martedì 3 dicembre 2013

CONFARTIGIANATO E CNA: "BASTA TARES! LE NOSTRE AZIENDE NON HANNO PIU' RISORSE"

CNA, CONFCOMMERCIO e CONFARTIGIANATO sin dal mese di luglio, negli incontri avuti con esponenti dell'amministrazione comunale, avevano avvertito che l'applicazione pedissequa della TARES avrebbe creato uno scompiglio nelle imprese e nelle famiglie. Le avvisaglie di questa situazione c'erano tutte e da diverso tempo. Ci siamo appellati, inascoltati, agli interlocutori locali perché vi fosse più coraggio politico e venisse presa una posizione forte contro un'imposizione fiscale che si presentava insostenibile sia per le aziende che per i cittadini. Invece di anticipare a settembre i tempi d'approvazione del bilancio preventivo 2013 un posticipo di solo qualche settimana, senza forzare i termini di legge, oggi si sarebbero potuti cogliere i benefici del D.L. 102/2013 (ritorno alla tariffazione TARSU 2012) giustificati da una realtà economica territoriale ormai arrivata al capolinea, che da tempo ha bisogno di interventi urgenti e straordinari che aiutino le imprese a risollevarsi. Sembra che il nostro comune sia ispirato da una logica ragionieristica e burocratica che rischia di portare tante imprese ad una lenta agonia ed alla chiusura. La mancata concertazione con le Associazioni di Categoria dell'artigianato e del commercio ha fatto si che le imprese e i cittadini fabrianesi si sono trovati, a 15 giorni dalla scadenza, a dover far fronte ad una tassa ritenuta unanimemente iniqua e sproporzionata che fa pagare al contribuente le scelte sbagliate e l'inefficienza della macchina comunale.

ADESSO BASTA! LE NOSTRE AZIENDE NON HANNO PIU' RISORSE.

Le associazioni di categoria CNA, CONFCOMMERCIO e CONFARTIGIANATO di Fabriano chiedono, allo scopo di difendere se pur parzialmente gli interessi dei nostri associati, e garantire in parte le entrate comunali, che l'amministrazione si faccia carico della rateizzazione della TARES senza oneri e sanzioni aggiuntive, tenendo in considerazione le esigenze dei settori maggiormente colpiti da questa tassa, onde evitare la diserzione di massa del pagamento del tributo dovuta alla grave situazione finanziaria di molte aziende e all’impossibilità di accedere in tempi così stretti al credito. Chiediamo inoltre, che le amministrazioni comunali del territorio prendano atto dello “stato di calamità economica e sociale” in cui versa la nostra circoscrizione e che il comune di Fabriano, in quanto capofila, attraverso il consiglio comunale e la giunta compia atti concreti per l'ottenimento di questo status che permetta di accedere e reperire i fondi comunitari per la coesione e la riconversione delle aree industriali stanziati per il 2014/2020 e sgravare il territorio da una imposizione fiscale insostenibile.

Le nostre aziende sono sfinite, non ce la fanno più, meriterebbero dalla municipalità maggiore attenzione e meno ottusa e inefficiente burocrazia.



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