giovedì 2 maggio 2013

LA CITTA’ CHE NAVIGA



Sul web, in particolare su Facebook, si aprono spesso discussioni, dibattiti. Alcuni sono decisamente interessanti. Uno di questi, proprio ieri, ha visto coinvolta la direzione generale di Radio Gold con l’attenta e perspicace Gigliola Marinelli. Partiamo da un assunto: la rete consente di fare opinione come non potrebbero mai i giornali, specie i quotidiani. E questo è già un dato positivo, semplicemente perché l’universo virtuale è aperto a tutti. Un mezzo democratico per dire la propria, per aprire un’interattività, un vaso comunicante, per ricevere consigli, per darne ecc. Credo che un impulso a migliorare la vita sociale di Fabriano possa venire dai suggerimenti “pubblicati” su Facebook, questo occhio dilatato sul presente, che con l’aggiunta di foto, spesso corrobora un dato di fatto inequivocabile (pensiamo alla testimonianza dell’acqua sporca della piscina del giardino pubblico). Un’altra branca della rete è il blog, e da questo punto di vista la nostra radio offre, grazie al certosino impegno di Marco Antonini, un’informazione in tempo reale che mi sembra assai utile per la comunità. Fabriano, pertanto, naviga sul web parallelamente all’attività che si svolge sugli scranni del municipio, nelle postazioni ufficiali di aziende pubbliche e private, nei bar, nei locali. Il web contiene un’enorme mole di informazioni, alcune altamente affidabili, altre meno. Il problema non è solo di trovare notizie, ma di sapere con certezza se l’informazione è attendibile. Attraverso i tanti motori di ricerca disponibili e i vari portali è possibile indirizzare le proprie ricerche e verificare di persona. A voi l’incombenza. Noi cerchiamo di fare del nostro meglio e di non incappare in errori. Anche i politici dovrebbero guardare ai nuovi mezzi di comunicazione ed interagire con essi, senza paura, senza ritrosie, senza nascondersi. I giornali non bastano più: sono i portali che consentono la sopravvivenza del dire da parte della gente comune, di chi sui giornali non finisce mai ma ha diritto di farsi sentire. Il web è ormai un mezzo di comunicazione di massa, quindi ben venga. C’è un ulteriore pericolo da sventare: nel flusso di stimoli a cui ci sottopone la navigazione, bisogna contingentare le problematiche ed isolare il rumore di fondo, le banalità, le polemiche sterili, strumentali. Come dice l’esperta Alessandra Farabegoli, “l’abbondanza delle informazioni su Internet deve rappresentare una ricchezza al nostro servizio, non un oceano in cui annegare”. Navigate gente, navigate…

Alessandro Moscè
Direttore Editoriale


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