Grande commozione a Montelupone (Macerata) ai
funerali di Giulia Baldassarri, la ragazza di 24 anni uccisa dal suocero
albanese a colpi di kalashnikov in Albania, insieme al marito, Sokol Ucaj.
Gremita la Chiesa di San Pietro e Paolo. Presentando un'iniziativa benefica per
Tirana, il vescovodi Macerata Mons. Claudio Giuliodori ha detto: ''Chi è stato
in Albania sa bene che il clima è ancora segnato dagli anni amari di violenza
del regime dittatoriale, in un ambiente di violenza e di vendetta''. Intanto, si apprendono nuovi dettagli su
questa triste vicenda. Pare che la scelta di andare a vivere in Albania era
stata un passo inevitabile per la coppia. Lui infatti, per una serie di furti,
era stato costretto a lasciare l’Italia, e lei appena aveva potuto lo aveva
seguito, andando a vivere in casa di lui. Giulia aveva preso questa decisione
senza consultare nessuno, e l’aveva portata avanti. Malgrado la lontananza,
aveva mantenuto i suoi impegni con l’Università, e pur non frequentando le
lezioni era riuscita a laurearsi in tempo. Adesso stava preparando la tesi in
pedagogia, sull’assistenza ai malati da parte dei familiari. La ragazza aveva
deciso che la sua vita sarebbe stata in Albania, con Sokol Ucaj, il ragazzo di
cui si era innamorata ai tempi del liceo, e che non aveva più lasciato. La
coppia si era sposata in Albania. Ma tutti i sogni e i progetti si sono
infranti, dopo l’ennesimo litigio tra Sokol e suo padre. L’anziano non aveva
accettato l’arrivo di questa straniera, e con il figlio i litigi e le
aggressioni erano continui anche per motivi di soldi. L’ultimo però è stato
fatale.
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