MERGO - Ha costruito un braciere, poi ha sigillato la porta del bagno
con del nastro adesivo e si è lasciato cullare dalla dolce morte. Ma
prima di togliersi la vita ha pensato alle persone che amava di più:
alla moglie, cui ha lasciato un biglietto di scuse per quel suo ultimo
gesto estremo, ai clienti cui ha destinato lettere di commiato e ai
soccorritori affinchè seguissero le sue istruzioni prima di entrare in
casa e stessero attenti al pericolo di esplosione. Una fine tragica
quella di A.C., perito elettronico di 41 anni che si è tolto la vita
ieri alle 20,30 nella sua abitazione, nell’immediata periferia del
paese. Quando la moglie è rientrata a casa e ha visto il cartello sulla
porta con le istruzioni del marito, ha chiamato i carabinieri. I
militari sono intervenuti insieme all’automedica del 118 e ai vigili del
fuoco, per verificare se vi fossero perdite di monossido di carbonio.
L’uomo si era lasciato morire e ogni tentativo di soccorso si è rivelato
purtroppo inutile. Cosa possa averlo spinto al suicidio è scritto nella
lettera lasciata alla moglie e ora in mano agli investigatori. Forse, a
spingerlo nel baratro, anche problemi economici dovuti alla chiusura
della fabbrica dove lui e la compagna lavoravano (il corriere adriatico)
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