
Ecco il testo integrale della lettera.
“In questi ultimi giorni le Istituzioni e la
popolazione marchigiana mi hanno ripetutamente manifestato la loro
preoccupazione per una possibile ed imminente riduzione di alcuni presidi di
Polizia presenti sul territorio. La Regione Marche non è sicuramente, nel
contesto nazionale, una delle zone connotate da elevato indice di commissione
di reati, tuttavia da qualche tempo anche la Magistratura ha a più riprese
richiamato l’attenzione sulla necessità di mantenere un alto livello di
attenzione. Infatti la presenza del porto di Ancona, la prossimità con altri
territori in cui la criminalità organizzata ha maggior radicamento e la
notevole concentrazione antropica nell’area costiera, con conseguente necessità
di maggiore vigilanza anche nell’area collinare-appenninica, suggeriscono al
contrario la necessità di un rafforzamento della presenza delle Forze di
Polizia in ambito regionale. La Regione Marche ha sempre cercato di fornire al
riguardo la propria collaborazione, promuovendo un sistema di politiche
integrate di sicurezza ed anche sottoscrivendo uno specifico accordo di
collaborazione con il Ministero dell’Interno, ora scaduto ma in fase di
rinnovo. Sarei lieto di poterla incontrare per concordare un eventuale
possibile percorso di riorganizzazione, comunque idoneo ad assicurare al
territorio della regione Marche la salvaguardia della ordinata e civile
convivenza”.
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