Nuovo un trimestre in rosso per le
aziende artigiane del Fabrianese. «La crisi che ha investito il
distretto non molla la presa sulle micro e piccole imprese artigiane
del territorio - spiega Simone Clementi, segretario Confartigianato -
E a oggi è ancora precario lo scenario produttivo locale composto da
tante attività che nel passato sono state pur parte di un fiorente
indotto». Secondo i dati dell’associazione infatti nel Fabrianese
nel primo trimestre dell'anno hanno cessato l’attività 39 aziende
artigiane a fronte della nascita di 26 attività. Il bilancio al 31
marzo è perciò negativo: -13. I comparti storici sono quelli più
in difficoltà con un saldo a -8 per le imprese delle costruzioni e
di -5 per il manifatturiero: tante attività con anni e anni di
esperienza si ritrovano a chiudere i battenti, soprattutto le
contoterziste. «Oggi ciò di cui il territorio ha urgentemente
bisogno per risollevarsi è un sistema integrato di interventi che
incidano sulla produttività locale, incentivando quanto più
possibile due elementi fondamentali: l'innovazione e la
diversificazione produttiva, puntando sulla valorizzazione delle
peculiarità di Fabriano, della sua eccellenza creativa». Per fare
questo, conclude Clementi, servono «attive e immediate politiche a
tutela delle Mpi». (Il Messaggero)
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