Per oggi lunedì 9 settembre è stata convocata, praticamente all’insaputa di tutti, una riunione dell’ATA-2,
l’organismo cui compete la pianificazione e gestione dei servizi di gestione integrata dei rifiuti urbani per la
provincia di Ancona.
Con le decisioni che stanno per essere prese, l'ATA, un organismo presieduto da una Provincia che non e' espressione
del voto popolare, perché guidata da un Commissario e da un Dirigente non eletti da nessuno, e composto da Sindaci,
alcuni dei quali, troppe volte, si sono guardati bene dal coinvolgere e informare i rispettivi Consigli comunali, si appresta
a decidere le sorti della politica sui rifiuti e, di conseguenza, anche le tariffe che i cittadini dovranno pagare nei prossimi
anni per lo smaltimento dei rifiuti in discarica.
Eppure due anni fa il Consiglio comunale di Ancona, con una decisione coraggiosa, approvò all’unanimità la
realizzazione di un piano per il riciclo ed il recupero totale della materia prima secondaria da materiale post consumo a
vantaggio dell'intera Provincia. Un impianto che, in base alle dichiarazioni degli illustri addetti ai lavori invitati in Consiglio
comunale e nelle Commissioni, sarebbe potuto costare 3 milioni di euro, permettendo un ammortamento dei consti in
pochi mesi con i ricavi dalla vendita dei prodotti da riciclo.
E invece? E invece negli ultimi anni, una politica forse più attenta agli interessi di poche lobby e pochi amici degli amici
anziché a quelli della collettività, si è guardata bene dal dare seguito a quella decisione, presa nell’interesse di tutti in
maniera larga, trasversale e condivisa.
Ed entro la fine dell'anno i cittadini si renderanno conto di quello che sarà la nuova tassa, la Tares, che accolla tutti i
costi ai cittadini e che prevede in certi casi aumenti fino a tre volte la vecchia Tarsu.
Ma non basta, perché nelle prossime sedute l'ATA sta per prendere decisioni su un nuovo impianto da realizzare per il
trattamento dei rifiuti pre-discarica, che costerà 5 o 10 milioni di euro (in base ai preventivi forniti dalla Provincia), i cui
costi verranno poi ribaltati sulle tariffe di smaltimento dei rifiuti e, quindi, ancora una volta sui cittadini.
Su come e quale decisione verrà presa nessuno sa nulla, i consigli comunali, espressione diretta dei cittadini, non sono
stati quasi mai informati: forse cittadini e consiglieri non debbono disturbare il manovratore?
Come consiglieri del MoVimento 5 Stelle della Provincia di Ancona chiediamo che le decisioni che si vorrebbero
prendere oggi vengano rinviate fino a quando consigli comunali e cittadini non siano stati resi
partecipi e consapevoli su quanto sta accadendo nella politica dei rifiuti, un settore che, va ricordato, risulta essere sia
da un punto di vista economico, sia da quello ambientale, strategico ed importantissimo per le nostre comunità,
ricordando, per altro, che le conseguenze di certe scelte andranno a ricadere sulle tasche di tutti.
Per il MoVimento 5 Stelle – Ancona
Il Consigliere
ANDREA QUATTRINI
Per il MoVimento 5 Stelle – Fabriano
Il Consigliere
JOSELITO ARCIONI
Per il MoVimento 5 Stelle – Jesi
Il Consigliere
MASSIMO GIANANGELI
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