mercoledì 14 maggio 2014

CHIUSURA SEDI REGIONALI RAI, SPACCA INCONTRA DELEGAZIONE SINDACALE

“Riproporremo l’attenzione sulla vicenda delle sedi regionali della Rai ai livelli più alti, a cominciare dalla prossima Conferenza dei Presidenti delle Regioni, dopo che per primi ci siamo attivati per contrastare la messa in discussione dell’articolazione territoriale del sistema radiotelevisivo pubblico. La nostra azione non è solo a difesa del pluralismo informativo o di tutela occupazionale. Fa anche parte di una strategia generale che riguarda il confronto Stato-Regioni e incide sulla organizzazione istituzionale stessa del nostro Paese. Da parte del Governo centrale c’è ormai la tendenza ad un neocentralismo che si scontra con l’architettura istituzionale delineata dalla nostra Costituzione. La vicenda delle sedi Rai non è altro che un aspetto di questa tendenza. Contrasteremo quindi con determinazione questa scelta che è sbagliata e anacronistica: mentre l’Europa va verso il multilivello territoriale, l’Italia che lo ha scoperto e istituzionalizzato per prima, torna incredibilmente indietro. Per la Rai come per le Regioni la sfida è l’innovazione e la razionalizzazione organizzativa, non lo svilimento dei territori e della loro voce. Tutto il lavoro che la Regione ha svolto e continua a svolgere per valorizzare l’identità regionale e il sentimento dei marchigiani verso se stessi, trova forza in una comunicazione e informazione efficaci, tempestive e competitive. Non possiamo quindi che essere sulla stessa linea nel tentare in ogni modo di contrastare il disegno di riduzione delle sedi regionali Rai”.
Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, incontrando oggi i delegati sindacali della Rai, in stato di mobilitazione in tutte le regioni per le modifiche introdotte dal decreto legge 66/2014.  Erano presenti Cgil e Cisl, regionali e di categoria (Slc – Cgil e Fistel – Cisl), le Rsu e Cdr di Rai e Rai Way.
Daniele Gattucci

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