo titolo che nel 1921 avvenne la trasformazione
dell’arena da struttura sportiva a teatro d’opera.
“Stiamo
preparando la stagione del cinquantenario - dichiara Carancini - con
una serie di venti speciali, grazie anche alla collaborazione di
Patrizia Sughi, già direttore marketing in teatri importanti come
Napoli, Bologna, Verona”. Micheli entra nell’illustrazione dei
cast. “Ll’inaugurazione sfodera una formidabile coppia di
protagoniste femminili: Fiorenza
Cedolins,
una delle artiste più apprezzate degli ultimi anni in teatri come la
Scala e Festival come Salisburgo (dove ha recentemente trinfato in
Falstaff) è Aida, mentre Amneris è Sonia
Ganassi,
grande mezzosoprano rossiniano che ha recentemente esteso il suo
repertorio ai ruoli verdiani ottenendo un grande successo personale
in Oberto Conte di San Bonifacio alla Scala”. Radamès è il
giovane tenore spagnolo Sergio
Escobar,
che ha recentemente cantato in Nabucco a Parma e Norma a Bologna. Nel
cast anche il grande Nazzareno
Antinori che
ritorna sul palcoscenico dello Sferisterio nella breve ma cruciale
parte del Messaggero.
Tosca
torna allo Sferisterio con la voce di Susanna
Branchini,
forte del successo ottenuto nella scorsa stagione come Leonora in
Trovatore. La Branchini ha riscosso un trionfo come Santuzza al San
Carlo di Napoli nella Cavalleria di Pippo Delbono. In scena con lei
il tenore romano Luciano
Ganci,
una delle giovani voci italiane più impegnate in Italia e all’estero
(da Astana a Pechino) sotto bacchette come Valery Gergiev. Il
baritono Sebastian
Catana sarà
impegnato nella prossima stagione come Scarpia, oltre che a Macerata,
all’Opéra di Parigi e al Covent Garden di Londra.
L’impegnativa
parte di Violetta Valéry è affidata al giovane soprano
palermitano Jessica Nuccio,
che proprio cantando La traviata alla Fenice di Venezia ha avuto le
sua prima importante affermazione. La Nuccio è stata diretta da
maestro come Zubin Mehta, Diego Matheuz, Renato Palumbo. Alfredo
è Antonio
Gandia,
tenore spagnolo allievo di Alfredo Kraus dalla brillante carriera in
teatri come il Liceu, il Maggio Fiorentino, la Scala e l’Opera di
Roma, dove negli anni scorsi è stato applaudito proprio in questa
parte. Come Germont padre ritroviamo Simone
Piazzola,
apprezzatissimo Conte di Luna nel Trovatore dell’anno scorso, che
ha recentemente cantato La traviata anche alla Fenice di Venezia e al
Palau de les Arts a Valencia. Nell’estate 2013 Piazzola ha vinto il
secondo premio e il premio del pubblico al concorso Operalia.
“Abbiamo riportato tre opere in Arena - dicee Pettinari - e
ritrovato un interesse notevole verso il mondo degli imprenditori che
investono sul territorio e sul nostro festival”. Conclude Messi:
“la produzione del Macerata Opera Festival permette di sviluppare e
far crescere delle professionalità tecniche, molto richieste anche
da altri teatri. Questo know-out è molto prezioso e si traduce in
lavoro. Molto importanti sono anche le collaborazioni e proprio
quest’anno Aida sarà coprodotta con il Teatro Comunale di
Bologna”.
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