“E'
importante accertare se è vero quanto ci è stato segnalato” - è
ancora il Verde Cardogna che per fare chiarezza presenta due diverse
interrogazioni al Presidente Spacca. “Pare che nella nostra regione
si stiano verificando due fenomeni diversi ma entrambi pericolosi. In
montagna ditte provenienti da altre regioni stanno acquistando boschi
per tagliarli e produrre biomassa forestale. Questa operazione
potrebbe causare un eccessivo sfruttamento dei boschi per fini
speculativi e nello stesso tempo impoverire le nostre aree interne di
materia prima di qualità che potrebbe invece essere utilizzata per
produrre energia in loco e per alimentare la filiera
bosco-legno-edilizia sostenibile privando di un'opportunità
di sviluppo economico le popolazioni residenti in montagna”.
“Situazione diversa, ma sempre da monitorare, quella dei fiumi dove
i continui lavori effettuati con mezzi meccanici all'interno degli
alvei, in particolare a Chiaravalle” non sembrano rispettare i
criteri dettati dalla Direttiva Quadro sulle acque” prosegue il
Presidente regionale dei Verdi, Adriano Cardogna.
“Non
mi sembra un modo corretto di intervenire quello di riempire il fiume
di ruspe che spostano detriti e materiale terroso, costruiscono
argini artificiali con ghiaia e sabbia che sistematicamente, come i
castelli costruiti dai bambini sulle spiagge, vengono spazzati via
dalle piene con danni economici rilevanti. Sicuramente più efficaci,
per la messa in sicurezza del territorio, sarebbero degli interventi
capillari e coordinati a livello di bacino idrografico, compresa una
gestione forestale sostenibile e non la svendita dei nostri
boschi”. Cardogna
conclude chiedendo a Spacca di verificare l'esistenza delle
problematiche per,
eventualmente, adottare provvedimenti
a tutela dell’ambiente e del paesaggio, terzo motore di sviluppo
regionale.
Adriano
Cardogna
Capo
Gruppo Verdi Regione Marche
Nessun commento:
Posta un commento