martedì 9 luglio 2013

IL GIANO RIEMPE L'ORATORIO DELLA CARITA'



Un incontro molto partecipato, quello che si è svolto ieri all’oratorio della carità, per discutere il destino del fiume Giano. Molti i fabrianesi che sono accorsi per capire come verrà gestito il recupero della parte “tombata” del fiume che ha dato origine alla città della carta. È stato il sindaco Sagramola ad aprire i lavori, evidenziando la soddisfazione per il confronto, mantenendo però ben salda la posizione dell’Amministrazione: ovvero una variante non sostanziale dell’opera per la quale sono stati già stanziati quasi cinque milioni di euro. Dopo l’intervento del primo cittadino è stata illustrata dall’architetto Evangelisti la cronistoria del piano di recupero del fiume cittadino, inquadrando tutto il piano all’interno della legge 61 (ovvero quell’insieme di disposizioni per il recupero delle zone urbane a seguito degli eventi sismici del 1997). Il piano approvato prevede la “tombatura” del fiume nella zona compresa tra il ponte di San Rocco e quello di via Fratti e la scopertura nelle zone a monte e a valle dei due ponti storici. Una volta terminata l’esposizione del progetto la parola è passata al comitato fabrianese “alla Scoperta del Giano”. Aldo Pesetti ha voluto ricordare che: “L'appalto in via di assegnazione da un lato è un bene, in quanto il collettamento degli scarichi fognari del centro storico risolverà gran parte dei problemi di igiene che portarono alla copertura nel 1958, dall'altro segue logiche antiquate e deleterie. Lo spropositato utilizzo del cemento e del calcestruzzo all'interno di un centro storico è una soluzione alla quale noi ci opponiamo con forza. Senza contare che anche il tema della sicurezza è venuto meno come motivazione per ritombare il fiume. L'amministrazione comunale dovrebbe presentare alternative e non sostenere una soluzione che la città in maniera trasversale non rifiuta. Vorrei ricordare che lo storico ponte dell'Aera è monumento di interesse nazionale, degno della massima tutela. Quindi, il prossimo intervento sui ponti storici solo con calcestruzzo e fibra di carbonio è incomprensibile e del tutto irreversibile. Noi, come comitato proponiamo una sola soluzione: scopertura totale del Giano con la logica conservazione dei ponti storici”. Una volta terminato l’intervento di Pesetti, è stata donata (in maniera ironica da parte del Comitato) al Sindaco una targa con la dicitura “Ponte dell’Aera”, come segno di auspicio per i futuri visitatori e per la città tutta. Una volta concluso l’intervento del Comitato, è stato il momento di ascoltare gli umori dell’oratorio fabrianese. Tra interventi tecnici atti a ricostruire i passi del Comitato stesso e dell’associazione “Tutela e valorizzazione del centro storico” (Paolo Panfili), interventi critici che hanno evidenziato un approccio nei confronti del Giano degno dei barbari che guardano solo alla funzionalità e non alla bellezza (Gian Pietro Simonetti), analogie tra Superman e Fabriano quando per i ponti storici della città della carta il calcestruzzo potrebbe essere pura kryptonite (Giampaolo Ballelli) ed appelli al Sindaco a non nascondere nuovamente il Giano per non dare la sensazione di voler celare nuovamente quanto di bello potrebbe dare il fiume con la sua vita (Urbano Urbani) la città si è espressa nei confronti di una eventuale “ritombatura” del fiume. “Voglio che sia chiara una cosa, e questa è l’occasione ideale – ha concluso il Sindaco fabrianese dopo aver ascoltato tutti gli interventi – quello che stiamo per intraprendere è un passaggio necessario per la nostra città. La scelta di questa Amministrazione era ed è quella di garantire la sicurezza. Per il resto siamo disposti a mettere in atto una variante non sostanziale che possa permetterci di non perdere le risorse ottenute per il terzo stralcio dei lavori”.

ss

Per ascoltare il servizio clicca qui:
http://www.youtube.com/watch?v=uHpEJO3VOJk

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