Convalida dell’arresto, questa mattina, dopo il processo
per direttissima, di un cittadino turco che dopo essersi denudato dinnanzi a
tre ragazzine, la più grande delle quali ha 13 anni, si è esibito in atti
osceni in luogo pubblico. Il fermo è stato effettuato da un equipaggio del
Nucleo Radiomobile ed una pattuglia della Stazione Carabinieri di Fabriano.
Veniamo ai fatti. Erano le 19,00 di ieri quando sul 112 della Centrale Operativa
di Fabriano, è giunta la richiesta d’intervento per un camionista che sul piazzale antistadio aveva
compiuto atti osceni nei confronti di alcune minorenni. Personale del Nucleo Radiomobile ed una pattuglia della
Stazione si sono immediatamente precipitate per verificare l’accaduto. Sul
posto i militari accertavano che un cittadino turco (S.K. di anni 51), in stato
di manifesta ubriachezza, dopo aver tentato di avvicinare tre minorenni, che assistevano agli allenamenti
di una squadra di calcio, estraeva e mostrava loro i genitali per poi
masturbarsi sempre alla loro presenza. La delicatezza della vicenda, nella
quale peraltro sono rimaste vittime le tre ragazzine, ha imposto di condurre lo
straniero nella stazione degli uomini dell’arma, dove è iniziata la raccolta
formale delle informazioni da parte delle giovanissime minorenni, accompagnate
dai rispettivi genitori. Il quadro che ne è emerso è stato quello di un
individuo consapevole dei suoi gesti, ma anche di un soggetto che ha agito in
spregio alla inequivocabile giovanissima età delle tre ragazzine. Gli elementi
raccolti, tali da pesare come un macigno, hanno permesso al capitano Benedetto
Jurlaro e ai suoi uomini, di contestare in capo allo straniero (il figlio in
Turchia a capo dell’azienda trasporti dove il padre lavora come dipendente
informato dei fatti, si è scusato con le autorità) il reato di atti osceni in
luogo pubblico, procedendo quindi al suo arresto e trattenendolo nella camera
di sicurezza del Comando, in attesa del rito direttissimo, disposto dal PM di
turno Rosario Lionello.
Ultim'ora: Arresto convalidato poco fa. Pena patteggiata in quattro mesi di reclusione. L'uomo è stato rimesso in libertà.
dA
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