“Il progetto della
Direttissima Ancona – Perugia – dichiara l’assessore alle
Infrastrutture Paola Giorgi - è stato approvato e finanziato
nell’ambito del progetto Quadrilatero con una delibera del Cipe nel
2003. Nel provvedimento si stabiliva che la Società di progetto
appositamente costituita, la Quadrilatero spa (assoggettata alla
direzione e al controllo dell’Anas) acquisisse la contribuzione da
parte delle Camere di Commercio nel Piano di Area Vasta. In questo
contesto, attribuire al presidente Spacca velleità di finanza
creativa quando in realtà stiamo parlando di un modus operandi
stabilito dal Cipe con atti ufficiali è molto più che creativo,
direi che è la pura fantasia di una mente molto poco informata sui
fatti. Le Camere di Commercio di Macerata e Perugia hanno già
aderito rispettivamente la prima per la SS76 e la seconda per la
SS77. A tal riguardo va precisato, che al contrario di quanto
sostenuto dall’on. Agostinelli, non è previsto alcun aumento delle
quote associative degli artigiani iscritti alle Camere di Commercio
per far fronte a questa adesione. Le quote degli iscritti rimangono
le stesse ed è la Camera di Commercio che contribuisce di suo. Il
presidente Spacca si è quindi impegnato a sollecitare il presidente
Giampieri affinché anche Ancona aderisca al Pav. Un atto quantomai
opportuno, poiché la Direttissima Ancona-Perugia è un’opera
strategica nell’ambito del sistema logistico
porto-aeroporto-interporto e, dunque, determinante per la dotazione
infrastrutturale della provincia.
Per
quanto concerne invece lo stato di avanzamento dei lavori –
prosegue l’assessore - nel caso della SS77 sono ormai al
temine e l’opera sarà consegnata entro i primi mesi del 2015.
Sulla SS76 invece, i cantieri sono bloccati a causa delle
vicende che attengono il Contraente generale e sono seguite
dall’Anas, dal Ministero delle Infrastrutture, e da quello dello
Sviluppo Economico per l’amministrazione straordinaria. Infine la
questione delle aree leader. Il Pav prevedeva la concessione di
queste aree per attività imprenditoriali e l’utilizzo del ricavato
per il coofinanziamento dell’opera. Purtroppo, l’iniziativa, a
causa della drammatica crisi economica che l’Italia e l’Europa
stanno attraversando, non ha avuto il successo auspicato. Proprio per
questo motivo il Cipe, con delibera del 2013, ha predisposto una
serie di incentivi atti a favorire le imprese che sono interessate
alla concessioni delle aree. Sulla base del provvedimento del Cipe,
la società Quadrilatero sta predisponendo i nuovi bandi di gara per
l’assegnazione delle aree. Per la ripresa dei lavori sulla SS76
invece, il commissario straordinario del Contraente generale
sta definendo le procedure per la cessione del contratto in favore di
una impresa di rilevanza nazionale. Il passaggio effettivo avverrà
alla fine di aprile 2014. Questo – conclude l’assessore Giorgi -
è quello che è accaduto e sta realmente accadendo: per il resto le
argomentazione proposte dalla on. Agostinelli sono pure illazioni
prive di fondamento che vengono da una persona male informata sulla
vicenda”.
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IL
DISTRETTO CULTURALE EVOLUTO DELLE MARCHE SI ARRICCHISCE DI ALTRI
PROGETTI. INVESTIMENTI PUBBLICO-PRIVATI PER OLTRE 1,5 MILIONI DI
EURO.
Marcolini:
“Avanza quel processo virtuoso che vede le Marche in linea con
l’Europa della creatività”
Il
Distretto culturale evoluto si arricchisce di altri tre progetti:
‘Road’, ‘Flaminia Nextone’ e ‘Music for Screen’,
cofinanziati a valere sul fondo regionale straordinario per gli
interventi 2014. “Un altro passo in direzione di uno sviluppo
locale a traino culturale e verso un’opportunità di riequilibrio
economico quale migliore risposta alla crisi – afferma l’assessore
alla Cultura, Pietro Marcolini - Il Distretto culturale evoluto
delle Marche, come sistema territoriale di relazioni tra pubblico e
privato, si amplia dando il via ad altri tre progetti oltre a quelli
già finanziati e in partenza, rafforzando così il parco progettuale
frutto di un’ampia mobilitazione di competenze, di energie e di
risorse, materiali e immateriali dei territori”.
Come
ribadito dall’europarlamentare Silvia Costa, intervenuta di recente
al convegno “Cultura come risorsa come valore” svolto alla Mole
di Ancona, l’approccio dei distretti culturali creativi delle
Marche ha anticipato quanto l’Europa ha previsto nel programma
settennale di Europa Creativa; si tratta di un esempio di
strumentazione per una crescita intelligente, sostenibile e
inclusiva. “Le Marche – rimarca Marcolini – vogliono continuare
a puntare sull’intreccio tra cultura, economia e territorio, con
l’obiettivo di accompagnare nuove forme dello sviluppo locale e
qualificarsi sempre più come una regione europea, innovativa e
creativa. Vogliamo mantenere salda la posizione che ci vede ai primi
posti della classifica delle regioni italiane sia per incidenza del
valore aggiunto del sistema produttivo culturale che per occupazione,
con un primo posto per spesa turistica attivata dalla cultura”
(Fonte: Symbola/Unioncamere 2013).
Comune
ai tre nuovi progetti del Dce, la filosofia del voler investire in
innovazione di prodotto, di processo ed organizzativa nel settore
delle imprese culturali, creative e della ‘manifattura culturale’.
Azioni che valorizzano l’impiego delle nuove tecnologie secondo un
approccio sia “tradizionale”, come strumento di potenziamento del
patrimonio culturale aumentandone i livelli di fruizione e di
accessibilità, che “innovativo”, dove l’ICT è
considerato un campo di sperimentazione che coglie opportunità di
sviluppo non solo nell’ambito culturale, ma anche in altre filiere
(agro-alimentare, sociale, artigianale, industriale), così da
aumentare le possibilità di creare e penetrare nuovi mercati. In
particolare, “ROAD
- Festival, arti, mestieri e il patrimonio culturale delle strade del
fermano”
nasce con l’obiettivo di valorizzare le attività festivaliere già
presenti nel territorio e porle come traino dello sviluppo e
opportunità di riequilibrio economico in settori come l’artigianato
e il commercio e arricchire di contenuti le esperienze dei flussi
turistici. Il progetto prevede la realizzazione di servizi integrati
che renderanno immediatamente fruibili i contenuti sull’offerta del
territorio: manifestazioni, aziende, ricettività, gastronomia,
cultura, monumenti, musei. Il Comune di Montegranaro è capofila e 14
sono i partner di progetto. Il progetto ‘Flaminia
Nextone – Distretto culturale evoluto per la via Flaminia’ si
fonda sul recupero della direttrice Flaminia attraverso la
realizzazione di un processo di ricongiungimento e integrazione tra
“la strada” e le attività culturali, produttive ed economiche
che su di essa si dispiegano. Intende sviluppare la domanda di
innovazione dei sistemi locali con nuovi strumenti per unire persone,
risorse, dati e processi anche attraverso la costituzione di una
piattaforma ICT evoluta per pubblica amministrazione, imprese e
cittadini. Mira ad incentivare iniziative imprenditoriali creative
per sviluppare nuove attività e consolidare quelle esistenti
fornendo nuovi modelli occupazionali, progetti pilota di interazione
tra tecnologia e beni culturali e la costituzione di uno spin-off
dell’Università Politecnica delle Marche. Il Comune capofila è
Fano e 22 sono i partner. L’obiettivo di ‘Music
for screen’ è
ripensare la formazione e la produzione musicale per creare figure
professionali in grado di rispondere alle nuove esigenze legate ad
una doppia fruizione della musica, di ascolto e visiva.
Obiettivo da raggiungere operando sul settore della formazione e
valorizzazione dei talenti locali per la creazione d’impresa e la
promozione del territorio. Prevede attività educative condivise per
la formazione di know – how specifici e strategici con
l’applicazione delle nuove tecnologie nella produzione e
post-produzione audio e video. Capofila è il Comune di Senigallia
insieme a 13 partner.
I
progetti verranno finanziati con 200.000 euro cadauno da parte
pubblica, mentre è previsto un investimento per ciascuno di almeno
il 60% da parte privata. Le risorse regionali impiegate, pari a
600.000 euro, attiveranno dunque investimenti per complessivi 1,5
milioni di euro.
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