(Il Messaggero) La prima giornata di sole ha messo in evidenza ancor di più i danni del
maltempo. Le fabbriche riaprono ma a parte qualche caso nella zona di
Talacchio per fortuna i capannoni sono salvi. Va peggio alle aziende
agricole che vedono i raccolti a rischio, mentre continuano le frane.
Tra Gadana e Pieve di Cagna nove persone sono rimaste bloccate per una
frana in una strada vicinale. Stanno bene, i tecnici di Comune e Provincia sono stati sul posto per
cercare una soluzione, ma la situazione è complessa e le famiglie non
intendono spostarsi. Oggi un nuovo summit. A fare la conta dei danni
anche gli agricoltori della provincia. Il presidente Coldiretti Tommaso
Di Sante parla di «almeno un centinaio di sos lanciati nel territorio.
Purtroppo parliamo di danni diffusi, tutti da calcolare. Ci sono stati
anche animali morti e stalle allagate. I raccolti di piselli sono
bloccati, là dove riusciremo a recuperarli potremo metterli sul mercato
con ritardo. Non solo, tutti gli ortaggi sono a rischio perché ci sono
campi ancora sott’acqua. Altri raccolti rischiano come il girasole
rischiano l’asfissia radicale. Ci sono interi vivai e serre in grande
difficoltà. Ormai siamo di fronte a continue calamità naturali, dalla
neve alle piogge, dalla grandine fino alla siccità. Alcuni agricoltori
si sono tutelati con sistemi assicurativi, ma sono molto costosi e non
coprono tutti i danni. Per questo pensiamo che anche nel prossimo piano
di sviluppo rurale, grazie ai fondi europei, sia necessario affrontare
il problema a livello collettivo, per abbassare i costi e non trovarci
in ginocchio in situazioni come queste, sempre più frequenti». La frana più importante è a Sorbolongo nella zona di Barchi dove la
provinciale resterà chiusa dopo lo slittamento di 150 della parete. Ieri
si è aperto un nuovo fronte anche tra San Sisto e Carpegna, ma anche
sulla provinciale 423 tra Gallo e Trasanni. Altri smottamenti a Torre
San Marco (Fratte Rosa), Scotaneto-Monteguiduccio; Isola del
Piano-Petriano; Auditore-Pian di Castello, Montcalende (Urbino),
Sassocorvaro-Taviglione e Mercatino Conca. «Più che nei giorni di
pioggia iniziamo a vedere il risultato del maltempo – spiega l’assessore
Provinciale Massimo Galuzzi – nella notte ci sono stati altri movimenti
e abbiamo individuato centinaia di frane. Il monitoraggio è costante,
interveniamo, ma ci vorranno milioni di euro». Il livello del Foglia è tornato regolare e la diga di Mercatale fa
defluire circa 100 metri cubi al secondo. A Mondolfo è ancora in vigore
l’ordinanza per la non potabilità dell’acqua. Marche Multiservizi fa
sapere di aver «limitato i danni». Gli interventi più importanti per gli
intoppi alla rete fognaria a Colbordolo (località Cappone), Gabicce
Mare (via Vento e via Garibaldi) e Gradara (zona Fanano), dove si sono
verificati diversi allagamenti a negozi, appartamenti e scantinati. Più
complessa la situazione a San Donato di Urbino, Calcinelli e Scotaneto,
dove frane e smottamenti hanno provocato rotture di tubature e serbatoi
dell’acqua. Le riparazioni dureranno giorni, ma le famiglie saranno
comunque servite grazie alle autobotti
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