Fabriano (Ancona), 4 giugno 2013 - Indesit Company ha presentato ai sindacati il piano di salvaguardia e razionalizzazione dell’assetto in Italia: previsti 70 milioni di euro di investimenti, l’efficientamento e snellimento delle direzioni centrali e la razionalizzazione dell’assetto produttivo. La riorganizzazione dell’assetto italiano del Gruppo, che attualmente impiega circa 4.300 addetti, si legge in una nota della societa’, coinvolge complessivamente oltre 1.400 persone tra dirigenti (25), impiegati delle sedi centrali (150) e operai e impiegati di fabbrica (1.250 in tutto. Così suddivisi: 480 a Fabriano, 230 a Comunanza, 540 a Caserta). Il dialogo avviato con le parti sociali e’ finalizzato “alla individuazione di ogni soluzione possibile e sostenibile a sostegno dell’occupazione dei dipendenti coinvolti, attraverso un adeguato utilizzo degli ammortizzatori sociali”.Il piano, spiega la societa’, prevede una razionalizzazione dell’assetto produttivo e il ruolo cruciale dell’Italia per l’industrializzazione e produzione dei modelli ad alta innovazione e contenuto tecnologico destinati alle fasce medio alte della domanda. La riorganizzazione si rende necessaria come risposta all’attuale scenario competitivo europeo che vede il mercato ancora negativo rispetto ai volumi del 2007 (Europa Occidentale -10% e Italia -25%) e la continua espansione di nuovi produttori provenienti dai Paesi a miglior costo, che operano con una forte aggressivita’ di prezzo e prodotto, con conseguente deterioramento di prezzi e margini e una sovraccapacita’ produttiva ormai strutturale. Negli ultimi anni, con intensificazione nel 2012 e nel primo semestre del 2013, la situazione di mercato ha fortemente impattato le produzioni italiane di Indesit, con il conseguente ricorso a cassa integrazione ordinaria per gli stabilimenti (25% delle giornate lavorate) e da aprile 2013 anche per gli uffici centrali (20% delle giornate lavorate).La missione strategica dei 3 poli industriali italiani del Gruppo, si legge nella nota Indesit, sara’ ridisegnata con interventi di riassetto produttivo che verranno implementati nel periodo 2013-2016. Il sito produttivo di Fabriano (AN) sara’ driver dell’innovazione per i forni da incasso, il sito produttivo di Comunanza (AP) sara’ driver dell’innovazione per le lavabiancheria a carica frontale e il sito di Caserta sara’ dedicato alla produzione di frigoriferi e i piani cottura a gas da incasso destinati principalmente ai mercati ad alto valore aggiunto italiano e dei Paesi dell’Europa occidentale. Nel sito di Fabriano, che diventa l’unico polo produttivo del Gruppo per i forni, saranno concentrate anche le produzioni oggi realizzate in Polonia mentre le produzioni italiane non piu’ sostenibili (principalmente destinate ai Paesi dell’Est) saranno riallocate in Paesi a miglior costo, con la saturazione della capacita’ produttiva di Indesit in Polonia e il rafforzamento delle capacita’ produttive in Turchia (anche per cogliere le opportunita’ dei mercati in forte espansione del Middle East e Nord Africa).Sono inoltre previsti 70 milioni di euro di investimenti in Italia, nel triennio 2014-2016, destinati all’innovazione di prodotto e di processo con forte attenzione al contenimento dei consumi idrici ed energetici, alla riciclabilita’ e alle tecnologie digitali. La struttura del piano prevede poi lo snellimento delle direzioni centrali, finalizzato a rendere i processi piu’ rapidi, efficaci e con costi adeguati alla fase competitiva.
Fonte: il Resto del Carlino
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