FABRIANO - Momenti di paura venerdì pomeriggio in via Mamiani ... Alcune persone sono venute alla mani davanti la Casa di Accoglienza San Vincenzo de Paoli e ora il social market chiude. "Due volte al mese è operativo il punto di ascolto - spiega il presidente Massimo Stopponi - che è l'occasione attraverso la quale la Conferenza della San Vincenzo raccoglie le esigenze degli assistiti". Con l'avanzare della crisi aumenta il numero di coloro che si mettono in fila per un colloquio con gli operatori. Venerdì alle 15,30 alcuni erano già in fila per poter entrare al punto di ascolto che apre alle 18. All'improvviso, due giovani albanesi, contrari alla presenza di un giovane marocchino nello smistamento della fila d'ingresso, hanno alzato le mani e avevano un coltello in mano, circostanza non ancora confermata dalla polizia. Subito è scattata la segnalazione alle forze dell'ordine, che sono giunte immediatamente sul posto anche se nel frattempo i due giovani sono fuggiti. Carabinieri e polizia hanno riportato l'ordine, ma la paura resta al punto che la Conferenza della San Vincenzo de Paoli - che assiste più di duecento famiglie - avverte che il punto di ascolto potrebbe chiudere se si ripeteranno episodi del genere. Intanto, sia venerdì che sabato mattina, il market sociale è rimasto chiuso per evitare nuove possibili forme di protesta. "La nostra - spiegano all'interno della struttura - è una decisione che mira a tutelare non solo le mamme e i bambini che frequentano il market, ma anche i tanti volontari che subiscono quasi quotidianamente attacchi verbali". La decisione è stata condivisa insieme all'assessore ai Servizi sociali Giorgio Saitta che ha sempre creduto nella struttura operativa da pochi mesi nel centro storico cittadino con la gestione affidata alla cooperativa Il Tulipano. "Una scelta di prevenzione - spiega Saitta - per osservare l'evolversi della situazione. Il social market svolge un ruolo di aiuto alla nostra città e a tutti i Comuni dell'Ambito 10 in una fase estremamente delicata per tanti nuclei familiari". (IL CORRIERE ADRIATICO)
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