mercoledì 7 maggio 2014

GRANDE SUCCESSO PER LA FESTA A SAN GIUSEPPE LAVORATORE E PER LA MOSTRA CREATIVA

Si è conclusa domenica 4 maggio la mostra della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore. La parrocchia, dedicata ad un Santo così importante, sicuramente uno dei più invocati in questo periodo di crisi, ha di gran lunga festeggiato il proprio protettore con varie iniziative. Oltre che dagli appuntamenti liturgici, la festa è stata animata da eventi di vario genere. Già mercoledì 30 aprile si è dato inizio a tornei di calcetto e pingpong per bambini e ragazzi, il tutto tra gustose pause che hanno visto protagoniste le deliziose frittelle di San Giuseppe. La vigilia del primo maggio si è infine conclusa con un aperitivo e tanta musica del gruppo rock fabrianese Plastic Mouth. Il primo maggio è iniziato con la Santa Messa alle ore 11; il Vescovo Giancarlo Vecerrica ha conferito la Cresima a 28 ragazzi. Il pomeriggio di questa giornata è proseguito con il teatro delle marionette ed il concerto per organo e canto della Scuola Toscanini concludendosi  infine con la Santa Messa delle ore 19 alla quale ha partecipato la Commissione Diocesana per la Pastorale del Lavoro. Pezzo forte della festa è stata la mostra “San Giuseppe CREATIVO” che, inaugurata il 30 aprile, è rimasta aperta fino al 4 maggio. In questa mostra sono stati esposti i lavori, le opere di tutti i parrocchiani che in vari campi si sono rivelati dei veri e proprio artisti. Chi ha visitato la mostra ha potuto davvero ammirare dei lavori incredibilmente belli, fatti da persone semplici che dedicano il proprio tempo libero a varie attività come ad esempio: pittura, foto, poesia, ricamo, lavori in legno, decorazione di vetro e ceramiche, filigrane, lavori con la carta e oggettistica che richiede una manodopera e del talento. L’idea della mostra è stata del Consiglio Pastorale parrocchiale: con iniziative di questo tipo si valorizzano i talenti artigianali ed artistici dei parrocchiani che sicuramente, in questo modo, coltivano le loro passioni sentendosi maggiormente partecipi della vita della parrocchia. E’ fondamentale coinvolgere tutti nella comunità parrocchiale, stimolare la partecipazione e il senso di responsabilità dei singoli, valorizzando talenti e passioni. Don Tonino Lasconi, parroco di San Giuseppe Lavoratore, manifesta tutta la sua felicità per il successo della mostra affermando: “Con questa mostra abbiamo scoperto delle qualità nascoste dei parrocchiani. Quando si dà spazio alla creatività infatti scatta un meccanismo che lega la comunità. E’ stata una sorpresa per tutti scoprirsi creativi, artisti in un certo senso. Molto spesso si ha paura di mostrare agli altri le nostre creazioni, le nostre passioni e tutto quello che sappiamo fare perché il giudizio altrui ci spaventa, ma se decidiamo di mostrarci tutti insieme allora tutto diventa più facile. Questa mostra è stata sicuramente un’occasione per unire i parrocchiani in questi giorni di festa.” Continua ancora don Tonino: “Un evento del genere ha comunque dimostrato una grande disponibilità e un grande spirito di collaborazione tra chi ad esempio ha deciso di aiutare l’evento con dei turni per tenere aperta la mostra.” Tutto è stato curato nel dettaglio. La mostra è stata allestita in tre sale in cui i “parrocchiani curatori” hanno collocato con criterio artistico le opere dei 45 parrocchiani che hanno messo in mostra le loro passioni. Tutti di età diverse. E’ importante in un momento di difficoltà come quello che sta attraversando il comprensorio fabrianese liberare le passioni, sfogarsi con la creatività in una città di lavoratori che hanno nel dna il lavoro, la creazione e il saper fare arte. Una parrocchia che festeggia la festa dei lavoratori in questo modo è fatta di gente creativa, ma anche e soprattutto lavoratrice che dà messaggi importanti al resto della comunità fabrianese, non solo quella religiosa. L’importanza del lavoro è stata sottolineata anche dal Vescovo Vecerrica che durante la Santa Messa del primo maggio ha ricordato quanto sia importante il lavoro e quanto l’aspetto dell’operosità renda umano, cristiano ogni uomo. Ai cresimanti il Vescovo ha parlato delle figure di San Giovanni XXIII e San Giovanni Paolo II, due uomini con due storie diverse, complicate, ma che hanno in comune la conoscenza della fatica e del duro lavoro.

Francesca Agostinelli 

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