Istituzione,
ad aprile del servizio “sos” cinghiali e fissare le competenze su
chi deve risarcire i danni alle auto, ora rimbalzata tra Regione,
Provincia e Parco, oltre alla presentazione dei risultati sulla
caccia di Selezione,
Istituzione,
ad aprile del servizio “sos” cinghiali; la definizione, un volta
per tutte, di un apposita legge, che stabilisca le competenze su chi
deve risarcire i danni alle auto, ora rimbalzata tra Regione,
Provincia e Parco, oltre alla presentazione dei risultati sulla
caccia di Selezione, che il Parco pratica dal 1999, oggi, con i sui
130 Selecontrollori, punto di riferimento nazionale per questo genere
di progetto.
In
sintesi, sono questi gli argomenti trattati dal presidente della
Comunità Montana dell’Esino Frasassi, nel corso di una conferenza
stampa che è servita per presentare il Seminario
“Il
controllo selettivo del cinghiale: un modello di gestione integrata”
che
si terrà Sabato
22
Marzo dalle
ore 10.00 presso la Sala Convegni del Museo della Carta e della
Filigrana, sita in Largo Fratelli Spacca, 2 a Fabriano.
Analizzando
il programma dell’evento, alle ore 10:00 il Presidente della
Comunità Montana dell’Esino Frasassi – Presidente Federparchi
Marche, Fabrizio Giuliani, ed il Sindaco di Fabriano, Giancarlo
Sagramola, porteranno il saluto dei rispettivi Enti. Successivamente
alle ore 10:30 inizieranno gli interventi di Franco Perco, Parco
Nazionale dei Monti Sibillini; di Daniele Sparvoli, Osservatorio
Faunistico Regionale –Regione Marche; di Marco Bonacoscia, della
Società di Consulenza Hystrix; di Massimiliano Scotti, Parco Gola
della Rossa e di Frasassi. Alle ore 12:30 sono previste le
conclusioni affidate a Enzo Giancarli, Presidente IV Commissione
Consiliare permanente -Regione Marche-; a Maura Malaspina, Assessore
all’Agricoltura e Ambiente –Regione Marche-; a Sua Eccellenza
Alfonso Pironti Prefetto di Ancona.
Da
questa premessa, veniamo agli temi in cui si è addentrato Giuliani
. La stagione di controllo numerico selettivo di cinghiale,
sviluppata nella pregressa annualità, è stata contraddistinta sia
dal raggiungimento degli obiettivi preposti che dall’elevato grado
di efficienza delle azioni sinergiche appositamente messe in atto.
Nel
dettaglio l’attività suddetta ha visto la partecipazione attiva di
n° 88 Operatori di Gestione del Cinghiale, formati dal Parco
attraverso la frequentazione di appositi corsi, mediante l’esecuzione
di n° 132 giornate di controllo numerico selettivo distribuite
nell’arco temporale compreso dal 20 marzo al 13 dicembre 2013; lo
sforzo profuso dagli Operatori può essere quantificato in n° 3.350
giornate/uomo, parametro che ha visto un sostanziale incremento di n°
535 unità rispetto all’anno 2012.
Relativamente
agli abbattimenti ancora una volta, come ormai consuetudine nel corso
delle ultime stagioni, è da considerarsi ottimo il risultato
complessivo riferito alla percentuale globale di realizzazione del
piano di prelievo individuato. Infatti con l’86,5% (n° 346
cinghiali abbattuti) del piano realizzato, il 2013 si attesta tra gli
anni di maggior successo da questo punto di vista. Considerando anche
gli embrioni presenti nelle femmine gravide e, quindi, il tasso di
prelievo effettivo sulla popolazione oggetto di contenimento, il
121,25% (n° 489 sommatoria dei cinghiali abbattuti e gli embrioni)
di realizzazione rappresenta il valore più “produttivo” mai
raggiunto nelle pregresse stagioni di controllo, determinando
l’ottima efficienza complessiva dell’azione realizzata. Il
tasso di produttività medio, calcolato come numero di embrioni per
femmina gravida abbattuta, raggiunge valori assoluti mai riscontrati
da quando tale dato è stato valutato nel corso delle stagioni
precedenti di controllo del Cinghiale all’interno del Parco.
Spinti
dagli esaltanti risultati sopra esposti e dalle informazioni
gestionali acquisite l’attività di controllo numerico selettivo,
per l’anno 2014, è stata avviata lo scorso 26 febbraio: nello
specifico nelle n° 11 giornate di controllo numerico selettivo sono
stati abbattuti n° 84 cinghiali, mentre sono n° 45 gli embrioni
rinvenuti nelle femmine gravide prelevate.
Concludendo
l’informazione riguardante il tasso di produttiva rappresenta
una fonte di valore inestimabile nell’ottica della gestione
adattativa della specie finalizzata al contenimento numerico della
popolazione, alla diminuzione dei danni in agricoltura e ad una
maggiore sicurezza rispetto ai possibili incidenti stradali nei quali
la fauna selvatica risulta essere coinvolta.
Daniele Gattucci
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