giovedì 8 maggio 2014

FABRIANO. MOBILITAZIONE PER SALVARE L'AFFRESCO DI VIA CIALDINI

Fabriano - Via Cialdini - La Vergine con il Bambino -
L'affresco di via Cialdini va salvato. Su facebook scatta un’altra protesta. Ed è subito una ridda di commenti e di inviti affinché qualcuno intervenga.
Oggetto del dibattito è l'affresco del XV secolo raffigurante la Vergine col bambino ed angeli di Ottaviano Nelli, situato nell'edificio già chiesa/ospedale di Santa Maria del Piangato, già oggetto di restauro nel 1993. «Il degrado - scrive il fabrianese Paolo Panfili dell'Associazione per la tutela e valorizzazione del centro storico - è dovuto senz'altro ai gravi fattori di inquinamento da idrocarburi visto che si trova in via Cialdini, una delle arterie principali per l'accesso al centro storico. Ma anche dallo stato di totale incuria. L'auspicio è che l'Associazione per la tutela e la valorizzazione del centro storico assuma le iniziative coerenti a tutela del valore artistico e patrimoniale dell'opera».
I commenti, in pochissime ore dal post, non si sono fatti attendere. C'è chi propone di chiudere il centro storico h24 ai non residenti e chi, più pragmaticamente, chiede che si inizi dal pulire il vetro che dovrebbe proteggere l'affresco. Panfili ricorda che in vista della recente visita di Vittorio Sgarbi in città «mi sono personalmente attivato per vari giorni per far pulire i cristalli di questo affresco sollecitando il funzionario competente, ma tutto inutilmente». Un'azienda fabrianese del settore si è anche offerta di pulire gratuitamente il vetro di protezione qualora fosse possibile.
Il problema principale per un adeguato restauro pare essere il fatto che i proprietari dell'immobile sono dei privati. «Ma non mi perdo d'animo», assicura Panfili. E rilancia. «Siamo pronti ad inviare un esposto alla Soprintendenza delle Marche affinché provveda con urgenza ad attivare le funzioni competenti e responsabili».
E on line vengono segnalate anche altre situazioni di degrado di opere importanti: sotto il Portico del Vasari, gli affreschi davanti al Teatro Gentile e all'Anfiteatro. Conclusione su facebook: «Una città che dice di voler puntare sul turismo non può certamente permettere che le proprie bellezze architettoniche non vengano valorizzate. Anzi, sono in uno stato di incuria che evidenzia bene come non importi a nessuno la loro sopravvivenza. Ci si augura che possa esserci un risveglio degli organismi preposti». (Il Messaggero)

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