La Commissione europea ha deciso di destinare aiuti per 5 milioni di euro agli ex lavoratori della Merloni per facilitare il reinserimento nel mondo del lavoro di 1.517 ex dipendenti del gruppo italiano. L'esecutivo ha proposto di attingere al Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg), e tale proposta adesso passa all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio Ue. Da Bruxelles spiegano che è stata l'Italia a chiedere aiuti per i lavoratori in esubero di Merloni. Si prevede che i 1.517 ex dipendenti saranno aiutati attraverso un orientamento professionale. Il pacchetto di aiuti proposto prevede, più in particolare, un orientamento mirato per gli ultracinquantenni, assistenza nella ricerca del lavoro, formazione professionale, riqualificazione e promozione dell'imprenditorialità. Queste misure saranno integrate da incentivi all'assunzione, da un'indennità per la ricerca di un lavoro e da un contributo alle spese di viaggio e di trasferimento. "La crisi ha avuto un forte impatto sul mercato degli elettrodomestici, soprattutto a causa di una riduzione delle esportazioni'', ricorda Laszlo Andor, commissario europeo per l'Occupazione e gli Affari sociali. ''Se approvata - aggiunge - questa proposta di stanziamento di 5 milioni di euro del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione aiutera' oltre 1.500 lavoratori in esubero a prepararsi per nuove opportunita' di lavoro in altri settori nei quali le prospettive sono piu' promettenti''. (Asca)
Dichiarazione del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca: "Una dotazione finanziaria di straordinaria importanza per il nostro territorio. Ci auguriamo che il Consiglio e il Parlamento dell’Unione europea diano il proprio via libera all’operazione. Confidiamo nell’azione degli europarlamentari italiani affinché ciò avvenga."
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