martedì 3 settembre 2013

CERRETO D'ESI, CARABINIERI ARRESTANO CONIUGI PER LESIONI AGGRAVATE, PORTO ABUSIVO D'ARMI E DANNEGGIAMENTO


Sono  il risultato di una vasta operazione i tre arresti effettuati nella giornata  di ieri dalle Stazioni Carabinieri di Cupramontana e Cerreto d’Esi. Nella rete sono finiti A.P. 29 enne di Cupramontana ed una coppia di coniugi di Cerreto d’Esi. Il primo è accusato di coltivazione di sostanze stupefacenti, mentre la coppia di  tentate lesioni aggravate, porto abusivo d’armi e danneggiamento aggravato. I fatti. Ieri mattina i militari di Cupramontana, nell’ambito di specifici servizi tesi a contrastare il traffico di stupefacenti, vengono a conoscenza di una coltivazione di cannabis indica che un giorno del luogo coltiverebbe nel giardino attiguo alla sua abitazione. Alcuni servizi di avvistamento confermano la notizia, tanto da indurre i militari ad effettuare un’irruzione nel domicilio. Infatti, nel giardino di pertinenza della dimora del giovane, i carabinieri rinvengono n.4 piante di cannabis indica, radicate all’interno di alcuni vasi, in perfetto stato di vegetazione. Ricorrendone i presupposti, il 29 enne è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, riaccompagnato presso la propria abitazione per ivi rimanere al regime degli arresti domiciliari, così come disposto dal PM di turno, in attesa del rito direttissimo. Ieri pomeriggio, invece, nel centro abitato di Cerreto d’Esi, una coppia di coniugi, dopo aver danneggiato l’autovettura di un 53 enne del luogo, armatasi di un grosso coltello e un piccone, si sono portati presso l’abitazione del proprietario del mezzo nel tentativo infliggergli lesioni. Le urla lanciate in quel momento, hanno attirato l’attenzione di un militare dell’Arma abitante poco distante che, intervenuto libero dal servizio, ha provveduto a disarmare la coppia in attesa dell’arrivo dei militari della Stazione che, valutati i fatti, hanno arrestato i coniugi per i reati in premessa indicati e trattenuti presso le camere di sicurezza di questa Compagnia, in attesa della celebrazione del rito direttissimo così come disposto dallo stesso PM di turno.

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