martedì 9 aprile 2013

RADIO GOLD NEWS INTERVISTA EMANUELE ROSSI: "L'ITALIA DIVENTI UNA DEMOCRAZIA MATURA E IL M5S SI STA CARATTERIZZANDO COME UNA FORZA AUTARCHICA"


Abbiamo posto le domande dei nostri radioascoltatori ad Emanuele Rossi, Consigliere comunale di Fabriano del partito Sinistra Ecologia e Libertà.
 
Come vede Emanuele questo stallo politico Italiano e soprattutto qual'è la ricetta vincente per uscire da questo blocco?  Evitiamo risposte di circostanza e con linguaggio politichese: andiamo dritto al punto!!!
Lo stallo politico che sta attraversando il nostro Paese è grave e dannoso. Le notizie di suicidi sono sempre di più, la crisi economica colpisce tantissime famiglie che vedono, giorno dopo giorno, sempre più compresso il loro reddito. La politica, nel suo complesso, non sta dando alcun tipo di risposte a questa tragica situazione. A mio avviso, oggi necessitiamo di un cambiamento negli schemi vetusti della politica: sia nel personale, sia nei contenuti. Non ci salveranno dalla crisi né le proposte di Berlusconi, né i vaffa di Grillo, né le liturgie del Partito Democratico e di Napolitano; l’unica soluzione che può risollevare questo paese è quella di investire in un governo che esprima il meglio della nostra società, penso ad un governo con all’interno figure come Rodotà, Landini, Zagrebelsky, Gino Stada ecc. Un esecutivo insomma che sia votato da Pd e Sel, non da Berlusconi e che apra delle reali contraddizioni dentro il Movimento 5 Stelle. A quel punto, se Grillo ed i suoi voteranno contro si assumeranno la responsabilità politica davanti all’Italia intera di non volere il cambiamento. Ho il timore, però, che la vecchia classe politica e alcuni autarchici del Movimento 5 Stelle non seguiranno questa strada e consegneranno il paese in una crisi ancora più nera di quella attuale.

Come aderente in erba di Zero+, vorrei chiedere a Emanuele come mai negli otto punti enunciati da Sel il primo giorno di legislatura non si parla di debito, di spesa, di pressione fiscale, di come rilanciare le PMI. In sostanza, di quali manovre economiche attuare per rilanciare il Paese?
Sinistra Ecologia e Libertà ha un ottimo programma elettorale, probabilmente uno dei migliori. Innanzitutto, a mio avviso, è necessario che l’Italia diventi, a pieno titolo, una democrazia matura: dal punto di vista dei Diritti Civili e della tenuta dello Stato Sociale siamo molto indietro rispetto alla media europea. Per responsabilità di una politica vecchia, conservatrice e priva di alcun coraggio ci ritroviamo con un’austerità dettata dal governo Monti che ha affossato la tenuta del reddito, che ha inasprito inutilmente la pressione fiscale, che ha preso ordini dalla troika europea e distruggendo il ruolo del pubblico e del comune. Quindi, per ripartire, dobbiamo valorizzare il nostro ruolo di comunità e ciò significa dare a tutti, immediatamente, la possibilità di usufruire dei medesimi diritti sia a livello di status civile, sia di accesso a servizi. Queste proposte di legge possono e devono essere realizzate in brevissimo tempo. Per quanto riguarda il tema del Lavoro e del Reddito ritengo prioritaria una legge sul Reddito Minimo Garantito, un sostegno economico per disoccupati, inoccupati, precari che possa consentire una liquidità non vista come assistenza ma come precondizione necessaria per mettere ognuna di queste categorie sia al riparo dalla crisi, sia nella condizione di creare attività autonome. Inoltre è necessario recuperare risorse, per esempio evitando l’acquisto degli F35 e riducendo i costi della politica, per salvaguardare gli esodati e per la Cig. Oggi l’Italia, per rilanciare la sua economia, deve investire nelle Energie Alternative, nella sua bellezza e cultura, con grande rispetto per l’ambiente naturale. Diritti, Welfare e Lavoro sono le priorità. Aggiungo che è necessario che le aziende che delocalizzano usufruendo finanziamenti pubblici, siano costrette a lasciare i mezzi di produzione nei territori in modo che gli operai possano dar vita a forme di autogestione dell’impresa, creando cooperative, guardando a modelli già esistenti in altri paesi.
 
Un commento sulle parlamentari/senatrici del M5S?
Come ho scritto sulla vostra pagina Facebook, il M5S ha avuto il merito di ribaltare il tavolo e rimescolare le carte di una politica vecchia, stanca e dannosa. Personalmente trovo questo di merito nel movimento, oltre che la convergenza su singole tematiche, per il resto ritengo che Grillo e parte del suo entourage siano da silenziare. Oggi c’è la possibilità di creare un vero terremoto politico, di cambiare tutti gli schemi, di osare ed invece mi accorgo che, giorno dopo giorno, spero di essere smentito nel breve futuro, il M5s si stia caratterizzando sempre più come una forza autarchica. Detto questo, non condivido assolutamente le dichiarazioni della senatrice del M5s Serena Fucksia contro la neoeletta Presidente della Camera Laura Boldrini. Avere un buon curriculum, aver girato il mondo per aiutare profughi e rifugiati ed avere avuto il sostegno della sua famiglia non sono cose negative e non riesco a comprendere il perché di quelle esternazioni, sinceramente mi hanno lasciato un pò, usando un eufemismo, basito.

Napolitano ha nominato i 10 "saggi". Cosa ne pensa Sel? Possibile che l'unica soluzione sia tornare alle urne (con i suoi costi) e con la stessa legge elettorale ?
I 10 saggi scelti da Napolitano, tra l’altro senza considerare minimamente la presenza femminile al loro interno, sono l’ennesima sottolineatura delle scelte conservatrici operate nel tempo dal nostro Presidente della Repubblica. Con la nomina di Laura Boldrini, che ho avuto modo di conoscere e con la quale pochi giorni fa abbiamo avuto un incontro, si era cominciato a tracciare un cammino di rinnovamento del personale politico, mettendo al centro la buona politica e non il manuale Cencelli. Percorso che, con la scelta di questi 10 saggi da parte di Napolitano, si è incrinato di nuovo. La soluzione potrebbe essere quella di ritornare alle urne, ma con questa tremenda legge elettorale non credo che il risultato finale garantirà la governabilità. La soluzione che ritengo più valida è quella che ho in parte risposto nella prima domanda. Bersani deve fare un passo indietro e dopo la nomina del prossimo Presidente della Repubblica provare la creazione di un Governo senza vecchie cariatidi politiche ma con i nomi migliori della nostra società civile. Un Governo che presti attenzione al Lavoro, ai Diritti e al Welfare, un governo del vero cambiamento che se il M5S non voterà avrà, agli occhi di tutta l’opinione pubblica, la responsabilità di riportare il Paese alle urne tradendo l’idea del cambiamento. Oggi è necessario fare i fatti, questa ingovernabilità attuale è conservatrice, reazionaria e dannosa. Bisogna rilanciare, con coalizioni di scopo, la reale modifica dell’esistente, sia a Roma, sia, nel nostro piccolo, a Fabriano.
 
Marco Antonini

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