Sul web, in
particolare su Facebook, si aprono spesso discussioni, dibattiti.
Alcuni sono decisamente interessanti. Uno di questi, proprio ieri, ha
visto coinvolta la direzione generale di Radio Gold con l’attenta e
perspicace Gigliola Marinelli. Partiamo da un assunto: la rete
consente di fare opinione come non potrebbero mai i giornali, specie
i quotidiani. E questo è già un dato positivo, semplicemente perché
l’universo virtuale è aperto a tutti. Un mezzo democratico per
dire la propria, per aprire un’interattività, un vaso comunicante,
per ricevere consigli, per darne ecc. Credo che un impulso a
migliorare la vita sociale di Fabriano possa venire dai suggerimenti
“pubblicati” su Facebook, questo occhio dilatato sul presente,
che con l’aggiunta di foto, spesso corrobora un dato di fatto
inequivocabile (pensiamo alla testimonianza dell’acqua sporca della
piscina del giardino pubblico). Un’altra branca della rete è il
blog, e da questo punto di vista la nostra radio offre, grazie al
certosino impegno di Marco Antonini, un’informazione in tempo reale
che mi sembra assai utile per la comunità. Fabriano, pertanto,
naviga sul web parallelamente all’attività che
si svolge sugli scranni del municipio, nelle postazioni ufficiali di
aziende pubbliche e private, nei bar, nei locali. Il web contiene
un’enorme mole di informazioni, alcune altamente affidabili, altre
meno. Il problema non è solo di trovare notizie, ma di sapere con
certezza se l’informazione è attendibile. Attraverso i tanti
motori di ricerca disponibili e i vari portali è possibile
indirizzare le proprie ricerche e verificare di persona. A voi
l’incombenza. Noi cerchiamo di fare del nostro meglio e di non
incappare in errori. Anche i politici dovrebbero guardare ai nuovi
mezzi di comunicazione ed interagire con essi, senza paura, senza
ritrosie, senza nascondersi. I giornali non bastano più: sono i
portali che consentono la sopravvivenza del dire da parte della gente
comune, di chi sui giornali non finisce mai ma ha diritto di farsi
sentire. Il web è ormai un mezzo di comunicazione di massa, quindi
ben venga. C’è un ulteriore pericolo da sventare: nel flusso di
stimoli a cui ci sottopone la navigazione, bisogna contingentare le
problematiche ed isolare il rumore di fondo, le banalità, le
polemiche sterili, strumentali. Come dice l’esperta Alessandra
Farabegoli, “l’abbondanza delle informazioni su Internet deve
rappresentare una ricchezza al nostro servizio, non un oceano in cui
annegare”. Navigate gente, navigate…
Alessandro
Moscè
Direttore
Editoriale
Nessun commento:
Posta un commento