martedì 3 giugno 2014

FABRIANO. IL COMUNE HA I SOLDI SOLO PER LE EMERGENZE

«È vero, siamo in anticipazione di tesoreria e i pagamenti ai fornitori sono bloccati fino al luglio». Il sindaco Giancarlo Sagramola conferma lo stato di difficoltà delle finanze comunali ma assicura: «Se, comunque, dovessero esserci emergenze, abbiamo disponibilità per potere far fronte». Il primo cittadino scarica sullo Stato la colpa di quanto si sta verificando, per la prima volta nella storia, nel Comune di Fabriano. «Nessuno di noi poteva attendersi un ulteriore inasprimento dei tagli ai finanziamenti statali, la confusione in materia di imposizione fiscale e il continuo dilazionare i tempi per quel che riguarda la stesura dei bilanci di previsione». Da gennaio ad oggi, le casse comunali sono state rimpinguate solo con gli incassi dei servizi a domanda individuale. «E rispetto agli scorsi anni, per via della crisi economica anche in questo settore le famiglie stanno stringendo la cinghia». Se a tutto ciò si somma il fatto che molti cittadini, il 10% dei contribuenti, non hanno pagato la Tares dello scorso anno nei tempi stabiliti, ecco che «il quadro non poteva essere che di sofferenza». Da qui il ricorso all'anticipazione di tesoreria. «Sicuramente non si tratta di una situazione normale. E fino a luglio, ci rimarremo». Poi gli incassi della prima rata dell'Imu - relativa alle seconde case e ai capannoni industriali - e della Tasi, scadenze il 16 giugno prossimo, «dovrebbero portarci a respirare - prosegue Sagramola - In pratica dovremmo riprendere a pagare i fornitori con regolarità». Il primo cittadino torna anche sull'atteggiamento che le opposizioni consiliari hanno tenuto nel corso dell'ultimo Consiglio comunale di giovedì per l'approvazione del conto consuntivo 2013. «Sono stati 30 minuti in aula e poi sono usciti. Salvo dichiarare che non erano d'accordo con la gestione padronale del Comune. Ma credo che tutto ciò andasse detto in sala consiliare e non fuori. Le parole delle opposizioni sono il nulla, visto che non ce ne sarà traccia nelle registrazioni consiliari. Un atteggiamento che mi sento di stigmatizzare. Noi siamo per il confronto, e il lavoro nelle commissioni consiliari lo testimonia». (Il Messaggero)

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