mercoledì 3 luglio 2013

TERZONI (M5S) AL TAVOLO VERTENZA INDESIT: "L'ITALIA DEVE RIDURRE IL COSTO DEL LAVORO"

 
La deputata fabrianese del Movimento 5 Stelle Patrizia Terzoni ha partecipato, questa mattina, al tavolo per la vertenza Indesit alla presenza dei sindacati, dei vertici aziendali e regionali e del Ministro Zanonato. Per il lettori di Radio Gold News traccia il bilancio dell'incontro. Scrive Patrizia Terzoni: "Milani ha dichiarato che il piano di assetto della Indesit è necessario per far fronte alla competitività di mercato a cui l'azienda è chiamata. Ha poi ribadito la questione che il costo del lavoro in Italia è troppo alto e non competitivo verso quelle realtà di concorrenza orientale e dei paesi dell'est che hanno costi del lavoro molto inferiori. Milano sostiene che nessuno sarà licenziato, che non vogliono vendere l'azienda e tantomeno chiudere la produzione in Italia ma solo effettuare un riassetto. L'uso degli ammortizzatori sociali e contratti di solidarietà sono necessari per andare avanti e poi con il naturale turnover saranno piano piano riassorbiti negli anni. Fabriano sarà il polo produttivo driver della innovazione per i forni da incasso, Comunanza driver dell'innovazione per le lavabiancheria e Caserta produrrà frigoriferi e piani cottura da incasso per i Mercati a più alto valore aggiunto. Saranno investiti 70 milioni di euro nel triennio 2014-2016 per questi settori. Tutti i sindacati sono molto scettici su questo piano, dato che ci sono contraddizioni tra le affermazioni e la loro applicabilità. Si farà un secondo incontro il 16 Luglio per proseguire con il confronto e nel frattempo Governo e Dirigenza valuteranno possibili cambiamenti. Io ho fatto un intervento chiedendo che il governo, in particolare i ministeri lavoro, sviluppo economico, bilancio e finanza si mettano a tavolino per lavorare insieme su questo problema. L'Italia è in stato di emergenza per quanto riguarda il lavoro e le delocalizzazioni, quindi devono cercare nel più breve tempo possibile di ridurre i costi del lavoro in Italia, che sono altissimi. Proposte volte a questo potrebbe portare al mantenimento del lavoro in Italia. Ridurre i costi del lavoro significa cercare di razionalizzare le spese dello stato e quindi trovare i soldi per sopperire alla somma necessaria per ridurre questi costi. Togliendo soldi da una parte, magari rivedendo alcune spese, e mettendo questi da un altra parte. Non a caso le nostre proposte bocciate giorni fa in Parlamento erano volte ad evitare spese inutili a carico dello Stato. Mi rivolgo all'acquisto dei cacciabombardieri F35, alla costruzione della TAV (visto anche gli ultimi sviluppi del Governo Francese che sta rimettendo in discussione la tratta sul loro territorio). Ma non ho ricevuto nessuna risposta o nessun accenno a questa richiesta."
 
Marco Antonini

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